Il ritorno dei dragoni

Seguito della storia scritta dai fans
Drakan
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-“Ora capisco cosa vuole fare! VIA! VIA!! VIA TUTTI, nascondetevi!!” sono le parole di Led rivolte agli amici e alla carovana. La maggior parte dei soldati capisce in fretta e riesce a nascondersi dietro alcune rocce, la principessa Elen prende a correre per seguirli ma sfortunatamente inciampa in un’armatura lasciata a terra da qualcuno. Così facendo attira l’attenzione della gigantesca creatura, che si volta verso di lei. Zeph colpisce la bocca del mostro con una freccia, ma essa si disintegra a contatto con la luce che sta per essere sprigionata. Atlas non si rende conto di quel che accade perché sta cercando di risvegliare Rhea. Led non ci pensa due volte e, dicendo tra sé e sé -“Non te lo permetterò brutta bestia!” inizia a correre, si trasforma in dragone e si lancia davanti alla principessa, facendole da scudo. Il grande mostro china la testa ed è sempre più deciso a scagliare il suo raggio mortale. Rhea si sveglia, Atlas si gira per guardare, Zeph e Alexander iniziano a correre, la carovana è indecisa sul da farsi, tutto accade in una frazione di secondo. Ormai la creatura è a pochi metri da Led, che prontamente si lancia contro la bocca del mostro conficcandogli la spada nel palato. Nello stesso istante il raggio luminoso viene scagliato, Leonard trafigge la schiena del mostro che cade a terra con un tonfo e Led viene scaraventato a 20 metri di distanza.
-“LEEEEEEEDDDDDDDDDDDD!” è l’urlo disperato dei compagni, Zeph e il Re cambiano direzione e si dirigono verso Led, Rhea in lacrime riunisce tutte le forze che non ha e in lacrime corre dall’amico, Elen la segue urlando, la carovana è impietrita, Leonard lascia la spada nel dorso del mostro e raggiunge l’amico a terra, seguito da Atlas. Rhea è la prima a raggiungere Led
-“Led no! No! ti prego reagisci, tu sei forte non lasciarci ti prego! Ora ti porteremo da un dottore e tutta sarà apposto!” il povero ragazzo riesce appena a sussurrare alcune parole -“R…hea!” la ragazza gli stringe la mano, la principessa Elen si accascia sul suo petto e scoppia a piangere singhiozzando
-“Led ti prego, non morire così! Non morire per avermi salvato!!” Anche Zeph arriva in lacrime e dice
-“Non azzardarti a morire! Led combatti ti prego!” Atlas abbraccia Rhea e cerca di calmarla, Leonard non ha parole solo lacrime, il Re Alexander cerca di consolare e alzare la sorella, Led:
-“Am..ici miei! Non preo…preoccupate..vi per…per me! E’ arri..vata la mia..mia ora! Sie..te stati la c…cosa più bella ch..e mi sia mai...capit..capitata!! Portate a…a termine…la …missione! Elen, ti…ti ho sempre amata…dal primo ista..nte che ti ho…vista! Add…Addio!” Le mani di Rhea ed Elen si stringono sempre di più a quelle di Led, la principessa si china e bacia l’amato sulle labbra
-“Anche io ti amo Led, non..non…NOOOOOOOOOOO!” la principessa scoppia a piangere, Rhea urla
-“LED LED, NOOOO!” e scoppia a piangere, pure Zeph e i compagni scoppiano in urla e pianti ancora più forti. Gli unici rumori sono i singhiozzi degli amici del povero Led, disteso a terra morto e circondato dai suoi compagni di viaggio. La stessa natura sembra ammutolita, il lutto è totale, nessuno osa parlare, nessuno si muove da quel luogo, nessuno parla, nessuno ha la forza di fare nulla! Il ragazzo che fino a poco tempo fa era vivo e felice ora non è più nulla. Una luce di un colore non ben definito si sprigiona dal petto di Led, il dragone torna ad essere umano, lo spirito incolore si solleva in aria e cade a terra. Zeph lo recupera e senza dire una parola lo stringe tra le mani cadendo a terra disperato. Dopo un’interminabile mezz’ora, Rhea infuriata si scaglia contro il corpo morto del mostro e lo prende a calci, estrae dalla schiena di quest’ultimo la spada di Leonard e lo colpisce fino a quando Atlas non la prende per abbracciarla e calmarla, Rhea -“Perché! Perché! Non doveva succedere non doveva succedere!” Alexander abbraccia la sorella, è l’unico che riesce ad aprir bocca
-“Led ha combattuto fino alla morte per salvare Elen, le parole non possono bastare, il ricordo che avremo di lui sarà eterno, Sarà creato un mini-museo con i suoi oggetti e una grande statua in suo onore! Fletz sarà dedicata a questo eroe!” Elen lo abbraccia più forte e Zeph si alza da terra, Leonard non sa proprio cosa dire, non conosceva bene Led ma la sua morte lo ha turbato moltissimo. Controvoglia e sconvolto il gruppo raccoglie 1500G tra i resti del mostro e un bracciale color ocra e dorato. Il corpo di Led viene posto su una barella improvvisata e portato a Fletz. Durante il tragitto un’ombra nella foresta attira l’attenzione del gruppo, che sfortunatamente sente solo dei rami spezzarsi ma non riesce a distinguere cosa sia.
–“Non è la prima volta che ho l’impressione che qualcuno ci segua….” Afferma Zeph. Giunti alla capitale, il re convoca una conferenza nella piazza della città, spiegando a tutti i cittadini gli avvenimenti e seppellendo il corpo nel cimitero della cittadina con una degna cerimonia. I pianti degli amici continuano, riposano nelle torri del castello e la mattina dopo al risveglio, ognuno spera che tutto sia stato un sogno, che Led li chiami per andare a colazione assieme, ma purtroppo non è così! Dopo la colazione il Re convoca il gruppo per conferirgli altri 1500G e un bracciale verde di difesa M Dall’elemento Aria. Spiega loro che quello lasciato dal mostro gigantesco era di difesa M dall’elemento Terra. Dopo una notte di ricerche su alcuni libri antichi, Elen ha identificato il mostro come Virago, ma solo poche informazioni erano disponibili, anzi solo un’immagine sbiadita. La povera principessa è super-depressa e raramente esce dalla sua stanza, saluta il gruppo e chiede loro di portare a termine la missione in nome di Led, ora devono scoprire il motivo di tutte queste malvagità, e trovare il diario per riuscirci. Re Alexander:
-“La Furia Regina vi aspetterà a Donau, non partirà senza di voi, spero riusciate nel vostro viaggio, potete saltare la fermata alle isole e sbarcare direttamente a Mille Seseu. I sovrani di ogni capitale saranno avvisati del vostro eventuale arrivo e sarete accolti senza problemi. Buon viaggio e buona fortuna!!” I ragazzi stanno per uscire dalla città, riposati fisicamente, stanchi e sconvolti interiormente.

