Il ritorno dei dragoni

Seguito della storia scritta dai fans
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Dopo qualche minuto di cammino, il gruppo entra finalmente nella città di Furni. La prima volta che passarono di lì non hanno avuto occasione di guardarsi intorno, erano di fretta. Ma ora tutti ammirano le case costruite sull’acqua e gli abitanti che con le loro barche si spostano da una sponda all’altra del corso d’acqua.
Celine: -“Wow, mi piacerebbe davvero vedere cosa vendono in quei negozi sull’acqua, ci noleggiamo una barca?”
Zeph: -“Si sarebbe davvero bello, ma purtroppo non possiamo permetterci di perdere tempo, il principe sembrava molto preoccupato a giudicare dalla lettera che ci ha spedito…” Celine capisce, d’altronde sapeva già che non hanno tempo da perdere.
Rhea: -“Zeph potresti rileggermi la lettera per favore?” Zeph consegna la lettera all’alata che la legge attentamente accompagnata da Leonard e Atlas.
Leonard: -“E se fosse un messaggio in codice?”
Shana: -“Non penso, non è nello stile di Alexander, posso darle un’occhiata?” Rhea passa la pergamena a Shana, Atlas sbuffa perché non ha fatto in tempo a leggerla tutta correndo dietro al passo svelto di Rhea. Kronhos e Drakan stanno leggermente più avanti e conducono il resto del gruppo con passo deciso, senza parlare. Shana: -“E’ senza dubbio scritta da Ale, volevo dire Alexander, e poi c’è impresso il marchio reale”
Celine: -“Ale….sbaglio o hai una cotta per il principe Shana?” Shana arrossisce leggermente:
-“Ma dai no…mi sono sbagliata!...” Zeph si intromette, un dubbio lo pervade e vuole chiedere spiegazioni:
-“Forse non me ne intendo molto di politica, ma a Fletz ci sono solo il principe e la principessa? Come mai non c’è un re o una regina o magari entrambi?”
Rhea: -“Già…ora che me lo fai notare me lo chiedo anch’io”
Shana: -“E’ più semplice di quel che sembra, in realtà il re c’è, solo che negli ultimi tempi non è molto presente. Non so se sapete che ogni città reale ha dei contatti con altre città protette…”
Zeph: -“Si, Rhea me lo aveva spiegato, il re di Bale dovrebbe essere in contatto con Zenebatos, una città in cui tutti i rappresentanti di ogni specie legiferano, poi mi aveva detto altre cose…ma ricordo vagamente…”
Celine: -“Esatto, è proprio così!”
Shana: -“…bene sapete già qualcosa, fatto sta che il re di Fletz, Jubal, è in contatto con la Terra Dei Giganti, dove vengono forgiate maggior parte delle armi che vengono distribuite ad Endiness” Kronhos si sente chiamato in causa e si gira per rispondere:
-“Tu avere ragione ragazza, miei simili creare armi potenti, ma solo noi potere accedere a terra di giganti!” Shana sorpresa dalla voce del gigante aggiunge:
-“Esatto solo i giganti e il re, infatti al momento si è trasferito lì per dei controlli, ci rimarrà ancora un mese e nel frattempo Alexander lo sostituisce”
Atlas: -“Se non ricordo male, oltre agli alati, solo la regina di Deningrad può entrare nella foresta degli alati e dunque a Kadessa….”
Rhea: -“Esatto…” Drakan dopo il lungo silenzio si inserisce nel discorso:
-“Vi dimenticate di Ulara, la regina è in contatto anche con Ulara!”
Zeph: -“Ulara? Dov’è!?”
Rhea: -“Zeph, Zeph, Zeph….non sai proprio nulla! Ulara è posta al di là delle terre abitate ed è la città principale degli alati, soltanto gli alati delle generazioni più antiche ci vivono ed è il luogo da cui partono le materie prime per fare gli incantesimi a Kadessa, la Magia nella sua forma più pura, generata dal potere antico e primordiale degli alati. Ma tu Drakan come fai a saperlo?” Drakan colto alla sprovvista:
-“L’ho sentito dire… sono uno che gira molto e mi informo su tutto quello che posso”
Rhea: -“Ahhh…se lo dici tu” Leonard sorpreso:
-“Wow quante cose sapete ragazzi!!!”
Celine: -“Già!” Kronhos un po' perso esclama:
-“Cose molto complicate, io preferire non sapere, giganti essere molto riservati” Atlas coglie l'occasione per attaccare discorso:
-“Peccato, volevo raccontarti di quella volta che….” Atlas dà inizio ad un altro dei suoi discorsi che a Kronhos piacciono molto, infatti il gigante cerca in tutti i modi di mostrarsi interessato e nel frattempo cerca di tenere gli occhi aperti.
Shana: -“Eccoci arrivati alla furia regina” Zeph con gli occhi sbarrati:
-“Accidenti, tra un discorso e l’altro abbiamo attraversato tutta la città senza accorgercene…!” Shana sorpassa Drakan e si dirige verso la passerella, dove saluta il comandante che evidentemente conosce molto bene. L'uomo li saluta:
-“Salve Shana, eccovi arrivati, vi stavamo aspettando presto salite che partiamo subito” I ragazzi salgono sulla passerella uno ad uno e raggiungono il ponte della grande nave. Il Comandante chiude la fila, e dà ordine di partire. In seguito si rivolge al gruppo: -“Mi dispiace ma non ho potuto riservare il viaggio solo a voi, questa è l’ora di punta in cui parecchie persone utilizzano la Furia regina per spostarsi, non penso comunque che ci saranno problemi, agli occhi della gente siete un normalissimo gruppo di amici”
Drakan: -“Speriamo…”
Rhea: -“Che noia…sempre così mal fidente….”
Drakan: -“Meglio prevenire che curare…”
Rhea: -“Blah blah blah…”
Leonard: -“Scusa Drakan, ma dov’è Drawol? Non è salito con noi!” Celine ci pensa e chiede:
-“E’ vero, dov’è quella dolce creaturina?” Rhea sghignazzando:
-“Dolce creaturina? E’ un pulcioso draghetto bavoso….si è perso? Che peccato…”
Drakan: -“Si da il caso che Drawol non è né una creaturina, né tanto meno pulcioso…” Rhea lo interrompe:
-“Ma bavoso si però!”
Drakan: -“Se la pianti di interrompermi vi dico dov’è!” Rhea con tono di sfida:
-“Non che mi interessi saperlo….” Drakan la fulmina con lo sguardo a causa dell’ennesima interruzione, Rhea ridacchia e Drakan ignorandola risponde:
-“Il comandante mi conosce molto bene, ho viaggiato spesso su questa nave quando ci siamo fermati a mangiare ho dato a Drawol una pergamena da portargli. Come sempre facciamo quando dobbiamo salpare, gli ho chiesto di far salire Drawol quando non s’era nessuno in vista, o la gente si spaventerebbe vedendoci entrare in gruppo con un drago non trovate? Inoltre è meglio non attirare l’attenzione! Questo comandante ha una mentalità più aperta del resto della gente, d’altronde non potevo lasciarlo dall’altra parte del continente” Rhea sussurra a Shana e Celine:
-“Sarebbe stato meglio…” le due ridacchiano ma le chiedono di essere più gentile con l’animale, spesso ha aiutato anche lui. Rhea se ne rende conto, ma si diverte a stuzzicare Drakan. La nave salpa, i ragazzi decidono di non scendere in coperta e rimangono sul ponte ad osservare il mare e a rinfrescarsi.
Shana: -“Avete visto che bel bracciale mi ha mandato Ale…XANDER! Anche voi ne avete alcuni mi pare, posso vederli?”
Zeph: -“Si è davvero bello, io ho questo…una volta mi è stato detto che si chiama….aspetta….ah si, scudo cavaliere, assorbe alcuni attacchi fisici…”
Atlas: -“Visto che ora conosciamo bene i nostri elementi, che ne dite se ce li scambiamo per essere protetti al meglio”
Rhea: -“Si bell’idea…partiamo dal musone…tu sei oscurità, e quello di protezione contro gli attacchi magici di luce va benissimo per te!”
Drakan: -“Si penso di si…si è rivelato utile contro Mikhail!” Rhea continua:
-“Tu Leonard sei dell’elemento aria, per questo ti avevamo dato quello di protezione magica contro il tuo elemento opposto, quindi anche tu sei a posto così” Leonard annuisce giocherellando con il bracciale.
Rhea: -“Per te Celine vale il discorso opposto, mentre per te Shana…penso che Alexander ti abbia mandato quello di protezione dagli attacchi magici dell’elemento tuono perché non appartieni a nessun’elemento, o non potresti utilizzare lo spirito di Led” Shana annuisce e Rhea continua il discorso, il nome di Led non sembra turbarla più, non lo dà a vedere apertamente almeno. Drakan è quasi stupito, Rhea: -“Tu Kronhos…Atlas sembra anche a te che appartenga all’elemento tuono?”
Atlas: -“Si, ad una prima percezione sembrerebbe di si, ma non abbiamo nulla per lui allora…” I due continuano il discorso, alcuni del gruppo si sono persi all’inizio, soprattutto Zeph, Rhea pensando ad alta voce ha un'illuminazione:
-“..Vediamo…certo! Io ti do il mio Anti Veleno, mi è stato molto utile una volta, ora posso passarlo a te!” L’alata se lo toglie dal polso e lo consegna al gigante che lo prende nelle mani enormi osservandolo curioso, Kronhos con voce roca esclama:
-“Questo essere piccolo per mio polso, io come fare ad usare?!” Shana ridacchia e gli risponde:
-“Si vede che voi giganti siete molto riservati…una volta che voi forgiate la base nella vostra Terra, a Kadessa viene inserita la pietra magica e gli alati effettuano un incantesimo avanzato…” Atlas la interrompe:
-“…Esatto, non è un compito mio e di Rhea, ma c’è una fase in cui i bracciali vengono sottoposti ad un incantesimo di misura. Provalo…” Il gigante prova a posizionarlo sul suo polso enorme e il bracciale illuminandosi si allarga per aderire perfettamente al braccio. Kronhos:
-“Io non sapeva questo, poi io non lavorare in terra di giganti…”
Atlas: -“Ma tu da dove vieni allora?” Rhea che non ha sentito la domanda continua sovrastando la voce dell’alato e impedendo involontariamente a Kronhos di rispondere:
-“Ora Atlas tu dai a me il tuo bracciale di forza!”
Atlas: -“No!”
Rhea: -“SI!”
Atlas: -“Ma…ma…è mio! E poi io rimango senza! E....”
Rhea: -“ATLAS! Obbedisci….dammelo o te lo strappo con la forza, non rimarrai senza stai tranquillo!”
Zeph: -“Atlas fai come ti dice…ricordi il thé bollente? Non contraddire Rhea…” Zeph infatti sembra iniziare a capire qualcosa e fruga nello zaino. Atlas contro voglia porge il bracciale all’amica:
-“Tieni allora…despota….!”
Rhea: -“Bravo Zeph, hai capito tutto da solo, dammelo pure grazie” Zeph porge a Rhea un bracciale con una pietra scura incastonata ed esclama:
-“Questo Atlas lo abbiamo comprato a Lohan, tu non c’eri, stavi facendo il cagnol…cioè volevo dire…stavi andando a fare una commissione per Rhea…!” Atlas capisce che Zeph ha fatto apposta quell’errore sarcastico e prende il bracciale a Rhea esclamando:
-“Questo protegge dagli attacchi di oscurità se non sbaglio, grazie! E comunque io non sono il cagnolino di Rhea…” Rhea scherzando urla:
-“A cuccia Atlas!” il ragazzo rosso in faccia per la figuraccia nota i ragazzi che ridono, capisce la battuta e ride anche lui. Rhea: -“Non offenderti mi raccomando, sai che ti voglio bene, lo faccio solo per mantenere il mio ruolo da despota…sperando che mister musone non me lo voglia rubare…”
Drakan: -“E’ tutto tuo…di certo però non comandi me ragazzina, poi con gli altri fai quello che ti pare!” Ora che i ragazzi si sono fatti due risate e hanno sistemato gli scambi, si rilassano fino a quando il comandante li chiama per il pranzo; tutti scendono in coperta per riempirsi lo stomaco. La sala da pranzo sembra essere riservata solo a gente di alto rango, viaggiatori di prima classe, infatti il contrasto tra vestiti di lusso e le armature del gruppo è molto evidente. Zeph si sente un po’ fuori posto, e non è l’unico, Drakan e Rhea sembrano invece totalmente a loro agio, incuranti del giudizio altrui. Il primo perché non si sente inferiore a nessuno, l’alata più per sfida. I ragazzi trovano un tavolo libero e si siedono tutti assieme, Shana racconta alcuni aneddoti accaduti alla corte di Fletz, Atlas parla con Kronhos che cerca disperatamente di non distruggere le posate con la sua “delicatezza” da gigante. Leonard aiuta Kronhos ad utilizzare al meglio forchetta e coltello, e il gigante lo ringrazia, ha sempre mangiato in altro modo e inoltre non capisce a cosa serva avere un numero doppio di posate, due piatti e tre bicchieri. Celine cerca di spiegargli alcune regole del galateo, Rhea osserva i compagni e non resiste:
-“Kronhos, lascia perdere, fai come me, prendi una forchetta ed un coltello a caso, il bicchiere più ampio e appena arriva la portata abbuffati.” Zeph si sente sprofondare, l’educazione dell’alata è a livello zero e per quanto sia cresciuto in una città di gente alla buona, vorrebbe almeno tentare di sembrare serio ad una tavola a cinque stelle. Sa benissimo che Rhea lo fa apposta, e cerca di attaccare discorso con Drakan per non doverla guardare. Zeph:
-“Tu che viaggi molto… sei mai andato a Xanto? E’ la mia città d’origine…” Drakan assorto nei suoi pensieri: -
“Xanto…se non sbaglio è quel piccolo paese vicino alla prigione di Hellena, sull’acqua, si ho presente… ma non mi sono mai fermato lì, ci sono solo passato velocemente. Se vieni da lì sembreresti essere una brava persona…come mai hai iniziato questo viaggio?”
Zeph: -“Ho trovato il mio e il tuo spirito pescando nel mare, volevo venderli a Lohan e Rhea me lo ha impedito, voleva che la aiutassi contro la nostra prima nemica…Diaspra! Per fortuna li ho tenuti! Stavo per vendere gli oggetti più preziosi e potenti del mondo!” Drakan sbattendo nervosamente la gamba sotto il tavolo alla notizia:
-“Stavi per vendere il MIO spirito!? Ecco cosa stavi facendo lì a Lo…” Drakan si schiarisce la gola e continua: -“…L’hai trovato nel mare? A Xanto? Non abbiamo mai avuto occasione di parlarne, racconta…” Zeph nota la strana curiosità di Drakan, forse dovuta al fatto che si tratta del suo spirito di dragone:
-“C’è poco da dire, ero in barca, ho tirato su la rete ed eccoli lì, li ho presi, li ho sfregati per pulirli bene e capire cosa fossero…ah si dal mio è uscito qualcosa…ma è volato via…chissà cos’era!”
Drakan: -“Qualcosa…cosa intendi?”
Zeph: -“Non saprei…non aveva forma…” Drakan annuisce e viene interrotto dal cameriere che serve il gruppo, a Zeph iniziano a tornare dubbi sul compare…ma poi si ricrede e lascia perdere. Nel frattempo gli altri ragazzi continuano a ridere e scherzare, rimanendo sempre sul discorso “posate” e il pranzo viene servito. Rhea imita il perfezionismo di una passeggera snob suscitando risate tra i compagni, quando questa si volta per capire cosa stia accadendo Rhea fa finta di niente e torna a mangiare normalmente, facendo ogni tanto alcune linguacce alla donna.
Rhea: -“Ah…questi ricconi…!” Shana, pur non riusciendo ad evitare alcune risatine, spiega:
-“Quella è una nobildonna della mia città Rhea, un po' di contegno!"
Rhea: -“Nobildonna?... Snobildonna forse...vabbè lasciamo perdere o rischierei di sembrare cattiva...” Zeph vorrebbe rispondere con una frase del tipo:
-“Ma tu Rhea sei cattiva!!” decide invece di rinunciare, meglio evitare figuracce. Il pranzo sazia tutti quanti, con lo stomaco pieno si alzano dalle proprie sedie e si dirigono sul ponte, dove notano che il viaggio sta per concludersi. Non appena la nave si ferma Rhea corre giù dal ponte ringraziando e salutando il comandante e alcuni marinai simpatici e molto carini, Celine e Shana la seguono, sembrano avere un bel rapporto e Rhea sussurra:
-“Mmm...quei marinai sono molto carini...dobbiamo davvero scendere? Io un altro viaggetto me lo farei, magari nelle cabine...devo ancora visitarle...” Tutte e tre ridono a crepapelle e si scambiano battutine maliziose. Zeph e gli altri le seguono parlando di altro e non di certo dei marinai, mentre Drakan segue il comandante che lo conduce da un altro lato della nave. Tutti i ragazzi sono finalmente nel piazzale di Donau, la profumata e colorata città dei fiori, parlano tra di loro del viaggio appena terminato e della prossima meta.
Shana: -“Appena arriva Drakan possiamo partire per Fletz!”
Atlas: -“Dov’è?” Leonard gli aprla nell'orecchio:
-“Drawol…non ricordi?”
Atlas: -“Ah si giusto….eccolo la, sta arrivando!” l’alato indica l’uomo che si avvicina al resto del gruppo,
Rhea: -“Dov’è la bestia immonda?”
Drakan: -“Secondo te? L’ho fatto uscire da un passaggio tra gli alberi, che conduce nelle terre fiorite! Come ti ho già spiegato, è meglio non farlo entrare in città!”
Rhea: -“Mi scusi signore, non le chiederò più nulla a riguardo della sua bestia immonda!”
Drakan: -“Si sarebbe bello se ogni tanto chiudessi quel becco che ti ritrovi! O dico alla mia bestia di fare colazione con te…se hai capito cosa intendo!” Rhea gli fa una linguaccia e aggiunge:
-“Al massimo ci faccio la doccia con lui, quel piccolo essere viscido…bleah!” Drakan è senza speranze e la ignora, il gruppo non sa se ridere o meno e si dirige nelle terre fiorite.
La camminata prosegue tranquilla senza nessun inconveniente e spesso le ragazze si fermano ad ammirare le varie specie di piante e fiori che si incontrano lungo il tragitto. Drakan e Kronhos restano insensibili al paesaggio, quasi quanto Leonard e Zeph che si chiedono ridacchiando cosa ci trovino di tanto interessante in quattro erbacce. Solo Atlas si interessa delle piante e fa sfoggio della sua sapienza con uno dei suoi soliti poemi in cui spiega vita morte e miracoli di ciascuna specie vegetale alle ragazze.
Zeph: -“Rhea… da quando una despota come te si interessa di fiori?” Chiede Zeph con tono ironico alludendo alla poca femminilità della ragazza mentre sono nuovamente tutti fermi ad osservare un fiore variopinto.
-“Spiritosone…” risponde la ragazza… -“da quando le piante fanno parte della materia prima per creare magie e pozioni di ogni tipo; io e Atlas abbiamo dovuto passare ore e ore a studiare migliaia di specie diverse ed i loro impieghi.”
-“Già, è un altro dei motivi per cui ci siamo stufati di Kadessa…” Risponde Atlas sorridendo.
-“Guardate… persino Drawol si interessa di questo fiore…” commenta Celine
-“Almeno lui non è insensibile come il suo padrone” risponde Rhea punzecchiando Drakan… EETCUUUM, EETCUUUM… le risate scoppiano nel gruppo vedendo Drawol che s’è interessato troppo del fiore ed ora ne sta pagando le conseguenze starnutendo ripetutamente.
-“Accidenti… mi state rovinando il drago… forza andiamo o qua facciamo notte” Dice con il suo solito tono Drakan.
-“Uffa… sei peggio di un mal di testa” dice Rhea un po’ seccata dai continui commenti contrari del compagno. -“Come fai a restare così insensibile davanti ad uno spettacolo così?”
Drakan: -“Guarda… sinceramente parlando preferivo quando questo posto era una landa desolata ed al posto di “terre fiorite” si chiamava “terre brulle”
-“Terre brulle?!?… quand’erano delle terre brulle? Questo posto è sempre stato così” Dice Zeph con aria interrogativa.
–“Forse si riferisce ad una vecchia leggenda che mi ha raccontato Alexander… mi ha detto che queste terre una volta erano desertiche, asciutte e popolate da mostri pericolosi, mi ha anche mostrato su delle mappe antiche, che ormai sono rare da trovare come i libri di leggende in cui erano conservate, che erano indicate come Terre Brulle!” Spiega Shana.
-“Non è una leggenda… ed anche se lo fosse non significa che non sia vera” Ribatte Drakan con tono da professorone -“E comunque è un mio parere personale, non occorre fare processi su tutto quello che dico” aggiunge cambiando tono e sviando dal discorso principale.
-“Sarà… ma io lo preferisco fiorito” Contrasta Rhea.
Zeph: -“Beh, al di la dei gusti personali si imparano un sacco di cose nuove restando tutti insieme, speriamo di non doverci mai separare e di arrivare tutti assieme fino in fondo…anche se non sappiamo quale sia il “fondo””. Nessuno risponde, usciti dai campi fioriti si ritrovano a poche centinaia di metri dal bivio tra Fletz e Lohan…

Zeph
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Entrati a Fletz trovano la città ricostruita dall'assedio dei Mininto. Il cielo nero è tornato azzurro con nuvole bianche e sole splendente. Il fiume che attraversava la città che era in secca, ora è tornato a scorrere tranquillamente. Tutta la città è tornata come lo era prima, bianca con decorazioni azzurre e oro, guardie che sorvegliano la città per eventuali nemici, ma sembra che c'è ne siano molte di più. Gli abitanti passeggiano tranquilli in giro per la città, soprattutto nel piazzale sotto la Rocca Gemella dove all'entrata c'è una guardia molto grande e grossa. Arrivati all'entrata, però, la guardia non li fa passare.
–“Mi dispiace, ma senza il permesso del re o del principe non potete passare”
-“Mack, non ti ricordi più di me?” chiede Shana che si fa vedere togliendosi il cappuccio del mantello.
–“Oh, Shana, perché non si è fatta vedere prima? Questi ragazzi sono con voi? Prego, entrate, ma state attenti. Il principe sembra molto preoccupato”
–“Va bene, grazie Mack” e dopo che la guardia si sposta, il gruppo passa.
–“Per fortuna che abbiamo te, Shana!” esclama Rhea dandole una pacca sulla spalla. La ragazza continua a camminare finché sono dentro. Ci sono due scalinate piccole ai lati dove poi ci sono due statue, poi una più grande che poi si divide in due con un corridoio che porta in una stanza bloccata da due guardie al centro.
–“Dove andiamo? Destra o sinistra?” chiede Zeph.
–“Non c'è problema da dove la prendi. L'unica differenza è che una ha un corridoio che porta nella stanza degli ospiti e nella scalinata per la torre della principessa Elen, mentre l'altra porta alla cucina e alla torre di le…del principe Alexander” e arrossisce, mentre gli altri si mettono a sghignazzare per la situazione, tranne Drakan e Kronhos e quest'ultimo non riesce a capirne il motivo. Saliti per le scale, Shana conduce il gruppo fino nella sala del trono. Arrivati, vedono il principe con un viso strano, come se fosse preoccupato e guarda il vuoto. Shana subito s'inginocchia ed esclama: -“Principe Alexander, cosa vi è successo? E perché al vostro fianco non c'è la principessa Elen come dovrebbe essere?”
–“E’ proprio di questo che vi vorrei parlare. Elen era andata a trovare le principesse di Deningrad e doveva tornare presto da quello che sembrava, ma da allora non è più tornata. Speravo che si fosse unita a voi, ma quando mi giunse da Deningrad la notizia che Elen era stata rapita pensai subito di informarvi, ma prima di farlo mi arrivò questa” e prende una lettera e la da a Shana. Subito da dietro arrivano anche gli altri che si accalcano per vedere cosa c'è scritto. Shana legge ad alta voce:

Principe Alexander,
La principessa di Fletz, Elen, non che sua sorella è nelle mie mani. Da poco sono diventato il capo indiscusso della prigione di Hellena, dove la tengo prigioniera. So dei vostri contatti con i leggendari Dragoni e se volete rivedere Elen viva, dovrete consegnarmi le loro sfere. Ogni armata di soldati che attraverserà il confine della prigione sarà eliminata, vogliamo soltanto i dragoni. Anonimo

Rhea subito si mette a piangere e Celine cerca di consolarla. Shana riesce a trattenere le lacrime. Il principe continua:
-“Subito mandai la lettera che avete ricevuto dalla mia guardia senza dare tante spiegazioni così che non venisse intercettata. Mi sono messo subito in contatto con il re di Bale e mi ha detto che posso contare su di lui e mi ha informato che l'anonima persona che ha rapito Elen, ha liberato tutti i prigionieri di Hellena facendoli diventare le nuove guardie e lui ne ha preso possesso. Domani andrete a Bale per farvi dare spiegazioni su come infiltrarvi nella prigione e liberare Elen, ma prima vi consiglio di andare a Lohan per rifornirvi di armi e alla fine della missione vi ridarò i soldi che spenderete nel comprarvi le armi con la ricompensa” Tutti sono un po' scossi da quella notizia, e mentre Drakan fa l'indifferente come Kronhos che capisce poco o niente, Celine cerca di consolare Rhea. Shana è l'unica a non piangere oltre a Drakan e Kronhos. –“Può contare su di me, sire. Hanno rapito la principessa Elen e di questo gliela farò pagare molto cara perché chi osa rapire un esponente della famiglia reale di Tiberoa dovrà comunque fare i conti con la sottoscritta. Farò di tutto per riportarla sana e salva”
–“Può contare anche su di noi. Ad Elen ci siamo affezionati moltissimo, soprattutto Rhea e non vogliamo perdere anche lei come è già successo con Led” esclama Zeph
–“Bene, grazie, sono felice che ci aiuterete. Passerete la notte qui e domani mattina partirete. Shana, tu e i tuoi compagni dormirete nella stanza degli ospiti”
–“Grazie, sire” e accompagna i compagni nella stanza degli ospiti dove trovano una stanza in stile "cielo notturno" con dei letti affiancati con uno spazio tra loro. Tutti si stendono sui letti e nessuno ha il coraggio di parlare. Shana è seduta con i pugni sulle ginocchia che piange.
–“Ragazza, perché tu non avere pianto prima e ora piangere?” chiede Kronhos che si era accorto che Shana tratteneva le lacrime.
–“Prima ero davanti al principe e non potevo farlo. Ora sono qui, con voi, e non c'è nessuno della famiglia reale e posso sfogarmi” risponde Shana piangendo ancora. Dopo un po' arriva sera e una guardia dice loro che la cena è pronta. Tutti vanno nella sala da pranzo, tranne Shana che dice di non aver fame. Arrivati, trovano il principe Alexander. Subito si siedono a tavola.
–“Dove è Shana?” chiede il principe.
–“Ha detto di non aver fame” risponde Zeph e in quel momento arrivano i camerieri che portano da mangiare.
–“Io come fare a mangiare pollo con posate?” chiede Kronhos depresso di nuovo per il fatto "posate". Alexander fa un sorriso e gli dice:
-“Puoi mangiare come vuoi, Kronhos, anche con le mani”
–“Io ringraziare te, sovrano e amico di me e miei amici” e incomincia a mangiare con le mani come Rhea e Drakan, mentre gli altri sono un po' più educati e cercano di mangiare con le posate. Dopo cena, tutti vanno a dormire, ma come entrano nella stanza, Shana è sparita. In quel momento arriva la guardia che sorvegliava quella parte di corridoio.
–“State tranquilli. È andato al piano superiore a guardare il cielo notturno e cercare di calmarsi o almeno così mi ha detto”
–“Grazie” esclama Celine e poi vanno a dormire. Rhea non riesce a dormire e così decide di andare a fare compagnia a Shana e sale le scale. Arrivata di sopra, trova il principe che si sta allontanando da Shana e che va diretto alla torre dove c'è la sua stanza. Rhea si avvicina a Shana e si siede sulla panchina.
–“Come stai?” chiede l'Alata
–“Bene, grazie. E tu?”
–“Un po' meglio. Alexander che voleva?”
–“Il solito premuroso. È venuto qui a dirmi che se mi viene fame la cucina è a mia disposizione, ma dopo quello che è successo, non ho proprio appetito”
–“Io ho mangiato tre piatti di pollo”
–“Ma tu ed io siamo diverse!”
–“E che c'entra? Anche per me Elen conta molto, ma grazie al cibo un po' mi passa e poi sappiamo che Elen è solo stata rapita, ma non è morta come è successo a Led. Mi accompagni in cucina? Mi è venuta fame e io non posso entrare!”
–“Uff, va bene, ti accompagno in cucina, mangiona!”
–“Grazie!” e le due vanno in cucina. Arrivate, in forno Rhea trova un piatto con pollo.
–“Credo che questa sia il tuo piatto che ti ha salvato Alex. Perché non lo mangi? Domani sarà una giornataccia e non puoi restare con lo stomaco quasi vuoto mangiando solo la colazione!”
–“E va bene, mangerò anche questo”
–“Dove tenete alcune leccornie da mangiare velocemente?”
–“Se mi ricordo bene, dovrebbero essere qui” e prendendo una sedia ci sale sopra e apre un anta che era sopra e che non sarebbe riuscita ad aprire e prende un paio di biscotti.
–“Ti vanno bene?”
–“Si si, mi andranno benissimo!” e prendendo la scatola incomincia a mangiare, mentre Shana mangia il pollo. Dopo che una ha finito di fare cena fuori orario e l'altra ha fatto lo spuntino di mezzanotte, Rhea va a dormire, mentre Shana torna dove era e si addormenta sulla panchina. La mattina dopo tutti si svegliano e vanno nella sala da pranzo dove trovano Shana che ha finito di fare colazione. Dopo che anche gli altri hanno fatto colazione, Shana si avvicina a Rhea con aria preoccupata e le dice ad un orecchio:
-“Nessuno si è accorto della scatola scomparsa e se facciamo in fretta non se ne accorgeranno”
–“Va bene, allora filiamo!…” –“Forza, ragazzi andiamo! Elen è in pericolo di vita, non c'è un minuto da perdere!” esclama Shana e dopo aver salutato il principe, il gruppo esce da Fletz diretto a Lohan.

Shana
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Usciti da Fletz il gruppo si dirige verso Lohan Rhea:
-“Che emozione non vedo l’ora di tornare a Lohan”
Zeph: -“Già, tutte quelle armerie…”
Celine e Shana: -“Soprattutto i negozi di moda”
Kronhos: -“Io non essere mai stato nella città commerciale di Lohan”
Drakan: -“Cercate di stare calme che da dove stiamo noi non è affatto bello arrivare a Lohan”
Leonard: -“Infatti, da qui ci vorranno circa due giorni per arrivare in città…” Il ragazzo si gira, Leonard con gli occhi che brillano esclama:
-“Ma forse ce ne vorrà molto di meno!” In lontananza si nota una carovana
Zeph: -“Presto raggiungiamola!” In pochi minuti il gruppo raggiunge la carovana.
Celine: -“Scusi signore è in viaggio per Lohan?”
XXXXX: -“Certo, vi serve un passaggio?” Leonard al sentire di quella voce esclama:
-“Endrew veccho farabutto!!… Come stai, tutto bene?”
Endrew: -“Ma tu sei …… SI SEI PROPRIO TU, LEONARD! HAHAHA come sono felice di vederti”
Leonard: -“Anche io sono felice di vederti nonno!”
Tutti in coro esclamano: -“NONNO?!?” Endrew molto ironicamente:
-“Certo, questo è il figlio di mio figlio.”
Leonard: -“Come stanno papà e mamma?”
Endrew: -“Lo vedrei tu stesso quando arriveremo a Lohan.”
Rhea tutta contenta: -“Che bel quadretto, sono commossa”
Krohnos: -“Io non capire perché alata essere così contenta”
Drakan: -“Infatti, non c'è nulla di strano nel rivedere i propri genitori” Atlas e zeph in sottovoce:
-“Speriamo che non comincino a litigare di nuovo!” Celine e Shana sghignazzando dietro cercano di non intromettersi, mentre Rhea manda occhiate gelide a Drakan che non se ne frega proprio.
Endrew: -“Non litigate voi la dietro, ma tenetevi che si parte, e se non ci saranno altre soste arriveremo a Lohan per l’ore di cena”
Leonard: -“Meno male, è da tanto che non mangio a casa. Non vedo l'ora”
Prima di sera::::::
Rhea: -“Wao, è da tanto tempo che non torno a Lohan, è li che ci siamo incontrati, ti ricordi Zeph? Abbiamo incontrato anche Led e Diaspra lì.” Ma al pronunciare quel nome l'alata non si rattristisce più, ormai ha superato il momento di tristezza e i compagni ne sono felici.
Celine: -“Da quanto è che stai via da casa?”
Leonard triste: -“E’ da cinque anni”
Shana: -“Da così tanto tempo? E dove sei stato?”
Leonard: -“Mi sono allenato per diventare un guerriero sul monte “Drago mortale”, dove si dice sia morto il drago divino, dove il mio maestro, Septimus, mi ha insegnato tutto quello che so”
Drakan: -“Ed è stato lì che hai preso quella misteriosa spada?”
Leonard: -“Si, solo, però, dopo una complicata prova nella bocca del vulcano”
Shana: -“Me la dai un po?”
Leonard: -“Certo!”
Shana: -“Wao, è bellissima, pure l'impugnatura.”
XXXX: -“Non mi toccare in quel modo”
Shana spaventata: -“Ma chi è stato?”
XXXX: -“Mi ci tieni la mano sopra” lasciando cadere la spada sul pavimento del carretto si accorge che gli occhi della testa di drago incisa sulla impugnatura si sono illuminato di un rosso intenso
Shana: -“Ma che cosa è successo?”
Drakan: -“E’ strano, la spada si è improvvisamente animata come per magia, e in effetti è fortemente piena di magia alata”
Draco: -“Non mi chiamare spada ma chiamami Draco!!”
Leonard: -“Ma come mai non ti sei animato prima Draco???”
Draco: -“Io ero anima…. Ma non usiamo questa parola, usiamo vivo!. Non ne ho ritenuto opportuno, poi tutto al suo tempo”
Zeph: -“Io ne ho sentito parlare di queste armi, sono rarissime”
Rhea: -“Già ne esistono solo cinque o sei. È straordinario il potere che emana, anche se non si appoggiano le mano si sente il potere alato”. Intanto la maggior parte del gruppo, e anche Drakan che stranamente si interessa alla questione, Celine e Shana giocherellano con la spada che chiama Leonard per farsi togliere dalle mani di quelle due curiose, anche Krohnos si aggiunge alla discussione spiegando che tipo di armi fabbricassero i giganti. Mentre il gruppo parla si fa sera e arrivano a Lohan. La città è immensa, piena di mercanti che contrattano la merce, piena di negozi di armi, di abbigliamentoe chi più ne ha più ne metta.
Leonard: -“Da quanto tempo non metto piede in questa città, però non è cambiata affatto, con tutte le sue luci e i suoi odori.”
Celine: -“Io sono stanca e vorrei trovare subito una locanda”
Rhea: -“Anche io sono stanca.”
Leonard: -“Non vi permettete di andare a dormire in una locanda, vi siete scordati che io abito qui? Forza venite”
Zeph: -“In realtà non vorremmo essere di disturbo”
Leonard: -“Non vi preoccupate, ho una casa grande e c'è spazzio per tutti, e poi è da tanto che i miei non ricevono una visita e poi aspettate di assaggiare le squisitezze di mia madre”
Atlas: -“Va bene, non me lo faccio ripetere due volte” Il gruppo si incammina sulla stada principale e girando per una strada sulla sinistra si ritrovano difronte una lussuosa villa.
Celine: -“Non mi dirai che abiti qui?”
Leonard: -“Certo”
Draco: -“Bella casa!”
Rhea: -“Già, non me lo aspettavo proprio”
Zeph: -“E a dire la verità guardandoti non si direbbe nemmeno che provieni da una famiglia di ricchi”
Leonard: -“Infatti a me non piace quello stile di vita, piuttosto preferisco vivere libero e senza catene. Ora però entriamo in casa” I ragazzi appena entrati in casa rimangono sbalorditi dalla grandezza di quest'ultima, con il suo grande lampadario centrale,le sue scalinate, i quadri…
Atlas: -“Ma come è possibile un simile lusso…. È strabiliante”
Leonard: -“In effetti mio padre è un mercante di grande successo e in una città di mercanti è una buona cosa” Rhea intanto, essendo la solita curiosa, svolazza qua e là osservando tutto e Atlas la richiama all'ordine, Zeph e Krohnos se ne stanno buoni buoni sulle retrofile e Celine con Shana osservano la tappezzeria di gran lusso. Leonard corre su per le scale per andare a chiamare i genitori, ma questi ultimi lo stavano già aspettando sulle scale. Ci fù un momento di silenzio e con Leonard in lacrime e i genitori che esclamarono:
-“Forza, vieni ad abbracciarci” E così fa. Rhea, Celine e Shana per poco no scoppiano in lacrime per la commozione e per la felicità.
Drakan: -“Bah, smancerie“
Atlas: -“Finiscila Drakan, è da tanto tempo che non li abbraccia ed è tutto concesso in questi momenti”
Lea: -“Come stai figliolo? Cosa hai fatto in utti questi anni?”
Simon: -“A quanto pare sei diventato un guerriero, bravo figliolo, sei riuscito a raggiungere il tuo scopo”
Leonard: -“Si, ci sono riuscito, ma devo ancora migliorare…”
Simon: -“Bravo, così si parla, non ti accontentare mai di quello che hai se puoi avere molto di più… E chi sono questi ragazzi? Tuoi amici?”
Leonard: -“Si, aspetta che ve li presento (e scendono dalle scale) Allora….Questo è Zeph di Xanto, Shana di Fletz, Rhea di Deningrad e Atlas di Ulara, alati, Krohnos di Rouge, Celine di Bale e Drakan di… di… da dov’è che vieni?”
Drakan: –“Non mi sembra il momento, ne riparleremo un’altra volta”
–“Hai ragione… ritornando al discorso: avevo pensato di ospitarli qui per una notte, sempre che non abbiate nulla in contrario”
Lea: -“Ce…Certo, nulla in contrario, osservando Atlas e Rhea. Vado a dire alle domestiche di preparare le stanza degli ospiti e la tua stanza, Leo”
Rhea ad Atlas sottovoce: -“Ho notato qualcosa di strano in sua madra, però non so che cosa,(la osserva) Forse i capelli, sono di color platino come i nostri, e poi sento qualcosa di strano venire verso di noi, una strana energia...”
Atlas: -“Ma non dire scemenze, è una persona normalissima… almeno credo”
Simon: -“Allora, come mai siete qui a Lohan?”
Zeph: -“Dobbiamo comprare provviste e armi…”
Simon: -“Allora siete nel posto giusto, prego, scendiamo nel seminterrato”
Atlas: -“Ma dove stiamo andando?”
Leonard: -“Nel seminterrato, cioè nel magazzino di mio padre, dove tiene tutte le cose ordinate per sezione. Sotto la scala c'è una porta, aprita quest'ultima c'è una scalinata che porta nel seminterrato, immenso quasi come la casa che vi è costruita sopra”
Simon: -“Forza, prendete quello che vi serve”
Celine: -“Davvero possiamo?”
Shana: -“Io non posso, approfitterei troppo della sua ospitalità”
Simon: -“Su, dai, gli amici di mio figlio sono miei amici. E ora prendete quello che vi serve”
Rhea: -“Ragazzi non so voi ma non me lo faccio ripetere due volte.” Rhea va a rovistare un po in giro come fanno tutti gli altri mentra Leonard rimane a parlare col padre Simon:
-“Allora dove sei stato in tutti questi anni?”
Leonard: -“Mi sono allenato col mio maestro sul monte del Drago Mortale, e alla fine del mio allenamento ho conquistato questa dopo una lunga prova, attento però alla testa di drago incisa sulla parte inferiore dell'impugnatura, non gli piace avere la mano in faccia…”
Simon: -“Ma cosa dici?!? È solo una spada, giusto?”
Draco: -“Mi chiamo Draco, poi la spada si chiama “Spada re dei draghi” e ricordalo!!”
Simon: -“AHHHHH” (Lascia cadere la spada a terra col lamento di Draco)
Celine: -“Cosa è stato?”
Shana: -“Leonard avrà fatto vedere la spada al padre” Celine scoppiata a ridere.
Simon: -“Ma come è possibile una cosa simile? Non sarà per caso una spada alata?”
Leonard: -“Già, ma come lo sai?”
Simon: -“Ho……tirrato ad indovinare! Ma comunque lo sai che solo un……no niente, non ci fare caso” Comunque ho qualcosa per te, e si avvicina a uno scaffale.
Simon: -“Questi sono per te. Sono leggeri e robusti allo stesso tempo, guanti di ottima fattura”
Leonard: -“Ma…sono bellissimi, grazie papà, non finirò mai di ringraziarti abbastanza per quello che stai facendo.” I ragazzi tornano veloci dal giretto..
Celine: -“Ottime armi, molto pregiate ma per ora io non ho bisogno di niente”
Zeph: -“Io invece prendo una decina di frecce,grazie”
Shana: -“Anche io prendo una decina di frecce”
Atlas: -“Io invece non prendo niente, se è possibile però ho scrito la lista dei viveri che ci servirebbero per il viaggio…” S
imon: -“Certo, non c'è problema. E tu cosa hai preso, splendida ragazzina?” Tutta emozionata per il complimento Rhea risponde:
-“Ho preso questa spada, se è possibile.”
Simon: -“Ottima scelta. È una ottima spada, con delle incisioni sulla lama, l’impugnatura è decorata con dei fili d’oro a intreccio e ben calibrata”
Zeph: -“Questa volta hai fatto davvero una ottima scelta.”
Drakan: -“Il mio spadone basta e avanza…”
Kronos: -“Anche a Krohnos non servono altre armi” Ma la conversazione si interrompe a causa di una voce che veniva dalla casa, è Lea che li chiama per la cena. Dopo aver cenato con manicaretti di ogni genere i ragazzi ormai stanchi se ne vanno a dormire però non tutti riescono a dormire, infatti Leonard sta sveglio e pensa, pensa a tutto quello che non ha fatto con i suoi genitori, sempre lontano per allenarsi con Septimus e aveva tante cose da dire ai suoi e così poco tempo. Mentre la sua mente si arrovellava con tutti questi interrogativi sentì un rumore provenire dalla sala dove c'è il camino, un grande camino, il suo preferito, prima di partire Leonard se ne stava ore a leggere e a vedere le fiamme danzare sulla brace. La porta della sala era socchiusa e si intravedevano due figure che parlavano, ansi discutevano. Sono Lea e Simon che parlano di qualcosa, qualcosa su di Leonard.
Simon: -“Alla fine è successo. Ha trovato un'arma alata che si anima al tocco di un alato” Lea: -“Ma come è potuto succedere? il mio popolo, il popolo degli alati, non ne forgia più da secoli!”
Leonard sottovoce: “Il popolo degli alati…”
Simon: -“E’ quello che so pure io ma a quato pare una di quelle poche spade che esitevano stava sul monte del drago mortale, dove si è addestrato nostro figlio!!!”
Lea: -“Speravo di non dovergli mai parlare dei suoi poteri. Questi poteri (spicca in volo e scaglia una palla di fuoco su un vaso distruggendolo) poteri di alato e la quasi mmortalita che gli è propria. Ma che dovevo fare, dirglielo da piccolo per farlo sentire diverso da tutti gli altri?!?!” (scoppia in lacrime) Intanto il ragazzo quasi cade a terra per la notizia, improvvisa e inattesa, poteva pensare a tutto su quella discussione tranne a quello: essere per metà alato, incredibile, impensabile, cose che non succedono tutti i giorni, ma è successo, è successo a lui. Mentra pensava a tutto ciò Leonard guardava nel vuoto, con la faccia pallida, e divagava su questo argomento pensando “che fare, che fare?” si siede su una sedia facendo un gran rumore, un rumore così forte che i genitori lo sentirono e in preda al panico aprono la porta e lo trovano lì, in lacrime e subito capiscono che aveva sentito tutto. Poco dopo arrivano anche gli altri e sentendo le scuse della madre per non avergli detto di essere metà alato per sua madre capiscono tutto e cercano di stargli vicino più possibile. Il giorno dopo Leonard si alza per primo e dopo aver scaricato la tensione facendo a pezzi dei manichini di legno che usa per allenarsi va a fare una abbondante colazione con tutti gli altri che gli chiedono come stà.
Leonard: -“Sono ancora un po' confuso ma stò bene…”
Rhea: -“Una cosa è buona però: ora siamo tre alati, anzi due e mezzo…” E tutti si mettono a ridere, compreso Leonard e di nascosto i suoi genitori lo osservano molto felici per il fatto che si è ripreso così velocemente, e così escono dall'ombra per chiacchierare un po' con tutti.
Atlas: -“Allora Signor Simon, a che punto siamo con la lista?”
Simon: -“E’ già tutto pronto e sistemato negli zaini”
Leonard: -“Rhea, Atlas, vorrei chiedervi una cosa…”
Rhea: -“Spara…”
Leonard: -“Mi potreste insegnare a usare la magia degli alati e a levitare?”
Atlas: -“Certo, non c'è problema, possiamo cominciare già adesso…” Escono nel giardino e cominciano la lezione: Atlas: -“Per cominciare la levitazione. Pensa di essere un uccello, di avere solo aria attorno a te, di essere più leggero di ogni cosa…”
Leonard: -“Non ci riesco”
Atlas: -“Allora chiudi gli occhi e provaci di nuovo” All'improvviso spuntano le ali da alato sulla schiena di Leonard e comincia a svolazzare qua e là
Leonard: -“Waoooooo!! È bellissimooooo!”
Atlas: -“Rhea, vallo a recuperare, non abbiamo tutta la giornata, dobbiamo partire”
Rhea: -“Okok ora vado” Detta fatto Rhea prende Leonard e lo tira giù
Leonard: -“Ora come faccio a levare le ali?”
Rhea: -“Aspetta qualche secondo….visto? è automatico.” Ora pensiamo all'energia. Cerca di concentrare tutta la tua energia nelle mani e prova a scagliarla sull'albero. All'improvviso una sfera verde compare nelle mani di Leonard e la scaglia contro l'albero provocando un turbine di vento che lo scaraventò per aria e facendolo atterrare una decina di metri più lontano.
Leonard molto ironicamente: -“Ed è solo la prima volta!” Tutti quelli che osservavano la lezione cominciano a ridere.
Lea: -“Allora partite subito?”
Leonard: -“Già, una importante missone ci aspetta, grazie di tutto”
Simon: -“E non esitare a tornare se ti serve qualcosa e ricorda che ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo mai” Leonard in lacrime abbraccia i propri genitori e, dopo pochi minuti, il gruppo riparte per la propria missione.

Leonard
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

-“Avanti ragazzi accelerate il passo, il re Andrè ci sta aspettando… su su dai” Celine incita i ragazzi a camminare più velocemente, e continua a saltellare da una parte all’altra, chiaramente emozionata all’idea di rivedere Bale ed il re.
-“Ehi Celine calmati, non ti ho mai vista così allegra” esclama Leonard ridendo
-“Oh Leonard, non puoi capire, il re, la corte di Bale sono come una famiglia per me! Sono così felice di poterli rivedere, anche se il motivo per cui andiamo a Bale non è così bello…” sussurra poi pensando alla principessa Elen
-“Celine, parlami di Bale, com’è stare a corte?” domanda Leonard per distrarla, entusiasta la ragazza inizia a descrivere la vita di corte con dovizia di particolari, nel frattempo Shana e Zeph discutono con Kronhos e Atlas di dove potrebbe essere rinchiusa Elen
-“Secondo me è nella Torre Ovest” afferma decisa Shana
-“Come fai ad esserne così sicura? Se invece fosse nelle stanze sotterranee?” ribatte Zeph
-“Zeph… non ci sono stanze sotterranee, la prigione si sviluppa solo verso l’alto, inoltre sono state costruite cinque Torri per coloro i quali sono ritenuti i criminali più pericolosi. Le Torri sono La Torre Nord, la Torre Sud, La Torre Est, la Torre Ovest e la Torre Centrale, anche conosciuta col nome di Rosa dei Venti” spiega pazientemente Shana
-“Come tu sapere questo?” domanda Kronhos, mentre Zeph assume una tonalità purpurea a causa della figuraccia
-“Il principe Alexander si era accordato con la regina di Deningrad e il re di Bale affinché io potessi conoscere tutte le strutture più importanti alla perfezione, penso che anche Celine abbia ricevuto un addestramento simile. La prigione, la biblioteca, i palazzi, i fortini o luoghi simili sono i punti chiavi di una città, conoscerli significa conoscere anche la città stessa. Ho viaggiato per tanto tempo, cercando di apprendere il più possibile su ogni luogo. Può tornare estremamente utile sapere com’è costruito un edificio… i punti deboli e i nascondigli, tutti gli oggetti che possono diventare un’arma per difendersi o per attaccare, se sai come muoverti in una prigione… puoi passare inosservato come un fantasma” ghigna infine Shana, soddisfatta della spiegazione data, ed aggiunge –“Non è la prima volta che il principe Alexander mi affida degli incarichi, so cosa devo fare per salvare Elen. E comunque la principessa è nella Torre Ovest!” gli altri tre ragazzi non sono d’accordo, Zeph è convinto che la principessa sia nella Torre Est, Kronhos invece ha la certezza che la principessa sia nella Torre Nord, ed Atlas afferma che invece Elen è nella Torre Sud. La discussione va avanti per un po’ fino a quando
-“Ragazzi scommetto quello che volete che Elen è nella Torre Centrale!” esclama ridendo Rhea, che fin’ora si è limitata ad ascoltare. I quattro ragazzi le lanciano un’occhiataccia ma non rispondo nulla, continuando nel loro battibecco
-“Ragazzina, non sarai così ingenua da pensare veramente che la principessa sia tenuta prigioniera nella Rosa dei Venti vero?” chiede Drakan sardonico, fissandola come se fosse pazza –“E’ il posto più banale che potevi pensare. Se davvero fosse lì… tanto varrebbe per i rapitori metterla in mezzo alla piazza con un cartello appeso al collo “sono una principessa, mi hanno rapita, venite a salvarmi!”” continua Drakan ridendo
-“Oh il musone sa anche sorridere… questo è un giorno da festeggiare!” strilla Rhea sarcastica –“Attento Drakan, se continui così potresti quasi diventarmi simpatico”
-“Mai e poi mai ragazzina” sentenzia Drakan scuotendo la testa
-“Hai ragione, almeno finché continuerai a chiamarmi ragazzina. Comunque la storia della prigione ha un senso, appunto perché è il posto più ovvio tutti lo scartano in partenza e quindi la terranno rinchiusa lì dentro perché noi non penseremo che.. ecco si… hai capito no?” la teoria di Rhea è così complicata che la stessa ideatrice non riesce a spiegarla bene
-“Mocciosa… non sono tutti contorti come te” sghignazza Drakan divertito. Sentirsi chiamare mocciosa però rende alquanto furiosa Rhea che immediatamente si blocca lasciando passare Drakan avanti a lei
-“Mocciosa? A me?!?! Adesso ti faccio vedere io la mocciosa” strilla lanciandosi sulle spalle di Drakan a braccia tese. Il ragazzo, senza girarsi, la afferra per un braccio e la fa volare oltre a se, con una mossa che chiaramente deriva da un’arte marziale. Rhea stupita non ha il tempo di aprire le ali che viene prontamente recuperata da due guardie reali di Bale, i quali, vedendosela arrivare addosso, la prendono al volo.
-“Grazie ragazzi, siete stati davvero gentili, se non fosse stato per voi mi sarei fatta male. TU disgraziato musone” strilla poi rivolta a Drakan
–“Prima o poi me la paghi!”
-“Si ragazzina, ma penso che sarà fra molto tempo” si limita a replicare il ragazzo
-“Ecco noi… dovremmo…” le guardie sono abbastanza stupite, credevano di trovare un gruppo unito, invece davanti a loro c’è una scena quasi apocalittica, Rhea e Drakan continuano il loro battibecco ignari di tutto, Shana e Zeph che si scontrano su dove la principessa sia rinchiusa, e talvolta sono interrotti da Kronhos e Atlas che vogliono partecipare alla discussione. Solo Leonard e Celine si sono resi conto che le due guardie stavano cercando proprio il loro gruppo.
-“Siete delle guardie dei Bale vero?” domanda Leonard indicando lo stemma ricamato sulle loro vesti
-“Certo che sono cavalieri di Bale” esulta Celine, che subito dopo assume un’espressione preoccupata –“Non sarà successo qualcosa al re vero?” domanda immediatamente
-“No Celine, stia tranquilla il re gode di ottima salute, è appunto sua Maestà che ci ha mandati per informarvi del fatto che sua Maestà ha deciso di trasferirsi alla Rocca Bianca di Kazas, come ben saprete la Rocca Bianca è molto più…”
-“Rocca Bianca? Che cos’è?” domanda Atlas interrompendo la guardia. Anche gli altri ragazzi hanno smesso di litigare ed ascoltano interessati
-“Atlas te lo spiegherò poi” lo zittisce Celine e rivolgendosi alla guardia lo invita a continuare il suo discorso
-“Stavo dicendo, che la Rocca Bianca è più vicina a Hellena, quindi il re può tenere sotto controllo la situazione molto meglio di come potrebbe fare se fosse a Bale”
-“Certo capisco, allora andiamo tutti alla Rocca!” sentenzia Celine riprendendo a camminare.
Il gruppo sembra essersi calmato, Zeph ha rinunciato a litigare con Shana e sta parlando con Atlas della Rocca Bianca
-“La Rocca Bianca è una specie di laboratorio con annessa una scuola. Chiunque voglia diventare medico, scienziato, sperimentatore o comunque un uomo di cultura deve andare alla Rocca Bianca. Si dice che una volta fosse una base Oscura, era anche chiamata la Rocca Nera, la leggenda vuole che venissero fabbricati potentissimi incantesimi per poter vincere la Grande Guerra” spiega Zeph, cercando di ricordarsi tutte le leggende circolanti su Kazas
-“Praticamente nella Rocca Bianca ci sono degli scienziati pazzi che fanno a gara a chi costruisce l’arma più potente e anche filosofi che ragionano sul perché esistiamo?” chiede Rhea ridacchiando
-“Ragazzina, dovresti portare un po’ più di rispetto a questi luminari” la riprende Drakan serio –“E poi i pazzi stanno solo a Kadessa… o sbaglio?” aggiunge ghignando
-“Drakan” sospira Rhea, come se stesse parlando ad un bambino –“Sei davvero infantile” e voltandogli le spalle continua a camminare chiacchierando con Shana
-“Sempre a litigare voi due?” domanda Shana
-“Ho deciso di non rispondere più alle sue provocazioni, io sono superiore a queste cose!” dichiara Rhea decisa, Shana dapprima ne è un po’ stupita poi chiede
-“Secondo me, invece, sei arrabbiata con lui perché ti ha lanciata senza tante cerimonie, e quando ti ha lanciata non l’ha fatto per scherzo” replica la ragazza fissando Rhea per vedere la sua reazione
-“Ecco, forse… potrebbe essere… diciamo che mi ha fatto paura, pensavo che il suo fosse solo un atteggiamento da duro, ma non ne sono così sicura. Preferisco non irritarlo più di tanto” mormora Rhea, che per la prima volta si rende conto di quanto sia realmente forte Drakan
-“Drakan che è successo? Rhea non risponde più alle tue provocazioni?” domanda Zeph il quale, avendo finito di raccontare ad Atlas quello che sa sulla rocca nera ha assistito al battibecco tra i due
-“Zeph io sono molto felice che la ragazzina non abbia più voglia di litigare con me, quel giochetto iniziava a stancarmi”
-“Secondo me ti divertivi invece, altrimenti l’avresti fatta “volare” molto prima” ridacchia Zeph in risposta
-“Spiegami che correlazione avrebbe questo con i continui litigi?” domanda Drakan sinceramente stupito
-“Ma dai, non l’hai capito? L’hai spaventata a morte poveretta, non ti credeva capace di questo” spiega semplicemente Zeph
-“Non penso sia una novità il fatto che io sia pericoloso” borbotta Drakan –“Rhea non può non essersene accorta, altrimenti è davvero stupida”
-“Non hai capito, tutti lo sanno che puoi fare a pezzetti un Golem con una mano sola, ma Rhea non pensava che tu lo facessi anche con i tuoi amici” mentre sta dicendo questo Zeph intravede un cartello con la scritta “Xanto: 2 ore” e rattristato sospira
-“Potessi andare là”
-“Là dove? A Xanto?” chiede Drakan accennando al cartello
-“Si, è da tanto che non vedo i miei genitori, da prima che Led… si bè hai capito” conclude il ragazzo dando un ultimo sguardo al cartello. Nel frattempo Rhea si è accorta dello stato d’animo di Zeph e dopo aver saputo cosa lo affligge mormora
-“Dai Zeph, magari nel ritorno passiamo da Xanto, così potrai rivedere i tuoi ok?”
-“Sarebbe bello” mormora il ragazzo sorridendo –“E tu invece Rhea, da quanto non vedi i tuoi genitori?” chiede
-“Ehm… è da tanto, da prima che ti incontrassi per la prima volta” sussurra la ragazza rattristandosi un poco -“Ma è una cosa triste, parliamo d’altro!” ma Rhea non fa in tempo ad iniziare un nuovo discorso che riceve un bavoso saluto da Drawol
-“Ma che schifo, brutta bestiaccia! Non è necessario che tu mi faccia una doccia ogni volta che mi vedi sai?” lo sgrida la ragazza, la quale però non riesce ad arrabbiarsi con il draghetto
-“Ehi ragazzina non ti credevo così schizzinosa” le dice Drakan tirando via Drawol, Rhea non risponde alla provocazione e inizia ad ascoltare ciò che le guardie stanno dicendo a Celine e Leonard a proposito della strategia da adottare una volta entrati nella prigione
-“Celine, pensiamo che sua Maestà abbia già un piano per farvi entrare”
-“Il problema più grande sarà sopravvivere una volta entrati” afferma Leonard lasciando di stucco le guardie
-“Leonard ha ragione…” borbotta Rhea evidentemente poco entusiasta all’idea di rivedere lo squamoso amico –“È stranissimo questo posto!” esclama poi, entrando nella città. La città sembra essere una grande scuola, tutti girano con borse e libri, un locale all’aperto ospita un gruppetto di ragazzi che discuto delle nuove scoperte, scambiandosi opinioni e consigli. Anziani scienziati indossano camici bianchi e, cartellette alla mano, prendono appunti, dati e altro.
-“Come potrete osservare da questo grafico…” un professore sta tenendo una lezione seduto al tavolo di una locanda. I ragazzi passeggiano stupiti per la via principale. Dappertutto ci sono tavoli carichi di libri, fogli e grafici, e in lontananza si intravede un parco totalmente verde.
-“Per favore possiamo visitare una di queste “aule”?” domanda implorante Rhea, troppo curiosa di vedere come sono fatte, anche Zeph si associa e così Atlas e Kronhos. Leonard tentenna un attimo ma poi la curiosità ha il sopravvento. Benché Celine sia impaziente di rivedere il suo re comprende lo stupore degli altri e così chiede alle guardie il permesso di visitare la città.
-“Voi potete andare ad annunciare al re il nostro arrivo, noi vorremo guardare la città, se non vi dispiace”
-“Certamente no Celine, il re sarà felice di avere un po’ di preavviso, così potrà riunire tutti gli esperti per potervi meglio illustrare la situazione” e detto questo le guardie lasciano i ragazzi e procedono verso il palazzo Bianco.
-“Bene dove volete andare?” domanda Shana, la quale è disposta a fare da guida al gruppo
-“Anche tu sai ambientarti qui?” domanda Celine rivolta alla compagna
-“Si, penso che sia tu che io abbiamo ricevuto lo stesso addestramento” commenta Shana –“La prigione è ben protetta, non sarà facile passare inosservati”
Atlas e Kronhos stanno invece discutendo su chi potrebbe essere il cattivo di turno
-“Deve essere molto astuto se è riuscito ad impadronirsi di un’intera prigione, e soprattutto possiede molto carisma. Quante persone si metterebbero contro il re di Bale ed il suo esercito? Seguendo un pazzo affetto da manie di grandezza”
-“Carisma? Cosa significare?” domanda Kronhos stupito dal nuovo vocabolo
-“Una persona carismatica è una persona che, come si può dire…”
-“Che riesce a coinvolgerti in un’impresa disperata facendo credere che riuscirai a vincere, oppure ti dice che non ce la farai, ma ha un modo di fare così deciso e sicuro di se che tu sei disposto a seguirla qualunque cosa accada. Un leader insomma” spiega Leonard aiutando Atlas
-“Chi in questo gruppo essere carismatico?” domanda Kronhos
-“Questo non lo so proprio Kronhos, non c’è una persona particolarmente carismatica nel nostro gruppo” cerca di svicolare Atlas
-“Ragazzi fra poco siamo arrivati!” esclama Celine euforica. I ragazzi procedono speditamente per l’ultimo tratto e finalmente entrano nella città.
L’entrata alla città è costituita da due colonne bianchissime e marmoree le quali, alte e maestose, segnano l’inizio di un grande viale, ai lati del quale stanno tavolini, sedie, e tanti giardini con aiuole colorate e profumate
-“Drakan, tieni lontano quella bestiaccia squamosa, non puoi permettere che faccia danni anche in questa città” esclama Rhea bloccandogli l’entrata, Drakan vorrebbe volentieri spostare la ragazza a suon di calci ma si rende conto che un drago a Kazas è una stranezza che non possono permettersi e ringhiando risponde
-“So benissimo che Drawol non può entrare, puoi stare tranquilla” e rivolgendosi a Drawol conclude –“Tu aspettaci qui, quando avremo sbrigato le nostre faccende verremo a recuperarti”
Shana e Celine intanto sono intente a raccontarsi a vicenda i loro viaggi. Nel frattempo i ragazzi sono entrati in una stanza dove un professore sta tenendo una lezione
-“Bene ragazzi, oggi vorrei analizzare con voi il problema posto da un grande filosofo: la gioia può essere considerata solamente e semplicemente una cessazione momentanea del dolore?”
La domanda del professore scatena subito il caos, ognuno interviene con la propria idea ed il professore cerca di tenere l’ordine facendo parlare a turno gli studenti. Ad un certo punto si rivolge a Zeph il quale diventa rosso e balbetta
-“Ecco noi…”
-“Noi?” domanda il professore stupito
-“Si noi…” riprende Zeph indicando anche Atlas Kronhos e Leonard –“In realtà non siamo qui come allievi… diciamo come turisti…” balbetta imbarazzato
-“Ci ha convocati il re di Bale… e noi stavamo solo visitando la città” spiega poi Leonard. Il professore si limita a sorridere e risponde
-“Non c’è alcun problema ragazzi, restate pure” e detto questo ritorna a concentrarsi sulla discussione che si sta svolgendo in aula
Drakan sembra essere l’unico a non trovare interessante Kazas, ed annoiato si siede ad un tavolino, aspettando che il gruppo decida di riprendere il viaggio. Vicino a lui sono seduti un gruppo di ragazzi che stanno discutendo sull’ultima lezione di storia, tra loro c’è anche Rhea che ascolta interessatissima
-“Secondo me il professor Lanier si sbaglia, la crisi del ’23 non fu causata solo perché Re Solom salì al potere, bisogna tener conto anche di altri fattori, come ad esempio l’industria magica. In quegli anni i prezzi degli incantesimi crebbe in maniera spaventosa” Rhea non sa di cosa stiano parlando e quando le viene chiesta la sua opinione non sa cosa rispondere
-“Ecco… io non ho la minima idea di cosa tu stia dicendo” mormora con un sorriso impacciato
-“Tu non sei di qui vero? Tranquilla, vedrai che presto ti ambienterai e poi potrai dirmi che ne pensi della crisi del ’23” replica il ragazzo sorridendole.
-“In realtà starò qui solo pochi giorni, poi dovrò partire di nuovo” spiega Rhea tristemente, in realtà quella città le piace tantissimo e vorrebbe restare ad ascoltare tutte le lezioni
-“Ehi Jason noi dobbiamo andare, abbiamo una lezione fra poco” salutano gli altri ragazzi del gruppo lasciano Rhea e il nuovo conosciuto da soli
-“Dove dovrai andare?” domanda il ragazzo, deluso.
-“Ecco io dovrei andare a Hellena” Rhea vorrebbe mordersi la lingua, ma oramai è troppo tardi e non può ritrattare
-“Hellena? Ma è scoppiata una rivolta” esclama Jason
-“Lo so” mormora Rhea
-“È diventato un posto pericolosissimo”
-“Lo so”
-“Nessuna guardia reale è mai tornata indietro”
-“Lo so, è per questo che devo andarci io” risponde Rhea sorridendo
-“Solo tu?” il ragazzo è perplesso
-“No ovviamente non solo io, siamo in otto”
-“Pensi davvero che solamente otto persone possano liberare la prigione?” domanda incredulo il ragazzo, guardandola come se fosse pazza
-“Noi ci proviamo, poi andrà come andrà”
-“Non è possibile, mi stai prendendo in giro” ride il ragazzo, scuotendo la testa –“Non è che mi dici questo solo per fare colpo su di me?” domanda poi fissandola negli occhi. Dopo questa battutaccia Rhea inizia ad irritarsi, passi che lui non le creda, ma che insinui anche questo… Jason è decisamente troppo egocentrico.
-“Ascoltami bene Jason, posso capire che non mi credi, ma almeno risparmiami certe battute. Non mi interessi, sei simpatico su questo non c’è dubbio… ma stai troppo sui libri, non sei il mio tipo!” replica tagliente
-“Davvero? E come sarebbe il tuo tipo? Come quello là seduto da solo?” domanda indicando Drakan, il quale ha sentito tutto.
-“CHI? Il musone? Ma figurati!” esclama Rhea scoppiando a ridere, Drakan invece decide di divertirsi un poco col ragazzo ed alzandosi si avvicina minaccioso al tavolo
-“Per caso hai qualcosa contro di me?” domanda fissandolo negli occhi –“E tu ragazzina, smettila di ridacchiare” Rhea lo guarda sprezzante e lo stuzzica
-“Altrimenti cosa mi fai musone?” Jason è impaurito e sussurra a Rhea
-“Per favore non stuzzicarlo, altrimenti ci fa a fettine” la ragazza si ricorda solo in quel momento che Jason non sa che lei e Drakan si conoscono e per vendicarsi continua
-“Guarda che sei hai qualche problema possiamo discuterne” afferma Rhea alzandosi in piedi
-“Discuterne? Sei solo una ragazzina, dovrebbe essere questo ragazzo a sfidarmi, non tu!” continua Drakan fissando Jason, che è sempre più spaventato.
-“Ecco, io… adesso devo proprio… proprio scappare… ho una lezione e…e non posso assolutamente mancare, è stato un piacere conoscerti Rhea, ma sai com’è… io vado… ciao” e dopo questo balbettante discorso Jason scappa velocemente. Rhea inizia a ridere di gusto, mentre Drakan commenta
-“Ragazzino senza spina dorsale, certo Rhea che potevi scegliertene uno migliore…”
-“Scegliere? Ma figurati, è così pieno di sé che non si accorge di altro se non del suo grande immenso IO” ribatte la ragazza. Nel frattempo arriva anche il resto del gruppo che vede i due ancora sghignazzanti.
-“Che è successo qui? Come mai così di buon umore?” domanda curiosa Celine
-“Nulla di particolare, Drakan ha terrorizzato un ragazzino del luogo” risponde Rhea, lanciandosi in un’accurata descrizione dei fatti. Finito il racconto tutti i ragazzi stanno ridendo e divertiti si avviano verso il palazzo Bianco. Arrivati sono accolti dal re Andrè
-“Eccovi finalmente, come avete trovato questa città della Sapienza?” domanda il re, ascoltando le impressioni di tutti, anche Drakan stranamente ha qualcosa da dire
-“Vostra Maestà mi permetto di dirvi che questi giovani, benché molto colti, siano abbastanza impressionabili e con pochissima spina dorsale”
-“Certamente a questi giovani sarà richiesto di divenire scienziati e non guerrieri” replica il re divertito –“Però forse potrebbe aiutare un corso di combattimento, così non dovranno fuggire terrorizzati quando uno straniero minaccia di farli a fettine” Drakan rimane stupito e guarda il re con aria interrogativa, mentre questi fa cenno ad un ragazzo di avvicinarsi
-“Drakan, questo è Jason, il ragazzo che hai terrorizzato poco fa” dichiara solenne il re –“Jason era così preoccupato che tu potessi turbare la pace in questa città che è corso ad avvisarmi del tuo arrivo… ed anche del tuo Rhea, ti ha descritta come una pazza che vuole liberare da sola Hellena”
-“Bè la verità non è molto lontana” risponde Drakan, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Rhea
-“Vostra Maestà, se Jason non avesse dimostrato un immenso egocentrismo non mi sarei mai permessa di fargli uno scherzo simile,e ho precisato che saremo stati in otto a liberare la prigione” si giustifica, e rivolgendosi a Jason esclama –“Comunque la tua reazione è stata impagabile, non ho mai riso tanto” e detto questo cede la parola a Celine
-“Vostra Maestà…”
-“Celine ti prego lascia da parte tutte le formalità e vieni al dunque” la interrompe il re, stufo di sentirsi chiamare Vostra Maestà –“Ed anche voi ragazzi, chiamatemi Andrè per favore. Mi fa sentire infinitamente vecchio essere chiamato Vostra Maestà, Sua Eccellenza…”
-“Va bene, stavo dicendo che dobbiamo sapere come entrare di nascosto nella prigione di Hellena, e soprattutto dobbiamo sapere dove è stata rinchiusa la principessa Elen” conclude Celine
-“Ho già preparato tutto, c’è un’entrata segreta per Hellena, ma il passaggio è stato chiuso molto tempo fa, è una galleria sotterranea, che purtroppo è crollata in tre punti, ho mandato dei soldati a liberarvi la strada” mentre il re da queste spiegazioni indica i vari punti di una cartina geografica molto dettagliata –“Capirete che non potevo liberare totalmente la galleria senza dare nell’occhio, quindi in quei tratti dovrete farvi strada come meglio potrete. La galleria è però solo la prima parte del passaggio, finita la quale dovrete attraversare un lago sotterraneo…non ho potuto portare una barca, se ne sarebbero accorti…anche qui dovrete aguzzare l’ingegno per passare. I miei soldati lo hanno attraversato a nuoto, ma loro erano solo in missione esplorativa e quindi con pochissime armi. Infine c’è un vecchio ascensore che permette di accedere ad una stanza usata come magazzino, la porta che permette l’accesso a questa stanza è murata. I miei soldati hanno capito che dall’altra parte vi è un magazzino grazie alle voci dei guardiani. Non posso assicurarvi che il passaggio sia assolutamente sconosciuto alle guardie della prigione, anzi è molto improbabile, d’altronde il messaggio che avete ricevuto riguardo la principessa Elen ha uno scopo preciso: condurvi in una trappola. Io posso darvi solo queste informazioni. Ignoro dove sia tenuta la principessa, le guardie non ne parlano, sembra che non esista nessuna principessa e le nostre spie non hanno scoperto nulla. Tutto quello che posso fare è augurarvi buona fortuna!” terminato questo discorso i ragazzi sono abbastanza afflitti, sembra proprio una missione impossibile
-“Per facilitarvi vi darò una guida che vi condurrà fino all’ascensore e se lo vorrete anche oltre” aggiunge il re, percependo lo sconforto dei ragazzi
-“Chi sarebbe questa guida?” domanda Leonard speranzoso in un colosso come Kronhos
-“Sarei io” li informa timidamente Jason, il gruppo è sconvolto e Drakan è il primo a replicare
-“Andrè questo ragazzino ha paura della sua stessa ombra… farà più danni che altro se lo portiamo con noi” Jason si dimostra avvilito dal commento di Drakan
-“Drakan, effettivamente tu fai paura” lo interrompe Rhea accennando allo scherzo di poco prima –“Secondo me Jason andrà benissimo come guida, mi sembra un ragazzo agile e soprattutto non è uno stupido, è solo egocentrico” conclude Rhea fissando prima Drakan e poi Jason
-“Allora è deciso, Jason sarà la vostra guida”
-“Solo fino all’ascensore” conclude Drakan truce
-“Su questo non c’è dubbio, non penso che Jason ci tenga a rischiare la pelle…” esclama Rhea
-“Come invece faremo noi” termina Leonard
-“Bene ragazzi quando si parte allora?” domanda Zeph –“E’ già passata una settimana dall’ultima volta che abbiamo rischiato di farci ammazzare!” il gruppo ridacchia nervosamente, tutte queste battute servono solo ad esorcizzare la paura
-“Zeph io prima volere mangiare” afferma Kronhos
-“Ben detto Kronhos! Non si può andare in battaglia a stomaco vuoto” dice Shana
-“Abbiamo già imbandito un banchetto” afferma Andrè –“Celine conducili nella sala da pranzo” durante il pranzo i ragazzi pensano a come affrontare le varie difficoltà
-“Il passaggio della galleria è il punto che mi spaventa di meno” commenta Atlas, addentando un cosciotto –“Il lago è decisamente peggio”
-“Io ho già la soluzione” afferma Rhea ridacchiando
-“Davvero ragazzina e cosa pensi di fare?” chiede sarcastico Drakan
-“Lo farò gelare completamente, così potremo passare senza problemi”
-“Stai proponendo di fare pattinaggio su ghiaccio?” chiede incredula Celine
-“Ragazzi, sia io che Atlas potremo attraversarlo volando… ma voi no, quindi non vedo molte altre soluzioni”
-“Ehm ehm Rhea… anch’io posso volare” la interrompe Leonard ridacchiando –“L’età avanza e ti dimentichi le cose?”
-“Leonard scusa… è che è da poco che io so che sei un alato ed allora faccio casini… comunque anche se siamo in tre a poter volare resta il problema… come pensi di poter portare Kronhos dall’altra parte del fiume?” domanda Rhea indicando il gigante, Leonard afferra il problema ed annuisce
-“Rhea ha ragione, per ora è la soluzione migliore” afferma Shana. La cena continua tranquillamente tra discussioni su come riuscire ad arrivare ad Hellena e come trovare Elen
-“Ragazzi propongo di andare a dormire presto” esclama Leonard –“Domani dovremo partire all’alba per non essere notati, e dovremo fare anche in fretta” Tutti i ragazzi concordano e Celine li porta in una saletta su cui si aprono una decina di porte
-“Ci sono dieci stanze tutte collegate a questa saletta, se volete possiamo stare qui un poco, non me la sento di andare a dormire subito” anche Rhea la pensa così e sedendosi su una poltroncina inizia a lucidare gli spadini. Per smorzare la tensione Shana e Zeph contano le rispettive frecce, ed entrambi decidono di chiederne altre al re.
-“Ehi tu bambino, sei un paggio giusto?” domanda Zeph ad un ragazzino di circa dodici anni che sta seduto ad osservarli stupito
-“Si signore sono un paggio…e posso anche dare messaggi al re!” aggiunge tutto orgoglioso il fanciullo
-“Ottimo allora vai dal re e digli che Zeph e Shana hanno bisogno di almeno altre 20 frecce per domani” il bambino preso dall’entusiasmo corre fuori dalla stanza, veloce come un fulmine.
Drakan nel frattempo controlla il suo spadone e lo pulisce alla perfezione. Anche il resto del gruppo controlla le proprie armi lucidandole e provandole. Dopo circa mezzora il paggio è tornato seguito dal fabbro che consegna le frecce ed esclama
-“Che ne dite se controllo tutte le vostre armi? Magari includendo anche una limatura?” i ragazzi non se lo fanno ripetere due volte e seguono il fabbro nella sua officina.
-“Lei è davvero molto gentile” ringrazia Celine porgendo la spada, i pugnali e coltellini vari
-“Era da tempo che speravo di dare una sistemata alla mia spada” afferma Shana porgendola anch’essa al fabbro. Leonard e Drakan sembrano gli unici a non essere contenti dell’offerta del fabbro, il quale chiede a Leonard di dargli la spada
-“Ecco vede… non so se a Draco fa piacere ricevere una limata…” balbetta Leonard che non sa come spiegare al fabbro che la sua spada è viva
-“Draco? Sei uno di quei fanatici che da il nome alla propria arma?” domanda sospettoso il fabbro
-“Fanatico sarai tu!” esclama Draco irritato –“Comunque va bene, effettivamente ho bisogno di un controllo, quindi fabbro puoi procedere col tuo lavoro” conclude la spada. Il fabbro strabuzza gli occhi e poi scoppio a ridere
-“Accidenti che caratterino che hai, tu ragazzo come fai a sopportarlo?” domanda rivolto a Leonard, il ragazzo non sa cosa rispondere e si limita a dire
-“Non parla spesso”
-“Con una spada del genere potresti instaurare un bel rapporto, saresti uno dei pochi che può davvero contare sulla sua arma” lo avverte il fabbro mentre controlla Draco
-“Fabbro, non trattarmi come una spada normale per favore, io sono una spada magica” sottolinea Draco. Il fabbro non sa cosa rispondere e si limita a ridacchiare, gli sarebbe piaciuto vedere il ragazzo combattere con la spada incantata. Dopo aver finito di sistemare Draco, il fabbro si volta verso Drakan e gli domanda
-“Ehi tu ragazzo, la tua spada non ha bisogno di una limatura?”
-“Il mio spadone non ha bisogno di nulla” risponde gelido Drakan, fissandolo con uno sguardo omicida della serie “toccalo-e-sei-morto”
Il fabbro desiste e con un sorriso esclama
-“Come preferisci, pensavo solo di farti un favore” dopo di che dona sia a Zeph che a Shana una nuova faretra.
-“Quelle che avevate erano ridotte un po’ maluccio” commenta –“Ottimo adesso siete tutti a posto, tranne lui” dice indicando Drakan, il quale però non ha la minima intenzione di mollare lo spadone –“Buona notte e in bocca al lupo per domani” conclude il fabbro salutandoli. I ragazzi tornano lentamente nel salottino, qui si salutano e ognuno va nella sua stanza, cercando di riposarsi per il giorno successivo

Rhea
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

La mattina seguente il gruppo si dirigge alla grotta,
-“Questa è la grotta, dovremo passare di qui per arrivare al luogo indicatoci dal re Andrè” dice Jason mostrandosi ancora timoroso nei confronti di Drakan
-“Lo sappiamo ragazzino, adesso facci strada!” gli intima quest'ultimo che sembra molto sospettoso
–“Su Drakan calmati, cosi rischiamo che ci scoprano!” gli dice Celine cercando di calmarlo.
–“Ma che ti prende hai la luna storta stamane musone?” dice Rhea ridacchiando
-“Dai Rhea, non è il momento adatto per fare dello spirito...” la rimprovera Leonard
–“Su entriamo allora!” dice Celine con fare gioioso e beato
–“Quanta felicità Celine, che ti è successo?” chiede Rhea, seguita da Shana
–“Niente!” rispode Celine
-“Sicura?” continuano loro
-“Si, si piu' o meno” risponde Celine che con fare allegro avanza davanti al gruppo
–“Come piu' o meno?” le chiedono Rhea e Shana raggiungendola davanti
-“Eh, Eh, scherzavo!” risponde ancora Celine
–“Secondo me è innamorata!” bisbiglia Leonard a Zeph che guardava la scena da lontano
–“Può darsi, non l'ho mai vista fare cosi, tranne quando siamo arrivati qui...” i due forse avevano capito qualcosa.. ù
–[Mio sire, salveremo Elen, la riporteremo qui, cosi, adempierò al mio compito... Anche se vorrei dirvi quello che provo per voi...]
–“A cosa pensi Celine?” domanda Rhea vedendo Celine che si era calmata dallo sbalzo di umore.
–“Chi io? A nulla perchè?” sorride Celine cercando di non dare a vedere che era arrossita, e torna allegra come prima
–“Sembri strana sai?” sorride Rhea, guardandola come per leggere negli occhi di Celine qualcosa di nascosto
–“Io sono strana oggi!” risponde Celine sorridendo e arrivando davanti alla distesa d'acqua sotterranea di cui gli aveva parlato il re
–“Rhea guarda! E' il tuo turno! Congelalo!” la incita Shana
–“Non me lo faccio ripetere due volte!” ridacchia Rhea, lanciando una palla di ghiaccio sulla distesa, congelandola.
–“Brava Rhea! ora c'è un problema... Come faremo noi a passare?” domanda Celine
-“Pattinando” risponde Jason
–“Pattinando??” chiedono stupiti i restanti del gruppo.
–“Io e Celine, non abbiamo problemi, siamo state educate anche a pattinare” dice Shana, sorridendo
-“Ottimo” risponde Rhea “Io, Atlas e Leonard l'attraversiamo volando” dice Rhea continuando
–“L'attraversi volando perchè non sai pattinare non è vero?” la punzecchia come al suo solito Drakan che era già a metà percorso.
-“Ti faccio vedere io chi non sà pattinare, musone dei miei stivali!” risponde Rhea alterata, che inizia a pattinare, egreggiamente
–“Ora l'unico problema rimane il nostro amico qui, Kronhos” indica Zeph
-“Non ci sono problemi” spiega Celine -“Basta che si tenga vicino al muro e si regga con le mani” continua Celine, iniziando a pattinare anche lei
-“Va bene, Kronhos si terrà stretto” risponde il gigante, che era stato zitto ad ascoltare, avvicinandosi alla parete di roccia
-“Ehi Celine te la cavi bene!” le dice Rhea, guardando Celine invece della strada e non accorgendosi di Drakan davanti a se. Rhea finisce addosso a Drakan che cadendo con un rumore sordo fa ridere tutti a bassa voce, in quella grotta sotterranea, seguiti poi da Celine, caduta sulle ginocchia tremante, tenendosi le mani sulla testa
–“Che cos'hai Celine?” chiedono gli altri avvicinandosi
–/”Mamma, mamma! Guarda come sono brava!”
“Bravissima mia piccola Celine!”/
-“C...C...Che...Cosa..sono...queste..immagini? Chi è...Quella bimba?..Chi è...Quella donna?...Chi... sono... io?” Celine è in preda a delle strane immagini famigliari ma confuse, non sa piu' quello che deve fare... chi è, chi sono quelle persone, che ne sapeva lei?
-“Celine! Celine! Rispondici!” la chiamano, lei non risponde, finchè Rhea non la tocca
–“Celine che cos'hai?! Riprenditi!” le dice lei, scuotendola
–“Calmati Rhea!” le gridano gli altri
–“C..Cosa è successo?” domanda Celine riprendendosi dalla strana visione
–“Celine!” urla Rhea abbracciandola
–“Ti eri accasciata a terra e tremavi, hai farfugliato delle cose e non ci ascoltavi, ma poi, cosa hai visto di cosi terribile?” le chiede Rhea ancora attaccata al suo collo
–“Ho visto una strana immagine, una donna e una bambina, la bimba stava pattinando, la madre... l'ha chiamata.. Celine..” dice Celine rialzandosi sulle ginocchia e, dopo che Rhea la lascia dallo stretto abbraccio, riprende a pattinare. –“Siamo arrivati!” dice infine Celine, sorridendo di nuovo allegra, come prima, ma solo in apparenza, in realtà, confusa nel suo cuore.
–“Di nuovo allegra eh Celine?” le sorride Rhea ancora un pò perplessa. Il gruppo infine arriva al montacarichi che porta alla stanza superiore e si preparano a salire.