Zeph
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Messaggio da Drakan »

Il gruppo è diretto verso Mille Seseu, ancora sconvolti dall'accaduto e sempre più certi di essere seguiti... In effetti, una persona che li seguiva c’è. Questa è Celine, una ragazza incaricata dal re di Bale di seguire il gruppo, e aiutarlo se ci fosse stato bisogno. Ma non potè intervenire contro quella gigantesca statua di roccia. Dovette assistere alla morte di Led. Anche se avesse voluto non avrebbe potuto fare nulla contro quel mostro. Visto che il re tiene molto a lei, se fosse morta avrebbe provocato un dispiacere enorme al re e lei questo non lo vuole... Per questo ora segue il gruppo senza farsi notare. Dopo qualche giorno il gruppo arriva a Donau dove li aspetta la Furia Regina, la nave con qui devono salpare per Mille Seseu. Celine precede il gruppo a Donau e si dirige al porto dove si trova la Furia Regina, vi sale. Intanto il gruppo, raggiunta Donau, riposa prima della partenza. La mattina seguente i ragazzi si dirigono alla Furia Regina, e con loro grande sorpresa, trovano Celine a bordo ed iniziano a chiedere informazioni. Rhea: -“Ciao, Tu chi sei?”
Celine: -“Io sono Celine, un incaricata dal re di Bale di seguirvi... Scusate se non mi sono fatta viva prima ma... Non potevo dirvi subito che il mio re è preoccupato per voi...”
Zeph: -“Non preoccuparti... Sei la benvenuta tra noi”
Celine: -“So di quel che è successo a Led... Mi dispiace.. Io volevo aiutarlo ma non avrei potuto.. Mi dispiace...
Rhea: -“Su su.. non dispiacerti se non potevi fare niente e inutile morire per nulla no?” Rhea sorrise cercando di nascondere il dolore
Zeph: -“Ok dobbiamo far partire la nave!!”
Rhea: -“Aspettate, vediamo di spartirci questi Gold tra di noi poi questi bracciali.....sento che Tu Celine sei elemento Terra ti do questo bracciale di difesa contro gli attacchi d'Aria, che tu Leonard sei Aria quindi ti do questo bracciale di difesa contro gli attacchi Terra e questo va ad Atlas il bracciale di Forza che prima era di Led.

Celine
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Arrivati sulla Furia Regina, molto disperati per la morte di Led, partono per compiere la missione. Partiti, Rhea comincia a dire
–“Ma perchè è successo, Led non ha fatto niente di male!!” e Zeph risponde
–“Il destino nasconde cose crudeli.” e Atlas ribatte
–“Rhea, noi conosciamo cosa può provocare il destino, quindi non arrendiamoci.” Dopo aver trascorso un bel po’ di tempo, vanno tutti a dormire. Rhea non riesce a dormire, perché è molto disperata, quindi rimane sveglia tutta la notte. Ma durante la notte, non è tutto tranquillo, infatti, dopo tanti sussurri di tenebre, c'è qualcosa che sale piano piano da un lato della nave. Atlas, si sveglia di scatto, e sente questa forza vitale, ma anche Rhea la sente, gli altri no perché sono umani. Rhea e Atlas dicono contemporaneamente
–“che cos’è?, sento qualcosa camminare” Atlas raggiunge Rhea, e dice
–“Hai sentito anche tu dei passi?” e Rhea risponde
–“si” I due, fanno un giro della nave e non vedono nessuno. Ma dopo un po’, i due si danno la mano e, con i loro poteri di alati, individuano il mostro. Fanno una battaglia, che fortunatamente, finisce immediatamente. Dalla battaglia ricavano 300 gold. Rhea esclama contenta
–“E vai, c'è l'abbiamo fatta!!!” e Atlas dice tra se e se
–“Speriamo continui così, perché se pensa di nuovo a Led, diventa triste” I due vanno a letto. Il giorno seguente arrivano a Furni, ma c’è poco tempo, si deve svolgere immediatamente la missione, quindi escono dalla città e giungono davanti alla foresta.

Atlas
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Una volta avviatisi nella foresta Zeph chiede
–“Questa è la foresta sempreverde giusto?”
Leonard: -“Esatto… dobbiamo passare di qua per arrivare al passaggio fino alla foresta degli alati”
Zeph: -“Ho sentito che questa foresta è un labirinto… voi sapete che strada dobbiamo prendere?”
Rhea: -“Vuoi scherzare?!? Ti ricordo che io e Atlas siamo alati!!!” Risponde Rhea bruscamente. –“Questo luogo lo conosciamo benissimo”
-“Ach… mi sono dimenticato che eravate del posto” Dice Zeph arrossendo. Dopo un po’ di tempo che il gruppo cammina silenziosamente godendosi il paesaggio guidato da Rhea…
Celine: -“Scusate ma è una mia impressione o qualcuno ci osserva?”
Atlas: -“In effetti l’avverto anch’io questa sensazione… ma ormai ci sono abituato… sarà colpa della tensione”
Rhea: -“Già… è da quando siamo partiti da Bale che ho questa sensazione”
Celine: -“Esatto ma prima era fondata… ero io che vi seguivo a distanza, ora invece” Crack!!!… un rumore di rami rotti nella boscaglia fa mettere sull’attenti gli eroi che impugnano prontamente le armi e stanno pronti a qualsiasi evento…
Leonard: -“Guardate!!! Là… tra i cespugli” indica un cespuglio alla loro sinistra sembra ci sia qualcosa che si muove,
Zeph: -“Lasciate fare a me… l’ultima volta che ho visto un cespuglio muoversi ci siamo scontrati con un uccellino con la luna storta… questa volta lo faccio secco prima che ci attacchi.” Detto questo scocca una freccia proprio al centro del cespuglio ma non accade quello che si aspettano… infatti un ruggito proviene dal cespuglio ed un piccolo drago salta davanti a loro piuttosto arrabbiato seppur la freccia non abbia nemmeno scalfitto la sua dura pelle.
-“E questo ti sembra un uccellino?!?” chiede Celine impreparata
–“Direi proprio di no” risponde Zeph mentre con tutto il gruppo gira su se stesso a causa del drago che gli sta girando intorno con fare minaccioso
–“UN MOMENTO!!!” grida Rhea –“Zeph non ti ricordi? Questo è il draghetto che ci ha aiutati quando combattevamo con Diaspra!!!”
Zeph: -“E’ vero!!! Ma cosa ci fa qua? Come ha fatto a seguirci?”
Rhea: -“Non so… ha le ali… forse ci ha seguiti volando… ma non chiedermi perché… ora il problema è calmarlo”
Leonard: -“Non vi preoccupate. Ci penso io, lo attacco frontalmente e voi ai lati… se facciamo tutto veloce e senza errori lo uccidiamo senza problemi.”
Zeph: -“Aspetta!!! Questo draghetto non è cattivo… è semplicemente impaurito…come ti sentiresti tu se qualcuno ti tirasse delle frecce?”
Celine: -“A parte il fatto che la freccia gliel’hai tirata tu… ora cosa vuoi fare? Non credo che lo calmerai a parole.”
Zeph: -“A parole no… ma se ben ricordo è un draghetto molto goloso” Detto questo prende lo zaino in mano e ne estrae un panino, il draghetto sentendo odore di cibo si incuriosisce e cambia atteggiamento… Gli porge il panino ed il draghetto gli si avvicina molto cauto per afferrarlo –“Visto? È bastato un panino per calmarlo” dice Zeph avvicinandosi sicuro al draghetto… Intanto il drago ha già fatto sparire il panino tra le sue fauci e vedendo lo zaino di Zeph a pochi centimetri dal muso ne approfitta e con uno scatto che spaventa il gruppo si appropria dello stesso e ne svuota in pochi secondi il contenuto
–“NOOOOOOO!!!!” Grida furiosamente Rhea –“E’ la seconda volta che ci freghi il cibo. Questa volta non la passi liscia… te la faccio pagare!!! Razza di bestiaccia” Detto questo si lancia verso il draghetto che impaurito comincia a correre lungo uno dei sentieri li vicino seguito da Rhea più furibonda che mai, seguita a sua volta dal resto del gruppo che non riesce a fermarla… dopo una lunga corsa si ritrovano in una radura, tutti senza fiato e con il draghetto che intanto è sparito nella foresta
Zeph: -“Rhea anf… basta… fermiamoci qui anf anf… non c’è la faccio più”
Rhea: -“D’accordo anf… fermiamoci qui anf sono sfinita pure io… SFINITA E AFFAMATAAAAA… MALEDETTO DRAGOOOO… SE TI PRENDO TE LA FACCIO PAGAREEE… MI SENTIIII???” Continua ad inveire… intanto gli altri hanno già posato le loro cose e si preparano a passare la notte li visto che ormai si fa sera e non ha scopo proseguire
Atlas: -“Ecco qua dice Atlas passando del cibo che teneva nascosto nella sua borsa non è molto ma almeno non andiamo a dormire a stomaco vuoto” Celine: -“Magra consolazione… il draghetto s’è fregato proprio lo zaino di zeph dove tenevamo le provviste comuni”
–“Io volevo ucciderlo ma qualcuno mi ha fermato” dice leonard guardando Zeph di traverso
–“Vuoi dire che ora è colpa mia?” Ribatte Zeph,
Rhea: -“Calmi, calmi… mangiate e tacete… domani mattina facciamo provviste qua vicino”
Celine: -“A proposito… dove ci troviamo?
Rhea: -“Dall’altra parte di dove dovevamo andare… correndo dietro al drago siamo andati fuori strada… accidenti a lui” continua a brontolare.
-“Vabbé… pazienza, vado a dormire… ci vediamo domani mattina” dice Zeph sistemandosi alla bene meglio ai piedi di un albero seguito dagli altri…
stump… Stump… STUMP…
Leonard: -“Rhea… lo senti anche tu questo rumore sordo?”
Rhea: -“Huu?!? Risponde rhea assonnata”
Leonard: -“Questo rumore… come di passi… ma passi pesanti”
–“Se è il draghetto di prima in cerca di guai questa volta li trova di sicuro” dice Rhea alzandosi di scatto ed impugnando la sciabola guardando nella direzione dei passi, Rhea: -“Ehm… ragazzi… abbiamo un problema…”
Celine: -“Un problema? Che tipo di problema? Chiede celine ancora mezza intontita sbadigliando”
Rhea: -“DEL TIPO… GOOOOLEEEMM” A causa dell’urlo di Rhea tutti si alzano improvvisamente mettendo mani alle armi e restando di sasso davanti al possente golem.
–“Ma tu guarda chi si rivede…” dice sarcasticamente il golem –“Ho perso un sacco di tempo a cercarvi… vi ricordate di me? Poco prima di Lohan ci siamo incontrati e mi avete fatto molto male… oggi io farò molto male a voi AHAHAHAHAH… e questa volta non riuscirete nemmeno a scalfire la mia armatura” dice soddisfatto il golem che si batte sul petto e mette in risalto la sua nuova armatura blu scura molto più robusta di quella di bronzo,
Leonard: -“Non so chi tu sia ma armatura o no ti uccideremo!!!” Detto questo attacca con la sua grande spada puntando al ventre del golem che però risponde mettendo davanti l’immenso scudo che usa anche per scaraventare Leonard qualche metro più in la,
Zeph: -“LEONARD… NOOO… stai bene?” Leonard si rialza lentamente in piedi un po’ stordito –“Ora ci provo io” dice Zeph mirando al cuore e scoccando diverse frecce una dietro l’altra in rapida successione… ma il golem sorprendentemente veloce nel manovrare lo scudo le ferma tutte restando indenne,
Rhea: -“Accidenti, dall’ultima volta è molto migliorato… se vogliamo avere qualche speranza di batterlo dobbiamo prima oltrepassare quello scudo… proverò ghiacciandolo” detto questo attacca direttamente lo scudo del golem invocando il suo elemento e ghiacciando lo scudo,
Golem: -“E adesso? Cosa speri di aver ottenuto? Illusa AHAHAHAH” Ora Celine prova ad attaccarlo con la sua spada ma fa la stessa fine di Leonard finendo a terra rovinosamente e ferendosi ad un braccio nella caduta… ora è la volta di Atlas che fa finta di correre verso il golem già pronto a fare la stessa mossa che ha fatto con Leonard e Celine, ma all’ultimo momento Atlas spicca il volo e lo attacca dall’alto, il golem, preso di sorpresa, cerca di contrattaccare con la sua nuova spada ma per fortuna di Atlas riesce solo a ferirlo seriamente ad una gamba mentre il suo attacco finisce in un nulla di fatto… ora è di nuovo la volta di Leonard che ripresosi della botta di prima fa infiammare la spada e punta dritto sullo scudo del golem ancora ghiacciato... purtroppo però il suo attacco si conclude con una grande scia di scintille che non fa altro che sciogliere il ghiaccio che Rhea aveva formato… in più si trova proprio a portata del golem che vedendolo senza difese ne approfitta per attaccarlo con la sua spada… quando sembra che per lui non ci sia più speranza Zeph gli si lancia addosso facendo andare il colpo del golem a vuoto e spingendo fuori tiro Leonard.