Celine
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

-“Ecco: siamo arrivati al montacarichi… qui sopra c’è una piccola stanza che una volta veniva usata per permettere alle merci di essere caricate e scaricate… è quella che, secondo le nostre informazioni, ha la porta murata che conduce al magazzino vero e proprio.” Spiega Jason.
-“Bene… anzi, male… da qui in poi comincia la parte difficile.” Afferma Leonard pensando a quello che li aspetta da li a poco.
–“Non ti preoccupare” Rassicura Drako (la spada parlante di Leonard) –“Ricordati che non combatti da solo.”
–“Giusto, e poi c’è il musone qui con noi… quando i nemici lo vedranno scapperanno a gambe levate.” Afferma Rhea ridendo ed indicando Drakan il quale gli risponde a tono:
“Ti faccio presente che per oggi ne hai già fatte troppe” Facendo riferimento al scivolone sul lago ghiacciato.
-“Io vi aspetto qui… tanto arrivati lassù sapete cosa fare e…”
–“… e tu vieni con noi fino lassù.” Lo interrompe secco Drakan
–“Pe-perché devo venire con voi? Sarei solo di impiccio.”chiede Jason balbettando
–“Non farti problemi… e poi saresti più sicuro in quella piccola stanza che qui sotto” Risponde Drakan guardando Jason negli occhi.
-“Non ci stiamo tutti li sopra… dovremo salire a turni.” Dice Celine osservando il vecchio montacarichi.
–“Nessun problema, allora per primi andiamo io, Drawol e Jason. Poi salgono su gli altri tranne Kronhos che sale da solo per ultimo visto la sua stazza.” Spiega Drakan.
-“Sei sicuro che non ci siano problemi ad andare per primo in una zona che non sappiamo se è veramente sicura?” Chiede Celine stupita della scelta di Drakan
-“Certo… e poi con me ho Drawol, ma soprattutto il nostro amichetto Jason… vero Jason?” Risponde Drakan indicando il ragazzo che mostra sempre più inquietudine.
–“Senti ma perché ti sei portato dietro questo impiastro di drago? Ci farà scoprire subito.” Chiede Rhea che come risposta ottiene solo uno sguardo di traverso di un innervosito Drakan.
Così, come detto da Drakan, la squadra sale divisa in tre gruppi usando quel vecchio montacarichi che non è dei più comodi visto che più lo si carica a più fatica si fa per salire dato che è azionato dalla forza degli occupanti che devono tirare una fune per farlo salire.
-“Drakan, perché non hai tenuto accesa la torcia? Non si vede niente qui sopra.” Chiede Zeph che sta cercando di vedere nella totale oscurità della stanza.
–“Vero... ho anche pestato qualcosa… credo la zampa di Drawol visto che ho solo sentito un leggero mugugno.” Aggiunge Leonard.
-“Semplice, io sono di elemento oscurità, e nel buio mi trovo bene, e poi… non voglio che i nostri nemici sappiano la nostra esatta posizione nella stanza. FAI UN PO’ DI LUCE DRAWOL.” Grida Drakan sguainando la spada e colpendo apparentemente alla cieca provocando il panico nei ragazzi che vedono solo delle ombre muoversi tra le fiamme provocate da Drawol. –“Bene Zeph… ora puoi generare una palla di fuoco per illuminare questo posto.”
Dice con voce calma Drakan.
–“Eccoti qua… finalmente ti posso vedere… si può sapere che ti è preso?” Chiede seccata Rhea che si dirige verso Drakan, il quale, sta tenendo qualcosa appeso al muro. Infatti i ragazzi si guardano intorno e vedono, oltre a qualche vecchia cassa abbandonata, anche diverse guardie stese a terra ed una che Drakan tiene ancora per il collo contro il muro.
–“Chi sono… o meglio, chi erano queste persone?” Chiede sorpresa Shana.
–“Chiedile al nostro Jason.” Risponde Drakan indicando il ragazzo che è seduto per terra tremolante di paura.
–“Ma che vuoi che sappia lui… non vedi che l’hai spaventato a morte?” Afferma Rhea
–“Vero… è da parecchio che ti rivolgi a lui con un tono strano, sembra che ti diverti a spaventarlo.” Aggiunge Atlas
–“Uff.. avete ancora molto da imparare sulle strategie di combattimento.” Dice Drakan scuotendo la testa. –“Allora, chi glielo dice di noi tre?… Jason?… tu?…” Continua Drakan prima osservando Jason e poi guardando negli occhi il poveretto che tiene per il collo stringendo ancora un po’ la presa.
–“Gl, glielo dico io… basta che non mi soffochi” risponde l’uomo con difficoltà. Una volta mollato poco simpaticamente l’uomo si ritrova con il fondoschiena per terra tenendosi il collo ancora dolorante –“Era una trappola… vi abbiamo tenuto d’occhio da prima che entraste nel passaggio… dovevamo catturarvi qui. Qui dietro –accennando alla porta murata- ci sono altri compagni che dovevano scortarvi dal nostro capo.
–“Come facevate a sapere che saremmo entrati da questo passaggio?” Chiede Zeph
–“Pensaci su… chi è che si guardava sempre intorno alla ricerca di chi sa cosa e faceva di tutto per lasciarci soli?” Risponde Drakan. Lo sguardo di tutti cade su Jason impietrito dalla paura.
–“Ma cosa vuoi fare o dire? Non vedi che ha una paura matta… per questo si guardava intorno e voleva tornare indietro. Mica sono tutti come te. Vero Jason che ti comportavi così solo perché avevi paura?… Vero? Dice Rhea inginocchiandosi davanti al ragazzo per rassicurarlo.
–“Jason… non vedi che Rhea aspetta una risposta?” Dice Drakan attirando l’attenzione del ragazzo mentre Rhea, che nel frattempo aspetta una sua risposta, lo guarda negli occhi.
–“Ha ragione lui…” –risponde il ragazzo abbassando lo sguardo- n-non mi farete del male vero? Il mio compito era solo quello di portarvi fino a qui… poi ci avrebbero pensato questi uomini.” Dopo qualche secondo di silenzio Rhea cambia espressione
–“Oohhh… e perché dovremmo farti del male? –dice Rhea sorridendo al ragazzo- tu ti sei solo finto nostro amico… ci hai solo portato fino a qua… poi dovevano essere i tuoi amici a catturarci e farci chi sa cosa. Io non ti farò del male… TI ANNIENTO TUTTO IN UNA VOLTA BRUTTO…” Urla l’alata che sentendosi tradita si avventa sul ragazzo… per sua fortuna però i ragazzi lo prendono via e spostano l’alata in un angolino cercando di calmarla.
–“Accidenti a te… non fare tutto questo baccano… ti ricordo che dietro a questo muro ci potrebbero essere un sacco di persone armate.” Dice Drakan all’alata che gli risponde nervosamente:
-“Ci siamo fidati di lui… e fin dall’inizio sapeva già che saremmo dovuti cadere in trappola. Che dovremmo fare? Dargli addirittura un premio?” Risponde Rhea
–“Si… un bel soggiorno in quel bel cassone li in angolo… lo recupereremo a missione conclusa e lasceremo che sia il re a castigarlo.” Dice con un sorriso sadico Drakan che appena risposto prende il ragazzo per la maglia e lo infila in uno dei cassoni rimati semivuoti chiudendogli il coperchio sopra la testa.
–“Non c’è pericolo che urli e ci faccia scoprire?” Chiede Atlas.
–“Naaa… e poi la puzza di cibo che è ancora rimasto in quel cassone è talmente nauseabonda che dubito abbia la voglia di aprire bocca.” Risponde il ragazzo.
-“Tu hai la corazza delle guardie della prigione… ma non ne hai l’aspetto. Chi sei?” Chiede Celine all’uomo ancora seduto a terra
–“Non posso dirvelo… se scoprono che li ho traditi mi uccidono.” Risponde l’uomo impaurito
–“Perché, noi che ti facciamo se non ci rispondi?” Dice Rhea che ancora non si è calmata.
–“Ehi ehi hei… falla finita… sono io quello cattivo in questo gruppo… tu devi limitarti a fare danni come il tuo solito.” Risponde Drakan… poi si rivolge all’uomo: -“Allora… o rispondi alle nostre domande o ti lascio nelle sue mani.” Dice Drakan indicando Rhea –“Vogliamo sapere chi sei, chi sono e quante sono le persone all’interno della prigione e dove è tenuta prigioniera la principessa.
–“D’accordo… vi dirò tutto quello che so… ma per favore non lasciatemi solo con quella. –implora l’uomo- All’ora… io sono uno dei detenuti… e lo erano anche queste persone che hai già eliminato… un paio di settimane fa un tizio a capo di un gruppo di guerrieri non so ne come ne perché ha eliminato le guardie della prigione e fatto liberare da dei suoi uomini tutti i detenuti garantendo loro una lauta ricompensa se avrebbero lavorato per lui… io ho accettato solo perché chi non accettava veniva ucciso all’istante.”
–“Chi è questa persona?” Chiede leonard
–“Non lo so… non l’ho mai visto… e non so nemmeno dove sta… ai detenuti minori come me non si fa vedere… so però che sta in una delle torri… li solo chi ha commesso reati gravi ed i suoi uomini possono stare… quelli come me hanno ricevuto l’ordine di catturarvi e portarvi nel cortile principale.”
–“Beh… a quanto pare non ci conosce bene se ha lasciato solo un branco di galeotti a fermarci.” Afferma sicura Shana.
–“Giusto… forza, entriamo e combattiamo… se sono tutti così scarsi libereremo la principessa molto velocemente.” Incita Zeph.
–“No aspetta… sono contento che siate così sicuri di voi ma qui la faccenda non mi è chiara… è troppo facile… fin’ora abbiamo avuto a che fare solo con i principianti… e comunque non sappiamo ancora niente di chi difendono le torri, dov’è la principessa e chi sono i nostri veri avversari; ne sappiamo ancora come prima.”
–“Hei tu… sei sicuro di averci detto tutto? Guarda che se ci nascondi qualcosa te la vedi con me.” Dice Rhea stando al gioco di Drakan
–“Sicuro sicuro sicuro… non mi permetterei mai di mentirvi.” Risponde l’uomo arretrando paurosamente fino a sbattere sul muro.
–“Toglimi una curiosità: perché sei in prigione?” Chiede Leonard
–“mi hanno arrestato per truffa… vendevo fondi di bottiglia spacciandoli per gioielli”.
–“Ahhh ecco.” Risponde ironicamente Atlas.
-“Cosa noi fare ora? Rompere muro e attaccare la prigione?” Chiede Kronhos.
–“No… il nemico si aspetta o che veniamo catturati e portati nel cortile, oppure che entriamo da qui…” –“Facciamo così: Io torno indietro con Drawol e attiro l’attenzione dei mercenari… al mio segnale abbattete il muro ed entrate. Senza farvi notare cercate di scoprire dove si trova la principessa e portatela in salvo.”
–“Quale sarà il tuo segnale?” Chiede Leonard.
–“Fidati che quando sarà il momento lo capirai” Gli risponde Drakan con un sorriso che non lascia presagire a niente di buono
–“Aiuto… non voglio nemmeno immaginare cosa combinerà.” Commenta Rhea che comincia a provare pietà per i “poveri” mercenari all’interno della prigione
–“Mi raccomando… fate attenzione, ricordate che non sappiamo con chi abbiamo a che fare. Se vi dividete in piccoli gruppi per dare meno nell’occhio fate in modo che in ogni gruppo ci sia almeno un dragone. Prendete la principessa e filate.” Si raccomanda Drakan ai ragazzi.
Dopo di che si incammina verso il montacarichi con Drawol e comincia a scendere.
–“Hei Drakan… che ne facciamo del truffatore?” Lo interrompe Zeph.
–“Che domande… rendetelo inoffensivo e aspettate qui in silenzio il momento giusto per agire… tenetevi pronti che tra poco tempo si comincia”.
-“Speriamo che questa volta facciano come gli ho detto… comincio a stufarmi si tirarli sempre fuori dai guai. Sono scarsi sia come guerrieri che come dragoni… Che ne pensi Drawol?” Pensa ad alta voce Drakan rivolgendosi infine al suo draghetto –“Tsè… figurati se mi puoi rispondere… mi sto rammollendo se comincio pure a parlare con te.” Commenda con auto ironia.
Nel frattempo che Drakan ripercorre la galleria al contrario, trovando qualche nemico, che aveva il compito di pedinarli, sul percorso ed eliminandoli senza troppi complimenti, i ragazzi aspettano questo famoso segnale dal loro compagno.
-“Secondo voi cosa intende Drakan con “segnale”?” Chiede al resto del gruppo Zeph.
–“Boh… sicuramente non ci griderà dall’esterno di entrare.” Risponde Leonard.
–“Credo anch’io… altrimenti non ci avrebbe detto di stare attenti a non farci vedere.” Aggiunge Atlas.
–“Chi sa cosa combinerà… se ho capito bene vuole attirare tutte le guardie su di se e permettere a noi di entrare per prendere la principessa senza nemmeno farci notare… Secondo me è un pazzo se lo fa veramente. E’ impossibile attaccare una prigione ben protetta come questa e sperare di vincere… altrimenti l’avrebbe già fatto l’esercito di Bale. Commenta Shana aspettando una risposta dagli altri.
–“Rhea tu che ne pensi?… Rhea?” Chiede Celine rivolgendosi alla ragazza che evidentemente non la stava ascoltando assorta nei propri pensieri. –“Hei, Rhea… mi senti?”
–“Uh… che c’è?”
–“Che ti prende?… ti ho chiesto che ne pensi di questa situazione.”
–“Quale situazione?”
–“Si, buona notte…” Risponde Celine ridendo.
–“Secondo me è preoccupata per Drakan” Dice Shana sghignazzando e dando un paio di colpetti con il gomito a Celine.
–“Cosa?!? Ritirate quello che avete detto. Figurarsi se mi preoccupo per quel… musone. Per come si comporta sarei pure felice se gli danno una bella mazzata.” Risponde Rhea con tono sicuro.
–“E come mai allora sei diventata tutta rossa?” La schernisce Zeph.
–“Non è vero che sono tutta rossa… preoccupati piuttosto di non finire congelato, anzi, pensa pure tu a dove possa essere stata portata la principessa.” Lo ammonisce la ragazza.
–“Permalosa la ragazzina ehh.” Dice Drako.
–“Shhhh… che se ci sente ci rovina a tutti e due. E poi ha ragione, non abbiamo ancora idea di dove tengano prigioniera Elen.” Risponde Leonard alla sua spada facendo un sorrisino innocente in direzione di Rhea.
Nel frattempo Drakan è arrivato vicino all’entrata della prigione. Riparandosi dalla vista di qualche eventuale sentinella dietro ad una curva sulla strada che porta alla prigione spiega a Drawol cosa fare.
-“Allora… la prigione di Hellena è stata modificata molti anni fa, quando comparve l’isola davanti a xanto che ha provocato anche un terremoto. Da allora la prigione si è allargata guadagnando un parte di terra, prima sommersa dal mare, tuttavia la punta è crollata lasciando allo scoperto le cinque torri che sono state costruite al posto di quelle vecchie che erano diventate pericolanti e troppo piccole e vicine tra loro. Non si aspetteranno un attacco dal cielo quindi quando arriverò davanti all’entrata della prigione dovrai alzarti in volo ed entrare dall’alto nella prigione… gira intorno alle torri velocemente incendiando prima le postazioni di difesa nelle mura di cinta ed i balconi nella parte alta delle torri, poi abbassati ed incendia le stalle ed i balconi alla base delle torri… a questo punto esci e nasconditi da qualche parte, se avrò bisogno di te ti farò un fischio.”
Dopo aver dato queste istruzioni al draghetto Drakan raccoglie due poveracci che pretendevano di fermarlo nel tunnel che si era trascinato dietro e si avvia come niente fosse verso il portone principale della prigione.
Arrivato all’entrata Drakan viene prontamente fermato da due sentinelle che, puntandogli addosso le lance, gli chiedono:
-“Chi sei e cosa vuoi?, Sei stato tu a ridurre in questo stato questi due soldati?”
–“Ero diretto alla Rocca bianca, sulla strada per arrivarci ho trovato questi due che mugugnavano qualcosa riguardo questa prigione… sono vostri compagni?” risponde Drakan. Una delle guardie si avvicina per esaminare i due uomini e riconoscendoli fa cenno ad un soldato all’interno della prigione di aprire la porta di servizio che si trova a destra del ponte levatoio.
–“Avvicinati alla porta ma non oltrepassarla.” Fatto questo altri due soldati escono dalla porta e prendono i due feriti. –“Ora puoi andartene.”
–“Spiacente… o altri programmi.” Ribatte Drakan che in un istante stende le due sentinelle… la guardia all’interno non fa in tempo a chiudere la porta e chiamare rinforzi che viene sorpreso dalle urla di altri soldati all’interno della prigione che cercano di dare l’allarme per un attacco. Con un calcio Drakan spalanca la porta facendo volare a terra la guardia ed entra.
Oltrepassata la porta Drakan vede davanti a se un corridoio alto qualche metro ed abbastanza largo da farci passare tre, quattro carri… ai lati ci sono le stalle dove vengono tenuti i cavalli. Alla fine del corridoio si cominciano a vedere le basi delle prime tre torri: la torre nord (poco a destra dell’entrata), la torre est (poco a sinistra dell’entrata) e la torre centrale (davanti al centro). Drawol ha fatto bene il suo compito ed infatti la parte scoperta delle stalle (alla fine del corridoio e sul soppalco proprio sopra alle stalle dove viene conservato il fieno per i cavalli) è in fiamme e decine di soldati corrono verso l’entrata per calmare i cavalli che si stanno imbizzarrendo e spegnere l’incendio senza essersi accorti dell’intruso.
Nel frattempo i ragazzi nascosti…
-“Che starà combinando il musone?… ormai sono passati diversi minuti.” Dice Rhea camminando avanti ed indietro nervosamente.
–“Accidenti Rhea, calmati, non ti ho mai visto tanto agitata.” Dice Celine incuriosita dal comportamento dell’alata.
–“Calmarmi?!?… io SONO calma… mi da fastidio che “quello” ci abbia detto di stare qui ad aspettare. Se è una scusa solo per tenerci fuori e fare tutto da solo poi mi sentirà.” Ribatte Rhea
–“ahahahah… ed io che stavo cominciando a pensare che si stesse preoccupando per Drakan… spera solo che resti qualcosa anche a lei da demolire.” Commenta silenziosamente Atlas con Zeph.
-“SCHHH. Ascoltate… sentite anche voi delle grida? Chiede Shana.
–“E’ vero… sento le guardie che urlano qualcosa. Ma non riesco a capire cosa. Conferma Leonard dopo alcuni secondi di silenzio passati cercando di captare tutti i rumori dell’ambiente.
–“Soldati dire che mostro volante ha attaccato e ha incendiato stalle.” Risponde Kronhos attirando l’attenzione dei ragazzi che lo guardano stupiti.
–“Come ha fatto a capire cosa dicono?” Chiede Zeph.
–“Giganti avere ottimo udito… gigante sentire anche rumori di animali in foresta con forte pioggia.” Risponde Kronhos molto seriamente.
–“Sfido io… con quelle grandi orecchie.” Dice ridendo Zeph che però ottiene solo uno sguardo interrogatorio da parte dei compagni che non sembrano trovare niente di divertente in quella battuta.
-“Bene… Drakan è entrato in azione. Ora tocca a noi.” Dice Leonard.
–“Aspetta.” Lo ferma Rhea aggiungendo –“Non è ancora il momento giusto.”
–“Come fai ad esserne sicura?” Chiede Atlas che non capisce come mai l’alata, prima impaziente, ora sia così calma.
–“Drakan ha detto che avrebbe attirato l’attenzione delle guardie per permetterci di entrare senza essere notati. Qui fuori ci sono ancora le guardie che corrono… e poi non ci ha dato alcun segnale.” Spiega Rhea.
–“Il tuo ragionamento non fa una piega.” Conferma Zeph.
–“Non per fare il guastafeste ma… non abbiamo ancora pensato a cosa fare una volta entrati. Cioè, non è che possiamo cominciare a gironzolare nella prigione come niente fosse. No?” Chiede Atlas.
–“Alato avere ragione. Noi non sapere nemmeno come essere fatto interno di prigione”. Conferma Kronhos.
–“E’ vero! Ok allora, visto che abbiamo ancora un po’ di tempo, vi spiego com’è fatta la prigione: dall’esterno si vedono le alte mura con le feritoie da dove vengono lanciate frecce dalle sentinelle. All’interno delle mura ci si muove con delle passerelle che formano degli anelli per un totale di quattro collegati tra loro da alcune scale. Dovremo fare attenzione perché da li i soldati possono scoccare le frecce sia verso l’esterno che verso l’interno.
L’interno della prigione è divisa in cinque zone principali. La parte centrale è occupata dalle cinque torri. La zona libera opposta all’entrata, dopo le torri sud e ovest, è una piazza dove i detenuti vengono radunati per le ispezioni o per assistere alle esecuzioni. Poi ci sono tre zone che partono dalle mura e si estendono verso l’interno della prigione formando degli archi assecondando la forma delle torri e lo spazio presente tra esse; sono formate da due piani sovrapposti di cui quello inferiore è grande il doppio di quello superiore e per arrivarci bisogna passare su due scale poste ognuna su un lato. Queste tre zone sono adibite ad armeria, stalle e cucine, alloggi. A destra dell’entrata, tra la torre est e sud, si trova l’armeria, quindi, la zona opposta di dove ci troviamo noi. Entrambi i piani sono ovviamente sorvegliati da soldati. La zona dove ci troviamo noi è quella a sinistra dell’entrata tra la torre nord e ovest ed è la zona dedicata a cucine, magazzino di viveri e alloggi delle guardie. Sotto ci sono i magazzini, la cucina e la mensa per i soldati. Al piano superiore ci sono gli alloggi. All’entrata, invece, troviamo le stalle con i cavalli e la scorta di cibo per loro… si trova tra la torre est e quella nord. Per la descrizione delle torri lascio la parola a Shana che ha informazioni più recenti delle mie.” Spiega Celine disegnando lo schema della prigione sulla sabbia e lasciando poi la parola a Shana.
–“Sulle torri c’è poco da dire… Le torri nord, sud, est e ovest sono tutte uguali. Hanno un grande portone rivolto verso il centro della prigione; l’interno lo dovete immaginare come due cilindri uno dentro l’altro, in quello esterno ci sono tutte le celle con le porte rivolte verso l’interno, il pavimento davanti alle celle è largo poco più di cinque metri e poi c’è il cilindro interno dove passa una grande scala a chiocciola, all’interno della scala passa un grande montacarichi; il primo piano è occupato da un piccolo gruppo di guardie, di solito cinque o sei, che controllano tutto quello che entra ed esce; poi ci sono i sette piani occupati dalle celle ed infine l’ultimo piano dove troviamo un soldato di grado superiore che ha la responsabilità della torre in cui si trova. L’ultimo piano è diviso in quattro grandi stanze semicircolari con due porte ciascuna che portano ad un balcone che corre lungo tutta la circonferenza della torre dove si appostano le guardie di vedetta. La torre centrale è uguale alle altre tranne per il fatto che ha un piano in più in alto costituito da una grande terrazza protetta dall’esterno da tre file di colonne sfalsate che formano tre anelli distanti un paio di metri l’uno dall’altro… è quindi impossibile attaccare dall’esterno l’interno dell’ultimo piano o anche semplicemente vedere chi si trova all’interno. È li che il capo delle guardie controlla che tutto vada per il verso giusto.” Spiega accuratamente Shana.
–“Per questo dico che la principessa è tenuta nella torre centrale… è il posto più sicuro della prigione.” Afferma Rhea sicura di se.
–“Mah… secondo me se andiamo alla torre centrale cadiamo solo che nella loro trappola… loro sanno che noi sappiamo che quello è il posto più sicuro dove tenere prigioniera la principessa e quindi ci andremo… ma noi sappiamo che loro sanno che noi sappiamo, quindi andremo in un’altra torre che sicuramente sarà meno controllata.” Ribatte Zeph dimostrando un’intelligenza superiore a quella mostrata fin’ora.
–“Ok… se riesci a dirlo di nuovo ti credo.” Dice Rhea con un sorriso canzonatorio.
–“A parte gli scherzi… io sono d’accordo con Zeph.” Dice Atlas.
–“Uffa… e va bene… però se sta nella torre centrale poi ve la faccio pagare.” Dice sadicamente Rhea.
–“Bene, allora appena usciamo andiamo nella torre ovest.” Afferma Shana.
–“Aspetta, aspetta… perché nella torre ovest? Io dico di andare nella torre sud.” Ribatte Atlas.
–“E alla torre est non c’ha pensato nessuno?” Aggiunge Zeph
–“Ragazzi, se andiamo avanti così non la finiamo più. Siamo in sette e le torri sono quattro, se escludiamo la centrale. Ci dividiamo in tre gruppi di due e quello che resta fuori resta qui vicino a fare la guardia.”
Dice Celine ricevendo il consenso di tutti.
–“Allora ci dividiamo così: Io e Shana andiamo nella torre ovest; Atlas e Celine vanno nella torre sud; Zeph e Leonard vanno nella torre nord. Kronhos, che è il più grosso e darebbe troppo nell’occhio resta qui a controllare la situazione.” Comanda Rhea.
–“Perché devo andare nella torre nord? Secondo me la principessa sta nella torre est.” Contrasta Zeph.
–“Uff… stavo quasi per ricredermi di te con la storia di “noi che sappiamo che loro sanno che, etc etc” e ora invece mi dai questa delusione. La torre nord è quella più lontana a noi e, a giudicare dai rumori che vengono da fuori, è proprio li che si trova Drakan… se non troveremo la principessa nelle altre torri andremo nella torre nord tutti insieme.” Spiega pazientemente Rhea convincendo il ragazzo.
Mentre i ragazzi discutevano Drakan era impegnato a fare un po’ di pulizia nei pressi dell’entrata della prigione avvolta dalle fiamme. Non appena oltrepassa la fine del corridoio ed arriva nel piccolo spiazzo tra le tre prime torri, le guardie si accorgono finalmente di lui ed un piccolo gruppo di esse gli si avventa contro riscuotendo solo una magra figura facendosi mettere al tappeto in pochi secondi con qualche mossa della stessa arte marziale usata su Rhea un paio di giorni prima. Vista la scena, uno dei soldati richiama una pattuglia di qualche decina di uomini, che in quel momento stavano andando ad aiutare a spegnere le fiamme, ed organizza un veloce attacco circondando Drakan ed assalendolo tutti insieme contemporaneamente. Finchè ad attaccarlo sono solo poche persone Drakan non ha problemi… ma con decine di soldati ben addestrati anche lui deve ammettere di essere in grande difficoltà, soprattutto pensando che la sua spada è adatta a scontri con singoli nemici molto potenti e non ad ammucchiate dove l’agilità e velocità sono fondamentali… ed anche le arti marziali non sono sufficienti contro tutti questi nemici. Tuttavia Drakan risolve il problema trasformandosi in dragone spaventando e mettendo in fuga i soldati. Con il campo libero può dirigersi senza problemi verso l’armeria e farla esplodere gettando tra alcuni barili di polvere da sparo un tizzone infuocato raccolto da terra.
L’esplosione è così violenta che l’intera armeria crolla ed il boato si sente anche fuori dalla prigione… molti soldati vengono fatti volare a diversi metri dallo spostamento d’aria e altri ancora restano storditi.
-“Accidenti… che cos’è stato questo botto?” Chiede Leonard.
–“Non ne sono sicura, ma credo che sia il segnale di Drakan.” Risponde Celine.
–“Alla faccia del segnale. Mi sa che quando usciremo ci sarà ben poco da cercare.” Commenta Zeph.
–“Beh, cosa aspettiamo?… usciamo di qua e cerchiamo la principessa.” Risponde Rhea sicura di se avvicinandosi al muro che li separa dall’interno della prigione per ghiacciarlo appoggiandoci sopra le mani.
–“Kronhos, adesso tocca a te… sei il più grosso e forte tra noi, non dovresti aver problemi ad abbattere il muro.” Aggiunge l’alata.
–“Tantopiù che hai ghiacciato il muro per indebolirlo… pensavo che fossi troppo occupata a spettegolare con le compagne di classe per ascoltare le lezioni che ci hanno dato a scuola sui vari elementi ed il loro impiego.” Dice Atlas ammiccando in direzione di Rhea.
–“Per tua informazione noi donne riusciamo a fare più cose contemporaneamente di voi uomini.” Risponde Rhea mostrando la lingua al suo amico. Nel frattempo Kronhos ha abbattuto il muro con un colpo ben assestato di spada.
Una volta usciti i ragazzi si ritrovano nelle cucine della prigione dove non vedono nessuno. Una volta usciti vedono una grande stanza con decine di tavoli e sedie e capiscono di essere nella mensa che per l’occasione è anche questa completamente deserta… oltrepassando l’entrata della mensa si trovano finalmente all’aria aperta.
–“Bene, Kronhos, tu resta qui e controlla che non arrivi nessuno… noi saliamo negli alloggi dei soldati così possiamo prendere le loro armature e mimetizzarci meglio.” Dice Rhea facendo poi cenno ai suoi compagni di seguirla sulla scala che li porta al piano superiore.
–“Ma dove sono finiti tutti? Non c’è nessuno nemmeno qui.” Chiede Zeph stupito del fatto di non aver ancora incontrato nessun nemico.
–“Beh, mi sembra logico. La prigione e sotto attacco e saranno tutti dall’altra parte.” Gli risponde Celine.
–“E poi non bisogna dimenticare che questa prigione è piena solo per un quarto ed i soldati sono solo qualche centinaio… ci saranno si e no un migliaio di persone qui dentro ora.” Aggiunge Shana.
–“Hè… hai detto niente… mille contro sette. Non mi pare il massimo della vita.” Commenta Leonard non molto rassicurato dalla stima di Shana.
–“Sempre a lamentarvi voi altri. Forza, indossate queste armature ed usciamo.” Ordina l’alata dopo aver setacciato una camerata insieme ai compagni.
–“Bleah… che schifo! Ma questi soldati non si lavano mai? Sentite che puzza questi vestiti.” Commenta Shana indossando con un certo ribrezzo le protezioni da mettere sotto all’armatura.
–“Che ci vuoi fare… sono uomini. Non puoi pretendere che siano anche puliti.” Risponde ridendo Celine.
–“Hei! Non è vero che gli uomini sono tutti stupidi e sporchi… è ora di finirla con questa storia.” Dice ad alta voce Atlas stufo di farsi prendere in giro dalle ragazze.
–“Di questo ne riparliamo dopo… mi ricordo ancora diverse storielle di quello che combinavi da piccolo.” Dice Rhea sghignazzando con Celine e Shana mentre tornano al piano di sotto. –“I primi che trovano la principessa tornano qui e danno fuoco agli alloggi qui sopra. Se non la troviamo nelle nostre rispettive torri torniamo qui ed aspettiamo gli altri, poi tutti insieme andiamo nella torre est ed eventualmente nella torre centrale. Siamo tutti d’accordo?” Spiega con chiarezza Rhea ottendendo i consensi di tutti.
–“Con Drakan e Drawol come ci comportiamo?” Chiede Zeph ricordandosi che non sono solo in sette.
–“Guardati intorno… non credo ci siano problemi. Sicuramente sarà lui a trovare noi.” Risponde Leonard. I ragazzi si dividono ora nei tre gruppi decisi prima: Rhea e Shana nella torre ovest, Atlas e Celine nella torre sud, Zeph e Leonard nella torre nord.
La torre più vicina ai ragazzi è quella ovest dove entrano Rhea e Shana. Appena varcata la porta una delle tre guardie presenti all’entrata ferma le due ragazze ed ordina di identificarsi:
-“Fermi la! Chi siete e cosa dovete fare.”
–“Come sarebbe a dire “chi siete”… siamo dei soldati come voi. Come vi sarete accorti siamo sotto attacco ma non riusciamo ad individuare i nemici, abbiamo ricevuto l’ordine di controllare che non ci siano persone sospette nelle torri.” La guardia osserva attentamente i due “soldati” girandoci intorno… dopo aver fatto un giro completo si gira verso le altre due guardie dietro di lui e fa un cenno affermativo, poi si rivolge di nuovo alle due ragazze: -“Ok, potete andare.” Così, dopo il permesso della guardia, le ragazze si dirigono al piano superiore usando le scale. Una volta uscite dalla visuale delle tre guardie, quella che gli avevano rivolto la parola, fa un altro cenno affermativo ai suoi compagni ed uno di questi si dirige fuori dalla torre mentre l’altra prende il montacarichi e sale.
Nella torre sud entrano, adesso, Atlas e Celine. Anche qui ci sono tre guardie ed anche qui una di esse gli chiedono di identificarsi. Prima che Atlas riesca a rispondere entra di corsa la guardia uscita dalla torre ovest e chiama in disparte il soldato che aveva fermato Atlas e Celine. I ragazzi non riescono a sentire cosa si dicono e dopo pochi secondi la guardia della torre ovest esce di nuovo dalla torre correndo seguito da una delle guardie li presenti mentre il soldato che li aveva fermati gli da frettolosamente il via libera e dice qualcosa alla guardia rimasta che scatta sull’attenti e poi sale nella torre usando il montacarichi. Atlas e Celine sono un pò sorpresi ma dopo essersi scambiati un veloce sguardo interrogativo salgono la prima rampa di scale senza farsi ulteriori domande.
Una volta entrati nella torre nord Zeph e Leonard non trovano nessuno ad aspettarli ed induce i ragazzi a pensare che siano tutti usciti per fermare l’attacco nemico. Arrivati al piano superiore danno una veloce controllata in giro ma, essendo al primo piano, trovano solo delle stanze adibite alle guardie ed al mantenimento della torre. Decidono allora di proseguire verso l’alto dove trovano il primo piano dedicato alle celle per i detenuti. Appena arrivati al piano successivo si dirigono verso la prima cella da dove escono di sorpresa una decina di guardie, un’altra decina li blocca alle spalle. Vistosi circondati cercano di reagire ma non fanno in tempo nemmeno a sguainare le spade che un uomo con un lungo camice nero esce dal gruppo e gli lancia una strana pozione violacea che gli fa perdere i sensi.
Quando si svegliano si ritrovano distesi a terra con le mani incatenate dietro alla schiena e circondati da diverse guardie.
–“Dove siamo?… cos’è successo?” Chiede Zeph ancora un po’ rintronato.
–“Siamo stati catturati e portati nella torre nord.” Risponde per niente contenta Rhea che è stata catturata come tutti gli altri ragazzi… solo Drakan è ancora libero.
L’ultimo piano delle torri è diviso in cinque parti: la parte centrale cilindrica ed altre quattro stanze semicircolari con la porta rivolta verso l’interno della torre… ognuna di queste quattro stanze inizia dalla porta con un piccolo pianerottolo rialzato con ai lati due colonne, poi, dopo qualche gradino, la stanza si apre in un grande locale con alcuni bracieri ai lati per l’illuminazione e, uscendo verso l’esterno si accede, attraverso due ampi passaggi nel muro, al grande balcone circolare che circonda tutto l’ultimo piano della torre… dopo l’attacco di Drawol la stanza presenta molti segni di incendio e si intuisce che quei pochi oggetti che ci sono, sono stati portati da pochissimo tempo.
Dopo un po’, che si sono ripresi tutti dallo stordimento e pensano ad un modo per liberarsi, entra dalla porta l’uomo con il camice nero che li aveva anestetizzati.
–“D’accordo… avete coraggio. Ma a strategia militare siete messi veramente male, catturare voi non è stato difficile. Non vi siete nemmeno accorti che vi abbiamo tenuto d’occhio da quando siete usciti dalla cucina.” Inizia a parlare l’uomo.
-“Non cantare vittoria prima del tempo…”
–“Non ci sperare, tra poco cattureremo anche il vostro amico.” Leonard viene interrotto dall’uomo che aveva intuito dove voleva arrivare il ragazzo.
–“ehehe… sono proprio curiosa di sapere come farete.” Lo schernisce Rhea.
–“Non preoccuparti... ah, non affannatevi a “trasformarvi” in dragoni. Senza i vostri spiriti non potete riuscirci.” Risponde l’uomo indicando le sfere custodite in uno scrigno trasparente con due guardie a sorvegliarle e poi da l’ordine di farli spostare a spalle al muro contro la parete di fronte alle sfere. –“Non siete granchè come guerrieri…”
–“Devi ammettere, però, che come esche sono perfetti.” Lo interrompe Drakan che è entrato volando dal balcone sfruttanto i poteri da dragone.
–“Ti stavamo giusto aspettando.” Commenta l’uomo per niente sorpreso.
–“Guarda che coincidenza, anch’io stavo aspettando che qualcuno dei boss uscisse allo scoperto.” Gli risponde Drakan per le rime… si rivolge poi ai ragazzi –“Ottimo lavoro. Nessuno si fa fregare dal nemico come voi… Allora, prima che ti metta le mani addosso, gradirei che mi spiegassi la situazione.” Dice infine all’uomo.
–“L’unica cosa che ti posso dire è che sono lo stregone più potente della zona, (i ragazzi pensano all’unisono: “wow… che modesto”) ma puoi semplicemente chiamarmi Kojima… per quanto riguarda il mettermi le mani addosso la vedo dura.” Risponde Kojima voltando le spalle a Drakan e appostandosi con con atteggiamento superbo in cima alla breve scalinata tra le due colonne.
–“Cosa mi impedirebbe di eliminarti all’istante?” Chiede incuriosito Drakan.
–“Non sei molto sveglio.” Replica il mago facendo poi un cenno ad una guardia che sguaina la spada appoggiando la lama al collo di Celine.
–“Ahhhh, ora ho capito… così tu pensi di fermarmi minacciando questi stupidi.” Risponde ghignando Drakan.
-“Hei! Stupidi a chi? Sentimi bene brutto musone arrogante… la vuoi finire di denigrarci? Non possiamo essere tutti dei pazzi assassini come te.” Urla Rhea.
–“Ti ho dato il permesso di parlare?” Dice Drakan assumendo un’espressione seria.
–“Ma che ti prende? La trasformazione in dragone ti ha dato alla testa?” Chiede Zeph non capendo l’atteggiamento del compagno.
–“Senti, se io ti attacco li fai fuori uno per uno, giusto?” Chiede Drakan rivolgendosi a Kojima.
–“Certo, senza nessun problema… non affannarti a fare finta di odiarli per indurmi a lasciarli stare. Non cado in simili trucchetti da accademia militare”.
–“Divertente questa… “accademia militare”… beh, pensala come ti pare comunque. Vedi piuttosto di darti da fare o con loro comincio io.” Aggiunge il dragone. Vedendo che il loro compagno comincia ad avvicinarsi a Kojima e le guardie si preparano a sgozzarli, Leonard urla:
-“HEI HEI HEI… potete aspettare un attimo? Il collo è il mio.” Con il suo intervento il ragazzo ottiene un paio di secondi di calma che terminano con Drakan che genera un piccola sfera nera e la lancia addosso al ragazzo stesso che vola contro il muro privo di sensi insieme alla guardia che stava per ucciderlo. I ragazzi restano senza parole e lo fissano con un’espressione esterrefatta.
–“Te l’avevo detto che se non iniziavi tu cominciavo io.” Dice Drakan rivolgendosi nuovamente a Kojima.
–“Tu sei completamente fuori… non puoi essere umano.”
–“Ha parlato quella “sana di mente”.”
–“Io sono una guerriera… ed i guerrieri si danno una mano, non si ammazzano a vicenda.”
–“Tu sei cosa? Una guerriera? Sei solo una che non potendo giocare con le bambole se ne va in giro a far danni dandosi arie da guerriera… e tra l’altro il resto del discorso che hai fatto non ha senso.” Dopo questo scambio di vedute Rhea resta scioccata e non sa più cosa pensare… quello che considerava un compagno leale si era tramutato improvvisamente in un nemico. Anche gli altri ragazzi non riescono a credere a quello che sta succedendo e non sanno cosa fare. La loro unica speranza è che sia tutto un blef come pensa Kojima.
–“Senti ma… se non li sopporti neppure tu perché non ti unisci a noi?” Chiede lo stregone stuzzicandolo.
–“Unirmi a voi? E a che scopo? Presto non ci sarà nemmeno un “voi”… Io lavoro da solo.” Lo zittisce Drakan.
–“LAVORI DA SOLO E MORIRARI DA SOLO” Urla Rhea con tutta la rabbia che ha.
–“Senti tu la dietro… me la togli dalle scatole una volta per tutte?” Chiede Drakan alla guardia li vicino. Questa frase fa infuriare Rhea ancora di più che in meno di un secondo ghiaccia le catene che la bloccavano per romperle senza troppa fatica e si scaglia contro Drakan. Quest’ultimo approfitta e scatta verso Kojima, che si era distratto ad osservare Rhea, e lo alza da terra puntandogli la spada alla gola. Drakan non conta, però, che Rhea non ha rinunciato ad attaccarlo vedendosi sfuggire il bersaglio la ragazza si limita a deviare la traiettoria volando. Drakan si accorge del movimento dell’alata quando è ormai troppo tardi per schivarsi mantenendo la presa sul Kojima. Dato che non vuole lasciare la presa sul nemico rischiando di dargli una possibilità di fuga, ma non può nemmeno permettersi di venire attaccato da Rhea, si vede costretto, un attimo prima che l’alata gli arrivi addosso, a girarsi di scatto tenendo ancora per il collo Kojima e dare un calcio volante direttamente in faccia a Rhea che viene scaraventata sull’altro lato della stanza addosso alle due guardie che sorvegliavano gli spiriti mandandole fuori combattimento. I ragazzi hanno osservato la scena e sgranano gli occhi ancora più di prima. Dopo qualche secondo Rhea si alza con molta difficoltà e riesce solo ad inginocchiarsi e appoggiare la mano sulla faccia dov’è stata colpita… contemporaneamente alza lo sguardo e fissa negli occhi Drakan che fa altrettanto. Kojima nel frattempo è ancora tenuto sollevato da terra e osserva spaventato la faccia di Drakan la cui attenzione viene attirata dai movimenti delle ultime due guardie rimaste alle spalle dei ragazzi. In pochi istanti tende la mano verso di loro e lancia in rapida successione due sfere nere che schivano per un soffio i ragazzi e colpiscono le due guardie rendendole inoffensive.
–“Tu non te la cavi così velocemente.” Dice Drakan a Kojima. –“Ti farò delle semplici domande e pretendo delle risposte chiare e veloci: Chi sei e per chi lavori?”
-“stai fresco se speri che te lo dica.” Risponde Kojima. A questo punto Drakan osserva l’esterno della torre e chiede:
-“Come te la cavi con il volo libero?” Sul momento Kojima non capisce ma appena Drakan esce sul balcone e lo fa penzolare fuori dal parapetto capisce le intenzioni del dragone. –“Sto aspettando…” Insiste Drakan fissandolo negli occhi… non ricevendo nessuna risposta in tempi brevi lascia la presa e Kojima prontamente si aggrappa al braccio di Drakan terrorizzato. –“Dimmi quello che voglio sapere e ti lascio vivo.” Dopo aver guardato il vuoto sotto ai propri piedi Kojima decide di collaborare.
–“D’accordo, hai vinto tu, ti dico tutto quanto ma tirami su.” Detto fatto Drakan lo riafferra per il bavero del camice e lo tiene ancora sospeso in aria.
–“Ti rimetto con i piedi per terra appena sarò soddisfatto.” Gli risponde Drakan.
–“Io ero uno dei più illustri luminari di Kanzas ed ero rispettato da tutti. Le mie conoscenze venivano usate per una moltitudine di impieghi… tanti tranne che militari. Quando ci è giunta voce che i mininto si stavano avvicinando per attaccarci ho pensato di creare una potente arma che li annientasse. Il re non è stato contento della mia idea e mi ha diffidato dal proseguire ed ordinato di eliminare l’arma e tutti i documenti per costruirla. Io non sono d’accordo, non elimino mai nessuna delle mie invenzioni e quindi mi sono limitato a nascondere il tutto in un luogo sicuro. Qualche tempo dopo che la minaccia mininto era rientrata un guerriero mi chiese di quell’arma…”
-“Stringi… non abbiamo tutto il giorno.” Lo interrompe Drakan.
–“a farla breve sono stato scoperto che davo l’arma e le istruzioni per farla a quell’uomo ed il re mi ha rinchiuso qui a scontare la pena per la disubbidienza e per traffico illecito di armi… poco tempo fa la prigione è stata attaccata dallo stesso uomo che mi ha chiesto dell’arma e riconoscendomi mi ha liberato e dato un incarico importante.” Sintetizza Kojima.
–“Ora dimmi di più su questo tizio.” Gli intima il dragone… Kojima appena apre la bocca viene raggiunto alla schiena da una freccia scoccata da un arcere posto sull’esterno del balcone della torre centrale e spira. Drakan osserva l’arcere sulla torre che fa altrettanto… dopo un paio di secondi quest’ultimo si gira ed entra nella torre passando tra le colonne di protezione soddisfatto del proprio gesto. Drakan senza battere ciglio rientra nella torre e distende il cadavere di Kojima a terra e poi fa una paronamica della stanza per fare il punto della situazione. I ragazzi hanno osservato tutta la scena e sono contrariati per quello che è successo e molto arrabbiati con il loro compagno ma non osano aprire bocca… Rhea è ancora inginocchiata a terra con la mano sulla faccia, Drakan nota che l’alata sta piangendo e che gli ha procurato una taglio che sta sanguinando ma non fa nulla. Si avvicina, senza aprire bocca, verso i ragazzi e strada facendo si ritrasforma in una persona normale. Arrivati alle loro spalle li libera dalle catene e sussurra ad Atlas:
-“Leonard non è morto, è solo senza forze. Fagliele recuperare e poi vai da Rhea per sistemargli il taglio alla faccia e le varie botte che ha preso.” poi dice ad alta voce di recuperare gli spiriti di drago e le armi e prepararsi per attaccare la torre centrale. I ragazzi si mostrano un po’ titubanti ad eseguire gli ordini di Drakan ma lo fanno lostesso più che altro perché sanno che gli spiriti sono importanti e per sincerarsi delle condizioni di Rhea che continua a singhiozzare fissando il pavimento. Mentre i ragazzi circondano Rhea per consolarla, ormai guarita da Atlas, Drakan resta appoggiato di schiena sulla colonna opposta ad aspettarli non preoccupandosi di ascoltare le parole che i ragazzi si scambiano a bassa voce. Dopo qualche minuto Rhea si ricompone e fa qualche passo per uscire dal gruppo e farsi vedere da Drakan.
–“Sei il più forte e bravo, non hai bisogno di noi… Te ne puoi andare per la tua strada… Noi c’è ne andremo per la nostra. Addio.” Dice lentamente e con tono freddo l’alata che fa per salire le scale e uscire dalla stanza seguita dai compagni. Drakan però l’afferra al volo per un braccio e la sposta davanti a se, la fissa negli occhi per qualche secondo ed esclama con voce calma:
-“Kojima aveva ragione… di tattiche di combattimento ne dovete imparare ancora molte. Se avessi voluto uccidervi l’avrei già fatto tempo fa… Spiacente ma non lascerò che vi facciate ammazzare.” Detto questo Drakan lascia il braccio di Rhea che non sa più cosa fare… mentre i due si guardano negli occhi l’alata ripensa a quello che è successo in quella torre e da improvvisamente un forte schiaffo a Drakan che si lascia colpire facendo finta di niente senza replicare nulla. Dopo di che la ragazza si avvia nuovamente verso le scale seguita dagli altri ragazzi…

Drakan
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Ai piedi della torre centrale:
Drakan: -“Finalmente siete arrivati…”
Rhea: -“Ahf..anf.maledetto, hai visto che avevo ragione io?”
Drakan: -“Visto che non ne capite niente di strategia? Se abbiamo ammazzato le guardie delle altre torri nessuno ci disturberà quando combatteremo contro il nostro nemico, logico no?”
Rhea: -“Grrrrrrr, ora io ti...”
Zeph: -“Basta, ora basta, non siamo venuti qui per litigare ma per salvare la principessa”
Leonard: -“Bene, andiamo” I ragazzi cominciano la scalata della torre che, anche se ad ogni piano c'è qualche soldato, non si fermano molto fino a quando non arrivano alla cima della torre: è una stanza ben illuminata con un piedistallo vuoto al centro e un muro con delle catene attaccate vicino. Su questo muro c'è la principessa
Celine e Shana: -“Principessa!!!”
????: -“Si, è la vostra ben amata principessa.” Dall'ombra escono due figure: Mikahil e un dragone verde.
Rhea: -“Un piedistallo...una principessa... una torre... doveva per forza essere Michelle!”
Mikahil: “Non mi chiamare in quel modo!!! Presto Erik attacca!!!”
Erik: “Subito…” Erik apre le sue ali e con uno scatto sfodera l'asta e corre verso i nostri eroi.
Atlas: -“Attenti, trasformiamoci in dragoni” Detto fatto: una luce abbagliante riempie la stanza. Quando la luce si dissolve appaiono quattro dragoni che si dispongono a semicerchio pronti per attaccare, intanto Leonard, Kronos, Celine e shana si occupano di Mikahil.
Zeph: -“ALL'ATTACCO!!!” Neanche finitolo di dire Erik lo attacca con la lancia e , per fortuna Zeph para il colpo con l'arco, ma subito Erik usa una magia vento che scaraventa Zeph contro una parete. Rhea non rimane a guardare e con perfetta intesa di Drakan lanciano una sfera di gelo-oscuro che colpisce il dragone del vento che anch'esso vene lanciato contro il muro.
Rhea: -“Ma cosa succede? Perché non mi sono ritrasformata?”
Drakan: -“E’ vero, a questo punto dovevamo tornare normali, forse con le battaglie che abbiamo vissuto i nostri spiriti di dragone si sono rafforzati” Rhea: -“Si, deve essere come hai detto tu” Intanto Mikahil cerca invano di combattere contro tre di loro. Invano perché quelle poche volte che si muove crea solo disagi al dragone, infatti quando lancia pozioni contro i tre umani e il gigante ostacola solo il dragone verde.
Erik: -“Mikahil ma che fai?!? Non devi colpire me ma loro!!!”
Mikahil: -“Lo so ma si muovono e non riesco a colpirli… ma... sono finite le pozioni... lo sai che ti dico? Io me la squaglio” Detto ciò Mikahil se ne va a gambe levate con la coda fra le gambe e a questo punto tutti i nostri ragazzi combattono contro il dragone verde, ma la cosa non è facile, infatti è pur sempre un dragone. Atlas e Shana lanciano una sfera di energia contro il dragone verde, ma non gli fanno niente.
Erik: -“Questo è tutto quello che sapete fare? Sarà più facile di quanto pensassi. A questo punto posso anche spiegarvi cosa ci faccio qui: mi sono messo d'accordo con Mikahil per avere i vostri dragoni, in cambio lui voleva solo quella stupida principessa, ma a questo punto me la posso tenere pure io. HAHAHAHAHAHAHAHA” Dopo il nauseabondo monologo la tensione sale alle stelle.
Rhea, Shana, Celine in coro: -“Maledetto!!!”
Zeph: -“Va bene ho sentito abbastanza. Forza leonard, kronos, attaccate!!!” Detto fatto i due ragazzi attaccano ma senza i risultati sperati, infatti il dragone verde li blocca e li respinge.
Erik: -“Ma allora non avete capito proprio niente?”
Drakan: -“Sei tu che non hai capito niente” Drakan sbuca dal nulla e con un colpo diretto colpisce il dragone ad
un fianco, rompendogli l'armatura e ferendolo gravemente. A questo punto si accascia a terra e mentre guarda nel vuoto emette il suo ultimo respiro.
Drako: -“Se lo meritava quel gran…”
Leonard: -“Un pò di educazione Drako, in effetti lui era solo uno strumento di Mikahil”
Rhea: -“Gia, comunque non dobbiamo pensarci più, per ora...”
Atlas: -“Già,......ma che succede?”
Il corpo del dragone di vento diventa di una luce verde smeraldo, e dopo pochi secondi una pietra verde smeraldo fluttua in alto sopra Erik. L'emozione è alle stelle perché non si sa chi potrebbe ricevere lo spirito di dragone, ma all'improvviso lo spirito va verso Leonard, che a dir la verità non se lo aspettava affatto. Aveva appena accettato l'idea di essere per metà alato, ed ora questo.
Leonard: -“Io... dragone..... OLEEEEEEEEEEEEEE!!!” Leonard è così felice da fare capriole per tutta la stanza.
Drako: -“Bravissimo ragazzo, ora però avvicinalo a quella fessura che si trova a metà tra l'impugnatura della spada...” Leonard obbedisce e la spada si illumina di verde. Dopo la scomparsa della luce la spada diviene verde e così leggera e resistente da sembrare nuova.
Drako: -“Ecco, ora sono ancora più potente di prima” Leonard è così felice da mettersi quasi a piangere. Tutti per l'emozione si sono però dimenticati della principessa ancora imbavagliata e legata al muro.