Leonard: -“Grazie Zeph… credevo di esser arrivato al capolinea”
Zeph: -“Aspetta a ringraziarmi… se non lo uccidiamo qui al capolinea ci finiamo tutti!!!”
Rhea: -“Hei voi 2… tornate qui… Zeph trasformiamoci in dragoni… è la nostra unica speranza” Zeph annuisce e insieme a Rhea si trasforma in dragone sotto agli occhi di Leonard, Celine ed Atlas che restano stupiti,
Rhea: -“Zeph… dobbiamo alternarci, io attacco col ghiaccio e tu con il tuo elemento fuoco… vedrai che alla fine lo battiamo” Zeph: -“Non so… sono a malapena in grado di fare una sfera…”
Rhea: -“DEVI RIUSCIRCI!!!…” Intima Rhea –“Conto su di te”
Zeph: -“Daccordo Rhea, c’è la metterò tutta… dopo di te” Detto questo Rhea attacca lo scudo del golem con un incantesimo di ghiaccio 10 volte più potente del precedente ghiacciando anche parte del braccio del golem che si sta innervosendo vedendo la potenza dei 2 aumentata di molto… intanto Zeph si è concentrato e dopo aver creato una sfera di fuoco molto grande la scaglia con tutta la forza che ha sullo scudo sciogliendo il ghiaccio, -
“Quanto siete stupidi!!!” Tuona il golem –“Non vedete che sprecate solo energia? Siete finiti!!!”, appena finita la frase lancia un potente incantesimo facendo piovere grosse pietre sui nostri eroi ferendo gravemente Leonard, Atlas e Celine privi di armatura che sono impossibilitati a combattere e indebolendo Zeph e Rhea che invece sono protetti dalla robusta corazza dragone,
Rhea: -“Forza Zeph… ancora una volta… non ci resta altro da fare” ma proprio quando sta per lanciare di nuovo l’attacco, Rhea ritorna allo stato normale così come Zeph, Rhea: -“NOOOO… proprio adesso no!!!”
Golem: -“Cosa c’è? Avete perso la vostra baldanza?”
Zeph: -“E adesso cosa facciamo?”
Rhea: -“La stessa cosa che abbiamo fatto prima… solo che la faremo da esseri umani” ora Rhea ripete l’attacco di prima ghiacciando lo scudo e subito dopo anche Zeph attacca con la fiammata benché questa volta siano più deboli di prima ma questa volta con grande felicità dei 2 sullo scudo si intravede una crepa
–“NO… non è possibile? Come avete fatto?” Risponde incredulo il golem… -“Ma non sperate di aver vinto… io sono ancora tutto intero a differenza vostra”
-“Sarai anche intero ma una volta senza scudo sei indifeso… forza Zeph” incita Rhea ancora più forte di prima –“Ancora un attacco ed è fatta!!!” ma il golem li anticipa
–“Ora è finita per voi AHAHAH” detto questo attacca i due con la spada che fanno appena in tempo a spostarsi e farsi solo ferire dal golem Golem: -“Accidenti… sono veloci queste formiche… ma tanto non potete sfuggire ai meteoriti” infatti lancia di nuovo un altro incantesimo come il precedente e questa volta Rhea e Zeph sono senza l’armatura e vengono feriti… Atlas, Leonard e Celine sono privi di sensi sul campo di battaglia, Zeph non riesce nemmeno ad alzarsi e Rhea sta a malapena in piedi con la vista annebbiata,
Rhea: -“Ragazzi mi dispiace ammetterlo… ma qui solo un miracolo può salvarci”
Golem: -“illusa… non c’è miracolo che regga… preparati perché la prima a morire sarai tu” Il golem si avvicina a Rhea, solleva la grande spada e si prepara ad attaccare la ormai rassegnata Rhea…
-“Hei scimmione… facile prendersela con le ragazzine vero? Uccidi me se ci riesci” dice un uomo uscendo dalla foresta affiancato dal draghetto.
–“E tu chi sei?” Chiede il golem a quell’uomo con i capelli neri e lunghi, un cappotto scuro che lo ricopre dalla testa ai piedi, ed una grande spada blu sulla schiena
–“Non ha importanza chi sono ti basti sapere che tra pochi minuti sarai morto”
–“Hei ma cosa succede? È forse la notte degli illusi questa?” dice il golem abbassando la spada ed avvicinandosi al nuovo nemico con fare sicuro
–“Drawol” dice l’uomo riferendosi al draghetto –“Dai una bella scaldata al nostro amico…” a questo punto il draghetto inspira violentemente e lancia una fiammata incredibile che colpisce in pieno lo scudo del golem, che si è messo velocemente in difesa, arroventandolo e facendolo diventare di un rosso vivo
-“Sniff sniff… è odore di carne alla piastra quello che sento?” dice sghignazzando rivolto al golem che insieme allo scudo si è visto arroventare anche l’armatura che copre il braccio procurandogli grandi ustioni
Golem: -“Che tu sia maledetto… vieni qui e fai il gradasso solo perché hai un drago che ti difende… prova ad attaccarmi tu se sei capace”
–“Non aspetto altro…” risponde l’uomo mostrando un sadico sorriso… si avvicina, estrae la grande spada che porta sulla schiena, prende una boccetta contenente una magia di fuoco e la versa sulla spada incendiandola violentemente… ed infine si getta con tutto il suo peso puntando sullo scudo del golem,
-“AHHHHHHHH” urla straziato il golem quando la spada dell’uomo vestito di nero taglia in due il suo scudo come fosse burro e con esso anche il suo braccio e parte dell’armatura provocando ferite mortali al golem,
Golem: -“C.. come hai fatto?”
–“Te l’avevo detto che presto saresti morto… te lo sei già dimenticato?… Ed ora manterrò la promessa” Detto questo si porta sul fianco del golem e si prepara a decapitarlo,
-“Ahahahah… lo sai che presto morirai vero?” Dice il golem ormai rassegnato al suo destino,
-“Sicuramente dopo di te…” è la risposta secca dell’uomo,
Golem: -“NO ASPETTA” ZACKK! la lama si abbatte sul collo del golem tagliandogli di netto la testa
–“Troppo tardi…” dice sarcasticamente l’uomo che poi si volta ad osservare i ragazzi distesi a terra. Poi vi si avvicina e li mette distesi vicino ad un albero poco lontano… nota che Leonard, Celine, Atlas e Zeph sono privi di sensi e con ferite gravi, mentre Rhea è quasi svenuta ed a mala pena riesce ad intravedere i contorni dell’uomo e chiedergli con molta difficoltà chi sia… ma prima di una risposta sviene –“Drawol… resta qui e fa la guardia… che non gli succeda niente!” Raccomanda l’uomo al draghetto. Il draghetto si apposta vicino agli eroi ed osserva sparire nella foresta quello che sembra essere il suo padrone.
La mattina seguente i cinque si svegliano più doloranti che mai emettendo lamenti senza riuscire a muoversi.
Rhea: -“Ragazzi… siete tutti vivi?”
Zeph: -“Credo di si… ma preferirei non esserlo… mamma mia che male…”
Leonard: -“Cos’è successo? Non ricordo niente… come ci siamo salvati?”
Atlas: -“Non so… ricordo solo Rhea e Zeph che si sono trasformati in dragoni…”
Celine: -“A proposito… questa dovete spiegarcela”
Rhea: -“Eheheh… non ti preoccupare… te la spiegherò appena riuscirò a capire cosa è successo… quando stavo per morire un tizio spuntato da chissà dove ci ha salvati uccidendo il golem.”
Sslurpp… il draghetto dà una grossa leccata alla faccia di Rhea che schifata grida
–“MA CHE SCHIFO!!! Toglietemi sto coso di dosso… qualcuno mi aiuti”
Zeph: -“Hey… da dove rispunta fuori quel draghetto?”
Rhea: -“Non so… è tornato ieri col tizio che ti ho detto prima… insomma qualcuno me lo toglie di dosso? Mi ha consumato la faccia a forza di leccarla”
Zeph: -“Spiacente… ma nessuno di noi riesce a muoversi… siamo tutti rotti”
–“Drawol!!! Lasciala stare” e subito il draghetto si allontana mettendosi a sedere li vicino
–“Chi sei?” chiedono in coro i ragazzi… ma l’uomo senza rispondere getta in mezzo a loro una borsa con dentro del cibo.
–“Se volete li c’è la vostra colazione”
Rhea: -“Scusa ma non vedi che non riusciamo nemmeno ad alzarci? Lo scontro di ieri è stato molto duro per noi”
-“Quante storie per qualche graffio… e poi Atlas dovrebbe essere in grado di curarvi” Atlas: -“Non sono in grado di curare me stesso in queste condizioni… figurarsi gli altri”
–“Ok, ho capito…” risponde seccato l’uomo –“Pensaci tu Drawol” Quindi l’uomo ordina al draghetto che è di elemento luce di curare i ragazzi e lui prontamente obbedisce… ora che i ragazzi sono guariti dalle loro ferite sono sopraffatti da una grande fame e si avventano sulla borsa di cibo portata dall’uomo… il draghetto ovviamente si fa sotto cercando di prendere qualcosa anche lui ma prontamente il suo padrone lo richiama all’ordine… intanto l’uomo taglia un braccio al golem, lo infilza con la punta della spada e si siede su un albero caduto
–“Drawol, vieni qui… ben cotta mi raccomando…” il draghetto dà una generosa fiammata sul braccio cucinandolo, l’uomo ringrazia e assaggia la carne del golem sotto lo sguardo dei ragazzi che si sono fermati inorriditi a guardare
-“PHTU’… che schifo… questo golem non è buono nemmeno come colazione… Drawol è tutto tuo se ti fa piacere” Il draghetto non si fa ripetere la cosa due volte che si avventa sulla carcassa del golem togliendo in tutta fretta l’armatura ormai rotta in più parti e lo cucina con una bella fiammata… i ragazzi stanno per vomitare alla vista del banchetto del drago ma la fame è troppa ed in pochi minuti spazzolano tutto,
Rhea: -“Scusa ma posso chiederti chi sei?”
–“Diciamo che sono un amico”
Rhea: -“E’ tuo il draghetto?”
–“Si, si chiama Drawol… voi che fate da queste parti? Mi sembra che siete diretti al passaggio verso la foresta degli alati” dice l’uomo cambiando discorso per non rispondere alla prossima domanda di Rhea,
Leonard: -“Niente di speciale…” dice Leonard anticipando Rhea per non farle dire la verità –“Stiamo solo andando a trovare la sua famiglia”
–“Sei un bugiardo Leonard…” esclama diventando serio l’uomo, -“Non prendermi in giro… non siete qui per una rimpatriata… siete qui per qualcosa di più importante…” dice l’uomo osservandoli tutti negli occhi spaventandoli –“Più precisamente per un diario…” I ragazzi impauriti non sanno più che fare,
Leonard: -“Come fai a sapere cosa facciamo e come ci chiamiamo?”
–“Non sono affari tuoi” gli intima
–“Si può sapere chi sei o cosa vuoi da noi?” Risponde duramente Celine nascondendo la paura
–“Potete chiamarmi Drakan” Detto questo gli spiriti dei dragoni in possesso dei ragazzi si illuminano ed escono dalla borsa e dalle tasche di Rhea e Zeph mettendosi a girare vorticosamente davanti a loro, lo spirito rosso torna a Zeph spegnendosi, stessa cosa fa lo spirito azzurro che va da Rhea, mentre lo spirito blu scuro si avvicina lentamente a Drakan che sussurra -“Aspettavo da tantissimo tempo questo momento” e lo spirito gli si posa tra le mani… ed in quel momento lo spirito emana una forte luce blu scura, luce che emanano anche gli occhi di Drakan che cade all’indietro svenuto, Zeph:
-“Oh oh… Drakan? Ti senti bene?” I ragazzi gli si avvicinano senza sapere cosa gli sia successo esattamente… anche Drawol che intanto ha finito di mangiare il golem si avvicina al suo padrone.
Leonard: -“E adesso?”
Rhea: -“Non so… suggerimenti?”
Atlas: -“Aspettiamo che si risvegli… anche perché lo spirito gli si è consegnato di sua volontà… un motivo ci sarà di sicuro.”