Leonard
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

I ragazzi stanno ancora festeggiando la vittoria, Leonard sta ammirando la sfera del Dragone Verde in uno stato di trance, quando ad un certo punto Drakan esclama
-“Non vi sembra di dimenticare qualcosa? O meglio qualcuno?”- accennando con lo sguardo ad Elen che è ancora legata come un salame
-“Oh dannazione, Elen scusa!”- esclama Shana andando a liberarla, con un pugnale taglia le corde che legano la principessa alla pietra ed infine le toglie il bavaglio. Mentre shana compie quest’operazione Drakan si dirige verso Drawol e gli ordina di andare a dare una controllata alla prigione, magari cercando di prendere Mikhail che è fuggito a gambe levate durante il combattimento contro il dragone Erik e lui
-“Era anche ora che mi liberaste, mi hanno legata a quella pietra circa quattro ore fa”– si lamenta la principessa strofinandosi i polsi doloranti, Leonard è l’unico che non presta attenzione a ciò che sta succedendo, è troppo preso ad esercitarsi con la versione potenziata della sua spada Draco, quando ad un certo punto Rhea strilla
-“Aspettate un momento! Quel vestito!”– ed indica il vestito della principessa, un bellissimo vestito blu con dei ricami oro. Tutti i ragazzi sono stupiti, è lo stesso vestito che hanno visto nelle vetrine di Deningrad –“Adesso capisco tutto!”- esclama l’alata e con tono saputo inizia a raccontare
-“Dunque, tu ti trovavi a Deningrad per andare a trovare le principessine Aliciana, Cassandra, Kayla e Sabina. Passeggiando per le strade piene di negozi ti sei trovata di fronte alla vetrina del negozio di abiti. Appena hai visto quest’abito te ne sei innamorata e sei entrata nel negozio. La commessa ti ha trattato con tutti i riguardi perché sei una principessa, di certo non si è comportata sgarbatamente dandoti della morta di fame ”– commenta Rhea ricordandosi di come la simpatica donna l’aveva presa a pesci in faccia –“Ti sei provata l’abito e ti stava a pennello, così lo hai comperato al volo. Soddisfatta per l’acquisto hai deciso di indossarlo subito per poterlo sfoggiare, cosa più che comprensibile data la bellezza dell’abito in questione. Uscita dal negozio hai deciso di continuare la giornata di compere e non ti sei accorta che l’abito che indossavi aveva attirato l’attenzione di alcuni loschi individui. Dopo aver visitato tutti i negozio di Deningrad ti sei avviata verso il palazzo, ma prima che tu potessi entrare è arrivato un messaggero inviato da tuo fratello, questi ti ha informata che Alexander ti aspettava nella foresta Sempreverde e tu ti sei avviata in direzione opposta a quella che stavi seguendo. Una volta giunta nella foresta Sempreverde con la tua scorta sei stata assalita dai briganti, i quali hanno fatto una strage della tua scorta, tu intanto hai provato a fuggire, anche se correre con quell’abito non deve essere il massimo ed ad un certo punto ti sei impigliata in una radice sporgente ed appuntita. Il vestito si è strappato e tu ci sei rimasta ovviamente molto male visto che era nuovo e questo momento di distrazione ha fatto si che i briganti ti raggiungessero e ti acchiappassero. Poi ti hanno legata ed imbavagliata e per concludere ti hanno portata qui alla prigione come esca. Ho ragione vero?”– termina l’alata con un sorriso smagliante
-“No”– risponde secca Elen –“non è andata così, come vedi il mio vestito è intatto”– prosegue lei mostrando il vestito che effettivamente non porta segni di lacerazioni –“comunque per la parte iniziale avevi ragione, solo che mi sono diretta di mia spontanea volontà nella foresta Sempreverde, volevo raccogliere dei gigli selvatici che piacciono tanto a Kayla, glielo avevo promesso”– spiega la principessa –“mentre li stavo raccogliendo mi hanno colpita alla testa e sono svenuta, non ricordo nulla. So che però mi sono risvegliata in questo posto lugubre”– conclude la ragazza guardandosi attorno con un’espressione altamente disgustata. Mentre dice questo Rhea continua a girarle attorno alla ricerca di una spiegazione, Zeph decide che è il momento di andare ed afferma
-“Bene adesso penso sia possibile andarcene alla rocca di Kazas, così tu potrai essere curata e potremo avvisare tuo fratello che ti abbiamo recuperato sana e salva”–
-“Non è possibile, deve essere per forza così, magari mentre ti trascinavano via ti si è strappato il vestito”– borbotta l’alata inginocchiandosi ed iniziando ad esaminare la principessa ed il vestito, afferra un lembo della gonna e lo confronta col pezzo di stoffa che ha in mano
-“A rigor di logica questo pezzo viene dal fondo, quindi potrebbe essere qui, oppure qui”– continua l’alata infastidendo non poco la povera Elen, Celine è la prima che scosta Rhea e la ammonisce con uno sguardo truce, Rhea vorrebbe rispondere ma si rende conto che non è il caso
-“Alla rocca potrai spiegarci per bene tutto quello che è accaduto e soprattutto tutto quello che hai sentito qui alla prigione”– commenta Shana, guardando Rhea come se fosse una pericolosa criminale appena scappata dal manicomio e contemporaneamente sostenendo la principessa ed aiutandola a stare in piedi. Rhea continua a fare ipotesi su ipotesi
-“Magari il vestito di Elen è in grado di autorigenerarsi…mi sembra improbabile ma forse…e se invece…”- la ragazza continua in intuizioni sempre più assurde fino a quando non viene ripresa aspramente da Drakan
-“Ragazzina adesso basta non è il momento di continuare con queste sciocchezze, Elen non è la stessa persona del vestito, mi sembra chiaro e cristallino”– Rhea lo fissa un momento sconvolta e poi gli strilla
-“Antipatico!!! Sempre a rovinare le mie intuizioni, non si fa!”– e detto ciò gli si avvicina ed inizia a piagnucolare
-“Vedi, per colpa tua adesso piango, sentiti in colpa!”-
-“In colpa? Ma smettila, sembri Jason”-
-“Non mi paragonare a quel mollusco traditore sai, guarda che io…”-
-“Che tu?”-
-“ Che io te la faccio…”-
-“Che tu cosa?”– ringhia Drakan minaccioso
-“Non lo so…”- ammette Rhea mesta e continuando a fantasticare sul vestito segue il gruppo
I ragazzi si guardano attorno e raccolgono le monete che Mikhail a fatto cadere scappando ed anche tutte le ricchezze del Dragone Erik, dopo aver preso tutto quello che interessava loro, si avviano verso la scalinata. Mentre scendono lungo la scalinata della “Rosa dei venti” continuano a raccogliere monete, alcune pozioni e degli oggetti. Per lo più sono bracciali per aumentare la propria forza o la propria difesa, appartenuti ai soldati della prigione, i ragazzi decidono di tenerli per poterli in caso rivendere appena se ne presenti l’occasione. Elen fa ancora fatica a reggersi in piedi, quattro ore legata ad una roccia non le hanno di certo fatto bene e continua ad inciampare ed a fermarsi per riposare. Poiché il gruppo vuole raggiungere la rocca in tempi relativamente brevi Leonard propone
-“Principessa non ti fare problemi, dev’essere stata una brutta esperienza quella che hai vissuto, visto che non possiamo improvvisare una barella, e sarebbe anche molto scomodo portarla giù per le scale, spero non ti dispiacerà troppo essere portata in spalla da me”– Con un po’ d’imbarazzo la principessa accetta l’offerta del ragazzo ed in poco tempo raggiungono i piedi della scalinata.
-“Bene adesso non ci resta che uscire dalla porta principale”– afferma Atlas con un sorriso trionfante mentre Kronhos spalanca il portone della prigione. Appena usciti dalla prigione i ragazzi incrociano Drawol, il quale sconsolato si avvicina a Drakan, come volesse informarlo che non ha trovato Mikhail. Drakan si limita ad accarezzare la testa dell’animale e dice
-“Drawol noi adesso dobbiamo tornare alla rocca bianca di Kazas e tu non puoi entrare, vai pure a riposarti nel bosco, quando avrà bisogno di te ti chiamerò”- dopo aver detto questo il draghetto si allontana
-“Hai cacciato via il tuo animaletto da compagnia? Ma che peccato!”- commenta sarcastica Rhea, guadagnandosi uno sguardo truce da parte di Drakan che le risponde
-“Se potessi cacciare via te lo farei volentieri, piccola ragazzina fastidiosa”-
-“A quanto vedo siamo un po’ nervosi”- ridacchia la ragazza per risposta affiancandosi poi a Celine, la quale sta borbottando la versione da riferire al re Andrè non appena saranno al suo cospetto.
-“Celine per favore tranquillizzati, quando saremo davanti ad Andrè vedrai che racconterai tutto alla perfezione”- esclama Rhea cercando di calmare l’amica, la quale le rivolge un sorriso e risponde
-“Voglio essere sicura di non fare figuracce”- nel frattempo tutto il gruppo parlotta della battaglia e Leonard continua a sorridere alla sua spada
-“Draco non sai quanto sono contento si avere ottenuto lo spirito, e soprattutto che tu sia diventato più potente grazie allo spirito”-
-“Hai ragione ragazzo, mi sento molto meglio grazie a quella sfera! Sono imbattibile!”- risponde la spada tronfia del nuovo potere. Dopo aver percorso poche centinaia di metri una carrozza ferma i ragazzi, è mandata dal re Andrè col compito di portarli alla rocca Bianca di Kazas. Felici di potersi riposare a bordo della carrozza i ragazzi accettano di buon grado, l’unico a rifiutare è Zeph, il quale afferma
-“Scusatemi ragazzi ma io devo andare a Xanto, non è indispensabile che io venga con voi dal re, non vi dispiace vero ragazzi?”– chiede il ragazzo
-“Sarebbe meglio se ci fossimo tutti al cospetto del re, così il racconto sarebbe comunque più veritiero e dettagliato”– dice Celine pensando prima di tutto a portare a termine la missione che è stata loro assegnata
-“Si però io capisco Zeph che vorrebbe rivedere i suoi genitori, ed effettivamente non c’è bisogno che tutti noi andiamo dal re, sicuramente la mancanza di Zeph non sarà una perdita incommensurabile”– spiega Leonard, il quale capisce benissimo i sentimenti di Zeph.
-“Leonard ha ragione, adesso che siamo in una felice parentesi di pace lasciamo che Zeph torni dai suoi genitori”– rincara Rhea
-“Perché tu volere tornare a casa da tuoi genitori?”– chiede Kronhos
-“Perché è da molto che non li vedo e sento molto la loro mancanza”- spiega Zeph con semplicità. Davanti ad un’affermazione del genere nessuno del gruppo se la sente di questionare ed è Celine che con un sorriso dice
-“Mi raccomando vai e salutaci i tuoi genitori”- il gruppo si divede così al bivio di Xanto ed Atlas aggiunge
-“Ci si vede domani pomeriggio al bivio, così potrai passare più tempo coi tuoi genitori va bene? Chi arriva per primo gli altri che ne dici Zeph?”- il ragazzo annuisce con un sorriso e saltando giù dalla carrozza esclama
-“Ragazzi grazie di tutto ci rivediamo qui”- poi inizia a correre verso Xanto
Drakan vorrebbe dire qualcosa riguardo a Zeph, e sicuramente non è qualcosa di simpatico ma Rhea lo fulmina
-“Una battutaccia su Zeph e vedi come ti riduco”– Drakan è troppo stanco per replicare e decide che, per evitare l’ennesimo scontro con l’alata, forse è meglio stare zitto. Il viaggio in carrozza procede per il meglio ed in poco tempo il gruppo arriva alla rocca bianca di Kazas, questa volta i ragazzi decidono di saltare il giro turistico in città e si dirigono velocemente dal re Andrè, il quale li sta aspettando con ansia. Appena Andrè vede i ragazzi sembra rattristarsi ed afferma
-“Non vedo con voi Zeph, ma capisco”– aggiunge senza lasciare il tempo ai ragazzi di spiegare cosa sia successo e perché Zeph non sia con loro –“ovviamente lo scontro è stato molto difficile e Zeph ha donato la propria vita per salvare la principessa Elen ed i compagni. Che tragedia”– continua poi scuotendo il capo e con la voce rotta dalla commozione –”faremo erigere in suo ricordo una statua con una targa nella quale verrà ricordato Zeph, il suo immenso coraggio e il suo essere un ragazzo sincero e leale”– il monologo del re suscita sorpresa nei ragazzi, che non capiscono che cosa stia dicendo è Drakan l’unico che ha il che ha il coraggio di interrompere il re dicendo
-”L’unica cosa per cui verrà ricordato Zeph è il suo essere mammone, Andrè calmati il nostro compagno è semplicemente andato a trovare i genitori a Xanto. Ha deciso di sfruttare questo piccolo periodo di pace per tornare al suo paese natale”- dopo questa spiegazione il re tace per un momento imbarazzato poi come se nulla fosse si rivolge a Celine e domanda come sia andata la missione
-“Molto bene mio re”– inizia Celine –“siamo giunti senza troppi problemi alla prigione, poi Drakan ha creato un diversivo mentre noi cercavamo la principessa. Sfortunatamente siamo stati catturati da Kojima un ex professore di Kazas con manie di grandezza. Drakan ci ha liberati ed ha cercato di convincere Kojima a parlare. Disgraziatamente è stato ucciso prima che potesse rivelarci qualcosa di davvero utile. Dopo aver sistemato le guardie siamo giunti dove tenevano la principessa ed abbiamo affrontato Erik e Mikhail. Il primo è stato ucciso durante il combattimento e non ha detto nulla sul mandante o simili, il secondo è fuggito con la coda fra le gambe”– riassume con precisione Celine
-“Bene vedo che si è risolto tutto per il meglio, Elen tu hai sentito qualcosa di importante?”-
-“Da quello che ho potuto sentire ho capito che il capo di tutto è Mikhail, i quale ha donato ad Erik la sfera del dragone del vento, non ho capito da chi Mikhail abbia preso la sfera, lo chiamava semplicemente “lui”. Comunque Erik ha arruolato Kojima perché egli creasse degli incantesimi per poter sconfiggere chiunque tentasse di entrare nella prigione. Inoltre io dovevo fungere da esca e dopo avervi sconfitto sarei diventata la sposa di Mikhail”– conclude Elen ancora turbata dall’esperienza vissuta.
-“Grazie di tutti Elen, il tuo contributo ci ha fatto capire chi ha ingaggiato chi, adesso puoi ritirati nella stanza che abbiamo preparato per te, arriverà anche il medico per controllare che tu stia bene, va e riposta”– dice il re Andrè sorridendo alla giovane principessa che molto velocemente si avvia verso la propria stanza ringraziandolo
-“Andrè devo anche informarti che la guida che ci hai procurato ci ha teso un’imboscata alla fine del passaggio segreto, il ragazzino è fuggito e spero per lui di non ritrovarlo sul mio cammino, potrebbe fare una brutta fine”- commenta truce Drakan restando appoggiato alla parete e squadrando trovo il re Andrè
-“Cosa? Jason vi ha traditi? È impossibile era un uomo fidato”-
-“Fidato un corno!”- sbotta Rhea arrabbiatissima –“se Drakan non avesse capito tutto probabilmente qualcuno di noi ci avrebbe lasciato la pelle a causa del tuo uomo fidatissimo”- Shana e Celine sono sconvolte dal tono dell’alata, nessuna delle due ragazze si sognerebbe mai di rivolgersi al proprio sovrano in quella maniera, anche Atlas e Leonard ne rimangono basiti. Gli unici che non sembrano particolarmente sconvolti da questa reazione sono Kronhos e Drakan
-“Alata avere ragione, noi essere stati in pericolo per colpa di piccolo uomo”- afferma Kronhos risentito per l’imboscata
-“Avete tutte le ragioni per essere furiosi, e me ne dispiace molto, non avrei mai potuto immaginarlo”- si scusa il re alquanto imbarazzato
-“Scusate la nostra reazione Andrè, ma è stato un duro colpo scoprire di essere stati traditi. In fondo il nostro gruppo è basato sulla reciproca fiducia, se manca questo elemento siamo molto deboli”– spiega Shana cercando di essere il più diplomatica possibile.
-“Comunque siete tutti stanchi, penso che dopo una notte di sonno potremo pensare più lucidamente sul da farsi. Vi farò servire la cena in camera, riserveremo il banchetto del festeggiamento a domani”– afferma re Andrè congedando i ragazzi, i quali non se lo fanno ripetere due volte e salgono nelle loro camere, fermandosi nel salottino comune per parlare e cenare.
-“Non c’era bisogno di aggredire così Andrè”- mormora Celine, risentita dal comportamento di Drakan, Rhea e Kronhos, mentre tutto il gruppo sta cenando nel salottino
-“Scusa Celine ma dovevo sfogarmi, insomma non deve accadere un’altra volta una cosa simile, d’ora in poi è meglio non affidarci più a persone esterne al nostro gruppo. Piuttosto potremo farci sempre dare delle informazioni chiare, per una volta Drakan aveva ragione, non avevamo bisogno di una guida”- risponde Rhea esausta
-“Sono d’accordo con Rhea questi sono rischi inutili, tutto il nostro gruppo si basa sulla fiducia reciproca, se manca questa siamo finiti. Anche se siamo dragoni non siamo imbattibili, ed il tradimento è la cosa più pericolosa che potrebbe capitarci”- aggiunge Leonard –“però non è colpa di Andrè, ovviamente lui non poteva sapere che Jason si sarebbe comportato in quella maniera”- conclude il ragazzo pensieroso
-“Domani chiederemo scusa ad Andrè e rifletteremo sulla situazione in generale”- propone Atlas continuando a mangiucchiare le delizie che provengono dalla cucina reale
-“Mi associo ad Atlas, per il momento siamo troppo stanchi ed irritabili”- commenta Shana, la quale ha capito perfettamente la situazione. Sono tutti troppo stanchi e provati dalle innumerevoli battaglie per poter parlare serenamente al re
-“Hai ragione Shana, in effetti ho i nervi a fior di pelle, mi dispiace di essere scattata in quel modo, domani chiederò scusa ad Andrè, ma per adesso non voglio pensare ad altro che ad una bella dormita di minimo dodici ore”- e detto questo Rhea si allontana verso la sua stanza salutando il gruppo. Ben presto anche gli altri optano per il riposo ed il salottino si svuota.
La mattina dopo più tranquilli e riposati i ragazzi incontrano Andrè, e dopo aver riassunto il tutto decidono come si debba agire.
-“Bene anche se Jason ha cercato di mettervi i bastoni fra le ruote voi siete riusciti ugualmente a salvare la principessa, siete un gruppo molto legato”- commenta il re compiaciuto
-“Volevo chiederle scusa a proposito di ieri”- esclama improvvisamente Rhea –“ero molto stanca esausta ed irritabile, ma capisco che la colpa non è sua, non poteva immaginare che Jason fosse un traditore”- si scusa l’alata tendendo la testa bassa per la vergogna
-“Non ci pensare Rhea, anche io avrei fatto esattamente quello che hai fatto tu”- sollevata dalla risposta l’alata è più tranquilla, Celine invece domanda
-“Elen resterà con voi? Oppure dobbiamo scortarla sino a Fletz?”-
-“Elen resterà con me, il principe di Fletz, Alexander, mi ha fatto sapere che manderà una scorta a recuperarla, e se riuscirà a liberarsi dai suoi impegni forse verrà lui stesso”- risponde Andrè il quale poi aggiunge –“Drakan ho riflettuto su ciò che mi hai detto prima di partire”-
-“Cosa ho detto prima di partire?”- domanda il ragazzo chiaramente confuso
-“Avevi affermato che gli studiosi di Kazas erano dei ragazzi senza spina dorsale, dopo lo spiacevole episodio di Jason credo che tu non abbia tutti i torti. Non permetterò che dei promettenti ragazzi di cultura possano essere deviati o minacciati in maniera così semplice. È pericoloso, potrebbero utilizzare le loro conoscenze contro il regno ed aiutare delle persone come Erik o Mikhail a diventare dei tiranni. Per questo vorrei che qualcuno di voi restasse per insegnare a questi ragazzi a combattere. Sono convinto che se venisse insegnato loro come difendersi sia fisicamente che mentalmente non cadrebbero in simili tentazioni. Ovviamente i professori dovranno istruirli soprattutto nella sfera mentale. Tutti loro hanno una preparazione molto vasta e sono rispettati dagli studenti. Gli scienziati di Kazas sanno perfettamente che il loro compito è consigliare e sostenere il re, e nessuno si sognerebbe mai di prestare il proprio sapere a persone che mirano alla tirannia. I giovani invece vedono solo il presente, spesso non riescono a pensare al futuro ed alle conseguenze delle loro azioni. Soprattutto questi ragazzi, essi sono curiosi, vogliono sperimentare tutto ciò che possono, e sono attirati dal potere e dalla ricchezza. Ritengo che se i ragazzi imparassero anche a combattere sarebbe molto utile, non potrebbero essere minacciati da persone che si credono più forti di loro ed esserne così assoggettati. Ovviamente i miei soldati provvederanno a ciò, ma anche solo uno di voi porterebbe delle esperienze vissute in prima persona, questo aiuterebbe i ragazzi a capire il perché sia importante questo allenamento”- dopo questo discorso il re osserva uno per uno i ragazzi.
-“Mi offro io”- esclama Atlas lasciando tutti di stucco –“Rhea e Zeph sanno che non amo combattere, ho accettato questo ruolo nel gruppo perché sentivo che era mio dovere farlo, ma ora che si presenta questa opportunità vorrei sfruttarla, vorrei poter studiare a Kazas ed essere di aiuto al re Andrè”- mentre l’alato dice questo lo spirito di luce si solleva e ricade al suolo con un tonfo sordo, quasi a voler chiudere il discorso in maniera definitiva
-“Visto? Anche lo spirito vuole che io resti qui a Kazas”- commenta Atlas fissando la sfera con un’espressione triste –“Grazie ragazzi, insieme abbiamo vissuto un’esperienza splendida, tranne quelle volte che abbiamo rischiato di morire, lì mi divertivo molto meno. Comunque ho imparato molto stando con voi, ho imparato a difendermi e combattere, ho imparato a cucinare ed affinare i miei incantesimi. Rhea non piangere dai, non sono mica morto”- esclama poi Atlas fissando l’amica che con le lacrime agli occhi singhiozza
-“Non è giusto però, adesso non potrò più sfruttarti come messaggero-portantino”- Atlas scoppia a ridere
-“Ah, è così allora, egoista che sei!”- aggiunge poi dandole una pacca sulle spalle –“Sono sicuro che Zeph potrà sostituirmi degnamente in questo ruolo”-
-“Oh Atlas, scherzavo lo sai, però non va bene che mi abbandoni così, mi mancherai!”- risponde l’alata abbracciando il ragazzo
-“Puoi sempre venire a trovarmi, quando passerai da qui”- la consola l’alato
-“Mi raccomando vedi di non combinare danni, ti affideranno dei giovani che non hanno mai visto una spada in vita loro”- commenta Shana cercando di sdrammatizzare la situazione
-“Già, non vorrei mai che accoppassi delle giovani menti promettenti”- rincara Leonard ridendo
-“Siete davvero maligni, non sono poi così pessimo come insegnante”- risponde Atlas sempre ridendo
-“Tu era simpatico alato, tranne quando tu parlare, parlare, parlare”- commenta Kronhos facendo ridere il gruppo Atlas compreso
-“Sono certa che questi ragazzi diventeranno dei bravissimi guerrieri, e forse potrai aiutarli a creare delle nuove pozioni per medicare, il sapere di Kazas e di Badessa unito assieme, è meraviglioso!”- commenta Celine
-“Sono molto felice che tu abbia deciso di restare Atlas, ma adesso che succederà allo spirito?”- domanda Andrè con una nota di preoccupazione nella voce
-“Lo porteremo con noi, fino a quando un nuovo dragone non ci raggiungerà”- spiega Drakan che fino ad ora non ha aperto bocca
-“Direi che per festeggiare come si deve il nuovo incarico di Atlas potremo organizzare quel banchetto a cui si accennava ieri sera”- propone Leonard
-“Io mi associo a Leonard, voto per il banchetto!”- esclama Rhea
-“Io sono d’accordo con Leonard e Rhea”- dichiara Atlas
-“Banchetto sia allora”- afferma il re ridendo. Il banchetto viene così organizzato. La sala da pranzo è addobbata a festa e sul grande tavolo troneggiano delizie di tutti i generi: carne, pesce, verdure cotte e crude, pasta e salse di tutti i generi, vino ed acqua in abbondanza. Il pranzo procede nel migliore dei modi e tutti chiacchierano e ridono, ricordando episodi ed aneddoti avvenuti nei mesi precedenti, , sazi ed allegri i ragazzi si congedano dal re e da Atlas, il quale li accompagna fino alle porte della città
-“Salutatemi Zeph quando lo vedete e ditegli di passare a salutarmi appena può. Anche voi venite a trovarmi appena avete due minuti liberi”- si raccomanda Atlas sorridendo
-“Sei felice di restare qui? Nessun rimpianto?”-
-“Nessun rimpianto Rhea, lo sai che preferisco la tranquillità che la guerra, se passi per Kadessa salutami gli altri”- risponde Atlas con un sorriso. Il gruppo si allontana da Kazas e poco dopo è raggiunto da Drawol, il quale come al solito fa una bella doccia a Rhea in segno di saluto ed affetto
-“Dannazione è necessario che ogni volta che mi vedi mi devi lavare?”- domanda la ragazza ridendo e cercando di scostare il draghetto
-“Drawol hai dei gusti pessimi, almeno fosse buona da mangiare, ma è troppo velenosa, in quanto a te smettila di infastidire il mio drago”- afferma Drakan richiamando il drago all’ordine
-“Come ti permetti, brutto musone antipatico! E comunque ricorda che non sono io a volere le attenzioni del tuo drago”-
-“Mi dispiace che Atlas ci abbia lasciato così”- afferma Celine rivolta a Leonard
-“Anche a me dispiace, ma sembrava sinceramente contento di poter insegnare e studiare a Kazas, e se lui è contento noi non possiamo fare altro che essere felici per lui non credi?”-
-“Leonard ha ragione, però è strano che il dragone lo abbia abbandonato così”- commenta Shana perplessa
-“Il dragone ha percepito che Atlas non era più adatto a svolgere il suo compito, così ha deciso di abbandonarlo ed aspettare qualcun altro che sia più adeguato a fare il dragone”- spiega Draco che si è risvegliato proprio in quel momento. Kronhos invece è un po’ triste, gli manca il chiacchiericcio di Atlas, in fondo tutto quel parlare gli aveva tenuto compagnia durante le marce come questa
-“Dai Kronhos non ti abbattere, se vuoi ti racconto io delle mie avventure”- si offre Leonard notando l’espressione corrucciata del gigante
-“Tu racconta me le tue storie?”- chiede Kronhos leggermente stupito dalla proposta
-“Certo che si, allora c’è stata quella volta che…”- continuando a chiacchierare e scherzare i ragazzi si avvicinano al luogo dell'incontro e vedono Zeph che, arco alla mano, sta mirando nel mezzo di un cespuglio
-"Che gli sarà preso? Non penserà mica che quel cespuglio sia pericoloso?"- domanda Rhea perplessa, poi con un ghigno mormora -"adesso gli faccio prendere io un bello spavento"-


Rhea
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Dopo aver salutato il resto del gruppo, Zeph si incammina verso il suo paese natale. Un mostriciattolo gli si para davanti a distanza di una ventina di metri, è identico a quello che con un colpo letale colpì Rhea qualche mese prima. Zeph si ferma, non ha intenzione di sfidarlo ora, il mostro non si sente dunque minacciato e rientra nella foresta. Il ragazzo ha così tante cose da raccontare ai suoi genitori e non vede l’ora di riabbracciarli, è intenzionato a lasciare loro del denaro per tirare avanti senza dover faticare, fino alla sua partenza è sempre stato lui ad occuparsi della pesca e dei lavori pesanti, ma ora i genitori devono arrangiarsi come possono. In quello che sembra un batter d’occhio Zeph si ritrova a camminare per le strade di Xanto, il paese che tanto odiava al momento della sua partenza, ma che tanto desiderava rivedere negli ultimi giorni, solo per riabbracciare i propri genitori, per ritornare anche solo per qualche ora alla pace ed alla tranquillità che aleggiava nella sua vita qualche mese prima. Sente in lontananza il profumo unico del mare, scorge la capanna della sua famiglia e si avvicina correndo, tutto il resto intorno sembra non esistere, alcuni passanti lo salutano e tentano di fermarlo ma lui non fa caso a nulla e col sorriso sulle labbra raggiunge la porta di casa. Stranamente è aperta, Zeph non ci fa caso, corre dentro gioioso e urla
–“Mamma, Papà…sono tornato!”-. Non riceve nessuna risposta e continua –Mamma…ci sei? Papà?...- borbotta tra sé e sé –Forse non ci sono, ma certo devono essere andati al mare!- Fa per uscire dalla porta di casa quando nota dei particolari raccapriccianti.
Una brocca che di solito stava sul tavolo è a terra in mille pezzi, i fiori preferiti della madre, gli Ibisco, solitamente contenuti in essa sono a terra immersi in una pozza d’acqua e calpestati. Il ragazzo si guarda meglio intorno: c’è un coltello piantato su una sedia, la canna da pesca del padre che di solito è appesa al muro è ora spezzata in due sul pavimento. A Zeph manca l’aria, non è più padrone delle sue azioni ed esce dalla capanna senza neppure accorgersene. Un paesano ansimante lo raggiunge correndo ed esclama senza fiato
–“Sia ringraziato il cielo… ho provato a fermarti prima ma corri come un fulmine…Zeph…devo…comunicarti una cosa delicata…”- Zeph lo fissa negli occhi ed urla
–“Cos’è successo ai miei genitori? Dove sono? DOVEEEEE?”- il paesano che sta riprendendo fiato spiega
–“Questa notte….degli uomini fortissimi con delle armature hanno bussato alla porta di casa tua …Anisia e Muriel hanno aperto, pensavano fossero guardie reali… c’è stata una breve colluttazioni e…sono stati portati via…mi dispiace…se c’è qualcosa che possiamo fare per te Zeph….beh…ecco…”- Zeph è sconvolto, ricordi della sua infanzia affiorano alla mente come velocissimi flash, sente le voci dei paesani ma non capisce cosa dicano. Si accascia a terra sbattendo le ginocchia e si siede sui talloni. Il suo sguardo è perso nel vuoto vede solo nero. Alcune persone lo chiamano per nome preoccupate dalla sua reazione, ma egli non risponde e rimane immobile. Fissando il vuoto.
Tutte le parole dei compaesani fanno da sottofondo alle immagini che Zeph si vede davanti, fino a scomparire come in lontananza, vede i suoi genitori e sé stesso da piccolino. Alcuni lo scuotono ma lui non sembra rendersene conto, è in uno stato di assenza totale dal suo corpo. Continua a ripercorrere in modo ciclico la sua vita: dalla sua infanzia fino al ritrovamento delle sfere in maniera molto vaga, e alla sua partenza da Xanto, per poi ritornare alla sua infanzia e nuovamente al ritrovamento delle sfere…quando per l’ennesima volta si ritrova a ricordare quest’ultima scena, un dettaglio si aggiunge: quella rossa inizia a brillare e un fascio di luce rossa si alza in cielo. Un urlo squarta il silenzio, ed una sagoma nera si libera dalla sfera…A Zeph sembra di essere diviso in due persone, una che ricorda e l’altra che osserva i ricordi: sa che in quel momento la sagoma esclamò con un sibilo la parola:
-“Graazieee!”- e anticipando il ricordo si aspetta di sentirla nuovamente. La voce sibilante inizia a parlare, ma ciò che dice non è “Grazie” bensì:
-“Ho ioooo i tuoi genitooooori…”-
Zeph sussulta, con un balzo si ritrova in piedi tutto d’un tratto, non vede più nero, vede i compaesani e sente le loro voci. Si guarda intorno intontito e sudato, si accorge di stringere qualcosa tra le mani, qualcosa di caldo. Abbassa lo sguardo e vede la sua sfera illuminata, la cui luce si affievolisce fino a spegnersi. Cerca di dare un senso a ciò che ha ricordato, o meglio a ciò che è subentrato nei suoi ricordi. Con voce tremante chiede
–“Co..cosa mi è successo? Sono svenuto?”- qualcuno gli spiega che non è affatto svenuto, ma è caduto in una sorta di catalessi per quasi mezz’ora. Tutti ora sono in silenzio, sconvolti e stupiti, Zeph si sente bruciare sia dentro che in viso e corre verso il mare, nessuno lo segue, capiscono che ha bisogno di tempo.
Il ragazzo si siede su una roccia ed osserva i flutti che si infrangono, osserva la grande distesa d’acqua e ripercorre mentalmente tutto quello che è successo da quanto ha lasciato casa: Lohan, Rhea, Led, Diaspra…gli spiriti, la prima trasformazione, i momenti belli e divertenti, quelli più brutti e tristi, gli amici incontrati, quelli persi, i nemici sconfitti, i luoghi visitati…sembra una vita intera ma in realtà si tratta di qualche mese soltanto. Una lacrima scende lentamente sul viso del ragazzo, Zeph la asciuga ma dopo qualche secondo scoppia a piangere. Ha accumulato così tante sensazioni di ogni genere, dolore, felicità, sofferenza… il tutto accompagnato da continui combattimenti e nemici affrontati, dalla perdita di Led, ed ora anche da quella dei genitori. Fino ad ora non ha mai potuto liberare questo fardello, non ha mai avuto occasione di rimanere solo e non era giusto farlo pesare ai compagni, è un bene che gli amici lo abbiano lasciato andare per conto suo. Se avessero visto quello che gli è successo poco prima si sarebbero davvero preoccupati. Zeph prova a dare un senso a quello che ha sentito, sa benissimo che quella frase non fa parte dei suoi ricordi, è subentrata durante la catalessi e qualcuno voleva che la sentisse….ma non poteva trattarsi di un paesano, la voce non era di una persona presente, Zeph non capisce da dove potesse provenire. Poco a poco si perde nei pensieri, si sdraia con la testa sulle mani unite e si addormenta. Fa dei sogni stranissimi, vede se stesso fluttuante in un infinito spazio nero, senza nessun punto di riferimento, nessuna luce. Improvvisamente sente dei rumori provenire da lontano, si gira ma vede solo buio attorno a sé, continua a guardarsi intorno fino a quando vede due occhi avvicinarsi. Sono due occhi di animale, si avvicinano piano e sembrano infondergli sicurezza. Il ragazzo vede solo le pupille dell’essere, è troppo buio per vedere il corpo, questo gli si avvicina e gli si pone davanti. La sfera si illumina all’improvviso e Zeph riesce ad intravedere il volto di un lupo, che scappa come se volesse essere seguito. Zeph inizia a correre, ma i suoi piedi non calpestano nulla, sta fluttuando, senza gravità o peso. Più si avvicina all’animale più la sfera si illumina, quando questo si perde nell’oscurità anche la sfera si spegne. Tutto d’un tratto Zeph si ritrova in un luogo luminoso, c’è così tanta luce che non riesce a distinguere nient’altro, è l’opposto del luogo di prima. Sta stringendo la sfera tra le mani, questa inizia a surriscaldarsi, si illumina e si scioglie, tramutandosi in sangue. Il dragone si guarda la mani ricoperte di sangue, una voce lo chiama, si gira per capire cosa sia e si ritrova davanti a se stesso. Non è uno specchio, non è un riflesso, è un altro Zeph. Questo estrae il suo pugnale, identico a quello di Zeph e lo trafigge nello stomaco. Il ragazzo si veglia di colpo, grondante di sudore, si accorge di essere ancora sulla spiaggia, alcuni pescatori stanno facendo il loro lavoro, è mattina. Ha dormito tutta la notte all’aperto, ripensa al sogno che ha fatto ma è sempre più sfocato, lo ricorda poco, vagamente, sa solo che era strano ed angosciante.

Il giovane tiene la sfera tra le mani ed osserva il mare, abbassa lo sguardo sull’oggetto e tutto d’un tratto ha una sorta di epifania. La sfera si illumina nuovamente ed egli si alza di scatto, con sguardo deciso osserva per l’ultima volta il mare e si gira verso la città, capisce che non può starsene con le mani in mano, è un Dragone e se ha portato a termine innumerevoli missioni coi suoi compagni può occuparsi anche di questa. Con passo svelto e sguardo deciso ritorna alla sua capanna. Entra e cerca qualsiasi cosa possa condurlo ai rapitori, osserva nuovamente gli oggetti a terra e nota che tra gli Ibisco c’è un oggetto. Si china per raccoglierlo, si tratta di un ciondolo. Non capisce di chi possa essere, non è dei genitori e vuole portarlo con sé, potrebbe trattarsi di un indizio. Lo pone nella tasca ed esce dall’abitazione con passo deciso,
attraversa il paese ignorando gli sguardi increduli che lo fissano, raggiunge il sentiero e si incammina verso il bivio con Kazas. Il mostriciattolo gli si para davanti nuovamente. Zeph senza fermarsi estrae una freccia dalla nuova faretra e innalza il suo arco. La creatura spalanca la bocca pronta a colpirlo col suo raggio, la sfera di luce è ormai pronta ad essere scagliata ma la freccia la centra in pieno, trapassando il palato dell’essere, che si dissolve mentre Zeph senza fare una piega gli passa attraverso. Per una frazione di secondo ha un flash del sogno e vede il suo stesso volto che si avvicina minaccioso trafiggendolo. Un tintinnio lo distrae e lui si gira di scatto, si tratta di una pozione spirito e alcuni Gold caduti al mostro. Con uno scatto veloce li raccoglie e prosegue fino ad arrivare alla fine del sentiero. Non capisce bene cosa significasse quel flash, ma lo rende inquieto. Sulla strada principale si rende conto che una volta incontrati i ragazzi non ha la più pallida idea di dove andare per trovare i suoi genitori, ma ripensandoci sa benissimo che se quella voce lo ha contattato è perché vuole farsi trovare, quindi gli basta aspettare…I compagni non sono ancora arrivati e lui non ha intenzione di entrare nella rocca. Si siede su una roccia ed estrae il ciondolo dalla tasca per osservarlo. Non c’è nulla di anomalo che possa aiutarlo nella sua ricerca, è un semplice ciondolo con una pietra nera incastonata in una montatura d’argento. In tasca rischia di perderlo, se lo lega intorno al collo e si alza in piedi. Un brivido gli percorre la schiena e gli gira leggermente la testa per qualche secondo, ha un altro flash e vede le sue mani insanguinate, non capisce più nulla e pensa di essere diventato matto. Si risiede ed inizia anche a sentire i dolori post-combattimento, la battaglia ad Hellena lo ha stravolto. E’ particolarmente irrequieto e gli amici non sembrano arrivare, tuttavia non ha intenzione di raggiungerli, meno persone vede meglio è. Non sa dove dovranno andare in seguito, ma è certo che non si arrenderà fino a che non avrà trovato i genitori. L’unico motivo per cui non piange è la rabbia e la confusione che lo pervadono. Il ragazzo cerca di liberare la testa da tutti i pensieri confusi e dalle domande a cui non riesce a rispondere, è convinto di essere diventato completamente pazzo, o almeno sa che c’è questa possibilità. Alza la testa ed osserva il cielo luminoso, sentendo che il collo fa male…altro sintomo da post-combattimento. Per qualche minuto Zeph rimane con la testa verso il cielo e gli occhi chiusi ad ascoltare la natura, quando all’improvviso sente muoversi le foglie di alcuni cespugli ad una decina di metri da lui. Apre gli occhi di scatto, ma non vede e non sente nulla…uno scherzo del vento. Si guarda intorno, vede in lontananza un gruppo di persone che arrivano dalla rocca, è probabile che si tratti dei compagni, anche perché sono seguiti da una piccola cosa saltellante…Drawol evidentemente. I cespugli si muovono ancora, questa volta Zeph è sicuro che si tratti di qualcosa, non può essere il vento. Il ragazzo fissa il punto da cui proviene il brusio e nota una figura che corre dietro ad un cespuglio vicino. E’ molto folto e non capisce bene cosa sia, si tratta di un animale, un grosso animale, dalla forma sembrerebbe un cane od un lupo. Zeph ha un altro flash e vede il lupo che ha sognato, scuote la testa e nota che nel cespuglio non c’è più nulla. Le voci degli amici si fanno più vicine, fino a quando lo raggiungono. Rhea saltellandogli alle spalle esclama
–“Buu!”- sperando di spaventarlo, Drakan le fa notare che se si muove con la grazia di un elefante di certo non può spaventare nessuno. Rhea inviperita esclama
–“Se volevo spaventarlo non avrei saltellato, era un modo allegro per salutarlo...antipatico!”- Zeph si gira ed afferma che non ha bisogno di spaventi, ne ha già presi abbastanza per quel giorno. Celine si attacca al discorso
–“Zeph…cosa è successo? Sei pallido, come se avessi visto un fantasma!”- Il gruppo si zittisce ed il ragazzo cercando di stare tranquillo, ma con una voce decisamente tremolante esclama
–“Non l’ho visto…lo ho sentito dentro di me!”- Shana interessata, curiosa e preoccupata gli chiede di spiegare e Zeph racconta tutto, omettendo la parte del ciondolo per l’agitazione. Kronhos lo nota
–“Zeph, cosa avere tu intorno a collo?”- Zeph risponde
–“Non so cosa sia, era sul pavimento di casa mia e non è dei miei genitori, potrebbe essere un indizio, meglio tenerlo….”- Rhea quasi in lacrime abbraccia Zeph e mostra la sua sensibilità, poi esclama
–“Zeph, se quello che hai detto è vero, escludendo che tu sai pazzo perché non lo sei, la tua mente è stata controllata da qualcosa di molto potente…”- Leonard –“…ma soprattutto pericoloso, dobbiamo trovare i tuoi genitori!”- Drakan un po’ scettico esclama
–“Sei sicuro che forse il tuo inconscio non sia intervenuto cambiando le parole di quell’…essere o cos’era solo perché nel profondo volevi trovare un colpevole?”- Rhea interviene immediatamente
–“Ma che inconscio ed inconscio, secondo me non si è immaginato nulla, mezz’ora di catalessi è tanto! A Kadessa abbiamo studiato che la magia nera un tempo era usata anche per il controllo mentale e le possessioni. Escluderei al seconda ipotesi, per quella ci vuole un vero e proprio rito ed è necessario il contatto fisico mi pare…cavolo, quando mi serve Atlas non c’è mai!?”- Zeph si rende conto che manca Atlas all’appello e i ragazzi gli spiegano della sua. A Zeph dispiace di non averlo potuto salutare decentemente, ma al momento ha cose più importanti a cui pensare, si promette di fargli visita in futuro. Rhea continua –“…Non sono sicura, ci vorrebbe Atlas, però mi pare che per il controllo mentale sia necessario avere molto potere, ma non serve nessun contatto e può avvenire a distanza, di solito nei momenti di debolezza, ad esempio lo stato di shock di Zeph….ma qualcosa non quadra….Tutta la magia è gestita a Kadessa e…quella nera non esiste più da secoli, o meglio…nessuno ha un potere del genere!”- Zeph ascolta interessato come tutti gli altri, nessuno si intromette e Rhea continua –“…ma considerando che il passato sembra perseguitarci ormai, e gli spiriti dei dragoni ne sono la prova, forse qualche vecchio eremita pratica ancora questi rituali, ma chi? E perché soprattutto?”- Zeph ricorda ed aggiunge
–“Loro sono stati rapiti da dei soldati…gli eremiti non hanno soldati…”- Drakan inizia a stancarsi dei discorsi campati per aria e pulisce la sua spada, accarezzando Drawol che si è accucciato a terra. Drako si risveglia facendo sussultare Leonard, espone la sua idea, ovvero lasciar perdere i ragionamenti quando si parla di Magia. E’ un paradosso, l’unica soluzione è cercare i genitori, non importa chi li abbia rapiti, bisogna trovarli. Zeph e i ragazzi sembrano capire e decidono di andare a Lohan per prepararsi al viaggio e magari passare anche la notte. Il giorno seguente, riposati e rifocillati partiranno per la nuova missione. Drakan interviene
–“Ci voleva una spada parlante per farvi ragionare? Come siamo messi male…”- Drako offeso impreca e nasconde la propria faccia nella spada, non si fa più sentire. I ragazzi lo ignorano guardandolo male e si incamminano, Shana espone un’idea
–“Pensateci…nelle vicinanze di Deningrad la principessa è stata rapita, una donna correndo si è strappata il vestito, ma non si tratta di Elen…forse non è successo nulla alla portatrice dell’abito in questione…questo non lo sappiamo… Ma oltre alla principessa anche i genitori di Zeph ora sono stati rapiti….forse c’è un collegamento, direi che la tappa a Deningrad dalla commessa del negozio di abiti è necessaria, potrebbe essere un inizio…”- Celine annuisce ed aggiunge
–“Esatto, sappiamo che non sono ad Hellena, l’abbiamo ripulita per bene, l’unico punto di partenza per noi ora è Deningrad, dobbiamo far cantare la commessa!”- il gruppo è ormai alle porte di Lohan, Zeph parla poco, Rhea gli rimane vicino per osservare i suoi comportamenti e lo conforta. Gli altri non sanno cosa dire, non vorrebbero sembrare banali. Zeph esclama
–“Ragazzi avete qualcosa da mangiare? Non ricordo neanche quando ho mangiato l’ultima volta, non so come faccio a reggermi in piedi!”- i compagni gli passano volentieri alcune provviste, mentre mangia l’arciere continua a pensare, cerca di riordinare i pezzi ma non riesce a collegare le cose tra loro. Pensa al sogno che decide di non raccontare, primo perché è un sogno troppo strano e insensato, secondo perché non lo ricorda molto bene. Una cosa che lo turba è l’animale che ha visto poco prima e che gli sembra di aver sognato. Il problema è che non riesce più a distinguere la realtà da ciò che non lo è, quindi lascia perdere. Ha una leggera fitta alla testa molto veloce che arriva a colpi, ma cerca di non farlo notare ai compagni e prosegue...