Rhea: -“Concordo. Dopo qualche minuto Drakan spalanca gli occhi e si alza di scatto spaventando i ragazzi… prende in una mano la spada, nell’altra lo spirito di dragone oscuro e pronuncia una strana frase in una lingua antichissima che i ragazzi non conoscono, la spada e lo spirito si mettono a fluttuare nell’aria davanti a Drakan che continua a pronunciare quelle strane parole simili ad un rito… ad un certo punto lo spirito si unisce alla spada alla fine dell’impugnatura ed un grande bagliore blu investe tutto costringendo i presenti a chiudere gli occhi… quando riescono di nuovo a vedere Drakan tiene in mano la sua grande spada che ora emana dalle sue lame una forte fiamma blu scura
Drakan: -“Finalmente… dopo migliaia di anni la grande spada dello spirito del drago oscuro è di nuovo completa” e subito dopo una luce blu investe Drakan che si trasforma nel dragone oscuro e si stacca da terra stando a un metro d’altezza… pochi istanti dopo ritorna normale, rimette la spada nella sua custodia dietro alla schiena ed esclama: -“Forza!… mi sembra che avete un diario da trovare” incamminandosi passa vicino a Drawol che ha due lacci che gli pendono dalle fauci… Drakan li afferra estraendo della bocca del draghetto un sacchetto con dentro 2000G, Drakan: -“Drawol… ti ho sempre detto e ripetuto di stare attento a quello che mangi… Tieni Rhea… questi sono vostri” e lancia in piena faccia il sacchetto abbondantemente sbavato con i G a Rhea che ringrazia seccata per essere stata di nuovo sbavata,
-“Hey aspetta!!!” Urla Zeph a Drakan che intanto si sta allontanando, i nostri eroi prendono in fretta le loro cose e raggiungono Drakan che sta gia andando verso il passaggio per la foresta degli alati.

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Messaggio da Drakan »

Il gruppo cammina oramai da diverso tempo nella foresta, Atlas e Rhea guidano i compagni attraverso i sentieri chiacchierando allegramente. Leonard racconta a Zeph e ad Atlas le sue avventure, Rhea felice di non essere più la sola ragazza del gruppo parla allegramente con Celine, l’unico che non apre bocca è Drakan che sembra impegnato a camminare. Rhea decide di scoprire qualcosa in più sul nuovo entrato, così gli si accosta e con tono allegro esclama
-“Il gatto ti ha mangiato la lingua?” lo sguardo che Drakan le lancia la fa rabbrividire e le risponde
-“Ragazzina, non credere che, solo perché vi ho aiutato, sia disposto a sorbirmi le tue chiacchiere” Rhea ci rimane malissimo e Zeph, accorgendosi della situazione, urla
-“Quanto manca alla foresta Rhea?” Riavutasi dalla risposta brutale di Drakan la ragazza grida di rimando
–“Non molto, oramai dovremo esserci, ecco. Arrivati!” esclama indicando il passaggio tra due alberi. Felici di essere giunti a destinazione i ragazzi si apprestano ad entrare quando un urlo li raggela
-“Fermi dove credete di andare?” i ragazzi si girano e si trovano di fronte un paio di guardie.
-“A giudicare dalle insegne dovreste esser della guardia reale di Mille Sesau” dice Atlas -“Che cosa abbiamo fatto?” nel frattempo Drakan, innervosito dal ritardo, inizia ad irritarsi
-“Non credo abbiate il potere di fermarci” esclama portando la mano alla schiena ed impugnando la spada, Rhea interviene prontamente
-“Perdonatelo, è un ragazzo impaziente e scorbutico, ma non farebbe del male ad una mosca” dice con un sorriso ai soldati, e lanciando un’occhiataccia a Drakan lo intima -“Se non la pianti di fare così vedi come ti riduco!”
-“Comunque” esclama Celine –“Che cosa possiamo fare per voi? Non ci pare di aver infranto alcuna legge” i soldati imbarazzati esclamano
-“Certo che no, vogliate scusarci se vi abbiamo assalito in questa maniera, ma voi siete gli eroi che hanno salvato Fletz dai mininto?”
-“Si siamo noi” risponde Zeph abbastanza stupito
-“Zeph non mi dire che sei meravigliato di quando corrono veloci le notizie” esclama Leonard ridendo, poi rivolgendosi ai soldati -“Per caso è successo qualcosa a Mille Sesau?” le guardie rimangono confuse dalla schiettezza del giovane e rispondono
-“Effettivamente la regina di Mille Sesau avrebbe piacere di parlarvi riguardo una questione di vitale importanza”
-“Bene allora che aspettiamo?” esclama Atlas entusiasta -“Andiamo subito ad aiutare la regina!”
-“Il vostro obbiettivo non era il diario?” domanda tagliente Drakan che, appoggiato ad un albero, sembra essersi calmato
-“Di certo il diario non scappa!” risponde Rhea fissandolo con ostilità -“Quindi portateci pure dalla regina”. I soldati soddisfatti di aver compiuto la loro missione scortano i ragazzi a palazzo. Durante il cammino Drakan si accosta a Rhea e sussurra
-“Mi stai irritando ragazzina, non tirare troppo la corda, le conseguenze potrebbero non piacerti”
-“Pensi davvero di farmi paura?” bisbiglia lei di rimando
-“Dovresti averne, dovresti averne molta di paura. Ed ora dimmi, prima hai avuto il coraggio di minacciarmi. Citando le tue parole “vedi come ti riduco” devo forse ricordarti che ho sconfitto il Golem?” il sorriso sardonico che compare sul volto di Drakan spaventa Rhea che esclama
-“Ti rendi conto che stavi per far fuori due guardie reali? Vorresti per caso avere il regno di Mille Sesau contro di te? Io non ci tengo, e per il tuo bene, fino a quando viaggerai con noi ti conviene pensare prima di agire, l’impulsività non ti porterà da nessuna parte!” Drakan scoppia in una risata ironica
-“E tu vorresti darmi delle lezioni di buone maniere? Ragazzina, non hai la minima idea di chi sono io” e detto questo si allontana
-“Adesso fai il misterioso? Credi davvero di spaventarmi con queste frasi fatte?” gli urla dietro Rhea arrabbiata.
-“Dai Rhea non ci pensare” la consola Celine -“Sono quasi convinta che quella di Drakan sia tutta una maschera, ma dimmi com’è la foresta degli alati?”
-“È un posto bellissimo, e poi ci sono un sacco di cose interessanti” e la ragazza si lancia in una dettagliata descrizione della foresta, dei suoi abitanti e di tutto il resto. Nel frattempo Zeph, Leonard ed Atlas parlano con le guardie
-“Qual è il problema?” domanda Leonard con la solita spigliatezza, le guardie imbarazzate si limitano a rispondere di non saperne molto, solo la regina ne è al corrente. Intuendo l’imbarazzo dei soldati di fronte a questa domanda Atlas svia il discorso
-“Le principesse di Mille Sesau come stanno?”
-“Le giovani principesse godono tutte di ottima salute, solo la più giovane, Sabina è irrequieta, non sopporta molto bene gli obblighi imposti dall’etichetta. La regina da la colpa all’età. In fondo 16 anni sono pochi per pretendere che si comporti come una donna”
-“16 anni? Non credevo che la principessa fosse così giovane” esclama Atlas Piacevolmente sorpreso, nel frattempo le guardie chiedono ai ragazzi
-“Se volete possiamo fermarci a mangiare qualcosa, il vostro cammino non è stato semplice e sarete sicuramente affaticati” i ragazzi accettano immediatamente e mentre i soldati organizzano un semplice pasto Rhea esclama
-“Sembri piacevolmente sorpreso Atlas, pensi di poterla conquistare?” senza riflettere Zeph aggiunge
-“Beh Led aveva conquistato Elen…” sul gruppo cala il silenzio, Zeph inizia ad inveire mentalmente contro la sua linguaccia, Leonard scuote la testa mentre Celine fissa il terreno. Atlas invece osserva Rhea cercando di capire la sua reazione e pregando che non abbia una ricaduta. La ragazza è pietrificata, Drakan, sorpreso di questa reazione urla
-“Ehi ragazzina ti sei trasformata in una statua di sale?” Celine colpita dall’insensibilità di Drakan esclama
-“Lasciala in pace, non vedi che sta male? Nemmeno io conoscevo bene Led ma …..” e scuotendo la testa inizia a piangere silenziosamente. Leonard le si avvicina e mettendole un braccio sulle spalle per consolarla dice
-“Dai ragazzi, Led ci ha salvati, è morto come un eroe e non credo che vorrebbe vederci così abbattuti” Rhea, però, non è consolata da queste parole e inizia a singhiozzare in preda ai ricordi, Drakan fissandola esclama
-“Cosa pensi di ottenere piangendo? Di certo il vostro amico non tornerà …” il dolore di Rhea si tramuta in rabbia all’istante, una rabbia cieca e furiosa. È arrabbiata perché si rende conto che per quanto cinica e fredda, quella è la verità. -“Forse le mie lacrime non lo faranno tornare” mormora la ragazza, poi iniziando a strillare -“Ma almeno ho dimostrato di avere un cuore, cosa che tu non possiedi!” per tutta risposta Drakan dice
-“Non mi serve un cuore” questa affermazione è come una doccia fredda per Rhea che oramai in preda ad una furia cieca urla
-“Come puoi dire questo? Tu non sei umano”
-“Ci ha mai detto che lo sono?” la risposta ironica di Drakan fa scoppiare letteralmente Rhea che gli lancia contro un incantesimo. Anche se è stato colto alla sprovvista Drakan non ha difficoltà ad evitare il colpo e afferrando i polsi della ragazza le ringhia -“Smettila di fare la pazza!” Rhea però è sorda a tutto e cerca di trasformarsi in dragone. Complice il lungo viaggio, però, la ragazza ottiene solo una potente luce azzurra che abbaglia i presenti. Infine cade svenuta tra le braccia di Drakan, il quale, preso di sorpresa la afferra per le spalle e la adagia a terra. Nel frattempo Leonard e Celine calmano le guardie, che spaventate da quello che stava accadendo volevano intervenire. Atlas e Zeph, dopo aver valutato la situazione, decidono di lasciare che se la sbrighino da soli, Atlas comunque le si avvicina un momento e sfilandosi il mantello fa per coprirla. Drakan lo fulmina dicendo -“Rischi di morire congelato, faccio io” e togliendosi il cappotto copre la ragazza, Atlas si allontana e raggiunge Zeph
-“Le ha fatto bene sfogarsi, inoltre Drakan è abbastanza forte per tenerla sotto controllo” commenta Zeph
-“Si quando Rhea si arrabbia diventa una furia, credo che tra tutti noi sia l’unico che non corra il rischio di farsi male e di farle del male” aggiunge Atlas. Drakan oramai si è rassegnato a dover prestare le sue cure a Rhea, così si siede su un masso in attesa che la ragazza riprenda i sensi.
-“Come fa ad essere così insensibile?” dice Celine rivolta agli altri ragazzi
-“È una sua difesa, credo, viaggiare per molto tempo in solitudine porta ad essere molto poco sensibile, soprattutto nei riguardi della morte” spiega tristemente Leonard
-“Hai ragione, speriamo che Rhea si calmi dopo questo sfogo” sospira Atlas lanciando un’occhiata a Rhea
-“Maledetto il momento in cui ho parlato, accidenti a me e alla mia linguaccia!” mormora Zeph con un tono confuso ed arrabbiato
-“È stato meglio così” lo conforta Celine -“almeno abbiamo avuto modo di sfogarci, pensa se una scenata simile fosse avvenuta in città”
-“Celine ha ragione, qui nel bosco non ci sono stati gravi danni, a parte quella pianta congelata” esclama Leonard in tono pratico indicando un albero cristallizzato
-“Ci penso io” borbotta Zeph avvicinandosi ed, impugnando lo spirito, cerca di ricordarsi quello che Rhea gli ha insegnato. Zeph, però, è troppo agitato e non riesce a canalizzare le energie. Tenta e ritenta più volte ma senza successo, fino a quando una voce non esclama.
-“Se non ti concentri non ce la farai mai, lascia faccio io per questa volta” ed il ghiaccio si tramuta in acqua liberando la pianta dalla morsa gelata. Zeph si volta e si trova di fronte Rhea, avvolta nel cappotto di Drakan, troppo grande per lei, con i capelli spettinati, gli occhi gonfi ed un sorriso tremulo sulle labbra -“Accidenti ma non ti ho proprio insegnato nulla?” sospira la ragazza ridendo -“Ti devi applicare di più!”
-“Stai bene?” sono le uniche parole che Zeph riesce ad articolare
-“Certo che sto bene! Avevo proprio bisogno di sfogarmi” e detto questo si avvicina a Drakan ed esclama -“Grazie mille scorbutico!!!” e tirandogli il cappotto fugge verso Celine
-“Allora che si mangia di buono?” Celine decide di non toccare l’argomento della scenata avvenuta poco prima e allegramente risponde
-“Credo che sia uno stufato, è da molto tempo che non mangiamo qualcosa di caldo!” poi rivolta al resto della compagnia urla -“Ragazzi è pronto, tutti a mangiare!” il gruppo, affamato, si avventa sullo stufato. Dopo aver placato la fame, i ragazzi decidono di comune accordo con le guardie, di concedersi un momento di pausa. Sono tutti troppo stanchi per fare altro che non sia chiacchierare. Come al solito Drakan non partecipa, si limita ad ascoltare cercando di cogliere il più possibile. Dopo essersi riposati il gruppo riparte alla volta del castello senza più interruzioni. Arrivati al castello sono accolti dalla regina e dalle principesse nella Sala delle Cerimonie.