Zeph
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Dopo qualche ora, arrivarono all’affollata Lohan. Lì si fermarono un attimo, per decidere il da farsi.
-“Che ne dite di riposarci a casa mia? Così non dovremmo pagare niente e potremmo usare i soldi che non usiamo per armi o altro!” osserva Leonard. Tutti sembrano d’accordo, così il gruppo si dirige verso la casa del mezzo alato.
-“Ben tornati ragazzi!” saluta Simon, il padre di Leonard, appena il gruppo entra –“Com’è andata la missione?”continua lui. Così il gruppo incomincia a raccontare tutti ai due genitori. Il loro arrivo a Kazas, descrivendo com’erano gli edifici e le persone, come sono entrati ad Hellena, come hanno sconfitto tutte le guardie, Mikhail, Erik e Kojima, del ritrovamento dello spirito di dragone e della nuova spada di Leonard, e poi come sono usciti, arrivati a Kazas e perché ora si trovano a Lohan e dove andranno poi.
-“Che avventura emozionante. Sarete ancora stanchi per tutte quelle battaglie, vero? Vi preparo subito delle camere e poi una cena che non dimenticherete mai!” esclama Lea, che si dirige subito in cucina, dopo aver detto ad un cortigiano di preparare delle stanze per i ragazzi.
-“Così, figliolo, ora hai una nuova arma” nota il padre.
-“Beh…è sempre la stessa, solo che è ora è più potente” e fa vedere al padre la spada.
-“Ti ricordo che io non sono un trofeo da far vedere a chi vuoi!” si lamenta Drako nelle mani di Simon, il quale però non ne fa molta attenzione e, dopo aver esaminato accuratamente la lama, la ridda al figlio.
-“Tienila con cura”
-“Certo papà!”
-“La cena è pronta ragazzi” fa osservare la madre, entrata nel salotto. Così il gruppo si dirige verso la sala da pranzo per cenare.
-“Leonard, lo sai che domani ricomincia il torneo de “Il più forte di Endiness?” esclama Simon.
-“Veramente?” chiede lui incredulo.
-“Un torneo?” chiede Rhea guardando Simon.
-“Sì. Si fa ogni anno qui a Lohan, nell’arena. Vi partecipano tutti i combattenti più forti e abili. Perché non partecipate anche voi?” spiega Lea. Il gruppo si guarda, e poi decidono che ci penseranno. Finita la cena, decidono di andare a dormire, dato che domani si dovranno svegliare presto e riposati, per fare tutte le faccende che devono fare e magari per partecipare al torneo.
-“Bene bene…vediamo che abbiamo!” esclama l’alata non appena uscita dalla casa di Leonard. Incomincia a frugare e a fare alla fine l’inventario di quello che hanno. -“Cinque pozioni spirito, tre purifica corpo, una magia di elemento tuono e un paio di Gold” continua Rhea.
-“Abbiamo un bracciale di difesa dall’elemento oscurità e uno di terra, che però abbiamo già entrambi. Direi di tenere solo quello di difesa per l’elemento acqua e quello di difesa per l’elemento fuoco. E poi c’è un bracciale di forza” continua Shana.
-“Allora vediamo quello d’oscurità e di terra, e ci teniamo gli altri tre. Tutto d’accordo?” gli altri non hanno niente da ribadire, così, dopo aver venduto i due bracciali, Rhea distribuisce gli altri tre.
-“Quello di difesa al fuoco me lo tengo io, quello di difesa all’acqua Zeph e quello di forza a Shana” e detto questo consegna i due bracciali ai due ragazzi, tenendosi il terzo per sé.
-“Che ne dite di andare a vedere questo torneo? Non credo che ci siano tanti problemi, no?”
-“Hai ragione Celine!” risponde Rhea.
-“E poi un po’ di allenamento non ci può far che bene” continua Shana. Così il gruppo arriva nell’arena, dove Zeph, Leonard, Rhea e Shana s’iscrivono al torneo.
-“Ehi musone! Tu non partecipi?”
-“Non ho tempo da perdere in queste scemenze”
-“E’ solo che hai paura di dover affrontare uno di noi e di perdere, non è vero?” lo istiga l’alata, ma l’uomo non risponde alla provocazione.
-“Buona fortuna ragazze…e fatevi onore davanti ai ragazzi!” esclama Celine.
-“Faremo vedere a questi uomini che anche noi donne siamo forti quanto e anche di più di loro” risponde Rhea, guardando i due compagni.
-“Compagni fare attenzione ad avversari, soprattutto giganti. Essi essere forti e robusti. Difficile battere subito loro” spiega Kronhos.
-“Stai tranquillo Kronhos. Vedrai che vinceremo contro tutti quanti!” risponde Leonard, oramai gasato al massimo.
Così i due gruppi si dividono e, entrati nella sala d’aspetto, Rhea incomincia ad urlare entusiasta di quanta gente ci sia a guardarli.
-“Wow, quante gente! Io sono emozionantissima! Voi?”
-“Un po’. È la prima volta che partecipo a una manifestazione del genere. Tu Leonard?”
-“Il più delle volte guardavo e basta. Questa è la prima volta che partecipo come combattente non come spettatore”
-“L’unica che mi sembra calma e tranquilla è Shana. Tu hai già partecipato?” chiede l’alata alla compagna, seduta sulla panca con le braccia conserte che aspetta il suo turno.
-“Mai partecipato, ma per me è una manifestazione come un’altra. Questa gente non sa cosa è un vero combattimento” spiega lei guardando un attimo di sottecchi tutti i guerrieri lì presenti.
-“Beh, non saranno avventurieri come noi, ma si saranno allenati molto per questa manifestazione” risponde Zeph, cercando di moderare un po’ le parole della compagna.
-“Bah. Comunque per me è come vi ho detto prima. Non mi fa né caldo né freddo” continua lei.
-“Leonard, tu che sei un esperto di questo…per caso si vince qualcosa?” chiede Rhea, un po’ curiosa.
-“Sì. Il terzo e il secondo classificato vincono una somma di denaro, naturalmente differente, mentre il primo classificato vince una somma di denaro e poi una nuova arma” spiega il ragazzo il più chiaramente possibile.
-“Evviva! Però aspettate, noi siamo in quattro. Uno di noi quattro non prenderà niente”
-“E di che ti lamenti? Al massimo la somma in denaro c’è la possiamo dividere tra noi sette” risponde Shana.
-“Se però quelli che hanno vinto vogliono dividerli” contesta Zeph.
-“L’unico che non lo farebbe sarebbe Drakan, il quale non c’è, quindi credo proprio che divideremo tutto!”
-“Tranne l’arma” osserva Shana.
-“è ovvio” risponde lei, facendo un sorriso. Intanto al centro dell’arena stavano entrando i combattenti per mostrarsi al pubblico prima in gruppo, poi uno contro l’altro.
-“Ehi, non c’è Drakan. Dove sarà andato quel musone?”
-“Sarà andato a farsi un giro. Non mi sembrava molto interessato a questa manifestazione. Credo che per lui erano tutti troppo deboli” presuppone Shana.
-“Quando lo rivedo gliene dico quattro” risponde Rhea, un po’ alterata della scomparsa del compagno.
-“Ed eccoci ad una nuova edizione del torneo de “Il più forte di Endiness”. Il primo incontro sarà disputato da Shana di Fletz e Cehr di Bale” esclama ad un tratto il presentatore al torneo.
-“Forza Shana, fagli vedere chi sei” la incita l’alata, spingendola nell’arena. Arrivata al centro, guarda bene il suo avversario. È un ragazzo sulla ventina d’anni, con in mano una spada. Lei prende in mano l’arco e prepara a prendere una freccia e a scoccarla.
-“Che l’incontro abbia inizio!” appena il giudice dice queste parole, l’avversario parte all’attacco contro Shana, la quale non sembra molto intimidita, e scocca una freccia, dopo aver scoperto il punto debole del ragazzo in una frazione di secondo. Il combattimento, così, volge quasi subito al termine, dopo nemmeno due attacchi da parte della ragazza.
-“Brava Shana! Praticamente non l’hai fatto nemmeno combattere” si congratula Rhea.
-“Non valeva niente come avversario. Spero solo che i prossimi siano più decenti” si lamenta lei, sedendosi nuovamente sulla panca.
-“Kronhos, hai visto per caso Drakan?” chiede Celine, accorgendosi della scomparsa di Drakan.
-“Ultima volta avere visto uomo che usciva da arena dopo che piccola Alata averlo preso in giro” risponde lui.
-“Beh, credo che non si sia offeso. Mah, che faccia quello che vuole”
-“Il secondo incontro sarà tra Zeph di Xanto e Jubei dalla Dimora dei Giganti”
-“Dai Zeph. Fai vedere a questi giganti quanto sei bravo!”
-“Io ci provo, anche se sarà difficile batterlo subito. Kronhos ha detto che i giganti sono forti e resistenti…ed è vero”
-“Sono forti e resistenti…ma sono anche lenti. Basta trovare il punto debole e poi il gioco è fatto” spiega Shana.
-“Ora dimmi come ci riesco data la loro mole” protesta il ragazzo.
-“Questo non lo so. Basta concentrarsi”
-“Ehm, Zeph di Xanto, stiamo aspettando te per cominciare” esclama il giudice. Zeph esce subito nell’arena impugnando il suo arco in mano, cominciando così l’incontro. Il gigante attacca ripetutamente il ragazzo, che cerca di seguire il consiglio datogli da Shana: trovare il punto debole e sfruttare la sua lentezza nel scansare gli attacchi. Ma scansandoli, non riesce a concentrarsi sul scoccare le frecce, e qualcuno va anche a vuoto.
-“Ma quello sa schivare i colpi e poco prima lanciare le frecce?” si chiede Shana, vedendo che il ragazzo schiva i colpi ma non contrattacca.
-“E come fa scusa? O fa una cosa o fa un’altra!” risponde Rhea.
-“Io ci riesco” contesta lei.
-“Ma tu sei un arciere del re di Tiberoa, lui è appena alle prime armi” spiega Leonard.
Intanto lo scontro sta continuando, sempre nello stesso modo. Il gigante attacca, Zeph lo schiva ma non riesce a contrattaccare cercando il punto debole. Alla fine, Zeph rinuncia nel suo proposito e incomincia a colpire il gigante, senza cercare per forza di cercare e colpire subito il punto debole dell’avversario. Così Zeph riesce a battere il colosso, anche se alla fine del combattimento ne esce abbastanza ferito.
-“Bravo Zeph! Sei riuscito a batterlo!”
-“E’ stata dura ma c’è l’ho fatta. Shana, mi spieghi come potevo farcela a fare due cose contemporaneamente?” chiede lui, volendo avere una spiegazione.
-“Ho sbagliato io di suggerirti. Non sei ancora esperto e quindi non hai ancora l’abilità nel fare quello che ti ho suggerito io” si scusa lei.
-“Il terzo incontro è tra Rhea di Deningrad e Gomes di Fueno”
-“Bene, tocca a me”
-“Buona fortuna Rhea” esclamano in coro Leonard e Zeph.
-“Grazie ragazzi. Vedrete di cosa sono capace”
-“Cerca solo di vincere e basta”
-“Va bene Shana” e l’alata esce nell’arena, dove c’è ad aspettarlo il suo avversario. Lo scontro comincia, e i due molto spesso si difendono con la spada, creando quasi delle scintille tra di esse, per poi allontanarsi l’uno dall’altro per poi passare nuovamente all’attacco, con affondi e schivando alcuni colpi. Ad un certo punto, però, Rhea sembra in difficoltà e, quasi per istinto, passa ad usare il suo potere di alata facendo un balzo volando dietro all’avversario, ma non l’attacca. Aspetta che lui sia girato e possa magari parare il colpo per poi attaccarlo. Dopo questo attacco, riesce a battere l’avversario, e non viene squalificata per aver abusato del suo potere di alata, perché alla fine ha aspettato che l’altro fosse pronto a schivarla.
-“Devi tenere un po’ più sotto controllo i tuoi poteri mi pare”
-“E già! Però mi è venuto quasi d’istinto, non lo volevo nemmeno io”
-“Forse era perché non volevi venir colpita” esclama ad un tratto Drako che si è finalmente risvegliato.
-“Può essere”
-“Per il quarto incontro vedremo Leonard di Lohan contro Raul di Fletz”
-“Tocca a me. Auguratemi buona fortuna”
-“Buona fortuna Leonard” rispondono in coro Zeph e Rhea.
-“Fa attenzione. È un arciere di Fletz, per giunta dell’esercito. Stai attento alle sue mosse, e ricordati cosa avevo consigliato di fare a Zeph: il tuo avversario farà quello che Zeph non è riuscito a fare”
-“Va bene” e si dirige al centro dell’arena. L’incontro inizia: Leonard passa all’attacco, ma subito viene fermato da una freccia dell’avversario che lo colpisce, dopo nemmeno una frazione di secondo per aver mirato al punto dove ha colpito.
-“Fa attenzione. È molto veloce” osserva Drako vedendo il ragazzo un po’ in difficoltà.
-“Chissà perché l’avevo capito” risponde lui, sarcastico. Comunque lo scontro continua, e Leonard riesce a colpire qualche volta il suo avversario, anche se il più delle volte viene fermato dalle sue frecce.
-“Sfrutta la sua velocità” esclama dopo un po’ Drako.
-“In che senso?” chiede il biondino, non capendo cosa voglia intendere la sua spada.
-“Quando vedi che si schiva, cambia direzione e poi attaccalo. Ma fa attenzione a non usare il tuo potere di alato come è successo con la tua amica, altrimenti verrai squalificato” spiega meglio Drako.
-“Ci provo” risponde lui, passando nuovamente all’attacco. Questa volta, Raul si schiva, Leonard lo prevede, cambia direzione e subito dopo lo colpisce tornando alla direzione dove andava prima, lasciando sorpreso Raul.
-“Come hai fatto?” chiede l’avversario, stupefatto.
-“Con l’aiuto di un amico” risponde lui, impugnando nuovamente Drako e lanciandosi di nuovo all’attacco dell’avversario, che oramai non riesce più a difendersi e alla fine si arrende. Leonard torna dagli altri, che si congratulano con lui.
-“Grazie Shana” esclama lui, avvicinandosi alla compagna.
-“Devi ringraziare di più Drako che me. È lui che ti ha dato il consiglio più utile” risponde lei, indicando la spada.
-“Ma anche tu. Oramai sapevo la tattica che avrebbe seguito Raul, quindi ero più o meno già pronto. È utile avere una compagna che fa parte dell’esercito” spiega lui, sogghignando.
-“Guarda che anche Celine fa parte dell’esercito! E io e Zeph abbiamo combattuto in una guerra!” esclama Rhea, volendo come al solito dire la sua.
-“Il quinto incontro sarà tra Shana di Fletz e Zeph di Xanto”
-“Oh no, saremo avversari” si lamenta il ragazzo.
-“Prendilo come una piccola gara tra noi due per vedere chi è il più bravo arciere e una piccola lezione di tiro con l’arco” risponde Shana, non preoccupandosi molto dell’incontro che dovrà disputare.
-“In che senso?”
-“Imparare le mosse dell’avversario e usarle contro altri è molto utile…soprattutto se le mosse, fatte bene, funzionano a meraviglia” spiega lei, uscendo nell’arena impugnando arco e mettendosi la faretra sulla spalla.
-“Buona fortuna Zeph. E ricordati che faccio anche il tifo per te, oltre che a Shana”
-“Grazie Rhea” ed esce anche lui nell’arena. Il combattimento ha inizio. Subito Shana mostra la sua abilità nel tiro con l’arco, mostrando la sua velocità e mira nel scoccare le frecce, cosa di cui Zeph rimane abbastanza sorpreso.
-“Trovare subito il punto debole del proprio avversario, e subito dopo scoccare la freccia” spiega lei, lanciando un’altra freccia contro il compagno –“E tornare subito dopo all’attacco” continua lei, scoccando un’altra freccia. Zeph non riesce a contrastare gli attacchi della compagna, e alla fine, sopraffatto, si arrende.
-“Dove hai imparato a lanciare così le frecce?” chiede lui, appena sono tornati nella sala d’aspetto.
-“Allenandomi a Fletz e andando in giro per Endiness. Ma so padroneggiare così anche la spada” spiega lei, quasi in un ghigno.
-“Sei una guerriera piena di risorse” esclama Rhea, sorridendo.
-“Devi saperti difendere con qualsiasi cosa…anche a mani nude o con un semplice bastone” risponde lei.
-“Dove sei andati ad allenarti precisamente?”
-“Un po’ dappertutto. Qui a Serdio, a Tiberoa, a Mille Sesau, a Rouge e nel deserto”
-“Anche nel deserto?” chiede l’alata, incredula.
-“Sì. Ho girato praticamente tutta Endiness”
-“Wow! Poi mi racconti le tue avventure?”
-“Se vuoi…”
“Il sesto incontro vedrà protagonisti Rhea da Deningrad e Leonard da Lohan”
-“Tocca a noi Leonard. Che vinca il migliore” esclama lei, porgendo la mano che viene prontamente stretta dal compagno. I due escono poi nell’arena, incominciando lo scontro. La sciabola di Rhea, e Drako, la spada di Leonard, si scontrano parecchie volte, creando scintille tra esse.
-“Non sarò indulgente, neanche sapendo che tu sei una donna e una mia compagna” digrigna lui, facendo vedere un mezzo sorriso.
-“E io non sarò da meno, per il fatto che tu sei un mio compagno” risponde lei. I due staccano le lame, per poi passare di nuovo all’attacco. Alla fine, Rhea usa la sua agilità da alata, per arrivare dietro a Leonard, facendo la stessa mossa che aveva fatto in precedenza con il suo primo avversario. Il mezzo alato non si aspettava quella ripetizione di mossa, e viene così sconfitto dalla compagna.
“Evviva, ho vinto!” esclama Rhea, contentissima di aver battuto Leonard.
-“Sei stata veramente brava e poi quella ripetizione di mossa non me l’aspettavo” risponde Leonard, facendo un sorriso.
-“Anche tu sei stato bravo Leonard, ma non sottovalutare mai l’avversario, nemmeno se esso è una donna o una compagna” spiega lei, e Leonard annuisce.
-“Scontro veramente stupendo ragazzi. Siete stati veramente bravi”
-“Grazie Zeph” ringrazia l’alata.
-“A quanto pare dovrò combattere contro un alata” esclama Shana, portandosi vicino alla compagna.
-“Qualche problema?” chiede Rhea, quasi infastidita da quella frase.
-“Nessun problema. Sarà bello combattere contro di te…la mia mira e velocità verranno messe a dura prova contro la tua agilità” spiega lei.
-“Il settimo e ultimo incontro sarà contro le uniche ragazze che avevano deciso di partecipare a questo torneo. Il torneo de “Il più forte di Endiness” verrà dato così a una delle due ragazze. Vedremo chi sarà tra Shana di Fletz e Rhea di Deningrad ad avere questo premio!”
-“Tocca a voi ragazze, fatevi onore” esclama Zeph, facendo l’occhiolino a tutte e due.
-“Vedrete cosa possono fare due ragazze come noi in un arena così” risponde Rhea, uscendo nell’arena seguendo Shana. Lo scontro, così, ha inizio. Mentre Rhea attacca con la sua sciabola Shana, quest’ultima l’attacca con l’arco, mettendola a dura difficoltà, dato che la ragazza è molto veloce sia nel lanciare le frecce che nel schivare i colpi dell’alata. Alla fine, Rhea passa al contrattacco, usando la sua agilità e arrivando alle spalle di Shana. Ma lei se l’aspettava una mossa del genere e l’alata non fa in tempo ad attaccare che Shana, già pronta a lanciare la freccia appena Rhea era atterrata a terra, la colpisce, e Rhea s’inginocchia a terra, oramai ferita e stanca e non riesce più a continuare a lottare.
-“Il torneo è finito signori e signore! Il vincitore di questa edizione è Shana da Fletz” subito dopo questa affermazione, anche Leonard entra, per venir premiato assieme alle due compagne, arrivata una in seconda posizione e l’altra prima. Finita la premiazione, i quattro tornano dagli altri compagni, ma tra loro non c’è ancora Drakan.
-“Ma si può sapere dov’è andato a finire?” esclama Rhea, ancora abbastanza alterata del fatto che il compagno è scomparso nel nulla senza dire niente.
-“Che ne dite di andarlo a cercare? Conosciamo com’è ma è comunque un nostro compagno” risponde Celine, abbastanza preoccupata.
-“E comunque è un altro Dragone” aggiunge Shana.
-“Come quel presuntuoso può esserlo lo vorrei proprio sapere” impreca ancora l’alata, innervosita. Comunque, tra un imprecazione e l’altra di Rhea, il gruppo si dirige tra le tortuose stradine della città alla ricerca del compagno scomparso. All’alata viene anche la brillante idea di camminare sui tetti, per vedere meglio dall’alto.
-“Io non mi fido di andare lassù” esclama Celine, dopo che Rhea ha fatto la sua proposta di camminare sui tetti.
-“Gigante essere troppo grande e grosso. Potrebbe sfondare tetti” osserva Kronhos, mentre gli altri sghignazzano per la sua affermazione e al pensiero di vedere il gigante che cade dal tetto e che cade fino al piano terra sfondando soffitti e pavimenti.
-“Ci vado solo io, va bene?” così Rhea sale fino al tetto di un edificio per poi camminare anche sugli altri vicini, senza problemi.
-“Ehi, la volete finire di camminare sui tetti?- da una finestra di un tetto esce fuori un uomo, abbastanza irritato dai passi pesanti dell’alata che si ferma davanti a lui, scusandosi, mentre gli altri, che avevano assistito alla scena dal basso ma riuscendo a vedere e a sentire, sghignazzano, divertiti. Alla fine Rhea scende dai tetti tornando dal gruppo, ma di Drakan nemmeno l’ombra.
-“Dov’è andato quel maledetto musone!” grida Rhea, oramai irritata ai massimi livelli. Alla fine trovano l’uomo che rientra nella città, e l’alata gli va contro, ancora arrabbiata.
-“Si può sapere dove sei stato? Ti abbiamo cercato per tutta la città!” gli grida Rhea, oramai stanca e arrabbiata del comportamento dell’uomo.
-“Dove sono stato non ti deve interessare. E poi…” non riesce a finire la frase che Shana lo blocca, dicendo un’altra frase.
-“Dovevi fare quel che dovevi fare, ma almeno ci potevi avvertire. Siamo un gruppo, e tu sei un dragone. Non te ne puoi andare così senza dirci niente. Se abbiamo bisogno di te scusa?”
-“Credo che ve la cavereste comunque” risponde lui.
-“Non avevi detto tu che non volevi farci ammazzare, oppure la mia memoria mi sta facendo strani scherzi” osserva Shana.
-“Su questo hai ragione ragazzina” esclama lui, vedendo che la ragazza ha effettivamente ragione. Glielo aveva detto ad Hellena, dopo aver sconfitto Kojima.
-“E allora prima di sparire avvisaci, se non vuoi che ci facciamo ammazzare e tu non ci puoi salvare” continua lei, con aria abbastanza sprezzante. Drakan non reagisce a quel tono. Si gira verso l’uscita e poi si dirige fuori.
-“Beh, ora sono tornato, possiamo andare” dice poi uscendo dalla città, seguito poi dai compagni.
-“Shana, sei stata bravissima contro Drakan, sai? Gliene hai detto quattro” si congratula Rhea avvicinandosi alla compagna.
-“E’ lui che deve imparare che non è più da solo, ma che si trova in un gruppo, dove se non c’è fiducia e non si sa dove siano i propri compagni, non c’è un futuro per loro” risponde lei.
-“E già. Però non pensavo che avresti avuto tutto questo coraggio” continua l’alata.
-“Quando ci vuole ci vuole” risponde Shana, con un mezzo sorriso. Al tramonto, arrivano a Fletz, dove decidono di fermarsi.
-“Benvenuti ragazzi. Elen mi ha raccontato del vostro salvataggio e ve ne sarò riconoscente per sempre” esclama il principe, non appena vede entrare il gruppo che s’inginocchia davanti a lui.
-“Come sta ora la principessa Elen?” chiede Shana, un po’ preoccupata.
-“Ora sta benissimo, grazie a voi. Passerete qui questa notte, cosicché domani possiate subito partire senza problemi” propone lui.
-“Grazie sire” ringrazia Shana, facendo un altro inchino.
-“Ti prego Shana, non chiamarmi più sire, e nemmeno voi ragazzi. Per il momento sono solo il principe, anche se erediterò il regno e ora governo perché il re è lontano” spiega Alexander.
-“Scusami…Alexander” esclama Shana, abbastanza imbarazzata e con un po’ di difficoltà. Normalmente lo chiamava sempre per nome, ma quando c’erano altre persone all’infuori di loro due era meglio per lei chiamare sire, o sua maestà, anche se aveva moltissima famigliarità con la famiglia reale, che praticamente era anche la sua famiglia.
-“Va bene va bene. Ora venite, ho fatto preparare la cena anche per voi” e così il gruppo segue il principe fino nella sala da pranzo, dove cenano, e alla fine Shana li porta nella stanza degli ospiti.
-“Era una mia impressione o non era la prima volta che chiamavi per nome il principe” chiede Rhea, che come al solito non riusciva a tenere la bocca chiusa e voleva sapere tutto su tutti.
-“Ragazzina, tu non sai il significato della parola privacy?” chiede Drakan.
-“Zitto tu, torna l’associale. Allora Shana?”
-“Per me la famiglia reale è come una vera e propria famiglia. Un po’ come lo è la famiglia reale di Serdio per Celine” spiega lei, mentre Celine, sentendosi presa in causa, annuisce alla frase della ragazza. In effetti, anche per lei la famiglia reale che segue è per lei una vera e propria famiglia.
-“Così spesso chiamo il principe Alexander e la principessa Elen per nome, perché oramai per me sono come un fratello e una sorella, anche se comunque so chi sono e li seguo con devozione, ma comunque voglio bene a entrambi” continua Shana, portando lo sguardo fuori dalla finestra –“Ma un po’ anche lo odio questo posto. Ci sono solo ordini e bisogna sempre seguire l’etichetta. Per questo me ne sono andata per allenarmi, ma alla fine sono tornata. Beh, ora credo di aver parlato troppo” appoggia la spada, l’arco e la faretra ad un comodino dove aveva precedentemente messo il mantello, e poi va a dormire, come poi gli altri. La mattina dopo si svegliano di buon’ora e, dopo aver salutato la famiglia reale, si dirigono verso Deningrad.

Shana
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

-“Dobbiamo dirigerci a Deningrad, controlliamo di nuovo l'equipaggiamento” dice Rhea , che inizia il controllo del proprio equipaggiamento, -“Bene io ci sono, ora tocca a voi!” dice l'alata agli altri membri del gruppo prendendo Celine alla sprovvista. -“Eh? Cosa devo fare?” dice la ragazza mentre si gira sperando che qualcuno le risponda –“Devi controllare il tuo equipaggiamento, Celine” dice Zeph, mentre Celine inizia a controllarlo –“C'è tutto…Non manca nulla” Dice la ragazza ancora soprapensiero, -“Chissà che cos'ha…” –“Già, mi pare cosi strana” Si chiedono Shana e Rhea. La ragazza è un po' preoccupata, anche se non lo dava a vedere… Finalmente la memoria le sta tornando ma … Se avesse dimenticato il suo Re? Colui che ama tanto? No, la ragazza si scuote da questi pensieri e continua a camminare chiamando gli altri -“Ehi ragazzi! Forza andiamo?” la ragazza è tornata serena ma, nel suo cuore c'è sempre molta di quella preoccupazione. Il gruppo si dirige a Donau dove passano la notte. Poi, il giorno seguente, tra le mille bellissime cose, li aspetta la Furia Regina. –“Ed ecco la nave da dove è iniziato il mio viaggio con voi … Purtroppo però non è molto bello ciò che è accaduto prima…Ma su col morale, non voglio tornare su quella storia per farvi rattristare quindi, salpiamo!” Celine cerca in ogni modo di restare allegra e di non pensare alla sua memoria e alla strana pietra rosa che ha con sé… -[Probabilmente è un quarzo, però…Non ricordo chi me lo abbia dato e tanto meno a cosa serva.. Se solo fossi sicura di non perdere la memoria attuale proverei a riprendere anche quella del mio passato ma… io non sono sicura che rimanga anche questa…] La giovane è preoccupata anche se non lo da a vedere, le sue preoccupazioni la rendono cosi triste che spesso vorrebbe piangere… Alla fine, dopo tanto pensare, la giovane si addormenta. Il viaggio procede tranquillo, fino a quando, in mezzo al mare la nave si ferma… Zeph, urla e fa girare tutti –“Ehi Zeph! Che cos'hai?!!” la ragazza si gira per prima e corre da lui e cerca di aiutarlo. Zeph è caduto sulle ginocchia, con le mani alle tempie e si sta divincolando in modo strano. Il giovane sta avendo una visione, vede tanti corsi d'acqua, tanti cunicoli e poi… Il volto dei suoi genitori infondo…Poi Zeph si risveglia e, respirando affannosamente e rimastoci male lo comunica agli altri –“Ragazzi, ho avuto una visione, vedevo tanto corsi d'acqua, tantissimi cunicoli e alla fine…Il volto dei miei genitori.. Chissà che cosa voleva farmi capire.. Inoltre, vi ho tenuto nascosto un sogno che ho fatto di cui però ricordo poco…Solo degli occhi, e un lupo…” Il giovane non sa darsi una spiegazione per le due visioni, e tanto meno il resto del gruppo. Poi Rhea finalmente si ricorda della nave e dice –“Che cosa starà succedendo? Andiamo a controllare!” La giovane alata si alza e corre di volata dal comandante ma mentre sta per entrare sente delle voci nella stanza vicina… -“Ammutiniamo la nave, il comandante non ci da retta e per di più non ci alza nemmeno il salario anche se lavoriamo come asini dalla mattina alla sera!” –“SI AMMUTINIAMO!!” dicono in coro i marinai … L'alata li per li rimane stupita, pensava che il capitano pagava bene i suoi uomini ed invece… La ragazza allora entra , ma proprio in quel momento sente un'altra discussione… -“Ma capitano…I miei compagni vogliono più soldi solo perché lavorano tanto! Hanno ragione!!” un altro giovane marinaio sta parlando con il capitano che rimane irremovibile. –“Ho detto no . Non mi importa quanto lavorate, IO sono il capitano!” Il capitano è proprio arrabbiato, dopo quello che ha sentito la giovane alata si dirige verso i suoi compagni ma…Deve ingaggiare una lotta contro uno dei marinai… D'altro canto, anche gli altri hanno iniziato la lotta, si muovono ferendo il meno possibile uno ad uno i marinai, cercando di arrivare alla cabina del capitano. –“Ragazzi sono molti, non so per quanto resisterò!” Celine fa fatica a combattere, ha ancora per la testa quei pensieri, che la turbano… Finalmente il gruppo arriva dove l'alata li aspetta, davanti alla cabina del capitano.. Dopo aver lottato contro tutti i marinai nelle varie stanze, sul ponte, nella caldaia, nei corridoi, il gruppo va a parlare al capitano. –“Capitano! Perché non volete aumentare il salario a questi poveri marinai? Che cosa hanno fatto per non ricevere uno stipendio maggiore?” l'alata è furibonda, dopo aver lottato il capitano nemmeno risponde –“Capitano, vi abbiamo protetto dall'ammutinamento, dovreste ascoltarci almeno” Dice Celine calma, mentre gli altri cercano di calmare Rhea. –“Calma ragazzina, non c'è bisogno di scaldarsi tanto” Dice Drakan, che era stato zitto tutto il tempo pensando ai fatti suoi. -“Celine avere ragione. Almeno ascoltare noi” Dice Kronhos, il gigante che anche lui come Drakan, era rimasto in silenzio per tutto il tempo. –“Senta capitano, se proprio non ci vuole ascoltare, allora faccio un accordo!” dice coraggiosamente Leonard –“Il ragazzo ha ragione” Dice Drako, lo spirito della spada di Leonard. –“E va bene, che cosa volete?” dice infine il capitano –“Vogliamo che alziate il salario ai marinai, ok?” dice l'alata un po' più calma. –“Va bene, lo farò… Cosi questa storia finirà” i marinai da fuori la porta esultavano anche se feriti. Finalmente la calma e la bellezza della nave sono tornate… Il cielo ormai è color arancio, il tempo è passato in fretta… Il gruppo si è steso ognuno sul proprio letto, mentre solo Celine è rimasta su , guarda il cielo, e pensa…Poi però decide di scendere ed andare a riposare. Il giorno seguente il gruppo arriva alla loro destinazione. Scesi dalla Furia Regina, si imbattono in un cucciolo di drago che poi riconoscono essere Drawol. Il cucciolo come al solito fa le feste a Rhea bagnandola come sempre. –“Grazie mille draghetto… Era proprio quello che volevo” dice l'alata arrabbiata. Mentre il gruppo cammina, Zeph cade di nuovo in una specie di trance, e , come sulla nave, vede tanti corsi d'acqua, tanti cunicoli e il volto dei suoi genitori, ma questa volta si aggiungono anche una grotta e un isola…Il ragazzo, dopo essersi ripreso, mentre respira affannosamente facendo anche fatica a rialzarsi. –“Ehi Zeph, ma per caso non è che ti mangi funghi allucinogeni o affini?” Il gruppo esplode in una risata fragorosa, sdrammatizzando la situazione. Il gruppo decide infine di scoprire la verità su quel vestito, se magari c'entra con i genitori di Zeph o alle sue visioni...

Celine
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

... quindi si avviano lungo il sentiero che porta verso la Foresta Sempreverde, punto di passaggio obbligato per arrivare a Deningrad. Mentre il gruppo prosegue Drakan richiama Drawol, che stava infastidendo Rhea per ottenere un po’ di cibo all’interno del suo zaino, e si ferma per sussurrargli qualcosa. Subito dopo il cucciolo di drago spicca il volo e si allontana mentre Drakan allunga il passo per raggiungere il resto del gruppo che non lo ha aspettato. Una volta accodatosi Kronhos si gira per sbirciare Drakan ma decide di non soddisfare la sua curiosità chiedendogli cosa abbia detto al draghetto… lo fa invece Rhea che si è accorta dell’assenza del suo principale “disturbatore” –“Ehi Drakan… dove hai mandato la tua docile bestiola?” –“Semplicemente a fare un giretto… così non dovrò sentire le tue continue lamentele per tutto il tragitto” risponde Drakan. Dopo qualche secondo di riflessione Rhea ribatte –“Tu non me la racconti giusta… dai, dimmi cosa gli hai detto veramente” dice l’alata facendo un sorrisino innocente –“Piuttosto di infastidirmi tieni gli occhi aperti nel caso avvistassi l’animaletto che ci ha soffiato il diario” risponde infastidito l’uomo. –“Credi che sia ancora qui nei paraggi? Dal modo in cui ha preso il diario non sembrava un furto casuale” chiede Shana inserendosi nel discorso. –“Vero… ma almeno così la ragazzina si tiene impegnata e non mi scoccia” risponde Drakan con ironia guadagnandosi una linguaccia dall’alata e dei sorrisi dagli altri.
Per combattere la noia di una passeggiata nel bosco i ragazzi si mettono a chiacchierare di tutto quello che gli viene in mente, tranne i soliti Drakan e Kronhos che preferiscono stare in silenzio, soprattutto quest’ultimo che finalmente non ha più Atlas intorno con tutto quel suo blaterare. Ad una sosta per pranzare i ragazzi ne approfittano per fare il punto della situazione e cercano di mettere in chiaro i loro obiettivi –“Prima di tutto direi di raggiungere Deningrad e avere quante più informazioni possibili si questi rapimenti. Secondo me il rapimento della principessa Elen e quello dei genitori di Zeph sono collegati” comincia Rhea. –“Sono d’accordo anch’io. L’obbiettivo sembra essere sempre quello di fermare i dragoni. Prima si sono serviti della principessa ed ora dei suoi genitori” conferma Shana indicando Zeph –“E’ una pratica comune, in guerra, quella di colpire i collaboratori dei propri nemici quando non si riesce a fermarli con attacchi diretti” –“Già… ed i genitori di Zeph erano i più esposti essendo dei semplici pescatori” aggiunge Celine avvalorando le ipotesi delle sue compagne. Durante il discorso però non si sono accorti che le ultime parole di Celine hanno fatto rattristare ancora di più Zeph che si sente addirittura in colpa per l’accaduto e scoppia in lacrime. Le ragazze smettono immediatamente di parlarne e cercano di consolare il loro amico, i ragazzi, invece, non sanno cosa fare e restano a guardare. Dopo un po’ che si guarda intorno Drakan si alza e senza dire nulla si allontana, Rhea lo vede con la coda dell’occhio ma non si cura di lui cercando di tirare su il morale a Zeph.
Piano piano Zeph si riprende ma ormai è troppo tardi per riprendere il cammino e arrivare a Deningrad prima di notte quindi il gruppo decide di trovare un posto tranquillo dove passare la notte –“Siamo vicini al luogo dove abbiamo dormito la prima volta che siamo venuti in questa foresta” dice Rhea –“Ti riferisci a quella volta che siamo stati attaccati dal golem?” la interrompe Celine –“Precisamente… se a voi sta bene potremmo dirigerci li e prepararci a passare la notte” conclude l’alata –“A me sta bene, però dovremmo aspettare Drakan… non so dove sia andato a finire, s’è n’è andato senza dire niente” dice Leonard –“Ecco, appunto, è andato via senza avvisarci e quindi io propongo di andare ad accamparci senza aspettarlo. Così impara a comportarsi come se fosse solo” aggiunge Shana insofferente al comportamento di Drakan. Dopo una breve discussione i ragazzi decidono all’unanimità di allontanarsi senza aspettare il loro compagno.
Poco prima del tramonto, quando i ragazzi erano già arrivati al posto prefissato e si erano preparati a passarvi la notte, arriva anche Drakan, seguito da Drawol, e viene accolto gelidamente da Rhea con un –“Toh… un Drakan… benvenuto all’hotel “notte sotto le stelle”” seguita a ruota da Shana –“Sei stato veloce a trovarci… la prossima volta, però, gradiremmo che ci avvertissi” Drakan non si cura minimamente delle parole delle due ragazze e si va a sedere sullo stesso tronco caduto di quando si era unito al gruppo, all’epoca composto da Rhea, Atlas, Zeph e Leonard… proprio quest’ultimo gli si avvicina per conversare esordendo con –“Bel posto che hanno scelto. Vero?… speriamo di non avere brutte sorprese questa notte…” tuttavia non riceve alcuna risposta da Drakan che lo ignora completamente lucidando lo spadone e controllando i pugnali inseriti nelle fodere laterali dei suoi stivali e decide quindi di andare verso Kronhos, anche lui in disparte senza fare nulla –“Hei, Kronhos, come va?… secondo te cos’ha Drakan?” –“Kronhos non sapere cosa avere umano, ma sapere che suo comportamento è diverso. Lui pensare molto e sparire quando a lui fare comodo” risponde il gigante mentre osservano le ragazze che si occupano di preparare la cena e distrarre Zeph. –“Accidenti… credo che tra un po’ avrò una crisi depressiva anch’io… hai notato come tutte e tre le ragazze si occupino di Zeph?” aggiunge dopo un po’ Leonard facendo sorridere il gigante che comincia a capire le battute degli umani.
La cena trascorre tranquilla con Shana e Celine che raccontano episodi divertenti accaduti a corte e gli altri ragazzi che le ascoltano ridendo di tanto in tanto, anche Zeph che sembra tornato di buon umore. –“Senti musone… dove sei sparito prima? Te ne sei andato via come un fantasma” chiede Rhea poco dopo che le altre ragazze hanno finito le storie divertenti. –“A fare un giretto” risponde Drakan sinteticamente –“Trovato qualcosa di interessante?” –“No” –“… Loquace come sempre ehhh. Sono passati alcuni mesi da quando ci siamo visti la prima volta, eppure continui a parlare pochissimo… tra un po’ Kronhos sarà più loquace di te” –“Quando non ho niente di intelligente da dire preferisco starmene zitto” –“Sarà… ma spesso parli anche per prendere in giro Rhea” si intromette Shana contraddicendo Drakan –“Beh, entrambe volete che mi inserisca meglio nel gruppo, no? Mi sto semplicemente adeguando” sentenzia Drakan –“Scusa Drakan, prima ho notato che hai delle nuove armi…” dice Leonard indicando gli stivali con i pugnali del suo compagno –“Li ho comprati a Lohan mentre voi altri eravate all’arena” lo interrompe Drakan –“Ahhhh… ecco scoperto dove eri andato a finire: a fare spese nei negozi” commenta Celine con tono ironico alludendo al suo gesto “anormale” per uno a cui non piace perdere tempo tra i negozi. –“Le vostre chiacchiere mi hanno stufato… me ne vado a dormire” sentenzia l’uomo, sentendosi preso in giro, mentre si alza per andarsene –“Ohohohoh… abbiamo toccato un punto dolente… Cos’è? Ti sei offeso per così poco?” chiede Rhea vedendolo allontanarsi senza rispondere. –“Eddai, torna qui. Non volevamo farti arrabbiare… Come puoi voler far parte di un gruppo se non sai stare agli scherzi” dice Rhea cercando di far tornare il suo compagno che sentendo quelle parole si ferma e gira solo la testa per vederla con la coda dell’occhio –“Il mio compito è quello di impedire che gli spiriti dei draghi cadano nelle mani sbagliate e che i loro portatori non muoiano… e basta!” dice Drakan aspramente lasciando intendere che non vuole far parte di un gruppo ma che è costretto a stare con loro ricominciando a camminare. –“Ma cosa sta dicendo?!? Di che “compito” parla?” chiede Zeph sottovoce agli altri ragazzi senza avere una risposta. -“Beh… considerando a chi abbiamo dovuto sottrarre gli spiriti e a tutti i pericoli che corriamo non è che te la cavi troppo bene ehhh” afferma senza pensare Rhea ricordando per un breve momento anche il loro amico Led. –“Lo so…” dice Drakan, poi girandosi di scatto continuando a camminare all’indietro… -“LO SOOO!!!” urla infuriato guardando Rhea negli occhi riprendendo poi la sua camminata verso l’interno della foresta. –“Resta qui tu!” dice infine l’uomo rivolgendosi a Drawol che lo stava raggiungendo per seguirlo. Dopo qualche secondo di silenzio, quando Drakan non è più visibile… -“Ma sei matta?” chiede incredula Shana all’alata –“Perché? Che ho detto?… Che ne sapevo che si sarebbe arrabbiato così tanto? Di solito non fa tutte queste storie” dice Rhea non avendo ancora capito che anche per Drakan è un periodo difficile –“Per un momento ho avuto veramente molta paura, ancora una frase del genere e penso che ti sarebbe saltato addosso… e non per dimostrarti il suo affetto” dice Zeph che ha momentaneamente dimenticato i propri problemi. Così, senza dire nulla, i ragazzi si sistemano alla meglio per dormire.
La mattina seguente Zeph si sveglia, intorno a se c’è l’accampamento con i giacigli dei suoi compagni vuoti ed il braciere spento con un debole fumo che si alza… i suoi amici non ci sono più. Zeph li chiama… ma non risponde nessuno. Non c’è nemmeno il canto degli uccellini e la foresta appare… “sfumata”. Una voce dal bosco gli dice –“C’è li ho io i tuoi genitori… ed ho anche i tuoi amici” –“CHI SEI? COSA VUOI DA ME? FATTI VEDERE” urla Zeph girando su se stesso non riuscendo a capire la provenienza della voce. Ad un certo punto vede su una roccia, sul bordo del bosco, un lupo che lo fissa. Il lupo scende e continuando a guardarlo si avvicina al sentiero che conduce nella foresta, quando gli arriva davanti si ferma… dopo qualche secondo si gira e corre lungo il sentiero. Zeph si lancia all’inseguimento rincorrendolo lungo i sentieri senza capire dove si sta dirigendo non facendo caso a tutti i bivi che incontra, il suo obbiettivo è seguire il lupo. Ad un certo punto una luce accecante lo illumina: ha raggiunto la fine del bosco e la luce del sole lo sta colpendo… davanti a se vede un grande lago, ma è un lago profondo solo pochi centimetri con al centro una specie di grotta che vi esce al centro… il lupo vi si sta dirigendo all’interno. Zeph continua a corrergli dietro senza nemmeno sapere il motivo per cui lo fa. Una volta entrato nella grotta vede solo una stretta galleria in pietra calcarea con il pavimento bagnato ed una luce alla fine della galleria. –“DOVE SEI?” urla il ragazzo camminando nella galleria in cerca del lupo. –“ZEPH!… SIAMO QUI!” sente in lontananza Zeph: sono i suoi genitori che lo chiamano disperati –“MAMMA… PAPA’” urla in risposta correndo il più velocemente possibile lungo la piccola galleria fermandosi ai bivi per poi riprendere la corsa una volta individuata la provenienza delle voci. Dopo l’ultima curva che dovrebbe portarlo alla vista dei suoi genitori la luce che fino a quel momento l’aveva guidato si spegne… impaurito chiama urlando i suoi genitori che però non rispondono più. Dopo un po’ vede, distante qualche metro, due occhi rossi che lo fissano minacciosi… lentamente questi occhi gli si avvicinano finché, una volta arrivati a pochi centimetri da lui, il suo spirito di drago si illumina, ma non è lui ad averlo… è un altro Zeph davanti a se, il proprietario degli occhi rossi che vedeva poco fa nell’oscurità ora illuminato dalla luce rossa dello spirito. Paralizzato dalla paura Zeph non riesce a muovere nemmeno un muscolo… Il suo doppio, senza dire nemmeno una parola estrae velocemente un pugnale e lo accoltella all’addome: -“AHHHHHHH” –“ZEPH… ZEPH!… SVEGLIATI, è solo un sogno!” gli urla Rhea scuotendolo. Zeph si alza di scatto, vede Rhea e, respirando ancora affannosamente dalla paura, abbraccia Rhea stringendola… l’alata si sente in imbarazzo e non sa cosa fare. Zeph comunque la lascia subito e si alza in piedi e comincia a girare nervosamente su se stesso per controllare se ci sono i suoi amici. Li vede tutti tranne Drakan e si ricorda dell’accaduto della sera prima, tuttavia nota poco distante il corpo di un grande cavallo selvatico disteso a terra morto –“Umh… cos’è successo? Che ci fa questo cavallo qua in mezzo? Se è un sogno anche questo svegliatemi” dice Zeph stralunato. –“Non lo sappiamo… l’abbiamo trovato poco fa quando ci siamo alzati” risponde Leonard –“E’ strano che non ti sei svegliato prima, con l’urlo che ha tirato Rhea si sarebbe svegliato mezzo bosco” aggiunge Shana indicando Rhea poco distante a se. –“Ma scusa, cerca di capirmi. Mi ero appena alzata, mi stavo ancora stropicciando gli occhi mentre camminavo per arrivare al braciere quando mi sono scontrata con quel cavallo” spiega l’alata facendo capire che quando si alza per i primi minuti non è in grado di connettere. –“Comunque come c’è arrivato questo cadavere qua in mezzo? Non credo che ora i cavalli selvatici vengano a suicidarsi spontaneamente in questo modo” chiede Celine –“E’ colpa mia. Dopo averlo ucciso l’ho portato qui per dar la possibilità a voi di avere un po’ di carne e a Drawol di fare un pasto decente” risponde Drakan uscendo allo scoperto da dietro un albero. Dopo la risposta i ragazzi lo guardano esterrefatti. –“Ma… Ma… Tu non sei normale, cioè, lo sapevo già prima che non lo eri ma questo va oltre ad ogni mia immaginazione” commenta Rhea. –“E perché lo avresti ucciso?” chiede Leonard interessato più al motivo che al gesto in se. –“Ieri notte ero un tantino arrabbiato… e quel cavallo ha avuto la sfortuna di tagliarmi la strada mentre cercavo di calmarmi” risponde semplicisticamente Drakan. –“Hai detto che l’hai portato qui per darci la possibilità di avere un po’ di carne… Pensi veramente che noi mangeremmo una “cosa” del genere?” chiede schifata Celine. –“A corte non hai mai mangiato carne di cavallo?” –“Certo che si, è un piatto molto comune. Ma…” –“E come pensi che ci arrivi un cavallo nel tuo piatto? L’allevatore lo uccide, lo fa a pezzi e lo da ai vostri cuochi che lo cucinano e ve lo servono” la interrompe Drakan –“D’accordo ma… fa schifo lo stesso. Fa piacere anche a me variare la nostra dieta visto che quando siamo in viaggio mangiamo solo vegetali ma questo… brrrr… mi fa rabbrividire al solo pensarci” replica Shana. –“Baah. Fate come vi pare… quando avete finito date il via libera a Drawol che è li da sta mattina presto che lo brama” dice Drakan appoggiandosi ad un albero poco lontano in attesa che i suoi compagni siano pronti per riprendere il cammino. Dopo essersi guardati tra loro i ragazzi decidono all’unanimità di non guardare nemmeno quel cavallo e lo lasciano tutto a Drawol rendendolo felice; preferiscono fare una colazione normale e scambiare quattro chiacchiere… l’argomento principale è il sogno di Zeph. Tutti i ragazzi ascoltano e poi a turno fanno un’ipotesi e scambiano punti di vista non arrivando comunque a nessun risultato.
Dopo la colazione… -“Che ne dite di dare una controllata a quello che abbiamo negli zaini e poi rimetterci in marcia per Deningrad?” i ragazzi annuiscono ma –“ANCORA?!?… Possibile che dobbiate controllare quegli stupidi zaini in ogni momento? Il contenuto non cambia da un giorno all’altro. State solo facendoci perdere tempo” tuona Drakan stufo di questo nuovo “vizio” dei ragazzi. –“Uffaaaaa… a te non va mai bene niente. Possibile che…” protesta Rhea –“Emh, Rhea… tutto sommato ha un po’ di ragione anche lui. Pensandoci bene ha detto la verità” la interrompe Shana. Dopo qualche istante di silenzio l’alata si mette lo zaino in spalla e con fare offeso si avvia verso il sentiero che conduce verso Deningrad –“Eddai Rhea. Non fare l’offesa ora…” le dice Celine prendendo in velocità lo zaino ed avviandosi seguita dagli altri.
Il gruppo sta tranquillamente proseguendo attraverso la foresta verso Deningrad con in testa Rhea, seguita da Zeph e Leonard, subito dietro Shana e Celine ed infine, qualche metro più distanti, Kronhos e Drakan che, a differenza dei compagni poco più avanti, se ne stanno in silenzio… Drawol, come al solito, gironzola qua e la.
Giunti al bivio che da la possibilità di andare verso nord oppure verso est Rhea prosegue dritta verso nord; così stanno per fare anche gli altri ma Zeph si ferma di colpo con lo sguardo fisso in un punto del sentiero che conduce verso est. Gli altri ragazzi cercano di capire cosa stia osservando e notano un lupo che sta fissando Zeph… quest’ultimo sembra ipnotizzato dallo sguardo dell’animale e ad un certo punto, quando il lupo si gira e fa per allontanarsi, comincia a rincorrerlo senza dire nulla. Gli altri ragazzi gli urlano di fermarsi e tornare indietro ma invano… quindi richiamano Rhea, che nel frattempo stava proseguendo verso Deningrad, e corrono per raggiungere Zeph. Dopo una lunga corsa a perdifiato il lupo esce dalla foresta e giunge in un piccolo villaggio… stessa cosa fanno anche gli altri ragazzi ma, appena entrati, non riescono più a vedere il lupo… gli abitanti non sono impauriti e questo fa pensare ai ragazzi che si sia volatilizzato nel nulla. –“Che ti è preso Zeph… perché inseguivi quel lupo?” chiede Leonard al suo amico –“E’… E’ lo stesso lupo che ho visto nel sogno… ne sono sicuro. Non potrò mai dimenticare quello sguardo fisso” risponde il ragazzo guardando ancora l’ultimo punto in cui ha visto il lupo. –“Che città essere questa?” chiede Kronhos che non era mai arrivato in questo zona di Endines. –“E’ un piccolo villaggio… non mi ricordo il nome però. Comunque è di poco conto, non c’è nulla di interessante qui. Per questo è poco visitato” risponde Rhea dopo qualche secondo visto che non lo faceva nessun’altro. –“Questo villaggio si chiama Neet” aggiunge Drakan sorprendendo un po’ i suoi compagni. –“Hai visitato anche questo villaggio?” gli chiede Celine –“Un pochino” risponde l’uomo sinteticamente. –“Beh, io ho fame dopo quella corsa… cerco una locanda e faccio uno spuntino. O a vostra signoria non va bene?” dice Rhea con tono di sfida rivolto a Drakan che si limita a fissarla negli occhi senza dire nulla. Vista la situazione di stallo tra i due, e gli altri ragazzi che aspettano che siano loro a fare la prossima mossa, -“Per Kronhos andare bene. Kronhos entra” inaspettatamente il gigante prende l’iniziativa ed entra seguito poi dai suoi compagni.
Il villaggio di Neet è effettivamente molto piccolo. Ci sono poche case e qualche negozio senza specializzazione ma che vende un po’ di tutto. Tuttavia ci sono alcune cose che stonano… come una casa molto più grande delle altre formata da tre piani in un punto isolato del villaggio, una piccola piazza con al centro una statua raffigurante una coppia e, dalla parte opposta della casa, un piccolo cimitero commemorativo.
Gli abitanti del villaggio osservano curiosi il gruppo che dopo un rapido giro della piazza trova una locanda e vi entra. L’oste è molto cordiale e “attacca bottone” con i ragazzi spiegando loro che è strano per loro avere dei visitatori… dopo aver servito i ragazzi li invita anche a visitare la casa principale di Neet, che in realtà è un museo, e anche il cimitero commemorativo, sebbene sia una meta un po’ triste. Dopo un pranzo abbondante i ragazzi decidono di accettare l’invito dell’oste ed escono per visitare la città. Mentre i ragazzi attraversano la piazza, Drakan si sofferma ad osservare la statua al suo centro… -“Drakan muoviti” gli dice Shana accortasi che l’uomo si è separato dal gruppo –“Poi non ti azzardare a dirmi sempre che rallento il gruppo” dice Rhea arrabbiata dopo aver raggiunto Drakan che però sembra non averla sentita –“Hei, ci sei?… mi senti?” lo richiama l’alata –“Uh… che vuoi?” le risponde finalmente –“Ahhh, io niente. Stiamo solo aspettando che ti decida a seguirci al posto di restare qui impalato ad osservare questa stupida statua” aggiunge Rhea indicandola restando poi sorpresa leggendo la targa incisa nella base del monumento –“Shana. La ragazza scolpita in questa statua si chiama come te” –“Davvero?” chiede Shana avvicinandosi ai due compagni –“Alla memoria della principessa Shana e del valoroso Dart” dice leggendo a voce alta l’iscrizione –“Uhm… è molto strano. Che ci fa una statua di una principessa in un villaggio mezzo sperduto di Mille Seseau?” chiede Celine senza ottenere risposta. Dopo che l’intero gruppo ha osservato il monumento si avvia verso la casa-museo dove vengono accolti dall’oste che in questo caso sta svolgendo la funzione di guida turistica spiegando che in un villaggio così piccolo ogni abitante svolge diversi lavori.
La guida spiega che: -“Questa è la casa fatta costruire dalla regina di Deningrad di circa mille anni fa in onore della principessa Shana e del suo fidanzato Dart, entrambi originari di Neet. Secondo la leggenda…” spiega la guida –“…entrambi i ragazzi erano rimasti orfani in giovane età a causa di un mostro molto potente che colpiva in tutta Endines. Questo mostro era potentissimo e nessuno era riuscito a vederlo da vicino e restare vivo, in aggiunta, attaccava sempre di notte senza lasciare superstiti… ecco perché era stato chiamato “Mostro nero”.I due, allora neonati, si salvarono perché le loro madri, grandi amiche da molto tempo benché di ceti diversi, li nascosero insieme poco prima di essere raggiunge ed attaccate dal mostro. Dart e Shana vennero poi ritrovati il giorno dopo dai soccorsi giunti dai villaggi vicini e allevati da una coppia di alati che sfortunatamente non potevano avere figli. Al compimento del loro diciottesimo compleanno la coppia di alati decise di raccontare la verità ai due ragazzi… comprensibilmente rimasero molto sorpresi dalla loro rivelazione ma poi decisero di sfruttare le loro capacità magiche, acquisite vivendo con gli alati, per vendicarsi del Mostro nero. Per farlo, però, non bastavano le magie ma avevano bisogno di una potente arma… quest’arma si trovava nella montagna del drago mortale” continua a spiegare la guida camminando nella casa facendone vedere le stanze mentre racconta –“Quest’arma era in realtà un vero e proprio drago… ma non un drago qualsiasi, bensì il più grande e potente drago che sia mai esistito. Nessuno poteva controllarlo e quindi gli alati erano a mala pena riusciti a intrappolarlo nella montagna. Tuttavia una leggenda narrava che degli esseri umani sarebbero stati in grado di controllare la forza dei draghi. I due ragazzi, sicuri di riuscirci, andarono dal drago mortale, e dopo averlo domato, lo utilizzarono per distruggere il Mostro nero. La regina di Deningrad decise di premiare i due ragazzi facendo ricostruire il loro villaggio. Beh… cosa ne dite di questa bella storia?” conclude la guida. –“Che non ho mai sentito una raccolta di stupidaggini così grande in tutta la mia vita” risponde secco Drakan lasciando di stucco tutti quanti –“C… Come sarebbe a dire stupidaggini?… Questa è la storia millenaria di Neet, non una tavoletta per bambini” –“Storia millenaria?!?… e dimmi, da dove è uscita questa “storia”? hai forse qualche documento di allora che attesti che quello che hai detto è vero?” i ragazzi sono senza parole. Sono stupiti del comportamento di Drakan e non sanno cosa dire… anche la guida si trova in difficoltà e dopo qualche secondo riesce a dire –“Ci sarebbero le prove… o meglio, c’erano. Purtroppo pochi anni dopo i fatti appena narrati Deningrad venne distrutta da un grande drago malvagio e la biblioteca con la storia completa subì gravi danni facendo perdere molti manoscritti” –“Rifletti su quello che ci hai detto… ti accorgerai che le tue “fantasie” fanno acqua da tutte le parti” conclude Drakan uscendo dalla casa. Dopo essersi scambiati gli sguardi i ragazzi si scusano con la guida ed un po’ confusi escono anche loro per raggiungere il loro compagno. –“Drakan, che ti salta in mente di offendere così la storia di questo villaggio. Tra l’altro il villaggio di origine di una delle principesse di questa nazione” lo rimprovera Celine –“L’unico che ha offeso la storia di questo posto è stato appunto quell’oste travestito da guida turistica… chissà quanto vino s’è scolato per inventare una serie di cretinate come quella che ci ha propinato” ribatte l’uomo interrotto poi da Rhea –“Parli come se tu sapessi la verità… se è così perché non c’è la dici?” –“La potrai conoscere anche tu a tempo debito” dice Drakan cercando di chiudere il discorso –“Attento… adesso è la tua storia che fa acqua” –“Giusto! o conosci la storia, e non vedo il motivo per cui tu debba nascondercela, o anche tu stai solo cercando di farti grande” –“Se la metti su questo piano… seguimi. Ti porto a conoscere un paio di persone che sarebbero felicissime di raccontarti tutto” dice infine Drakan facendo strada ai ragazzi. Dopo aver attraversato tutto il villaggio giungono al cimitero commemorativo dove ci sono altre persone che rendono omaggio al ricordo dei morti in esso deposto. Arrivati al centro Drakan si ferma davanti ad una lapide e giratosi –“Ecco… non potrai mai avere una versione dei fatti più vera di quella che ti racconterebbero loro” dice l’uomo spostandosi di lato e scoprendo la lapide di Dart e Shana. I ragazzi restano impietriti dal suo comportamento insensibile e non sanno più cosa dirgli a parte una montagna di insulti vari. –“Vi lascio un po’ da soli con loro” aggiunge Drakan allontanandosi. –“E’ completamente andato” esclama Rhea scuotendo la testa raccogliendo i consensi degli altri tranne quello di Kronhos che dice –“Gigante dice che Drakan avere ragione… guida non dire storia vera” –“Come fai ad esserne così sicuro?” chiede Zeph –“Gigante sentire dentro voce che dire di fidarsi di Drakan” risponde Kronhos indicando poi una delle incisioni sulla lapide di Dart “Dragone di fuoco. Re dei draghi”. Non capendoci molto e credendo che pure Kronhos non sia poi tanto normale i ragazzi si riuniscono a Drakan e si avviano. Poco prima di uscire dal cimitero un vecchio povero e dall’aria non troppo sveglia quasi si scontra con Drakan… quando alza lo sguardo per vedere chi gli si è parato davanti il vecchio sgrana gli occhi e facendo qualche passo indietro urla –“FUGGITE! FUGGITE!… Il figlio del mostro nero è tornato… è tornato per vendicarsi!!!” e poi scappa a gambe levate continuando a gridare –“Tsè… tua sorella” –“Beh, dai… nero sei nero, forte sei forte, pazzo direi anche… la descrizione potrebbe coincidere” dice sorridendo l’alata suscitando l’ilarità nel gruppo –“Vedo che l’oste a fatto proseliti tra gli alcolisti anonimi” conclude Drakan uscendo dal cimitero e poi avviandosi verso la foresta con destinazione Deningrad.
Una volta rientrati nella foresta i ragazzi proseguono riprendendo le loro solite posizioni, Rhea a capogruppo, gli altri al centro e Drakan e Kronhos alla fine… avendo esaurito gli argomenti da discutere i ragazzi si preparano ad affrontare la commessa del negozio di vestiti –“Lasciate fare a me. Mi divertirò molto a strapazzare quell’antipatica” dice tutta contenta l’alata. A sera inoltrata i ragazzi escono finalmente dalla foresta sempreverde –“Stento a crederci… siamo entrati ed usciti dalla foresta senza contrattempi” commenta Leonard –“Già. Di solito ci capita sempre qualcosa quando vi entriamo… comunque mi scuso. Gli ultimi due rallentamenti li ho causati io” dice poi Zeph abbassando lo sguardo –“Non preoccuparti. Se non altro abbiamo visto un posto nuovo” risponde Rhea cercando di risollevare il morale del suo amico. –“Abbiamo ancora un po’ di strada da fare per Deningrad. Allunghiamo il passo così arriveremo prima che le locande chiudano” dice poi Celine.
Giunti a poche centinaia di metri da Deningrad un’ombra scura piomba dall’alto su Rhea che non si era nemmeno accorta del pericolo. Sia Rhea che il suo assalitore rotolano a terra tra le urla della ragazza ed i ruggiti del mostro. –“Non sarà mica il Mostro nero?” chiede Zeph nella concitazione generale cercando di capire cosa sta succedendo –“Ma quale mostro nero. Siete parecchio impressionabili… DRAWOL! FALLA FINITA. Lascia stare Rhea” tutto si ferma di colpo tranne Zeph che finalmente, quando ormai non serve più, riesce a generare una palla di fuoco per illuminare la zona. –“Stupidissimo pazzo di un drago scemo…” comincia ad imprecare Rhea ad alta voce mentre si ricompone –“Questo coso deve per forza viaggiare con noi? Non lo puoi lasciare da qualche altra parte?” continua Rhea rivolgendosi a Drakan –“E’ colpa tua… come puoi notare si comporta così solo con te. E comunque si, Drawol deve viaggiare con noi” gli risponde l’uomo tenendo a bada dietro di se il draghetto. I ragazzi riprendono il cammino ed entrano a Deningrad ormai a notte fonda, non c’è nessuno in giro e Drawol entra indisturbato –“Ehi… non ti sei accorto che il tuo animaletto è entrato in città?” dice Rhea –“E allora? Non può fare più danni di quelli che potresti fare tu” ribatte Drakan che però ordina comunque a Drawol di nascondersi da qualche parte in attesa del loro ritorno. Il gruppo si dirige alla locanda per passarvi la notte ma una volta giunti vengono accolti in malo modo dal locandiere che li manda via. –“Ecco. E’ tutta colpa tua e del tuo drago se sta notte dovremo dormire di nuovo all’aperto” dice Rhea infuriata con Drakan. L’uomo però non risponde alla provocazione e si allontana senza dire niente. –“E adesso dove va?” chiede Leonard –“Non so… ma tanto vale seguirlo” precedendo di qualche metro i ragazzi Drakan si avvia verso una vecchia zona di Deningrad nascosta da qualche casa diroccata. I ragazzi non si sentono troppo tranquilli vedendo che quella zona è frequentata per lo più da persone poco raccomandabili che li fissano al loro passaggio. Dopo un po’ giungono davanti ad una vecchia casa isolata ed una volta entrati i ragazzi notano che è disabitata… Drakan appoggia la spada accanto a se e si sistema su una vecchia panca in un angolo dell’ampio salone –“Fate come se foste a casa vostra. Al piano di sopra ci sono le camere da letto, qui dietro c’è la cucina” dice Drakan mettendosi a dormire… i ragazzi ancora tutti in piedi non capiscono bene la situazione –“Ma questa è casa tua?” chiede Shana senza però ottenere alcuna risposta dal compagno. Dopo qualche momento di perplessità i ragazzi decidono di sistemarsi alla bene meglio… preparano quindi la cena usando la cucina indicata da Drakan e vanno a controllare le stanze al piano superiore. Restano sorpresi quando notano che il secondo piano sembra di una casa nuova, ben arredato con quadri e lenzuola su tutti i mobili per proteggerli dalla polvere e torce appese ai muri pronte all’uso. Dopo aver preparato le sei stanze presenti per passarvi la notte Celine sente degli strani rumori provenire dalla soffitta e decide di andare a controllare… non ci sono torce disponibili per illuminare la lunga scala e quindi sguaina la spada e sale cautamente… una volta arrivata al piano superiore nota che il tetto presenta una grande apertura che permette di vedere il cielo stellato. Un improvviso rumore al suo lato destro la attira e vi rivolge immediatamente lo sguardo tenendo pronta la spada… la poca luce che entra dallo squarcio nel tetto fa riflettere due grandi occhi bianchi nell’oscurità che la fissano. La paura la pietrifica e resta bloccata finché quei due occhi non si avvicinano ed anche il resto di quell’essere entra nel pallido fascio di luce della luna –“Ma nooo… aveva ragione Rhea. Sei proprio un drago stupidone” esclama Celine risollevata mentre accarezza la testa di Drawol… dopo averlo salutato va a dormire nella stanza che si era preparata al piano di sotto.
La mattina seguente i ragazzi si ritrovano fuori dalle camere ed ora, con la luce del giorno, i ragazzi notano che hanno passato la notte in una vecchia locanda che, nonostante la zona malfamata, si è comunque mantenuta bene, segno che qualcuno l’ha accudita anche se non di continuo. Poco dopo trovano la colazione pronta sul bancone al pian terreno e ne approfittano sedendosi ad uno dei tavoli… mentre mangiano scambiando quattro chiacchiere osservando la parete alle loro spalle disseminata di quadri raffiguranti sempre le stesse sette persone. Sotto questi quadri sono presenti delle targhette riportanti i nomi dei protagonisti: Dart, Shana, Miranda, Hashel, Kongol, Meru, Albert… sulla parete opposta ci sono invece solo tre quadri raffiguranti altrettante persone di nome Rose, Zieg e Lavitz. Infine sopra la specchiera, dietro al bancone, è affisso un quadro di gruppo in cui sono presenti tutti e sette personaggi della prima parete da loro osservata ed anche un ragazzino non raffigurato in nessun altro quadro posto al centro del gruppo. Appena prima di finire la colazione Drakan, fino a quel momento assente, rientra da uno dei suoi soliti giretti solitari –“Ciao Drakan. Come vanno le cose questa mattina?” esordisce Leonard cercando di rompere il ghiaccio. Tuttavia Drakan si limita a guardarlo di striscio e si siede ad uno dei sgabelli fissando il grande quadro sopra la specchiera. –“Questa è casa tua?” chiede Rhea finendo di masticare una brioches –“Che ha di tanto speciale quel quadro?” gli chiede ancora l’alata notando che Drakan ne è tanto interessato –“E’ un indizio… da questo quadro si capisce che i famosi Dart e Shana di Neet non stavano da soli ma avevano degli amici” risponde finalmente l’uomo –“E con cio? Anche noi andiamo in giro in gruppo” ribatte Rhea –“Credo si riferisca alla storia dell’oste di Neet” dice Celine –“Secondo voi gli altri tre quadri messi li in disparte sono dei loro nemici?” chiede Leonard –“Potrebbero essere semplicemente dei loro amici scomparsi prima del compimento della loro impresa” risponde Drakan –“Parli come se conoscessi tutta la storia…” insinua Shana –“A dire il vero cerco semplicemente di usare la mia testa… Dart e Shana hanno fatto qualcosa di importante per Endines, altrimenti non si sarebbero meritati un intero villaggio tutto per se, e sicuramente avranno avuto degli amici. Sapete meglio di me che nelle avventure ci possono essere delle perdite” spiega punto per punto Drakan –“Mah, sarà… e come mai questo posto è così decaduto nonostante sia evidentemente il ritrovo di così tanto importanti persone. E chi sarà quel ragazzino?” Chiede ancora Shana -“Anni fa ci fu un periodo di magra qui a Deningrad e alcune zone della città subirono un degrado sociale… questo posto ne sarà rimasto vittima” risponde Drakan –“Deve trattarsi di molto tempo fa però, io sono più o meno della zona e non ho mai sentito nulla del genere al riguardo, almeno nella storia recente… e del ragazzino che ci dici?” Chiede infine Rhea avvicinandosi a Drakan e guardando il quadro… dopo qualche secondo che l’uomo si prende per studiare una risposta –“Che è morto molto tempo fa” risponde mentre si alza –“Andiamo… c’è una commessa a cui dobbiamo chiedere un po’ di cose” conclude uscendo dalla locanda.
Dopo qualche minuto i ragazzi sono pronti a ripartire ed uscendo si uniscono a Drakan che li aspettava, in pochissimo tempo il gruppo giunge alla sartoria ed entra… la commessa è sorpresa di vedere tutta quella gente, e tra l’altro, vestita in modo non troppo rassicurante –“Prego, in cosa posso esservi utile?” chiede con un po’ di nervosismo –“Siamo passati qualche tempo fa chiedendole delle informazioni riguardo quel vestito color blu e oro che produce personalmente…” esordisce Rhea –“Ahhh si, mi ricordo” risponde rilassandosi la commessa –“Volete comprare il vestito o siete ancora in cerca di informazioni?” –“La seconda opzione… una principessa di Serdio che aveva comprato quel vestito era stata rapita, ma non era la proprietaria del vestito che ha perso questo pezzo…” dice Rhea mostrando il pezzo di vestito strappato –“…crediamo che anche la proprietaria di questo pezzo sia stata rapita. Se ci da tutte le informazioni al riguardo…” –“Mi dispiace ragazzi ma non vi posso dire nulla… e su questo fatto sono intransigente” risponde la commessa dopo aver interrotto la ragazza –“Ma…” tenta di intervenire Shana –“Niente ma… ho detto no ed è no. E adesso scusatemi ma ho molto lavoro da finire…” conclude la signora facendo arrabbiare Rhea –“Sentimi bene brutta pomposa befana…” le urla l’alata –“Ci scusi per il disturbo signora… torneremo quando avrà voglia di collaborare” interrompe Drakan prendendo la ragazza di peso mettendosela sulla spalla a mo di sacco di patate ed uscendo dal negozio –“Mettimi giù immediatamente brutto musone… devo farle sputare tutto quello che sa” inveisce la ragazza dando pugni alla schiena dell’uomo –“Senti anche a me piacerebbe metterle le mani addosso ma non è un nostro nemico… dobbiamo trovare un’altra strategia” le risponde Drakan dopo averla rimessa a terra poco lontano dal negozio –“E da quando sei diventato pacifista? Tra l’altro proprio tu che non vedi mai l’ora di affettare qualcuno” ribatte Rhea –“Ne riparleremo dopo. Ora abbiamo un altro problemino” dice Drakan notando che la commessa ha chiamato delle guardie reali e li sta indicando. Dopo pochi secondi vengono circondati da alcuni soldati –“Deponete le armi e seguiteci a palazzo” intima loro una delle guardie –“Per quale motivo dovremmo disarmarci? Non avete nemmeno appurato quello che eventualmente abbiamo fatto” risponde Drakan. –“Fate silenzio e dateci le vostre armi. O non ci sarà più motivo di chiedervi nulla” –“Io sono Shana e questa è Celine…” dice Shana indicando la sua amica –“Siamo entrambe delle strette collaboratrici rispettivamente del principe di Flez e del re di Bale. Inoltre abbiamo svolto anche una missione per conto della vostra regina… non meritiamo questo trattamento” –“Ve lo ripeto solo un’ultima volta: Deponete le armi e seguitemi” vedendo che la guardia non ne vuole sentire i ragazzi consegnano tutte le armi, tranne Drakan che resta impassibile. La guardia si infuria ed ordina a due suoi compagni di sorvegliare i ragazzi mentre lui e gli altri cinque soldati disarmano l’uomo… non appena si avvicinano in gruppo a Drakan e allungano le mani per fermarlo quest’ultimo afferra il braccio di una delle guardie e la tira a se per poi dargli un potente pugno e farla volare contro un’altra delle guardie, poi si gira e da un calcio nello stomaco ad un altro soldato spedendolo in una delle bancarelle li vicino, ad una terza guardia da un potente calcio nel ginocchio costringendolo a terra e con una spazzata manda a gambe all’aria una quinta. Afferra per il collo il soldato che dava gli ordini –“Vuoi portarci a palazzo? Bene, puoi farlo… ma le armi me le tengo. Se non ti fidi fai venire la tua regina e scoprirai che quello che ha detto la mia compagna è vero” dice Drakan lasciando libera la guardia che si avvicina ad uno dei soldati che controllava gli altri ragazzi per dargli nuovi ordini… subito dopo il soldato entra di corsa nel palazzo. Poco dopo aver recuperato le proprie armi dal palazzo reale escono molte guardie che circondano i ragazzi ed altre che scortano la regina in persona… immediatamente ques’ultima riconosce i ragazzi ed ordina che vengano lasciati liberi, infine, li invita a palazzo e richiama anche il capo delle guardie per delle spiegazioni. Giunti nella sala del trono la regina si fa raccontare l’accaduto dalla guardia e dai ragazzi che spiegano anche il motivo dell’interessamento su quel vestito e la spiacevole situazione di Zeph. La regina decide dunque di far scortare il gruppo dalla guardia e ordinare alla commessa di dire quello che sa… quando stanno per uscire dalla sala del trono entrano le quattro sorelle per salutare il gruppo con il solito fare solenne imposto dall’etichetta, anche se, subito dopo i saluti iniziali la piccola Sabina si dimentica delle regole e chiede sfacciatamente: -“Che fine ha fatto Atlas?” –“Ma Sabina! Ti pare questo il modo di porti ai nostri ospiti?” la rimprovera Cassandra, tuttavia, la piccola sabina riceve la risposta direttamente da Rhea –“Il nostro amico Atlas è rimasto alla Rocca bianca di Kazas. Ha un accordo con il re: lui insegna a difendersi ai ragazzi del posto e loro gli insegnano tutte le ultime novità in campo medico-scientifico” –“Uffa… con i ragazzi mi sto ritrovando la stessa fortuna di mia sorella Aliciana” borbotta silenziosamente Sabina guardando di striscio sua sorella visibilmente rattristata. Poco dopo i ragazzi escono scortati da alcune guardie diretti al negozio di vestiti… quando vi entrano alla commessa viene quasi un infarto –“Nooo… ancora voi” –“Esatto. E questa volta abbiamo la regina dalla nostra parte” dice Rhea tutta soddisfatta indicando le guardie reali –“Allora… il primo vestito l’ho venduto ad una ragazza figlia di un ricco commerciante di Furni, mentre il secondo me l’ha commissionato una certa principessa Hellen di Fletz… non so dirvi altro, il nostro negozio è molto apprezzato anche perché ci facciamo gli affari nostri” conclude la commessa –“Cosa?!? Tutto qua? Uffa… tanta fatica e non sappiamo ancora niente” risponde sconsolata Rhea –“Spiacente… comunque, visto che siete amici della regina, sarò felicissima di aiutarvi in qualche modo” rassicura la commessa dopo esser stata messa al corrente della situazione dalle due guardie presenti. Dopo esser usciti dal negozio i ragazzi vengono raggiunti da un paio di vecchiette che si trovavano nel negozio di vestiti ed avevano sentito tutto –“Scusate ragazzi, prima al negozio abbiamo involontariamente sentito che cercavate informazioni sulle ragazze che hanno comprato quel bellissimo vestito” dice una di loro –“Esatto, anche se a dire il vero ci interessava solo la ricca ragazza. La principessa Hellen la conosciamo e sappiamo che ora sta bene” risponde Celine –“Beh, allora dovete cercare la figlia del mercante Nacoru. La troverete a Furni, quando sarete li vi basterà chiedere di Saori… è una ragazza di una tale bellezza che è conosciuta da tutti” dice l’altra vecchietta –“Scusate, sapete per caso se sta bene? Crediamo possa essere stata rapita” chiede Shana –“Ohh, nessun rapimento… la ragazza è scappata non appena gli è stato comprato il vestito dal suo promesso sposo, non sopportava l’idea di doversi sposare con un tale mascalzone. Pensate che stava per fidanzarsi con la principessa Aliciana che si era follemente innamorata di lui, la regina aveva tentato più volte di metterla in guardia senza risultato… poi una sera Aliciana ha sentito per caso quel damerino conversare con un suo amico ed ha scoperto che stava provandoci con la figlia di Nacoru. E’ stato un duro colpo per lei” spiega la vecchina –“Beh, meglio così… vuol dire che non c’è nessun’altro da salvare” commenta Leonard.
Dopo aver fatto il punto della situazione i ragazzi tornano al cospetto della regina per metterla al corrente delle loro scoperte… anche le quattro principesse sono presenti e dopo il resoconto Kayla si avvicina rispettosamente alla regina madre chiedendo silenziosamente di allestire un piccolo banchetto, Sabina, che era poco lontano ed aveva sentito la richiesta –“Si, Si, facciamolo… non c’è mai niente di divertente da fare a palazzo” immediatamente sia la regina che le altre principesse le lanciano un’occhiataccia facendole capire che quello che ha detto è oltremodo fuori luogo, tuttavia Shana, Celine e Rhea distolgono lo sguardo trattenendo le risate anche se non sono riuscite a sentire di cosa stavano parlando. La regina prima di dare una risposta guarda Aliciana ,che in quel momento sta contemplando tristemente il pavimento, ed infine da il consenso. I ragazzi vengono informati che quella sera si terrà un piccolo banchetto e, come l’altra volta, saranno ospiti per quella notte a palazzo… vengono quindi scortati verso le camere degli ospiti a loro assegnate dove potranno prepararsi alla serata. Poco dopo i ragazzi si trovano riuniti sulla terrazza esterna alla fine del corridoio –“Dov’è finito Drakan?” chiede Zeph notanto che manca solo lui –“Non lo so… nella sua stanza non c’è” risponde Leonard –“Drakan essere saltato giù dalla terrazza prima del vostro arrivo. Lui visto qualcosa che attirato sua attenzione” dice Kronhos che era tra i primi arrivati sulla terrazza –“Accidenti a lui… non si smentisce mai. E si che siamo anche abbastanza in alto” commenta Rhea guardando i metri che la separano dal suolo… poi si avvicina a Shana e Celine che stavano confabulando qualcosa poco distaccate dal gruppo –“Di che parlate voi due?” –“Del fatto che siamo impresentabili… questa sera siamo invitate ad un banchetto reale e abbiamo solo questi vestiti da combattimento” risponde Celine sconsolata ricordando la figuraccia che avevano fatto la scorsa volta a tavola –“Non preoccupatevi” risponde Cassandra giunta li con le altre due sorelle più piccole –“Ci eravamo accorte del vostro disagio e abbiamo già selezionato alcuni dei nostri vestiti che dovrebbero starvi bene” –“Shana, Celine… venite nella mia stanza. Abbiamo la stessa età e quasi la stessa corporatura” invita Sabina con la sua solita allegria che poco si conforma alle rigide regole a cui viene sottoposta ogni giorno –“Rhea, se me lo permetti sarei felice di aiutarti a trovare un vestito adatto alla serata” dice Kayla dimostrando di avere un linguaggio molto più esemplare –“Umh… non so. Non mi ero mai posta il problema dei vestiti… forse perché non mi era mai capitato di cenare a corte” dice sorridendo l’alata –“Dai Rhea… sarà una nuova esperienza divertente” la incoraggia Shana supportata da Celine. L’alata si lascia quindi convincere e si allontana con le tre principesse e le sue due amiche… Leonard e Zeph si guardano a vicenda –“Pensi anche tu quello che penso io?” chiede Leonard –“Dipende… anche tu non ti eri accorto di questo problema ed ora ti senti in imbarazzo?” risponde Zeph –“Allora stavamo pensando la stessa cosa” dice Leonard sorridendo –“Umh… forse se lasciamo le armi e le protezioni nella nostra stanza sembreremo quasi presentabili con i soli nostri vestiti semplici” aggiunge Leonard –“Concordo… e poi io sono previdente. Nello zaino ho un cambio completo, non sarà adatto ad un banchetto reale ma è sempre meglio dei mei soliti vestiti” conclude Zeph. Quindi anche Kronhos ritorna nella propria stanza per prepararsi al meglio alla serata seguendo i consigli datigli dai suoi compagni.
Quella sera i tre ragazzi vengono informati da un maggiordomo che il banchetto sta per iniziare… quando scendono nel grande salone notano che rispetto alla scorsa volta c’è una tavolata più piccola preparata su di un lato della sala… di fronte c’è una piccola orchestra ed al centro c’è molto spazio libero. Ad uno dei posti centrali è già seduto Drakan che se ne resta li da solo assorto nei propri pensieri –“Dov’eri andato? chiede Zeph –“A dare da mangiare a Drawol” risponde Drakan senza batter ciglio –“Sarà. Ma Kronhos ha detto che hai visto una persona che ha attirato la tua attenzione… dai, puoi dircelo che hai visto una bella ragazza e gli sei corso appresso” sghignazza Leonard dandogli piccoli colpetti col gomito –“Queste sono cose che non mi sono state concesse… le ragazze le lascio tutte a voi” risponde enigmaticamente Drakan che poi si alza e va a fare gli omaggi alla regina che nel frattempo è arrivata accompagnata dalla principessa Aliciana. Poco dopo arrivano anche le altre tre principesse seguite da Shana, Celine e Rhea… Zeph e Leonard le scambiano per delle dame di compagnia non riconosciendo le loro compagne con quei vestiti e le acconciature diverse. –“Ehi, chiudete quella bocca, o vi entreranno i moscerini” dice Shana avvicinatasi ai due ragazzi che le stavano fissando… immediatamente i due si rendono conto che la ragazza che gli sta davanti è Shana e balbettando cercando di chiederle se le altre due sono Celine e Rhea, ricevendo una risposta affermativa arrossiscono immediatamente e vanno anch’essi a fare gli omaggi alla regina ed alle principesse (ndr: sembra sia un ottimo sistema per uscire da situazioni spiacevoli) subito dopo i ragazzi vengono invitati a prendere posto a tavola… la regina si posiziona onorevolmente a capotavola, le tre principesse minori si guardano strizzandosi l’occhio a vicenda, diversamente dal solito usurpano il posto di Aliciana e fanno sedere al suo posto Celine rassicurandola che è tutto apposto. Poi vicino alle principesse si posizionano gli alti funzionari di Mille Seseau ed i loro parenti… infine ci sono i ragazzi. Aliciana viene sospinta dalle sue due sorelle minori a sedersi al posto lasciato libero da Celine, ovvero, tra un funzionario di corte e Drakan. La regina, notando la differenza si rivolge a Cassandra chiedendogli spiegazioni ricevendo in risposta solo un sorriso sardonico dalle sue tre figlie. I ragazzi, invece, sono sorpresi ma allo stesso tempo onorati di avere tra loro una principessa, anche se quest’ultima non sembra essere troppo presente con la mente. –“Accidenti a te Drakan… ci stai facendo fare brutta figura. Sei l’unico che non si è preparato a dovere… e hai pure la spada appresso” le dice arrabbiata Rhea che si trova al posto di fronte –“Non è il vestito a fare di qualcuno una persona importante” –“D’accordo ma potevi almeno lasciare la spada in camera” ribatte lei in risposta –“Impossibile” risponde Drakan –“Scusa se mi intrometto ma potrei saperne il motivo?” chiede la principessa attirata dai discorsi dei ragazzi –“Non posso lasciare incustodito lo spirito di Dragone e poi non mi separo mai dalla mia spada, è l’unica cosa rimastami di mi madre… scusa Leonard, mi passi il sale?” chiede Drakan alla fine per cambiare discorso accorgendosi di aver parlato troppo… i ragazzi restano sorpresi da quella frase, è una di quelle rarissime volte che il loro compagno si fa scappare qualcosa del suo passato, poco dopo vengono distratti da un rumore di stoviglie rotte provenire da Kronhos che come al solito sta litigando con le posate –“Lascia stare… comportati come facciamo di solito. Non vale la pena sforzarsi di usare il bon-ton” gli si rivolge ridendo Rhea che però cambia immediatamente espressione non appena si accorge che Shana la sta guardando malissimo accennandogli con lo sguardo la presenza della principessa –“Ecco un’altra conferma che l’abito non fa il monaco” –“Già, anche se sembra un principessa Rhea non potrà mai esserlo” sghignazzano trattenendo le risate Leonard e Zeph.
La serata trascorre serenamente tra una portata e l’altra finchè non arriva il dolce e con esso il momento dei balli di corte. Alcuni funzionari si alzano con le loro consorti o amiche per ballare lasciando a tavola alcuni di loro, la regina e le principesse ed i ragazzi. Cassandra e Kayla vedono che, dall’altra parte della tavola, c’è Aliciana che non si è alzata a ballare benchè non abbia mai rifiutato un ballo… Sabina ipotizza che sia colpa della timidezza unito al fatto che non ha legato abbastanza con i loro ospiti, tuttavia, non si perde d’animo e fa un cenno al direttore d’orchestra. Quest’ultimo, dopo la fine del brano che stava suonando, si rivolge agli invitati –“Questa sera, in onore dei nostri giovani ospiti, vorremmo presentare un ballo un po’ diverso dal solito proveniente dal regno di Serdio. Se siete quindi d’accordo invito le damigelle presenti ad alzarsi ed invitare a ballare i cavallieri presenti alla loro destra” –“Immagino sia una vostra idea” Dice la regina rivolgendosi alle sue figlie che gli rispondono con cenno affermativo –“Scusate se potrei sembrare inopportuna ma… cosa sta succedendo?” –“Queste tre bricconcelle hanno organizzato qualcosa per far dimenticare ad Aliciana i suoi guai sentimentali… dico bene?” risponde la regina –“Madre, avrai notato anche tu che è da molto che Aliciana è sempre triste” dice Sabina –“Tuttavia, se i vostri piani erano quello di farla danzare con Drakan, credo abbiate fatto male i vostri conti. Non è tipo da farsi coinvolgere in cose del gen…” Celine si blocca e non crede ai suoi occhi. Aliciana ha preso coraggio ed ha invitato Drakan a ballare… gli altri ragazzi, sicuri che Drakan inventerà una scusa per non accettare, restano senza parole e li osservano sbigottiti quando vedono il loro compagno accettare e accompagnare la principessa al centro del salone –“Non ci credo. Ma non posso essere ubriaca… ho bevuto solo acqua” dice incredula Rhea –“Siamo sicuri che è veramente Drakan quello li?” Aggiunge Zeph –“Umh… Non risponde alle battute degli altri, accetta un invito a ballare e sa condurre una danza… non può essere lui” esclama Leonard –“Avete notato che ha anche usato correttamente tutte le posate? Se solo penso a tutte le bacchettate che ho preso io da piccola per impararlo mi fanno ancora male le mani. Non c’è dubbio: il nostro amico ha vissuto a lungo a corte” Dice Shana. CRACK! –“Ehm, Rhea. Tutto bene?” Chiede Shana all’alata che sta osservando attentamente Drakan mentre balla con la principessa –“Certo che va tutto bene… Perché?” Risponde Rhea –“Perché hai appena rotto il piatto” dice Shana facendo notare a Rhea che ha conficcato un coltello al centro del piatto da dolce. L’alata arrossisce leggermente e, con la scusa che gli manca l’aria, si dirige verso il balcone
-“Missione compiuta” esclama Sabina –“Aspetta a cantare vittoria” le dice Kayla –“Ma che dici? Guarda come si tengono stretti e si guardano negli occhi” ribatte la principessina –“Questo è un tipico ballo che va fatto in quel modo, come dice tua sorella, aspetterei” Aggiunge Cassandra –“Domani noi quattro dovremo fare un bel discorsetto, quello che state facendo non si addice a delle principesse. Intanto riflettete sulle ripercussioni negative che potrebbe avere il vostro gesto” Le rimprovera duramente la regina –“Ma almeno ora Aliciana sembra felice” cerca di scusarsi Sabina ottenendo solo un altro sguardo di disapprovazione dalla madre.
Quando il ballo finisce e Drakan torna a sedersi con la principessa –“Complimenti Drakan. Dove hai imparato a danzare così bene?” Chiede incuriosita Shana –“Tempo fa ero a servizio di un re… dovevo fare la guardia del corpo di sua figlia” risponde l’uomo –“Deve essere stato bello vivere a palazzo, senza i problemi della vita all’aperto da viandante” commenta Leonard –“Come tutte le cose aveva i suoi lati positivi e negativi…” aggiunge Drakan –“E che c’è di negativo in una vita del genere?” chiede Zeph che essendo di origini modeste vede solo del bene in una vita del genere –“Sei vincolato alle loro regole… e in più, oltre a controllare che non gli succedesse niente, dovevo anche aiutare la principessa nell’apprendimento. Alla fine volente o nolente ho imparato pure io come ci si comporta a corte” spiega l’uomo –“Presso quale re servivi?” chiede infine Shana –“Oh, non lo conosci di sicuro, regnava… cambiamo discorso se non vi diaspiace. Che fine ha fatto Rhea?” si blocca subito Drakan facendo capire che non ha voglia di parlare del suo passato –“E’ uscita dicendo che non riusciva a respirare con questo caldo. Anche se non so dove lo sentiva, siamo in alta montagna ed io ho quasi freddo… beh, che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?” chiede Zeph non accorgendosi di aver fatto una gaffe, quella era una chiara scusa per allontanarsi, e di essersi guadagnato una smorfia da parte di Leonard e Shana. Tra un racconto e l’altro il tempo passa e Rhea torna finalmente al tavolo –“Ciao Rhea. Che dici? Ti va di unirti alle danze?” chiede Leonard al ritorno della sua amica –“Assolutamente no. Queste scarpe mi stanno uccidendo… non sono abituata ai tacchi” risponde chiaramente –“E comunque non ne ho voglia, però puoi invitare qualcun’altra?” aggiunge Rhea –“Oh, ma io non intendevo ballare con me. C’è qui Drakan che potrebbe insegnartelo” risponde Leonard con un sorriso da furbetto –“Ahahahah… rido al solo pensiero di Rhea che balla” dice ridendo di gusto Zeph. Rhea si era già innervosita con la frase di Leonard… con la risposta di Zeph non ci vede più dalla rabbia ed esclama alzandosi in piedi –“E così, secondo voi, io non sarei capace di ballare?… Vieni Drakan! Voglio vedere cosa sei in grado di fare” –“Sono profondamente dispiaciuto ma mi vedo costretto a rinunciare alla vostra generosa offerta, signorina” risponde Drakan facendo sfoggio di un linguaggio raffinato –“Ehhh?!? Hai bevuto troppo vino per caso? E comunque ringraziate Drakan… altrimenti vi facevo vedere io di cosa sono capace” Dice Rhea, ferita nell’orgoglio, risiedendosi.
Alla fine del banchetto i partecipanti cominciano ad avviarsi all’uscita dopo aver ovviamente reso omaggio alla regina che subito dopo si allontana seguita dalle figlie che, riunitesi, cominciano a chiacchierare animosamente della serata… stessa cosa fanno Rhea, Shana e Celine mentre si avviano alle stanze a loro assegnate. I ragazzi invece le seguono in silenzio soprattutto Zeph e Leonard che si divertono ad ascoltare gli strani discorsi delle ragazze.
Dopo una notte passata tranquillamente i ragazzi si incontrano la mattina seguente per la colazione ma, durante il tragitto verso la sala riservata alla servitù, incontrano la principessa Aliciana che insiste perché facciano colazione insieme a lei e le sue sorelle. I ragazzi si dispongono lungo la tavola dividendosi in due gruppi, da una parte le quattro principesse con le ragazze e dall’altra Zeph, Leonard, Kronhos e Drakan. Dalla parte maschile regna il silenzio con Kronhos notoriamente silenzioso e Drakan assorto nei propri pensieri, Zeph e Leonard vorrebbero parlare di qualcosa ma avendo finito gli argomenti fanno finta di nulla e cercano di sentire i pettegolezzi che si raccontano le ragazze tutt’altro che silenziose.
-“Avete notato che la moglie del governatore Liam era piuttosto silenziosa?” domanda Kayla con un mezzo ghigno dipinto sul volto –“Non avrà ritenuto opportuno intromettersi nella conversazione, erano temi piuttosto complicati, guerra e relazioni con gli altri regni” ipotizza Sabina guadagnandosi un’occhiataccia dalle sorelle più grandi -“Sei molto ingenua Sabina, non si sente parlare d’altro da qualche tempo a questa parte. Si dice che la moglie del governatore voglia lasciarlo” rivela Cassandra a voce così bassa che tutti gli altri fanno fatica ad udirla. Sabina e le tre ragazze del gruppo rimangono sconvolte ed iniziano ad analizzarne le cause –“Ho sentito che il governatore Liam frequentava una sua cameriera” dice poi Kayla, rincarando la dose –“Ecco perché lei vuole lasciarlo, la capisco io non potrei mai accettare una cosa simile” commenta Celine cercando di tener testa alle quattro informatissime principesse. Shana e Rhea hanno invece rinunciato trovando i discorsi un po’ troppo superficiali e soprattutto complicati. Sparlare di gente che non si conosce è abbastanza complicato e nessuna delle due ragazze ha voglia di impegnarsi, restano comunque ad ascoltare con interesse. –“Avete visto il vestito della moglie del Ministro Vilkir? Avrà speso una fortuna e lo sanno tutti che non può permettersi queste spese” dice malignamente Kayla –“Si hai ragione, ma lo sappiamo com’è quella donna, vuole dimostrarsi più ricca di noi e di tutti gli invitati a cena” commenta freddamente Cassandra –“Non sapete cosa ho sentito riguardo al senatore Ilias!” dice Sabina di scatto –“Racconta dai!” la incita la sorella –“Si dice che voglia sposarsi con una delle dame di compagnia della defunta moglie!” –“Che poco buon gusto, dopo solo due mesi dalla scomparsa della moglie” commenta Aliciana, continuando a fissare Drakan di sottecchi senza che quest’ultimo se ne accorga. –“Questo conferma che anche prima della sua morte la loro relazione era già stretta” aggiunge Kayla –“Ma allora le voci che dicevano che la moglie si era suicidata… ora capisco!” afferma Sabina –“Credo che un uomo possa rifarsi una vita anche se la moglie è passata a miglior vita” afferma Rhea in tono annoiato senza nemmeno aver ascoltato tutto il discorso che non le interessa granch’è e si volta verso Leonard che si trova dall’altra parte della tavola urlando –“Ti andrebbe di allenarci un poco con la spada dopo colazione? Mi sembrano secoli che non combatto veramente” le principesse la fissano sconvolte, questi discorsi sono gli unici che loro fanno a corte, parlare di armi a tavola è sconveniente senza contare il modo in cui l’ha fatto. Shana però si unisce a Rhea dicendo –“Io concordo con Rhea, se poi uscite ad allenarvi vi seguo, ne approfitto per migliorare la mia mira” –“La tua mira? Ma se è perfetta” si intromette Zeph sconvolto che intanto stava ascoltando tutto –“Perfetta?!? Assolutamente no, e poi l’esercizio non può farmi altro che bene” –“Ieri sera non si è presentata alla festa la moglie del Ministro Yorky” nota Cassandra, ignorando completamente i discorsi di Rhea, Leonard, Shana e Zeph –“Non stava bene, lei non sta mai bene. In realtà non le piace la vita di corte, preferisce cavalcare o andare a passeggiare nella foresta piuttosto che presentarsi a questi avvenimenti mondani” precisa Kayla con un tono fra l’invidioso e l’adirato
Notando che Leonard e Zeph sono concentrati ad ascoltare i loro discorsi senza farsi notare, Shana e Kayla convincono le altre ragazze a spostarsi vicino a loro… “casualmente” Aliciana trova posto vicino a Drakan e per questo guarda sospettosa le sue sorelle che stanno facendo finta di niente. Mentre Zeph e Leonard sono contenti di questo spostamento Kronhos e Drakan non lo sono altrettanto visto che ora hanno una fonte di confusione molto più vicina. –“Drakan stai ancora dormendo? Non hai ancora aperto bocca questa mattina” chiede Shana per farlo partecipare alla conversazione non ottenendo però nessuna risposta –“Lascialo perdere… si sarà stancato molto ieri sera ballando con la principessa” risponde contrariata Rhea –“Oppure cercando di ricordare come si usano le posate in una cena importante” rincara la dose Shana ridendo –“Già… devo ammettere che anche io ho fatto fatica a ricordarlo nonostante abbia avuto una educazione esemplare” Dice Celine –“Non dirlo a me… mi tartassano tutto il giorno da anni per farmi imparare come si comporta una principessa” conferma Sabina –“Ed è solo l’inizio. Col passare del tempo sarà sempre peggio” Aggiunge Cassandra –“Prendete esempio da Drakan. Benchè sia un guerriero sa anche comportarsi bene a tavola e danzare come si deve” le bacchetta Aliciana sentendosi poi un po’ a disagio notando che le sue sorelle la stanno guardando trattenendo le risate –“E sentiamo, che altro sa fare il nuovo ragazzo di… emh Drakan?” chiede Sabina ricevendo all’istante un calcio negli stinchi da Cassandra mentre Aliciana la guarda malissimo. –“Sa un sacco di cose su tutto… ovunque andiamo sembra che lui ci sia già stato” risponde Leonard cercando di attirare l’attenzione su di se –“Scusa la mia mancanza di rispetto Drakan, posso chiederti quanti anni hai?” chiede incuriosita Kayla –“Anche tu ci stai facendo un pensierino?” chiede irriverente Sabina ricevendo un altro calcio –“Uffa. Fatela finita, mi stanno diventando tutte le gambe blu” Aggiunge la giovane ragazza con le lacrime agli occhi per il dolore –“Non succederebbe se tu imparassi a tenere la bocca chiusa…” righia la stessa Kayla –“…E comunque la mia domanda veniva dal fatto che Drakan è molto giovane eppure
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

conosce molte cose” aggiunge la principessa –“Umh… non ci avevo mai fatto caso… forse l’ho dato per scontato visto che dall’aspetto sembra il più vecchio del gruppo” dice Rhea fissando Drakan insieme a tutti gli altri in attesa di una risposta. Accortosi che tutti lo stanno guardando Drakan si limita a dire –“Non lo so” –“Come sarebbe a dire che non lo sai? Che razza di risposta è? Tutti sanno quanti anni hanno” dice Rhea –“Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di avere dei genitori” replica Drakan –“Scusa, non lo sapevamo” si scusa Celine –“Ovvio che non lo sapevamo. Non c’è l’ha mai detto! Comunque questo è il momento adatto per scoprire qualcosa sul nostro amico” dice Rhea guardando Drakan in attesa di una risposta –“Puoi continuare a fissarmi anche all’infinito…” risponde l’uomo dando ad intendere che non ne vuole parlare –“Ti capisco… ma vedrai che ti farà bene parlarne. Per esperienza personale so che fanno male certe cose” dice Shana capendo come si può sentire il suo compagno –“Il fatto che non voglia parlarne non significa che mi fa male. Sono semplicemente fatti miei” precisa Drakan –“Uff… chi sa cosa hai fatto di tanto strano per tenerlo così segreto” sbuffa Rhea –“Appunto. Ho semplicemente girato in lungo e largo fin da piccolo arrangiandomi. Siete voi che ne fate qualcosa di incredibile” risponde l’uomo –“Beh, sai molte cose. Potreste rendercene partecipi al posto di stare sempre in silenzio a pensare a cose tue” commenta Leonard –“L’unica cosa di cui posso “rendervi partecipi” è il fatto che siamo al punto di partenza. La commessa del negozio non ci ha detto nulla di utile e dobbiamo trovare un’altra pista per ritrovare i genitori di Zeph” dice infine Drakan congedandosi dalle principesse per poi uscire dal palazzo. A questo punto i ragazzi si sentono un po’ in imbarazzo nei confronti delle principesse li presenti, decidono quindi di ringraziarle per l’ospitalità e di ripartire dopo essersi scusati alla regina per la loro frettolosa ripartenza. Appena usciti ritrovano Drakan che li stava aspettando appoggiato ad un muro –“Andiamo a recuperare Drawol… poi penseremo al da farsi” ordina avviandosi verso la locanda. Una volta entrati vengono calorosamente accolti da Drawol (soprattutto Rhea “contenta” come al solito) –“Suggerimenti?” chiede Drakan –“Da quando ti interessano le nostre opinioni? Di solito fai sempre di testa tua” dice Rhea –“Andiamo Rhea… forse è il caso che la finiate di punzecchiarvi. Non andiamo da nessuna parte continuando così” interviene Shana –“Ma se è lui che comincia…” –“E tu smettila… semplice, no?” dice Rhea interrotta nuovamente da Shana–“Drakan ha già cominciato a fare la sua parte… ultimamente si sta trattenendo molto dal prenderti in giro” conferma Celine… vedendo che non ha il sostegno delle sue amiche Rhea si rassegna e si siede su uno sgabello ad aspettare in silenzio. Passa qualche minuto in cui tutti restano in silenzio per pensare a cosa fare… improvvisamente Drakan rivolge lo sguardo alla porta della locanda ed avvicinandovisi prende uno dei suoi nuovi pugnali dagli stivali ed infine si apposta al lato della porta ed aspetta, gli altri ragazzi non capiscono cosa sia preso al loro compagno ma vengono subito distratti dalla porta che si apre lentamente cigolando. Un’uomo apre lentamente la porta ed entra, con la spada sguainata, seguito da un’altra persona incappucciata con una lunga veste scura. Nella locanda filtra poca luce dalle finestre sbarrate ed i due “visitatori” sono ancora abituati alla forte luminosità dell’esterno quindi non distinguono molto bene gli oggetti presenti nella locanda… Drakan ne approfitta per spingere l’uomo armato addosso a Drawol che provvede a bloccarlo sedendocisi sopra mentre il suo padrone afferra l’altro intruso bloccandolo sul muro puntandogli poi il pugnale alla gola –“Salve principessa Aliciana… non mi aspettavo di vederla qui” dice Drakan lasciando libera la principessa e facendo un cenno a Drawol perché faccia lo stesso con la guardia reale –“Ma sei impazzito?!?” urla Celine incredula quando si accorge dell’identità dei due intrusi –“Non lo sapevo finchè non li ho fermati” ribatte l’uomo rimettendo apposto il pugnale –“Emh, scusatelo. E’ colpa mia… ho voluto seguirvi di nascosto” dice Aliciana –“E’ successo qualcosa di grave a palazzo?” chiede Shana preoccupata –“Oh no, niente affatto. Semplicemente… ecco… volevo chiedere una cosa a Drakan” risponde la principessa un po’ imbarazzata –“Prego, ditemi pure” risponde l’uomo. Aliciana si guarda velocemente intorno e chiede sottovoce –“In… privato?” –“Nessun problema. Mi segua al piano di sopra” risponde Drakan facendo strada. I ragazzi si guardano a vicenda un po’ confusi e chiedono spiegazioni alla guardia ma anche lei non sa il motivo di questo incontro. –“Che Drakan abbia fatto colpo sulla principessa?” ipotizza Leonard –“Beh, efettivamente era un po’… “nervosa”” dice Zeph. Dopo qualche secondo di riflessione –“Naaah…” rispondono in coro i ragazzi chiedendosi come abbiano potuto fare un’ipotesi del genere.
Passano i minuti e finalmente i due ridiscendono… Aliciana si scusa per l’intrusione e saluta i ragazzi, infine torna a palazzo scortata dalla guardia. Tutti tranne Kronhos si avvicinano a Drakan circondandolo in attesa di una sua spiegazione –“Spiacente ma mi è stato chiesto di non dire nulla” dice l’uomo deludendo i ragazzi che ovviano al problema confabulando tra loro –“Secondo voi di cos’hanno parlato” chiede per primo Leonard –“Sicuramente di qualcosa di importante… altrimenti non sarebbe venuta qui seguendoci di nascosto con solo una guardia” risponde Zeph –“E allora qua qualcosa non quadra… perché tutta questa fatica per parlare solo con Drakan?” chiede Celine –“Non voglio crederci ma l’unica ipotesi plausibile che mi viene in mente è che Drakan abbia fatto veramente colpo su Aliciana” dice Rhea scuotendo la testa –“Potrebbe essere… anche il viso rigato dalle lacrime che la principessa tentava di nascondere avvalorerebbe questa tesi… oltretutto le altre principesse hanno fatto di tutto per avvicinarla a Drakan” commenta Shana –“No, non può essere! Avranno parlato sicuramente di tutt’altro. Figurarsi se adesso una principessa di comporta in questo modo. Al massimo avranno parlato di quel tizio doppiogiochista di cui si era innamorata Aliciana” afferma Celine –“Può essere ma second…” inizia a dire Rhea quando viene interrotta da Drakan –“Andiamo. Tanto qua non combiniamo niente” dice Drakan spalancando la porta ed uscendo… i ragazzi raccolgono le loro cose in pochissimo tempo e corrono fuori raggiungendo il loro compagno senza Drawol che è rimasto ancora alla locanda –“E adesso dove andiamo?” chiede Rhea con tono contrariato dal modo di fare brusco di Drakan –“Volevate sapere come faccio a conoscere tante cose? Bene. Vi sto portando in un luogo dove ho passato un sacco di tempo ad istruirmi” risponde l’uomo affrettando ancora il passo mentre camminano attraverso Deningrad. Giunti all’antica biblioteca vi entrano e vengono accolti da un anziano signore che arriva il più velocemente possibile –“Scusate il ritardo. Purtroppo oggigiorno le persone non apprezzano più la cultura antica conservata nelle biblioteche, per questo non ero pronto a servirvi. Ed in più sono rimasto solo ad accudire questo profondo pozzo di sapere… oh, perdonatemi… sto di nuovo blaterando. Che cosa posso fare per voi?” chiede infine il custode –“Vorremmo consultare i manoscritti geografici di Endines” spiega Drakan –“Prego, seguitemi” risponde l’anziano contento di poter essere ancora utile facendo strada ai ragazzi attraverso la biblioteca. Giunti qualche piano sopra l’entrata il custode indica uno dei rami laterali della biblioteca in cui sono custoditi i volumi geografici. –“Questa biblioteca assomiglia alle torri di Hellena… l’unica differenza è che al posto delle celle ci sono questi stretti corridoi verso l’esterno disseminati di scaffalature per i libri” commenta Leonard guardandosi intorno –“Lo stile è simile. Ricorda che entrambe sono state costruite migliaia di anni fa ed all’epoca gli architetti usavano lo stesso schema per le costruzioni che dovevano durare molto a lungo” spiega Celine mentre cerca tra gli innumerevoli volumi qualcosa che assomigli alle descrizioni dei cunicoli di Zeph –“Non si vede niente in questo posto. Possibile che in una biblioteca non abbiano messo nemmeno una torcia?… Zeph, fai un po’ di luce” dice poi Rhea al suo amico –“Non azzardarti nemmeno. Dopo l’incendio provocato da una tua antenata in questa biblioteca è proibito accendere qualsiasi tipo di fiamma. Usa lo specchio che vedi ancorato sulla balaustra all’inizio del corridoio in cui ci troviamo… serve per riflettere la luce che entra dal lucernaio sul soffitto verso le scaffalature” Dice Drakan –“AHAHAH… ora so da chi ha ereditato la sua sbadataggine Rhea” dice ridendo sguaiatamente Leonard –“Zitto tu.” Dice Rhea a Leonard dandogli un pugno sulla testa –“E tu finiscila di venir fuori con le tue storie assurde di cui nessuno sa niente” –“Già… sarebbe bello che ci spiegassi da dove le prendi” conferma Shana curiosa di sentire come se la caverà ora Drakan –“Siamo alle solite. Di nuovo a cercare misteri dove non c’è ne sono. Andate al pian terreno e leggete il cartello che c’è all’entrata, e se non vi basta chiedete spiegazioni al custode… ah, Rhea, non dire che sei un’alata. Sei già fortunata che il vecchio è pure mezzo cieco, altrimenti non ti faceva nemmeno entrare” spiega Drakan facendo riferimento al cartello che vieta ti accendere qualsiasi tipo di fiamma per evitare incidenti come quelli di mille anni fa ad opera di una vandala alata. Dopo molte ore di ricerche i ragazzi non sono ancora riusciti a trovare niente di interessante –“UFFAAAA… è tutto il giorno che siamo chiusi qui dentro! Sono stufa, stanca e pure affamata” urla Rhea al limite della sopportazione –“Già… anch’io non c’è la faccio più” conferma Zeph –“Cosa essere successo? Gigante sentito urlo di ragazza in pericolo” dice Kronhos svegliato bruscamente dall’urlo di Rhea –“Ma quale ragazza in pericolo? Sei tu che sei in pericolo… hai dormito tutto il giorno al posto di aiutarci” risponde infuriata Rhea –“Dai, non prendertela… ricorda che è un gigante ed ha difficoltà a comprendere i nostri libri, tra l’altro sono anche piccoli e per lui è quasi impossibile sfogliarli” lo difende Leonard –“Ok… voi rimettete tutto apposto mentre io vado a chiedere una cosa al custode” dice Drakan notando che nelle ricerche hanno messo sottosopra tutta la scaffalatura e ci sono libri sparsi ovunque sul pavimento. Dopo qualche minuto il custode sale le scale insieme a Drakan –“E’ strana la richiesta che mi fai. Efettivamente abbiamo libri topografici come quelli da te richiesti ma sono in via di restauro… risalgono a prima dell’incendio e si sono salvati per miracolo anche se non qualche bruciatur… AHHHH! CHE E’ SUCCESSO QUI?” urla il custode vedendo il caos provocato dai ragazzi –“Non si proccupi, vedrà che rimetteranno tutto apposto. E poi le assicuro che quei libri li consulteremo solo in due, io e quel ragazzo che vede li” rassicura Drakan indicando Zeph. Convinto dalle sue parole il custode decide di accontentare Drakan e lo accompagna al lucernaio dove vengono restaurati i libri antichi o rovinati… -“A questa velocità arriveremo domani… ci sono un sacco di piani da fare ancora e questo qua è lento come una tartaruga” dice Zeph a voce bassa rivolgendosi a Drakan –“Vorrò vederti alla sua età se sarai in grado di salire tutti questi gradini” ribatte l’uomo. Dopo molti piani i tre giungono al lucernaio ed il custode indica i pochi volumi che si sono salvati dall’incendio riguardanti la conformazione di Endines, dopo di che si riavvia verso il pian terreno per controllare anche che gli altri ragazzi stiano efettivamente sistemando tutti i libri al meglio. –“Emh… Drakan. C’è un piccolo problema” dice Zeph chiamando il suo compagno che nel frattempo stava sfogliando uno dei libri –“Che c’è Ze…” comincia a chiedere Drakan sorpreso dal fatto che lo spirito di Zeph si è illuminato ed un libro si è alzato a mezz’aria e si sta sfogliando da solo davanti a loro. Le pagine si fermano su un paragrafo che parla della grotta marina sull’isola di Lideria… lo spirito del dragone di Zeph si posiziona proprio tra le pagine del libro e gli occhi di Zeph illuminandoli di un rosso vivo per qualche secondo… dopo di che il libro cade a terra e lo spirito si incastra nella fronte di Zeph che, con una voce molto più profonda di prima, esclama –“Andiamo a Lideria… ORA!” poi dando una spallata a Drakan si avvicina alla balaustra e si getta nel vuoto. Immediatamente Drakan osserva precipitare Zeph impotente ma appena quest’ultimo sta per toccare terra il suo volo libero rallenta fino a fermarsi per farlo atterrare dolcemente. Drakan scende velocemente saltando da un piano all’altro senza usare le scale fermandosi dove si trovano gli altri ragazzi che nel frattempo hanno finito di sistemare i libri –“Cos’era quella cosa che è caduta?” chiede Leonard –“Era Zeph…” dice Drakan lasciando gli altri senza parole –“… andiamo. Abbiamo un problema” dice infine uscendo di corsa con gli altri ragazzi per raggiungere Zeph e lanciando un potente fischio per chiamare Drawol.

Drakan
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

…Zeph rialzatosi da terra come se nulla fosse successo cammina a passo molto svelto e a testa alta per la via principale della città. I ragazzi corrono per raggiungerlo, Rhea chiede –“Ma come è possibile che sia caduto da lassù ed ora sta correndo!?” Drakan correndo le risponde –“Non lo so, si è fermato pochi secondi prima di schiantarsi…” Shana inizia a chiedere cosa sia successo nel lucernario ma si interrompe quando il gruppo raggiunge Zeph. –“Zeph fermati!” esclama Drakan prendendo il ragazzo per una spalla e voltandolo di colpo. Zeph si gira, i suoi occhi sono completamente neri, lancia un’occhiataccia a Drakan e quest’ultimo viene scaraventato tre metri indietro addosso a Kronhos, entrambi cadono a terra. Zeph inizia a correre, i ragazzi non sanno se seguirlo o se controllare Drakan e Kronhos. Optano per la seconda e nel frattempo arriva anche Drawol zampettando, chiedono a Drakan cosa sia successo, egli alzandosi risponde –“Non lo so, non mi ha neppure toccato, ma ora inizia a stancarmi, se lo prendo! Corriamo, non dobbiamo perderlo! Drawol, seguimi!” anche il gigante si alza e il gruppo ricomincia a correre dietro al ragazzo ormai lontano un centinaio di metri, Celine con la voce tremante e gli occhi lucidi chiede –“Ma cosa gli succede? Quello non può essere Zeph…” Rhea risponde confusa –“Bella domanda, qualsiasi cosa sia gli è successa nel lucernario… Drakan cosa è accaduto?” Drakan continuando a correre esclama –“Stava leggendo un libro geografico…ha iniziato a fluttuare… e sfogliarsi da solo…anche Zeph era sorpreso…poi il suo spirito si è acceso e ha preso il controllo di lui credo…” Shana un po’ allibita domanda –“Il libro fluttuava e si sfogliava?” Drakan risponde ansimando –“Si…poi si è fermato sulla pagina rappresentante Lidiera… Zeph con una voce… che non era la sua ha detto… il nome del posto e poi… si è gettato nel vuoto!” Rhea commenta –“Visioni, libri volanti, telecinesi…Zeph inizia a spaventarmi!” Leonard molto confuso aggiunge –“Non credo che sia opera di Zeph…c’è qualcos’altro che non capiamo…” Drakan sottovoce dice –“Si ma cosa…?” Celine nota e chiede –“Hai detto qualcosa?” l’uomo la ignora ed urla –“Zeph! Fermati!” il ragazzo continua a correre imperterrito, nel frattempo sono usciti da Deningrad e corrono per il sentiero che conduce alla foresta, sempre più vicini a Zeph, anche se il giovane corre molto veloce. Celine non si stupisce più di tanto del fatto che Drakan abbia ignorato la sua domanda, Kronhos che correndo fa lo stesso rumore di un drago adulto esclama –“Io non capire cosa succedere…dove andare Zeph?” Rhea risponde -“Penso a Lidiera…” Kronhos risponde con una cosa simile ad un grugnito…Drakan corre sempre più veloce e sta per raggiungere Zeph, che sta per addentrarsi nel bosco –“Al diavolo, Drawol, prendilo tu! Stai attento però...” esclama l’uomo infuriato, il drago obbedisce e corre ancora più veloce fino a quando raggiunge Zeph. Gli salta sulla schiena e lo butta a terra, ma lo spirito di Zeph si illumina nuovamente e crea una sfera elettrica intorno al ragazzo che respinge il drago. Il ragazzo si rialza, lo scudo protettivo sparisce e riprende a correre. Drakan urla –“Maledizione!!!! Drawol! Tutto a posto?” Drawol un po’ intontito a terra si rialza facendo capire al padrone che sta bene. Nel frattempo Zeph continua a correre ed arriva ad un bivio nella foresta, i ragazzi lo raggiungono e quando stanno per prenderlo improvvisamente un animale appare dal nulla, salta giù da una roccia addosso a Zeph e lo atterra. Il ragazzo si dimena ma non riesce a scrollarselo di dosso, si tratta di un lupo, lo spirito si accende ma il lupo non viene scaraventato via e Zeph non innalza nessuno scudo elettrico. Gli occhi di Zeph sono sempre neri, tiene lontano il lupo con le mani, ma quest’ultimo sembra volergli mordere il collo. Le ragazze sono terrorizzate, non sanno cosa fare, anche i ragazzi sono confusi…Rhea esclama con le mani sulla guance -“Dovremmo fare qualcosa?” Celine appoggiata alla spalla di Shana aggiunge –“Oddio facciamo qualcosa!” Drakan osserva la scena molto attentamente, il lupo è sempre più vicino alla giugulare di Zeph, Leonard e Kronhos si guardano, Drawol è vicino al padrone, Leonard esclama –“Adesso allontano quel lupo, sta per ucciderlo!” Drakan urla –“NOO! Fermi tutti, il lupo non è stato respinto, deve esserci un motivo!” Zeph prova a divincolarsi in tutti i modi ma non ci riesce, il lupo non gli si scrolla di dosso e i poteri paranormali di Zeph non si manifestano. Dalla corazza di Zeph spunta un ciondolo, ed inizia ad illuminarsi. Celine lo nota e domanda –“Cos’è quella cosa al collo di Zeph?” Kronhos ricorda improvvisamente –“Quello essere ciondolo trovato da Zeph in sua casa” Celine esclama –“E’ vero, me lo ero scordato, fino ad ora è stato nascosto dalla corazza…non lo ho più notato e lo ho rimosso!” I ragazzi seguono la scena con attenzione, senza intervenire, il ciondolo si illumina sempre di più, Drakan se ne accorge –“Quel ciondolo è strano…” Il lupo è ormai al collo di Zeph, Drakan decide di intervenire prima che l’animale lo morda, con gande stupore però si ferma di scatto. Il lupo afferra il ciondolo coi denti e lo strappa dal collo di Zeph. L’oggetto smette di emanare luce, il lupo si allontana di corsa nel bosco e Drakan ordina a Drawol di seguirlo. Zeph è disteso a terra immobile, i ragazzi si avvicinano con cautela. Lo spirito si spegne e cade a terra, gli occhi del ragazzo tornano normali, egli si porta una mano alla testa e cerca di rialzarsi con calma. Zeph molto confuso vede tutti attorno e chiede –“Do..dove sono? Cosa succede? Ah…la testa mi sta esplodendo, ho forse dormito? ... non capisco, che succede?” Drakan lo alza da terra e gli spiega tutto. Il ragazzo è allibito e si siede su una roccia, non ricorda nulla, l’ultima cosa che ricorda è di aver visto il libro fluttuare e sfogliarsi da solo.
Leonard raccoglie lo spirito di dragone di Zeph e glielo consegna, il ragazzo lo ringrazia. Drawol ritorna zampettando allegramente. Tra i denti ha il ciondolo. Rhea chiede –“Drakan, il tuo drago si è divorato il lupo?” Drakan si china per prendere l’oggetto e le risponde –“No..non credo…non ha i denti sporchi di sangue, penso sia scappato, ma ha lasciato cadere il ciondolo” Zeph ha la testa china tra le mani, Drakan cerca di prendere l’oggetto dai denti di Drawol ma il drago non molla la presa e si scosta dal padrone, i ragazzi non capiscono e Rhea non perde l’occasione per dire –“Il tuo drago non obbedisce…vuole giocare ora?” Drakan non le risponde e si rivolge al drago –“Drawol, molla, che ti prende! Non è il momento di giocare!” Il drago si dirige verso Zeph e lo sollecita col naso, Zeph alza la testa e lo guarda, vede il ciondolo e prova a prenderglielo. Il drago non oppone nessuna resistenza e glielo lascia cadere in mano. Drakan allibito esclama –“Ma..cosa diavolo…?” Drawol si accuccia prendendosi l’occhiataccia del padrone, Rhea ride, Celine e Shana la seguono, Leonard guarda Kronhos che capisce sempre di meno e scrolla le spalle. Zeph confuso –“Dopo quello che mi avete raccontato…decisamente non rimetto questo ciondolo, anzi lo distruggo, c’è qualcosa di strano in questo oggetto, è pericoloso!” Detto questo il ragazzo si alza, appoggia l’oggetto sulla roccia e con un sasso lo colpisce. Nel momento dello schianto, in cui il ciondolo si distrugge emanando una scarica elettrica, Zeph ha un flash velocissimo, in cui vede degli esseri che scavano in una grande distesa di sabbia, perde l’equilibrio e quasi cade a terra. Zeph con gli occhi sbarrati esclama “Co…cos’era?” Rhea allibita si lascia scappare un –“Eh?” Celine come lei –“Eh? Cosa’era cosa?” Drakan chiede “Zeph! Cosa c’è ora, tutto bene?” Zeph li tranquillizza –“Si, si..ho solo avuto un flash, come le mie visioni, ma velocissimo e quasi impercettibile…senza senso anche…” Kronhos stupefatto domanda –“Cosa essere flash?” Shana gli risponde –“Ehm…un’immagine veloce…” Leonard e Drakan gli chiedono in coro –“Cosa hai visto?” Zeph spiega e Rhea gli si avvicina, gli pone una mano sulla spalla e guardandolo negli occhi esclama –“Caro Zeph…ti ho già detto che i funghi allucinogeni fanno male…perché continui a prenderne? Ma soprattutto PERCHE’ NON ME NE OFFRI MAI?!” la ragazza gli da una sberla sulla mano ed entrambi scoppiano a ridere. Drakan serio commenta –“Che ridete? Non c’è niente da ridere! Evidentemente Zeph hai le visioni e tutte queste manifestazioni paranormali da quando hai trovato quell’oggetto!” Rhea alza gli occhi, Zeph torna serio ed aggiunge –“Si ma…allora non era male come ciondolo…mi ha mostrato dove sono i miei genitori, almeno…credo siano a Lidiera a questo punto, da quel che so è un’isola e potrebbe corrispondere alle mie visioni…forse non dovevo distruggerlo…” Drakan risponde –“Oh forse si! Ti voleva condurre assolutamente lì, contro la tua volontà…potrebbe essere una trappola… E come ti spieghi il flash? Quell’oggetto era maledetto…” Leonard che ha seguito il ragionamento di Drakan lo interrompe e gli conclude la frase –“..e qualcuno deve averlo maledetto apposta per te, i rapitori suppongo, visto che l’hai trovato a casa tua…” Zeph li guarda senza dire nulla e Shana interviene –“Si ma chi sono?” Celine risponde –“O forse chi è…Rhea ed Atlas ci hanno spiegato che per il controllo mentale su di una persona serve tanta magia nera, tanto potere, beh quell’amuleto mi sembrava abbastanza potente se era in grado di provocare queste cose a Zeph, quindi potrebbe essere tutto collegato allo stato catatonico in cui è caduto Zeph a casa sua ed alla voce che ha sentito…” Zeph inizia a capire –“Esatto, chi ha controllato la mia mente mi ha detto di avere i miei genitori, in seguito ho trovato il ciondolo, che attraverso le visioni mi mostrava il luogo dove dovrebbero essere tenuti, fino a quando ha addirittura voluto portarmi da loro!” Rhea esclama –“Sembra che una certa spada si sia sbagliata…forse è davvero un’eremita che usa magia nera ad aver architettato tutto” Drako si sente chiamato in causa e risponde a tono –“Ehi ragazzina…io rimango della mia idea che un’eremita per definizione non possa avere degli scagnozzi, e poi cosa avrebbe contro Zeph?” Celine pensando aggiunge –“Magari l’eremita è solo uno strumento usato da qualcun altro…” Drako replica –“Eremiti, non eremiti…io torno a dormire, siete noiosi!” detto questo la spada parlante si zittisce e Drakan dopo essere stato un po’ in silenzio esclama –“E’ tutto molto strano…l’amuleto...il lupo…il flash…io direi di andare a Lidiera e scoprire una volta per tutte cosa succede, se è una trappola, cosa che ritengo sicura, staremo attenti…ora basta perdere tempo!” Zeph conclude –“Flash…ne ho avuti tanti, parecchi, anche prima di indossare il ciondolo…anche il sogno…qualcosa non mi torna…” Shana pensa ad alta voce –“Beh da quello che ci ha detto Drakan, era il tuo spirito che ha preso possesso di te, quindi…” Rhea la interrompe –“…il ciondolo univa la propria magia al potere della sfera e la utilizzava a suo vantaggio...penso sia qualcuno di più potente di un’eremita…forse la spada ha ragione!” Drako fa qualche verso ma non dice nulla. Zeph si alza –“Ragazzi andiamo vi prego, scopriremo tutto a tempo debito, adesso sappiamo dove sono i miei genitori, andiamo!” Il gruppo si avvia ma si ferma pochi metri dopo, Zeph si blocca ed esclama –“Ehm…ragazzi…da che parte si va?” Quasi tutti scoppiano a ridere, Drakan si porta una mano sulla fronte dalla disperazione e Rhea saltella per raggiungere Zeph –“Con tutte le visioni che hai avuto dovresti saperlo ormai? Fattene venire una dai dai…” Zeph replica un po’ scocciato –“Sai che non ne posso avere più…non sarebbe più semplice se mi diceste dove si trova Lidiera?” Shana si inserisce nel discorso –“Hai presente quelle isole che si vedono dalla Furia Regina nel tratto di mare tra Donau e Furni?”- Zeph annuisce e lei continua –“Ecco quel gruppo di isole è Fueno, Lidiera è un piccolo villaggio sul mare vicino alle grotte marine…” Zeph ricorda di colpo –“Ma certo! Come ho fatto a non pensarci, quando eravamo sulla nave ho avuto una visione, è perché le stavo guardando ma non me ne accorgevo!” Drakan innervosito replica –“Si certo, ora possiamo andare? Da questa!” Drakan si avvia a passo svelto per il sentiero che conduce fuori dalla foresta e a Furni, Zeph lo guarda male, Rhea risponde subito –“Eh che nervosetto…che fretta hai ora?!” Drakan vorrebbe stare zitto ma invece si ferma, si gira ed esplode –“Sentite banda di ragazzini, se per voi questo è un gioco fate pure, già dobbiamo trascurare il diario per salvare gente rapita di qua e di là, se poi ci fermiamo ogni 5 minuti a fare considerazioni di ogni genere non finiamo più!” Rhea non sa cosa rispondere, Celine invece riflette sulle parole di Drakan e interviene –“Finire cosa?”- Drakan la guarda male e ricomincia a camminare in cima alla fila. Celine vorrebbe attaccarlo a parole ma evita e mette il muso, Rhea la segue, Shana commenta qualcosa a Leonard del tipo –“E’ sempre così strano…e poi dovrebbe smetterla di chiamarci ragazzini, chi pensa di essere” Leonard le risponde –“Lo so…a volte non mi piace, ma…non so cosa pensare…” Kronhos interviene “Io non capire uomo tutto nero, però me fidare di lui!” Rhea sente il commento del gigante e pensa ad alta voce –“Uomo tutto nero…a Neet lo hanno chiamato figlio del mostro nero…sarà una cosa genetica…” Tutto il gruppo sente il commento dell’alata, tranne Drakan che cammina parecchi metri più avanti con Drawol a suo fianco, il clima è abbastanza teso e nessuno sa cosa dire. Nel frattempo il gruppo si addentra nella città di Furni e raggiunge il porto. Drakan esclama –“Se non vado errato la nave dovrebbe arrivare tra una mezz’oretta e salpare subito di nuovo. Leonard ha un dubbio –“Si ma…non ho mai visto la Furia Regina fermarsi a Lidiera…come facciamo? Come ci si arriva?- Drakan gli risponde –“La nave fa tanti giri durante il giorno, ma arriva alle isole solo 3 volte. Una la mattina, una il pomeriggio ed una la sera, le altre volte prosegue dritta. Siamo fortunati, il giro che passa dalle isole è il prossimo…se aspettavamo ancora un po’ rischiavamo di perderlo! E poi fino a domani niente…” i ragazzi annuiscono e non dicono nulla. Drakan si incammina verso il centro della città ed esclama –“Torno subito!”- i ragazzi non capiscono cosa debba fare di così importante ma nessuno risponde o lo segue. Celine esclama –“Ragazzi, che ne dite se diamo un’occhiata alle bancarelle qui attorno fin che aspettiamo?” Shana risponde –“Io ti seguo”e Rhea si aggiunge –“Anch’io aspettatemi!” le ragazze si allontanano di una cinquantina di metri, Leonard e Kronhos, che sono sempre più legati, decidono di cercare una bancarella che venda armi e chiedono a Zeph di unirsi a loro. Zeph risponde –“No…grazie, resto qui seduto intanto, voi andate pure…non mi servono frecce al momento” Leonard non insiste e con un –“Ok, a dopo…” se ne va assieme al gigante. Zeph appoggia la testa tra le mani e la scuote. Parla tra sé e sé –“Non capisco più nulla…non so che fare, sono stufo…basta…basta…” il ragazzo si alza e sale sul ciglio rialzato del porto. Osserva il mare in lontananza e scorge una sagoma che potrebbe essere la nave in avvicinamento. Una lacrima gli scivola sul viso, abbassa la testa ed osserva l’acqua sottostante, continua –“Non ce la faccio più… basta…” si alza sulle punte, una voce dietro di lui lo distrae e il ragazzo si gira di scatto asciugandosi il viso. E’ Drakan che tornato gli chiede –“Zeph, dove sono gli altri?” il ragazzo risponde -“Mmm...ehm…sono qui in giro, staranno per tornare” Drakan replica –“Che fai lì sopra Zeph, attento a non cadere!?” Zeph dice –“Tranquillo…stavo solo guardando il mare…” Scende dal ciglio rialzato e chiede –“Ma Drawol? Adesso che ci penso non è entrato in città con noi, vola sulla furia regina dopo?” Drakan risponde –“Esatto…ormai ha il suo posto di atterraggio conosciuto solo dal comandante e da pochi ufficiali, ci raggiungerà sulla nave!” I ragazzi un po’ alla volta arrivano ed iniziano a parlare tutti assieme. Zeph tra sé e sé fa un sorriso e scrolla la testa, Rhea starnazza –“Non è possibile, quel bracciale costava 100G!!! Neanche fosse d’oro!” Celine le risponde –“A dire il vero era d’oro Rhea, ed aveva anche proprietà magiche!” Shana –“Secondo me hai fatto bene a lasciarlo lì, tanto non serve a molto secondo me!” Rhea –“Esatto…100G…ahhh!” Leonard sorride e Kronhos prova a vedere se riesce a ridere, riesce a fare qualcosa di simile. Zeph si inserisce nella conversazione e ridono tutti assieme, Drakan li richiama –“La nave sta arrivando, preparatevi a salire…”. La Furia Regina attracca poco dopo e i ragazzi salgono.
Il comandante li saluta –“Ragazzi, bentornati! Dove andate questa volta?” Zeph risponde –“A salvare i miei genitori, sono stati rapiti e abbiamo motivo di credere che si trovino a Lidiera” il comandante esclama preoccupato –“Oh mio dio, è terribile Zeph, non ti chiedo i particolari perché non è il caso, ma buona fortuna! Adesso andate a riposarvi in cabina, vi farà bene! Manderò qualcuno a chiamarvi quando arriviamo alle isole…” i ragazzi annuiscono e ringraziano, si dirigono sottocoperta e riposano.

Zeph apre gli occhi, si alza dal suo letto di scatto. La sfera rossa si illumina, quella di oscurità risponde. Dormono tutti, Zeph si avvicina a Drakan, estrae il suo coltello dalla custodia, e pugnala l’amico al ventre esclamando: “Questo si che è piacevole!” Drakan spalanca gli occhi! Zeph lascia cadere il coltello, non solo Drakan sta sanguinando, ma anche la sfera rossa. Le mani di Zeph sono sporche di sangue e tremano, Drakan con un filo di voce esclama –“Zeph...tu…sei…il male!” la sfera di oscurità inizia a sciogliersi, Zeph viene travolto dall’oscurità liberata dalla sfera e vede davanti a sé tanti flash tutti di fila: I suoi genitori, il lupo, il diario, le sfere, i suoi amici morti, ed una voce in lontananza –“Zeph, Zeph!” si tratta di Drakan, sanguinante, con una mano allo stomaco, -“ZEPH, ZEPH! SVEGLIATI!” Zeph si alza dal letto di scatto liberando un gemito fortissimo, Drakan commenta –“Era ora! E’ da un minuto che ti chiamiamo!” Zeph intontito –“Co..cosa?” si guarda attorno e vede tutti svegli, c’è anche un marinaio. Rhea interviene –“Questo giovanotto è venuto gentilmente a svegliarci, ma tu continuavi a svoltolarti agitato e non ti svegliavi, stavi sognando?” Zeph non risponde all’amica ma si rivolge a Drakan –“Tu… stai bene! Sei vivo!” Drakan scocciato risponde –“Certo che sono vivo e sto bene, perché non dovrei?” Zeph inizia a realizzare che stava avendo un incubo e risponde “No...nulla…stavo sognando scusa…” Drakan scrolla la testa e si prepara ad uscire…Shana chiede a Zeph –“Cosa stavi sognando? Hai avuto un incubo?” Zeph risponde –“Si…credo di si, ma non ricordo bene..” Il discorso si chiude così, anche se Zeph ricorda benissimo il sogno e si preoccupa. Non può essere opera dell’amuleto, è stato distrutto, ha paura a rivelarlo ai compagni, ha paura di se stesso. Il marinaio interrompe i suoi pensieri rivolgendosi a Drakan “Ah signor Drakan, il comandante mi ha detto di riferirle che Drawol si è diretto verso l’entrata della grotta principale di Lidiera, non so cosa significhi…” Drakan ringrazia –“Grazie, ho capito, ci saluti il comandante…arrivederci!” Il gruppo scende dalla nave e si ritrova a Fueno, Zeph è ancora un po’ intontito e scosso ma con qualche battuta dei compagni torna normale dopo pochi minuti e non ci pensa più.
Rhea commenta –“Wow che bello, ne ho sempre sentito parlare ma non ci sono mai venuta, la luce del mare risplende in tutta la città!” le ragazze sono d’accordo, Kronhos si guarda attorno ma non commenta, Leonard si avvicina a Zeph e gli chiede –“Bene, che facciamo ora?” Zeph risponde –“Credo dovremmo andare subito a Lidiera, non c’è tempo da perdere!” Drakan sospirando interviene –“Finalmente si ragiona, credo che questa notte non dormiremo in albergo, andremo a combattere e a salvare i tuoi Zeph, penso che anche gi altri siano d’accordo…” il resto del gruppo non si oppone e i ragazzi chiedono indicazioni per raggiungere Lidiera. Dopo mezz’ora di cammino arrivano al villaggio, le case sono in realtà delle palafitte o baracche in legno, sul molo ci sono degli uomini che pescano e dei bambini che giocano. Rhea nota l’entrata della grotta ma un cartello indica che è vietato l’accesso ai non addetti. Leonard commenta –“mi sembra strano…non addetti a cosa…chiediamo informazioni…” Zeph ferma un passante e gli chiede perché non si può entrare in grotta, egli molto disponibile e simpatico risponde –“Salve ragazzi, da quel che ho capito la regina di Mille Seseu ha inviato quella guardia per proteggere l’entrata qualche settimana fa…nessuno sa perché però e non interessa più di tanto, la grotta è ormai abbandonata, porta ad un lago sotterraneo, ma ci sono troppe bestie e nessuno ci entra da tempo” Drakan risponde sgarbato –“La regina? Mi sembra strano, sei sicuro di quello che dici?” Rhea gli dà una sberla sul braccio e si scusa col passante, egli aggiunge –“Questo è quello che dice quella guardia reale che da guardiano all’entrata…provate a chiedere a lui!” i ragazzi ringraziano e si dirigono verso la guardia, Drakan commenta –“C’è qualcosa che non quadra, perché la regna dovrebbe mettere una guardia, e perché non ce lo ha detto?” Shana replica “L’unico modo per saperlo è andare a vedere” Zeph interviene –“Già, andiamo, presto!”. Giunti davanti alla guardia Zeph chiede –“Perché non si può passare?”- la guardia armata di lancia risponde –“Bisogna avere il permesso della regina di Deningrad…ma voi siete…” Drakan lo interrompe –“Tu lavori per la regina vero? Perché l’accesso è negato?” la frase risulta molto provocatoria, ma i ragazzi non intervengono questa volta, sentono puzza di fregatura anche loro come Drakan. La guardia risponde –“Si…lavoro per la regina…non si può passare perché stiamo ristrutturando la grotta…siete pregati di lasciarmi la corazza, le armi e i vostri oggetti o chiamo la sicurezza. Drakan irritato –“Non ti lasciamo un bel niente…perché dovremmo?” la guardia –“Sembrate sospetti e voglio perquisirvi…” Rhea interviene –“Noi sospetti?” Kronhos aggiunge –“Guardia me non piacere!” l’uomo inizia ad innervosirsi...-“Consegnate i vostri oggetti, ora!” Zeph pone la mano sul pugnale, Leonard sulla sua spada, nel frattempo Drakan irritato ma tranquillo continua “Adesso vuoi solo i nostri oggetti…prima volevi tutto…abbiamo il diritto di chiederti un documento che attesta il tuo lavoro, per quel che ne sappiamo puoi essere un estraneo che non sa cosa fare!” la guardia è sempre più nervosa –“Non ho nulla con me…tuttavia non potete passare!” Shana si inserisce nel discorso –“Vuoi vedere come passiamo?” la guardia replica a tono –“E’ una minaccia?”- Celine risponde per l’amica –“SI!” Drakan prosegue –“Se lavori per la regina sarai già stato al suo cospetto…” la guarda annuisce e Drakan continua…-“Allora descrivi come è il tappeto reale che conduce al trono!” Il nervoso della guardia si tramuta in paura, capisce che non può continuare a chiedere gli oggetti ai ragazzi e risponde –“Rosso, come tutti i tappeti reali…!” Drakan estrae la spada seguito da Zeph, Leonard, Kronhos e dalle ragazze. Tutti in coro gli urlano –“E’ blu!” Drakan prima di attaccare aggiunge “..per intonarsi con il resto del palazzo…muori impostore!” lo scontro ha inizio, altre guardie giungono dall’interno della grotta, gli abitanti guardano la scena da lontano ma non osano intervenire. Una decina di guardie si scontrano coi ragazzi, gli abitanti del villaggio chiamano i figli e si chiudono in casa, due guardie corrono verso Shana e lei cerca di difendersi, ma riesce ad occuparsi di una sola alla volta. Rhea infuriata raggiunge l’amica ed urla –“Codardi! In due grandi e grossi contro una ragazza!” detto questo genera una sfera d’acqua e la lancia in faccia ad uno dei due che indietreggiando fa cadere anche l’altro. Arriva Celine e dà il colpo di grazia ad entrambi, con una botta in testa. Nel frattempo Kronhos è alle prese con altre due guardie, entrambe si dirigono velocemente contro il gigante che distende le braccia, ferma le teste dei due e afferrandole le scontra provocando un suono sordo e due urli troncati a metà dalla loro perdita dei sensi. Zeph scaglia delle frecce posizionato su una roccia, ad un guerriero che sta per avvicinarsi alle spalle di Rhea, Leonard nel frattempo utilizza Drako per colpire un guerriero alle spalle di Zeph. E’ un continuo colpire e ringraziarsi a vicenda per l’aiuto, Drakan è alle prese con altri due ma sembra cavarsela molto bene, ad un certo punto una delle due estrae un incantesimo di luce che acceca l’uomo momentaneamente fino a quando il suo bracciale assorbe la luce. L’altro lo colpisce al fianco ma Drawol spuntato da una siepe li vicino lo arrostisce per bene. –“Grazie Drawol!” commenta Drakan, ora rimangono 3 avversari da combattere. Uno, quello a guardia dell’entrata, scappa nella grotta mentre gli altri due distraggono il gruppo con degli incantesimi. Viene scaturita una bufera di sabbia ma Leonard, su consiglio di Rhea, la contrasta parzialmente con una sfera energetica di vento. Nel frattempo Kronhos attacca uno dei due e lo stende, Drakan colpisce l’altro con una spadata e Drawol lo arrostisce. Finalmente l’entrata è libera e i ragazzi si addentrano nella grotta seguiti dal draghetto e dai commenti di Drako, contento per aver combattuto. –“Ottimo lavoro di squadra ragazzi!” esclama euforico Zeph -“Io non ho generato nessuna sfera, voglio tenermi forte per il rapitore…se lo prendo..! Andiamo!” continua il ragazzo. Drakan accarezza il draghetto per congratularsi con lui, ma non dice nulla. Le ragazze si raccontano contente il loro gioco di squadra femminile mentre Zeph e Leonard ripercorrono la battaglia loro e di Kronhos.
La grotta è molto buia, e non è illuminata da nulla. Rhea esclama -"Adesso comincio a sentire la mancanza di Atlas" il gruppo scoppia in una risata generale. Zeph chiede all'amica -"Ma tu non hai un kit di incantesimi? Non hai qualcosa che possa illuminarci il cammino?" Rhea replica -"Zeph...a volte sembri un genio, anche se non lo sei...me ne ero scordata!" la ragazza si toglie lo zaino ed estrae una specie di scatola. All'interno ci sono tante polverine e liquidi strani..."Mmm...non ricordo mai se ci vuole il fuoco oppure l'acqua, o forse entrambi..." Rhea è confusa e Celine le chiede -"Ma scusa non c'è il puro elemento luce?" Rhea risponde -"Certo, ma non è possibile metterlo in un kit di incantesimi in quanto non ha consistenza e non si può ridurre a liquido o polvere...devo solo ricordare la combinazione giusta...è da tanto che non ne faccio più! E di solito era Atlas ad occuparsi di quelli di luce...che nervoso!" Drakan sbuffa e si avvicina -"Devi mettere prima l'acqua e poi scioglierci dentro due polveri di fuoco, agitare per bene ed aggiungere il resto degli ingredienti che spero ti ricorderai!" Rhea allibita risponde -"Certo musone lo so, dovevo solo pensarci...ma tu come lo sai?" Drakan viene colto alla sprovvista, tutti lo guardano e si aspettano una risposta quindi decide di evitare la tecnica del silenzio -"Conoscevo un'alata...lavorava a Kadessa come te molto tempo fa"- Rhea euforica esclama -"Davvero? La conosco? Come si chiama?"- Drakan scocciato risponde -"No non la conosci, non lavora più lì da molto tempo..." Rhea insiste -"Dai dimmi come si chiama almeno, io è una vita che sono a Kadessa!" Drakan le urla contro -"E' MORTA! Smettila di insistere bambina! Finisci quell'incantesimo ed andiamo avanti, muoviti!" Rhea rimane allibita sia per la reazione di Drakan che per la propria continua insistenza fuori luogo, Celine e Shana si guardano ed abbassano lo sguardo, Kronhos fa finta di niente muovendo il piede e guardando in basso. Leonard osserva Drako e Drakan si gira dall'altra parte. Zeph sbuffa ed aiuta Rhea, l'incantesimo riesce, una sfera di luce si eleva sopra le teste dei ragazzi che proseguono fino ad arrivare ad un bivio. Rhea si avvicina a Drakan e parla -"Scusa...sempre la mia solita bocca larga...non volevo ferirti..." Drakan fa passare qualche secondo e poi risponde -"Non mi hai ferito...è solo che non voglio parlarne...ragazzi da che parte si va? Zeph, delle tue visioni ricordi qualcosa? Zeph??" Zeph osserva il bivio a bocca aperta e Leonard gli passa una mano davanti al viso per risvegliarlo "Ehm...si si ci sono, eccomi, è il punto esatto da cui iniziano le mie visioni, i particolari diciamo...Destra!" esclama il ragazzo stupito. I ragazzi proseguono e si trovano di fronte a parecchie scelte, ma è Zeph a guidarli senza problemi. Kronhos ad un certo punto esclama -"Io sentire passi dietro noi!" Shana gli risponde -"Sarà Drawol, prova a vedere!" Dal davanti Drakan comunica che il draghetto e con lui. Tutti si fermano, Celine si gira lentamente il resto del gruppo la segue. Si notano due occhi nell'oscurità, qualche metro più indietro. Si avvicinano sempre di più ed ognuno estrae le proprie armi. Leonard chiede a Drako se è pronto, stessa cosa fa Drakan rivolgendosi a Drawol. Il gruppo è pronto, l'essere si avvicina sempre di più fino a quando la luce lo illumina. Le ragazze sono schifate, i ragazzi quasi, si tratta di un orrendo piranha con le ali e i denti aguzzi molto lunghi. Dietro di lui con gran sorpresa arriva qualcos' altro, si tratta di un granchio delle dimensioni di una pecora, al buio fanno anche più paura. Il Piranha spalanca la bocca e lancia un getto d'acqua che colpisce Zeph, colto impreparato, allo stomaco e lo scaraventa a terra. Rhea urla il suo nome e va a controllare che stia bene. Il ragazzo è un po' confuso e Rhea esclama -"Ragazzi io aiuto Zeph, voi occupatevi di loro, io non posso usare la mia magia, sono del mio stesso elemento, non gli farei nulla. Leonard risponde -"Detto, fatto! Andiamo Drako!"- Drakan spedisce Drawol all'attacco e lo segue, tutti gli altri gli vanno dietro ed inizia lo scontro. Il piranha tenta di mordere Kronhos che gli si è gettato sopra con tutto il corpo. La pelle del gigante non viene minimamente lesa. Nel frattempo Celine e Leonard si occupano del granchio, questo spruzza acqua ovunque e Celine chiede aiuto all'amica. Shana scaglia una freccia e lo prende dritto in fronte, uccidendolo. Drakan combatte contro il piranha tenuto fermo da Kronhos, Drawol intanto lo arrostisce per bene. All'improvviso il mostro emana una scarica elettrica che disorienta il gigante e prende a volare per la grotta. Drakan urla -"Rhea, Leonard provate a vedere se riuscite a prenderlo" Zeph ormai si è ripreso e Rhea si libra in aria seguita da Leonard. Per qualche minuto gli volano dietro nel vano tentativo di prenderlo, ma è inutile, è troppo veloce. Anche Drawol si libra, ma la grotta è bassa e tutti e tre si scontrano in aria. -"Tornate giù tutti e tre, ho un'idea" urla Drakan e continua -"Tu Zeph pensi di poter generare una sfera di fuoco e tenerla ferma per un po?..." Zeph annuisce e si mette all'opera, Drakan si rivolge a Rhea -"Prepara un altro incantesimo di luce ma non lanciarlo in aria, tienilo pronto e al mio via lancialo ok?" poi si gira verso Leonard "Genera anche tu una sfera d'aria e lanciala al mostro solo al mio via..." dà ordini anche a Drawol e Shana -"Drawol prepara il fuoco, Shana tu prepara delle frecce!" Celine e Kronhos non capiscono e si guardano, Drakan mette all'opera anche loro -"Voi distraete il mostro e confondetelo, Kronhos alza Celine per aria, tu Celine minaccialo con le tue armi!" Drakan continua -"Bene fate come vi dico ora! Celine, Kronhos...ora!" I due con un ottimo lavoro di squadra attirano l'attenzione del mostro su di loro -"Shana, lancia delle frecce, non serve che lo miri e lo colpisci, è troppo veloce, devi solo farlo impazzire" Shana si mette all'opera, il mostro non capisce più nulla e spruzza acqua ovunque, Celine esclama -"Mi sta mizzando...un'altar volta, perché sempre io!" Drakan interviene -"Kronhos ora puoi tirare giù la ragazza" Kronhos obbedisce e Drakan genera una sfera di pura oscurità, Shana continua a lanciare le frecce e il mostro si dirige verso di lei. "Ora Leonard!" ordina l'uomo, Leonard lancia la sua sfera e il mostro viene spazzato via, -"Zeph, Drawol mirate subito!" continua Drakan lanciando la sua sfera portando l'oscurità nella grotta -"Via!" urla Drakan, Zeph e Drawol, come tutti del resto compreso il mostro, non vedono nulla ma avendo già mirato fanno fuoco e sentono un grido di dolore dell'essere. -"Vai Rhea!" ordina ancora Drakan, la ragazza esegue e la grotta si illumina di nuovo. Ora il piranha volante ha un ala mezza distrutta e vola pianissimo, quasi in fin di vita, Shana e Zeph scagliano una freccia a testa e lo colpiscono facendolo fuori dal tutto. Drakan si complimenta con tutti, nell'ultimo periodo hanno imparato a combattere in squadra e questa è un'arma vincente. Il gruppo esulta, compresi Drawol e Drako. Zeph esclama -"Ragazzi andiamo, di qua!" e il gruppo lo segue per i vari cunicoli fino ad arrivare al lago sotterraneo ghiacciato. -"Mamma! Papà!" Zeph scorge i suoi genitori imbavagliati e legati su di un sasso al centro del lago e corre verso di loro. Drakan lo ferma in tempo, "Zeph! L'acqua è congelata, potresti rompere il ghiaccio e sprofondare fermo!" Zeph è isterico e fa per trasformarsi in dragone, Rhea lo ferma -"E' sicuramente una trappola, i poteri di Dragone ti servono per il combattimento!" Zeph non capisce più nulla-"Rhea, Leonard, fate voi?" Drakan interviene -"Zeph! E' una trappola, aspettiamo e vediamo se salta fuori qualcuno!" Zeph guarda i suoi genitori negli occhi, loro si agitano e muovono la testa agitati. Rhea e Leonard si fissano negli occhi non capendo cosa fare, gli altri si guardano intorno. Non c'è nulla. Nessuno. Kronhos parla -"Non piacere me questo posto, troppo calmo e pericoloso io credere!" Celine aggiunge -"Sono d'accordo.." Tutti annuiscono e si guardano attorno. Drawol si accuccia a terra e il padrone esclama -"E' senz'altro una trappola, non avrebbe senso attirarci qui per salvare i tuoi genitori senza combattere con nessuno. C'è un motivo se li hanno presi. Rhea sdrammatizza -"Forse è Mikhail! Ha deciso che una sposa non gli basta più e vuole due sposi!" Zeph accenna ad un sorriso ma è preoccupato, negli occhi dei genitori vede paura e tristezza, poi esclama -"Al diavolo, se è una trappola non scatta fino a quando non mi avvicino a loro, quindi andiamo! Rhea, tu puoi rafforzare il ghiaccio col tuo potere?" la ragazza risponde -"Certo posso, ma devo trasformarmi per farlo in maniera forte e sicura" Drakan interviene -"Direi che forse è il caso di trasformarci assieme allora, adesso possiamo restare dragoni per più attacchi consecutivi, quindi dopo la tua magia puoi combattere ancora Rhea, vai!" Celine e Kronhos si guardano e si sentono un po' inutili. Leonard lo nota e si rivolge a loro -"Ragazzi, voi ispezionate la zona intanto, fatevi accompagnare da Drawol...se Drakan è d'accordo..." Drakan interviene -"Certo, ottima idea, al lavoro!" Zeph, Rhea Drakan, Leonard e Shana si trasformano. L'alata si solleva da terra e inizia a generare la sua magia di ghiaccio e dopo pochi secondi la scaglia sulla patina di ghiaccio che ricopre il lago, rafforzandola. I ragazzi camminano sul lago mentre Drawol e gli altri due ispezionano il luogo. Arrivano con cautela da Muriel e Anisia, che continuano a scrollare la testa. All'improvviso il soffitto crolla e grandi massi colpiscono il ghiaccio. Celine e Kronhos seguiti dal drago ritornano dov'erano prima di corsa. I dragoni se ne accorgono in tempo e si librano in aria, Zeph urla "Mamma, papà!" e va a recuperarli. Gli altri lo aiutano e tentano di non farsi colpire. Tutti assieme portano Anisia e Muriel a terra e li liberano. Abbracciano entrambi il figlio disperati e in lacrime, ringraziano tutti. Ricordano a Zeph di quanto gli vogliono bene e di quanto siano fieri di lui, poi cercando di calmarsi spiegano che sono in pericolo perché...non devono andare molto avanti col discorso...dal soffitto crollato si cala un alato coi capelli stranamente neri accompagnato da una decina si scagnozzi. l'alato esclama -"Che scena commovente..." i suoi alleati attivano un meccanismo che fa crollare tutte le uscite rendendole inaccessibili, Rhea irritata urla -"Almeno non sei Mikhail... pensi di poterci battere così...illuso!" Zeph aggiunge irato -"La pagherai...mamma, papà, avvicinatevi al gigante e al draghetto, vi proteggeranno...ok Kronhos?" Il gigante annuisce e si avvicina ai due un po' disorientati, Zeph lo ringrazia e va all'attacco. La battaglia ha inizio, Celine si unisce a Kronhos e combatte contro due scagnozzi che si avventano su di loro. Drawol la aiuta e il gigante tiene al sicuro i genitori di Zeph. Quest'ultimo si libra in aria e lancia una freccia all'alato che si protegge deviandola con la spada e commentando -"E' tutto qui quello che sai fare pescatore?" Zeph furioso ripone l'arco, estrae il pugnale e si getta in uno scontro corpo a corpo. Nel frattempo gli altri dragoni sono alle prese con gli scagnozzi dell'alato che urla -"Sapete qual'è il nostro obbiettivo..." uno di loro risponde -"Certo Nicholas!" Drakan colpisce quello che ha appena parlato con la spada e si accorge che è il guardiano della grotta, quest'ultimo lo offende e Drakan si libra in aria velocissimo, generando una sfera di oscurità. La lancia allo scagnozzo che preso alla sprovvista viene colpito e perde i sensi. Drakan commenta -"Odio chi mi sfida..." Leonard è in difficoltà, non è ancora abituato al potere del Dragone e Rhea, che combatte contro altri due scagnozzi, tra una spadata e l'altra gli urla -"Il potere dei dragoni aumenta le magie, genera una sfera del tuo elemento e lanciala ai nemici. Leonard ci prova e nota che la sua sfera assume una forma vorticosa, lanciandola colpisce due scagnozzi alati come fosse una bufera, facendoli volare nel lago e affogandoli. Drakan nel frattempo aiuta Shana a liberarsi di altri tre alleati di Nicholas. La ragazza se la cava bene, ma non riesce ancora a generare nessuna magia non possedendo alcun elemento. Ha capito che deve pensare al tutto e al niente, ma non riesce a concentrarsi nel caos della grotta. Si libera dei nemici usando l'arco e il combattimento copro a corpo. Celine e Kronhos se la cavano bene con l'aiuto del drago, i protetti sono terrorizzati e osservano il figlio. Zeph e Nicholas continuano a combattere, il ragazzo si allontana e con tutta la rabbia che ha in corpo genera una sfera di fuoco che si trasforma in un anello infuocato. Sorpreso di questa evoluzione lo lancia al nemico che rimane intrappolato e non riesce a muovere le braccia, con una risata satanica esclama -"Non mi terrà fermo a lungo...sono del tuo stesso elemento illuso..." Zeph rimane allibito, ma agisce comunque -"Ah si...beh, sei sopra il tuo elemento opposto..." L'anello sta per spegnersi a causa dell'opposizione con lo stesso elemento, Zeph si lancia contro il nemico e colpendolo forte alla testa gli fa perdere l'equilibrio del volo, Nicholas cade in acqua. Zeph si volta verso i compagni e vede che ormai quasi tutti gli scagnozzi sono sistemati...con un sorriso esclama -"Tutto qui!? E' stato fin troppo facile!" Il poter dei dragoni si affievolisce Zeph lo nota osservando i compagni che tornano umani, ma si rende conto tardi che sta succedendo anche a lui e cade in acqua. L'impatto con l'acqua durante la trasformazione in umano fa staccare il dragone dalla corazza di Zeph, Nicholas che non è affogato ma nel frattempo ha portato la testa in superficie, ne approfitta ed afferra la sfera tenendo la testa di Zeph sott'acqua esclamando -"Mi hai facilitato le cose...ora muori!" Rhea si rende conto di ciò che sta succedendo e seguita dagli altri, va a salvare il compagno. L'alato fuoriesce dall'acqua, e si libra in aria. I ragazzi cercano di aiutare Zeph privo di sensi a ritornare in superficie, i genitori urlano dalla disperazione e si avvicinano alla sponda. Approfittando della distrazione del gruppo Nicholas esce dal soffitto da cui è entrato, Drakan se ne accorge troppo tardi e lo lascia scappare, non consoce i cunicoli del soffitto e non sa dove portino, in ogni caso non può volare e Rhea e Leonard stanno aiutando Zeph. Poco a poco il ragazzo riprende conoscenza e sputa l'acqua bevuta. I genitori lo abbracciano, gli amici anche. Si congratulano tutti a vicenda per l'ottimo lavoro fino a quando Zeph comunica loro la brutta notizia -"Ragazzi...Nicholas mi ha rubato lo spirito del dragone!". Anisia lo abbraccia e gli dice che non ha importanza, l'importante è che lui e i suoi amici stiano bene. Drakan non è di quest'idea e infuriato prende a calci dei sassi che finiscono in acqua. zeph lo nota e si ricorda del suo sogno...Il resto del gruppo non sa cosa dire e come reagire, quindi non dicono nulla se non dispiacersi col ragazzo. Shana esclama -"Forza Zeph, l'importante è che stiamo tutti bene ed abbiamo salvato i tuoi genitori!" Muriel sorride e di rivolge al figlio -"Non conosco tutti i presenti ma sembrano delle ottime persone, grazie a tutti, davvero!" Anisia annuisce e ringrazia a sua volta. Zeph chiede informazioni ai genitori -"Ma come è successo tutto, spiegatemi! Voi state bene?" i due dicono di stare bene e raccontano dall'inizio. Erano in casa quando gli scagnozzi appena combattuti sono entrati fingendosi guardie reali, li hanno assaliti e portati via. Anisia e il marito continuano col racconto -"Ci hanno bendati e imbavagliati, messi su un carro e minacciavano con le armi tutti i cittadini che si opponevano, ci hanno portati qui dove quel Nicholas parlava di questi spiriti di dragone ai suoi scagnozzi e si riferiva ad un certo 'Supremo', che voleva averne alcuni, non tutti. Poi hanno organizzato questa trappola ed erano sicuri che sareste arrivati presto, perché tu Zeph sapevi...grazie al Supremo...così hanno detto. Alla fine, non abbiamo capito bene perché, ma hanno deciso che se non riuscivano, bastava rubare la tua sfera. Noi comunque stiamo bene, non ci hanno fatto del male...ci volevano vivi e integri per la trappola..." I ragazzi non capiscono chi possa essere il Supremo e perché voglia solo alcuni spiriti, ma soprattutto quali! Muriel si ricorda di aver sentito quali spiriti volevano, ma non ha capito il Perché. Si tratta di Fuoco, Non elemento e Oscurità. Drakan ha un'illumianzione "Ma certo! Ora si spiega perché vi hanno rapito e perché il capo delle guardie ha voluto scontrarsi con me...illuso...tu Shana ne avevi tre intorno!" Shana annuisce ed inizia a pensare, Zeph chiede ciò che si stanno domandando tutti -"Ma perché proprio questi tre e non gli altri...non capisco..." questo dubbio rimane e Celine interviene -"Ragazzi, a meno che non vogliamo restare qui in eterno dobbiamo trovare una via d'uscita..." Leonard aggiunge -"Già...le porte d'entrata sono bloccate, ma Kronhos..tu riusciresti ad abbattere le rocce?" il gigante risponde -"Io potere, ma alata dovere aiutare me, congelare rocce e rendere fragili" Rhea saltellando si avvicina all'uscita da cui precedentemente sono entrati e congela le rocce. Kronhos prende la rincorsa e si schianta contro la porta di roccia, distruggendola. I ragazzi escono con Anisia e Muriel, ormai è notte ed è buoi, gli abitanti offrono loro un pasto caldo ed un posto nella locanda...

Zeph
Drakan
Amministratore
Messaggi: 204
Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

Dopo aver riposato tutta la notte ed anche gran parte della mattinata seguente i ragazzi lasciano la locanda dove hanno pernottano e si dirigono al porto per aspettare l'arrivo della Furia Regina, sfortunatamente però hanno dormito molto ed il vascello della mattina è già passato, dovranno quindi aspettare fino a pomeriggio inoltrato prima che ripassi di nuovo. Il gruppo decide, quindi, di passare quelle ore dandosi all'ozio ed allo svago e mettendo ai voti le varie proposte vince, con una buona maggioranza, la spiaggia. La spiaggia è piacevolmente calda ed
accarezzata da una brezza marina, adatta per passare alcune ore nello svago più assoluto. Una volta giunti lì le ragazze si avvicinano all'acqua, affascinate dai giochi di luce e dalla sabbia finissima. Shana è la prima a togliersi le proprie calzature e l'armatura per immergere i piedi nell'acqua fresca. Anche Rhea e Celine la imitano e poco dopo iniziano a schizzarsi ridendo. I ragazzi invece ne approfittano per sdraiarsi e riposarsi. Drawol non si vede, probabilmente è al riparo nel fresco della foresta vicina alla spiaggia. Il proprietario del draghetto è, invece, come al suo solito in disparte a lucidare la spada ed a sistemare tutti le varie armi nascoste sotto i vestiti, un numero imprecisato di pugnali, alcuni da lancio altri no, le katane e lo spadone. I genitori di Zeph parlano col figlio e si fanno raccontare, fin nei minimi particolari, tutte le avventure che ha vissuto. –“Davvero hai potuto mangiare alla tavola della regina di Deningrad?” domandano sconvolti i genitori, mentre Zeph racconta del banchetto tenuto in loro onore. –“Si, è stata un'esperienza...” una quantità assurda di acqua si rovescia sulla testa del ragazzo ed una voce fin troppo conosciuta ghigna -“Come va Zeph? Adesso va un poco meglio? Prima ti stavi lamentando del caldo torrido” l'alata sta osservando il compagno ridendo, Zeph invece la fissa con odio e alzandosi dal tronco su cui si è seduto coi genitori borbotta -“Adesso me la paghi” e prima che Rhea possa fare qualcosa la afferra e la trascina verso il mare, dove la lancia senza tanti complimenti. Fatto questo torna dai genitori che lo stanno fissando allibiti –“Zeph se tratti così tutte le ragazze non troverai mai una fidanzata” lo ammonisce il padre lanciando un'occhiata a Rhea per vedere se sta bene. L'alata imperterrita esce dall'acqua e si dirige questa volta verso Leonard, che si sta rilassando con Drako
accanto, sdraiato sulla spiaggia. –“Figliolo, delle tre ragazze chi è la tua fidanzata?” domanda la madre osservando Celine, Shana e Rhea, la quale è finita per la seconda volta in mare buttataci da Leonard. Zeph diventa rossissimo, e balbetta –“Ma, mamma nessuna delle tre ovviamente, sono solo amiche!”- -“Se io fossi in te sceglierei la biondina”- suggerisce il padre in tono complice indicando Shana –“Muriel non dire così, secondo me la fanciulla con quegli strani capelli azzurrini è perfetta per il nostro Zeph”- afferma Anisia accennando con la testa Celine che, insieme a Shana, sta osservando le strane conchiglie che si trovano sulla spiaggia –“Sono certo che però la rossa darebbe una nota di vitalità al nostro Zeph”- continua imperterrito Muriel indicando Rhea, la quale ha avuto l'incauta idea di schizzare anche Drakan. Kronhos è l'unico ad essere graziato da Rhea. -“Ragazzina si può sapere perché stai facendo tutto questo?”- ringhia Drakan tenendola ferma per i polsi, Rhea non risponde troppo presa a ridacchiare vedendo Drakan bagnato dalla testa ai piedi e con i capelli appiccicati alla fronte –“Sono così divertente?”- sussurra Drakan inviperito –“Si”- sghignazza la ragazza continuando a ridere –“Comunque questa è la volontà di rompere le scatole a tutti i presenti”- spiega Rhea guardandolo con due occhioni innocenti. Adirato Drakan solleva la ragazza da terra e la trascina verso il mare, la ragazza oramai non si preoccupa più, il bagno l'ha già fatto due volte e ci si sta abituando. Anche Drakan si rende conto di questa cosa e devia improvvisamente decidendo di inventare una punizione un poco più originale –“Bene ragazzina, tu hai la volontà di rompermi le scatole, vediamo cosa accade quando questo succede a me”- e con un fischio fa accorrere il suo draghetto –“Drawol è tutta tua”- dice il ragazzo lasciando che il draghetto saluti Rhea nella sua solita maniera. –“Non vale, non puoi, che schifo...Drawol vattene. bleah .Drakan adesso basta ti prego”– implora Rhea cercando di allontanare inutilmente il piccolo drago
-“È la volontà di romperti le scatole, Rhea!”– afferma il ragazzo con un ghigno, lasciandola nelle grinfie del drago per ancora un po' di tempo. Dopo essere riuscita a sfuggire dal drago, Rhea decide che forse è il caso di darsi una risciacquata e per la terza volta nel giro di mezzora si ritrova immersa nell'acqua del mare. – “Rhea non sei stufa di fare il bagno?”- domanda Celine con un sorriso mentre raccoglie delle conchiglie dalle strane forme e le confronta con quelle che ha trovato Shana. –“Ragazze l'acqua è bellissima piuttosto non capisco come facciate voi a resistere ad una nuotata”- dice la ragazza facendo loro cenno di unirsi a lei. Le due ragazze la fissano sconvolta e le urlano –“Ma sei pazza? Qui davanti a tutti? E poi i vestiti resteranno bagnati quando dovremo andare sulla furia regina”- -“Fate come preferite, io resto ancora un poco qui in acqua”- e detto questo inizia ad andare verso il largo. Drakan nel frattempo è tornato a lucidare la sua spada ed i genitori di Zeph parlano ancora con figlio – “Zeph perché non ti fidanzi? Hai tre splendide ragazze qui e tu non le consideri minimamente, anzi una la butti persino in mare” - lo rimprovera la madre Anisia fissando le figure di Celine e Shana che continuano ad esplorare la spiaggia. –“Perché non mi interessano mamma, sia Shana che Celine penso siano innamorate di qualcun altro e Rhea”- -“La rossa sta con lo scontroso”- finisce il padre male interpretando quello che vuole dire il figlio –“Oh Muriel hai ragione come ho fatto a non capirlo subito? È chiaro come il sole che tra i due c'è del tenero”- -“Del tenero? Rhea e Drakan?”- domanda sconvolto Zeph che non riesce a concepire nulla di più assurdo –“Vi state sbagliando, io volevo solo dire che Rhea per me è come una sorella”- si affretta a precisare Zeph per soffocare sul nascere i pettegolezzi dei suoi genitori e le conseguenti domande indiscrete –“Come sarebbe a dire che quei due non stanno assieme, è chiaro come il sole, guardali!”- dice poi il padre indicando Drakan e Rhea. L'alata sta offrendo qualcosa a Drakan come in segno di pace –“Tieni, ti ho portato un regalo per dimostrarti che non sono arrabbiata con te”- dice allungando qualcosa nel pugno chiuso –“Che cos'è?”- domanda Drakan annoiato –“Una sorpresa, chiudi gli occhi e dammi la mano”- dice Rhea sorridendo il più dolcemente possibile –“Non sono stupido, mi rifiuto di chiudere gli occhi”- la fredda Drakan concentrandosi sulla spada - Hai paura, hai paura - lo canzona Rhea ridacchiando –“Mi stai dando del codardo?” - -“Certo!”- Drakan è disperato, non sa più cosa fare, sa che se rifiuta verrà preso in giro a vita, mentre se accetta non sa che cosa potrebbe succedere, Rhea continua a cantilenare in maniera fastidiosa. –“Ragazzina ricordati che sei responsabile delle tue azioni”- l'ammonisce il ragazzo chiudendo gli occhi e tendendo la mano. Senza perdere tempo Rhea appoggia delicatamente il regalo sulla mano di Drakan e inizia a fuggire ridendo. Drakan è indeciso se aprire gli occhi o lasciare perdere, il regalo di Rhea è gelato, probabilmente un pezzo di ghiaccio. Aprendo gli occhi si ritrova in mano un se stesso in miniatura, la piccola copia lo ritrae bagnato, coi capelli tutti sul viso ed un'espressione cattiva –“Sei davvero molto buffo!”- gli urla Rhea facendogli una linguaccia da lontano –“Sei terribilmente infantile”- si limita dire Drakan buttando la statuina sulla sabbia e lasciandola sciogliere, ignora completamente l'alata, almeno fino a quando lei non urla –“Sai che sembravi un micio bagnato? Meoww, Meoww, micino. Ecco come ti chiamerò adesso!”- Drakan si passa una mano sugli occhi. La tentazione di strangolare la compagna è fortissima e al secondo miagolio Drakan scatta in piedi e afferra Rhea, che nel frattempo gli si era avvicinata, e se la carica in spalla come un sacco di patate. -"Vediamo chi è il micio, adesso ti porto in cima alla scogliera e poi ti faccio precipitare”– afferma serissimo Drakan scatenando in Rhea solo una risata –“Posso ricordati che sono un'alata? Quindi so volare e la tua minaccia non mi spaventa”– conclude ridacchiando –“Però non mi offendo se vuoi portarmi in braccio fino lassù, volevo andarci ma nessuno mi vuole accompagnare, Kronhos dorme, Leonard è troppo stanco, le due ragazze preferiscono cercare conchiglie e cose simili sulla spiaggia, Zeph parla coi suoi genitori. mi manca Atlas”- afferma lei ridacchiando –“Vacci da sola alla scogliera allora, io ho da fare”- commenta Drakan rimettendola a terra –“Dai musone, hai solo da lucidare il tuo spadone, andiamo su”- insiste Rhea prendendolo per un braccio e provando a trascinarlo. –“Ragazzina lasciami in pace”- ringhia Drakan liberandosi –“Sei noioso sai”- -“Credimi non c'è nulla alla scogliera solo una storia molto triste”- afferma Celine che si è avvicinata ai due ragazzi –“Che storia? Sei già stata qui?”- -“Si, tempo fa, me la raccontò un vecchio pescatore del luogo”- dice Celine, Drakan è felice pensando che dopo il racconto Rhea lo lascerà in pace, nel frattempo Zeph ed i suoi genitori hanno sentito la discussione e si avvicinano incuriositi. Leonard e Kronhos invece dormono e nessuno dei due si sveglia in tempo per sentire la storia –“Mi ha raccontato che molti anni fa, c'era un villaggio, situato sulla scogliera, era un piccolo villaggio il nome non lo so, sta di fatto che vi abitavano anche due giovani amanti. La loro storia era però ostacolata, come succede spesso, dai genitori di entrambi i ragazzi. I ragazzi tentarono di fuggire più volte ma non ci riuscirono mai, a causa delle numerose spie che li circondavano. Inoltre la ragazza era stata promessa in sposa al vecchio signore di queste terre. Una notte i due ragazzi decisero di risolvere la situazione, disperati si avvicinarono al ciglio della scogliera e si fissarono negli occhi, poi tenendosi la mano si lanciarono nel vuoto. Si narra che la vecchia balia della ragazza vide tutto, ma i corpi dei due ragazzi non vennero mai più ritrovati. Quindi tutti gli abitanti del villaggio pensarono che i due ragazzi fossero riusciti a fuggire e ritennero sempre che la balia fosse pazza. Però ogni anno, il giorno della scomparsa dei due amanti, la scena si ripete e due figure perlacee si lanciano dalla scogliera, sparendo però prima di arrivare a toccare i massi sul fondo”- termina Celine lasciando tutti quanti di stucco –“Mi sembra tanto una favoletta per bambini”– commenta Drakan atono guadagnandosi le occhiatacce di tutti. –“Dobbiamo avviarci la Furia Regina arriverà fra poco”- dice Shana cambiando discorso avviandosi verso il porto. Il gruppo la segue, tutto sono silenziosi e riflettono sulla storia che Celine ha loro raccontato. Giunti al porto incontrano un gruppo di pescatori, i quali stanno aspettando l'arrivo della nave. Rhea sta ancora riflettendo sulla storia e decide di chiedere delucidazioni –“Scusate voi, sapere nulla della casa della scogliera?”- un paio di pescatori si voltano verso Rhea e rispondono –“Certo, è una vecchia leggenda, si dice che”- -“No, no grazie so cosa dice, ma vorrei sapere se è vera o no”- - “Nessuno lo sa con sicurezza ma moltissimi pensano che siano semplicemente una leggenda”– risponde l'altro pescatore –“Non è un po' troppo macabra?”- chiede Shana stupita –“Si tratta di una leggenda dell'isola, alcune storie di fantasmi sono ben più crude”- fa notare Celine -“Ma allora tu lo sapevi che era solo una leggenda! - la accusa Leonard , Celine si limita ad un sorrisino e dice –“L'unico che ha capito tutto e subito è stato Drakan, non c'è gusto con lui”- -“Anisia, Muriel immagino che dobbiate tornare a casa, se vi fa piacere vi accompagniamo”- afferma Shana rivolgendosi ai genitori di Zeph, tutto il gruppo è favorevole ma Drakan si oppone a questa cosa sostenendo l'inutilità del viaggio a Xanto -“Cosa vorresti che facessimo? I cattivi di turno sono scappati senza lasciare tracce, nessuno li ha visti, nessuno sa chi siano. Si sono spacciati per delle guardie reali e nessuno ha chiesto nulla”- lo rimbecca Rhea stufa delle continue lamentele del ragazzo -“Ragazzina quello che sto dicendo è che ci stiamo inutilmente allontanando da qui, dove magari, se qualcuno si impegnasse un poco di più, potremo trovare degli indizi che ci conducano al loro covo”– ringhia Drakan incattivito indicando i compagni. Effettivamente nessuno degli altri sembra molto preoccupato di quello che è successo il giorno prima, considerando anche la mattinata passata sulla spiaggia, Drakan non ha tutti i torti nel lamentarsi –“Mi pare che nemmeno tu ti sia ammazzato di fatica per cercare degli indizi, dai Drakan, non penserai di certo che dopo aver rubato lo spirito quelli siano ancora qui sull'isola, sono alati non hanno bisogno della Furia Regina per spostarsi”- fa notare Rhea –“hanno avuto a disposizione molto tempo per fuggire dall'isola, e nessuno ci assicura che non avessero una loro imbarcazione”- -“Questa volta devo dare ragione a Rhea, qui non troveremo nulla, serviva semplicemente un posto isolato per impossessarsi degli spiriti e magari per ucciderci”- aggiunge Leonard -“Inoltre quest'isola non offre molte risorse come campo base per un'attività belligerante e malefica come quella che stiamo cercando”- fa notare Drako, che si è appena risvegliato –“Poi è difficile infiltrarsi in quest'isola senza far nascere sospetti, a meno che non si venga come guardie reali o turisti”- rincara Zeph, pensando alla realtà di Xanto. Drakan è disperato, ma non potendo fare altro accetta di salire sulla Furia Regina ed accompagnare i genitori di Zeph. Drawol viene imbarcato sulla nave nel solito modo, mentre i ragazzi attraversano la passerella principale e giungono sotto coperta, giunti lì vengono avvisati che, a causa di una tempesta in avvicinamento, la Furia Regina si fermerà al porto di Donau fino alla mattina seguente. –“Non è un grosso problema, passando per le terre fiorite dovremo riuscire a raggiungere Serdio e quindi Xanto”- propone Celine –“Si, con una mezza giornata di cammino dovremo arrivarci senza molti problemi”- commenta Shana. Anche gli altri sono d'accordo e i genitori di Zeph li ringraziano per la loro gentilezza. Il viaggio procede senza particolari eventi. Drakan è sparito, in giro per la nave probabilmente, Rhea Celine e Shana stanno guardando il panorama: il mare è scuro a causa delle nubi tempestose che si addensano in lontananza, ed i raggi del sole cercando di lacerare il velo di nubi con meravigliosi giochi di luce. Leonard tiene compagnia ai genitori di Zeph raccontando delle sue avventure, Zeph ascolta interessato anche se molti degli aneddoti li conosce già. Leonard è un gran narratore, ogni volta che racconta una sua avventura riesce a catturare l'attenzione di tutti con il suo carisma. Kronhos invece decide di stare sdraiato per evitare che il mal di mare lo assalga. La nave giunge in porto senza intoppi ed una volta scesi dalla nave i ragazzi si avviano verso una locanda di Donau, intenzionati a comprare delle scorte di cibo per il viaggio verso Serdio. Dopo la breve spesa i ragazzi si dirigono verso le terre fiorite –“Sento odore di pioggia”- commenta Rhea fissando i nuvoloni neri che avanzano minacciosi -“Sei un genio”- commenta Zeph sarcastico affrettando il passo –“Penso sia inutile correre abbiamo un troppa strada da fare, è inevitabile”- fa notare Drakan con la sua solita calma -“Me no piacere pioggia”- afferma Kronhos per nulla contento della situazione -“Mi associo a Kronhos”- afferma Zeph, seguito a ruota da Leonard -“Ma siete dei bambini, due gocce d'acqua non hanno mai ucciso nessuno”- ridacchia Rhea incurante dell'avvicinarsi della tempesta –“Zeph che cos'è quello strano animale?”– domanda Anisia indicando un mostriciattolo nero appena uscito dai cespugli -“Penso sia un Krotal”- commenta Drakan guardandolo di sfuggita –“Scusate ma non vi sembra familiare?”- domanda Shana fissandolo –“Ha qualcosa in bocca”- osserva Celine –“Strano, cosa potrebbe essere... è il diario!”– esclama Leonard attirando l'attenzione di tutti i presenti, il Krotal decide di tornare nei cespugli e con un balzo inizia a fuggire –“Se ve lo lasciate scappare è la fine”– ringhia Drakan precipitandosi all'inseguimento e seguito da tutti -“Voi restate qui, anzi tornate a Donau ed aspettate che passi la tempesta, veloci, ciao vi voglio bene, a presto”- e con queste parole Zeph si allontana dai genitori, lasciando Anisia e Muriel inebetiti. Tutto il gruppo sta seguendo il mostriciattolo, Drawol non riesce a rincorrerlo bene fra la boscaglia in cui si è rifugiato ed anche i ragazzi non hanno vita facile. Nel frattempo la tempesta è iniziata, complicando ulteriormente le cose, tuoni e lampi invadono il cielo, mentre la pioggia annebbia la vista dei ragazzi. –“Dov'è andato?”- urla adirato Drakan con le katane in mano ed un'espressione tutt'altro che amichevole dipinta sul volto –“Non lo so, penso che sia fuggito, è impossibile ritrovarlo in queste condizioni”- strilla Rhea di rimando, sovrastando un tuono –“NO, dobbiamo trovarlo”- ringhia il ragazzo fissando Rhea con uno sguardo spiritato –“Drakan, così non risolvi nulla, anche il Krotal è in difficoltà con questo tempo, ma noi lo siamo di più”- cerca di spiegare Rhea, ma Drakan non la ascolta e si inoltra nella boscaglia con passo deciso, Rhea lo segue, Drawol è lì vicino e sta annusando inutilmente intorno per trovare qualche traccia. Un lampo rischiara tutt'intorno, sono in mezzo agli alberi e del mostro non c'è traccia. La situazione di Celine e Shana non è migliore, le quali insieme a Leonard sono nei presi di una palude. Kronhos è fuori dalla boscaglia aspettando che il mostro esca allo scoperto, Zeph si è trovato invece in una radura, un lampo rischiara la zona e Zeph vede un groviglio di zampe che si dimena nel mezzo della radura, un altro lampo e riconosce la sagoma di un lupo e quello che doveva essere il Krotal. Urlando come un disperato Zeph sovrasta il rumore del vento e della tempesta, tutti gli altri accorrono, Drawol illumina la radura. Il lupo ha il muso sporco di sangue e il diario è abbandonato vicino al Krotal, prima che uno dei ragazzi riesca ad recuperarlo il lupo lo afferra e si volta verso i ragazzi. –“Dai bello dammi quel diario”- sussurra Zeph fissando il lupo negli occhi –“forza dai”- Drakan è pronto ad uccidere il lupo per prendere il diario, ma si blocca quando vede che questi, zoppicando si avvicina a Zeph e lascia cadere il diario ai suoi piedi. Senza che nessuno dei ragazzi abbia bisogno di dire nulla, il gruppo si dirige verso una vicina grotta dove al riparo dalla tempesta possono parlare senza dover sgolarsi e rimetterci le corde vocali. Il lupo segue i ragazzi, sempre zoppicando, nessuno lo teme perché è lo stesso lupo che li ha aiutati in passato. Finalmente i ragazzi riescono a mettersi al riparo nella grotta, il primo a parlare è Drakan che con un sussurro commenta. –“Finalmente, dopo tutto questo tempo…”- e si avvicina al diario, Zeph oramai è arrivato a fidarsi del compagno e gli porge il diario chiedendo -“Per favore dì a Drawol di curare il lupo, è ferito”- Drakan fissa Zeph intontito, poi esaudisce la richiesta di Zeph rimanendo però concentrato sul diario. La ferita del lupo è profonda, la zampa del lupo è totalmente rossa a causa del sangue, i fianchi sono coperti di graffi ed escoriazioni. Il draghetto si avvicina insospettito al lupo e dopo averlo annusato e controllato per bene si prepara ad eseguire il comando di Drakan, nelle fauci del drago si crea una potente luce bianca che investe il lupo totalmente, nascondendolo alla vista dei presenti, lentamente la luce inizia a risplendere sempre di più per poi iniziare ad affievolirsi, quando il fascio di luce scompare il lupo è guarito ma si è addormentato. Stessa cosa fa Drawol, affaticato dalla ricerca e dalla magia appena compiuta. I due animali vengono messi al riparo, dopo aver fatto questo tutto il gruppo si raduna attorno a Drakan che ha aperto il diario ed ha iniziato avidamente a leggere.
~ Queste righe sono state scritte per tramandare la storia dei Dragoni, se le stai leggendo significa che la storia vi ha richiamati e che quindi il mondo è nuovamente in pericolo ~ legge Drakan ad alta voce, per far sentire ai compagni –“Il mondo è in pericolo?”- domanda allarmata Celine, che come tutti i presenti non ha finora percepito questa verità –“Si, altrimenti i dragoni non sarebbero stati chiamati”- la zittisce acido Drakan continuando a leggere, Celine nel frattempo si è sporta per leggere e con sorpresa esclama -“Drakan ti stai inventando tutto, qui c'è scritto ~ Chi si vanta del proprio potere scompare davanti a chi il potere lo possiede davvero ~ perché ti stavi inventando il contenuto?”- tutti guardano stupiti Drakan non capendo il motivo di questa farsa –“Ma che cosa stai dicendo?! Sei tu quella che si sta inventando il contenuto del diario”- le ringhia il ragazzo mettendole il diario sotto il naso, Rhea si avvicina e sbigottita commenta –“Celine mi dispiace ma Drakan ha ragione, qui c'è scritto quello che ha detto lui”- -“Non è vero Rhea”- interviene Zeph –“Celine ha letto giusto, perché stai dando ragione a Drakan?”– domanda poi fissando la compagna stupito –“Io ti dico solo quello che vedo, Shana tu che cosa vedi? E tu Leonard?”- chiede Rhea rivolta ai due amici, Kronhos sta in disparte, non sapendo leggere la scrittura umana non può aiutare molto. Shana e Leonard danno ragione a Rhea. La discussione continua fino a quando Drakan non riprende a leggere ~ Solo chi possiede lo spirito del drago può avventurarsi per questa lettura, infatti solo gli eletti hanno il diritto di sapere la vera storia dei dragoni ~ -“Avevamo ragione entrambi”- commenta Rhea sorridendo a Zeph ed a Celine ~ Noi dragoni abbiamo di proposito mischiato le leggende e la vera storia, questo per evitare che tutti andassero a caccia degli spiriti, sarebbe stato pericoloso che un tale avvenimento succedesse, in questo caso tutti gli spiriti sarebbero andati persi in fondo al mare o venduti a prezzi esorbitanti. Peggio ancora sarebbe stato se fossero stati scambiati per dei gioielli e quindi continue ruberie ne avrebbero minato la salvezza e non avremo potuto preservarli per voi Nuovi Dragoni. Gli spiriti sono importanti solo per i dragoni, gli altri non devono sapere come sono fatti ne devono conoscere i loro poteri, grazie alle nostre conoscenze nei vari reami abbiamo ottenuto che la nostra storia fosse confusa e variata. Però voi nuovi dragoni dovete sapere la verità ed è così che iniziò ~ la storia procede raccontando parte della prima guerra dei Draghi, ai tempi di Melbu Frahama i commenti si sprecano, coloro che possono leggere sono rapiti mentre i tre ragazzi che ne sono esclusi possono solo ascoltare –“Che storia avvincente, Rose e Zieg si amavano davvero molto”- commenta Rhea rapita dal racconto della storia d'amore fra Zieg e Rose –“Rhea mi raccomando infierisci pure”- commenta Zeph contrariato, ora come non mai, di aver perso il dragone –“Spirito di ordino di far leggere questa storia anche a Zeph, Celine e Kronhos”- esclama Rhea sarcastica ed aggiunge –“Zeph se funzionasse lo farei subito…” – ma la ragazza non finisce la frase che un fascio di luce fuoriesce dal libro, le parole che prima erano impresse sulla pagina ora sono scritte sulla facciata di pietra della grotta, ed anche Kronhos riesce a leggere e capire cosa vi è scritto. –“Visto Rhea che bastava così poco?”- sorride Zeph felice di poter leggere. La lettura riprende dall'inizio, per giustizia verso i compagni e continua per tutto il diario senza sosta. Tutta la storia dei primi e dei secondi Dragoni è racchiusa in quelle pagine ed i ragazzi le stanno letteralmente divorando. Nessuno osa più commentare, tutti sono troppo presi a leggere delle avventure di Dart, Shana, Meru, Hascel, Rose, Mirando, Kongol, Albert e Lavitz. Tutto è raccontato con cura fino alla grande esplosione dove morirono Zieg e Rose. Le ragazze hanno le lacrime agli occhi quando hanno finito di leggere l'epilogo di quella storia d'amore iniziata tredicimila anni prima. Adesso anche la storia di Dart e Shana sentita a Neet sembra ridicola. I ragazzi non se ne sono resi conto ma hanno passato in quella caverna molte ore, fuori la tempesta si è placata, i genitori di Zeph hanno raggiunto Xanto e dove sono stati accolti da tutti gli abitanti del villaggio, la Furia Regina è potuta ripartire, ma di tutto questo i ragazzi sono all'oscuro, in compenso hanno potuto leggere la vera storia dei loro predecessori filtrata dalle leggende e dalle invenzioni. A fine lettura sul diario appaiono le seguenti parole ~ Una parte del vostro destino si compirà quando avrete raggiunto la terra dei giganti ~ senza bisogno di discutere sulla prossima meta i ragazzi si rimettono in cammino

Rhea
Rispondi