-“Siate i benvenuti nel mio palazzo” esordisce la regina con tono solenne -“Prima di iniziare a parlare dei problemi che attanagliano Mille Sesau lasciate che vi presenti le principesse, lei è Aliciana” dice indicando una giovane donna dai capelli rosso-fiamma e gli occhi verdi, che prontamente s’inchina e recita alcune frasi di benvenuto. -“Aliciana è la più grande delle quattro sorelle, mentre lei è Cassandra” continua la regina indicando la fanciulla dalla chioma nera, dopo essersi inchinata cerimoniosamente, Cassandra inizia a fissare i ragazzi e dà loro il benvenuto, osservandoli attentamente, quasi in segno di sfida, non distoglie gli occhi neri fino a quando la regina non la rimprovera dicendo. -“Cassandra per favore non fissare così i nostri ospiti, non sta bene, vogliate scusarla ma sembra che non voglia imparare le regole che l’etichetta impone, lei invece è Kayla” continua indicando una ragazza dai capelli rosso scuro e dagli occhi neri che si inchina e dà loro nuovamente il benvenuto. La regina le sorride, quasi voglia premiarla del suo comportamento e passa ad annunciare l’ultima principessa -“La più piccola invece è Sabina” la ragazza, scuote la folta chioma oro ed esclama
-“Non sono piccola io ho 16 anni!”
-“Appunto, non vorrai insinuare di essere già adulta? Io ne ho 19 ed ancora mi trattano come una bambina” protesta Cassandra ridendo, immediatamente Kayla aggiunge
-“Che dovrei dire io? Ho 17 anni e non posso nemmeno uscire dal palazzo senza la scorta!”
-“Ragazze, non lagnatevi, non è corretto nei confronti della mamma!” esclama Aliciana zittendo le tre ragazze
-“Per fortuna ci sei tu Aliciana, per favore ragazze cercate di contenervi” la regina sembra molto stanca e le principessine smettono immediatamente di litigare. -“Dopo avervi presentato le mie vivaci figliole posso illustrarvi il problema. Cassandra, Kayla e Sabina, andate nelle vostre stanze” ordina, e le ragazze ubbidiscono accomiatandosi con le frasi di rito. -“Eccoci a noi. Voi siete gli eroi che hanno salvato Fletz dai mininto se non erro” i ragazzi annuiscono, ma non capiscono dove voglia arrivare la regina -“Ebbene qui a Mille Sesau, un ragazzo ha chiesto la mano di Aliciana” i ragazzi sono delusissimi e confusi, perché mai la regina si rivolge a loro per un problema di matrimoni? -“Purtroppo Aliciana non lo ha accettato. Accecato dalla rabbia è fuggito dal palazzo minacciando vendetta. Da quel giorno succedono cose molto strane al Nevaio Kashua, nessuno può più entrare nella torre Flanvel perché terribili mostri la custodiscono. Siamo certi che dietro a queste stranezze ci sia Mikhail Di Asturièn, il giovane che per l’appunto a chiesto la mano di Aliciana”
-“Allora noi dovremo andare a far passare i bollenti spiriti al ragazzino se non ho capito male” sintetizza Drakan guardando con un ghigno la regina e la principessina.
-“Drakan, insomma sei a corte, dove le hai lasciate le buone maniere?” lo rimprovera Celine e scusandosi con la regina domanda -“Perdoni la curiosità, ma conosco di fama il nobile Di Asturièn, si dice che sia un giovane molto irrequieto, sono vere queste maldicenze?”
-“No, no affatto, solo che io non lo amo, e non potrò mai amarlo, il mio cuore è per un altro…” sbotta Aliciana e subito arrossisce
-“Aliciana, di questo potremo discutere solo quando il giovane Mikhail sarà stato reso innocuo. Se i nostri ospiti gradiscono, potrebbero unirsi a noi per la cena” dice poi la regina rivolta al gruppo che accetta immediatamente. Il pasto viene consumato in una grande sala all’insegna dell’allegria e del divertimento. Musica e chiacchiere allietano la serata dei giovani. Finito il pasto la regina offre loro ospitalità e li prega di partire l’indomani alla volta del Nevaio.
-“Finalmente passeremo una notte in luogo caldo ed accogliente” esclama Rhea sollevata, mentre si dirigono verso le camere a loro assegnate. Quasi tutti restano sconvolti dal lusso che si presenta ai loro occhi. Enormi letti a baldacchino, quadri, tappeti raffinati, tendaggi di velluto ed un sacco di sopramobili pregiati spiccano nelle stanze. Solo Drakan e Celine non ne sono abbagliati.
-“È come essere nel palazzo di Bale” sospira Celine soddisfatta, mentre per Drakan dormire sotto le stelle o in una stanza lussuosa come quella è praticamente la stessa cosa. Per Zeph, Atlas, Leonard e Rhea invece è una novità così grande che passano un bel po’ di tempo ad esaminare tutta la stanza. Infine sfiniti uno dopo l’altro si sdraiano sul letto e cadono in un lungo sonno ristoratore. La mattina seguente i ragazzi partono dal palazzo, con scorte e provviste diretti al nevaio.
-“Vi prego non uccidete Mikhail, fatelo ragionare, vi supplico” mormora la principessa Aliciana. Il gruppo, camminando di buon passo raggiunge il nevaio e dopo una breve sosta per mangiare riparte alla volta della Torre Flanvel. Giunti alla torre il gruppo scorge una figura furtiva che si allontana velocemente. Sembra fatta interamente di ghiaccio
-“Io inizio ad avere paura” dichiara Rhea apertamente, non fa in tempo a finire la frase che la creatura di ghiaccio ricompare pronta allo scontro…

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Messaggio da Drakan »

Si staglia davanti al gruppo, tutti sono impietriti, è gigantesca e pur essendo formata di ghiaccio ha un’incredibile abilità nei movimenti. Gira attorno ai ragazzi come se volesse attaccarli da un momento all’altro. Zeph estrae lentamente una freccia dalla faretra, Drakan estrae la sua spada lentamente, non sembra agitato ed è molto cauto nei movimenti. Tutti preparano le proprie armi, il gruppo è pronto ad un eventuale scontro. La creatura ghiacciata si avvicina a Celine e Rhea, entrambe sono spaventate ma non perdono il controllo. Rhea sembra intuire le intenzioni del mostro e sussurra
–“Celine, non ti muovere, lascia fare a me e prepara un pugnale” la compagna risponde
–“Certo, stai attenta!” Quando esso cerca di schiantarla a terra con una zampata, spinge via l’amica e si libra in aria, evitando il colpo e urlando
–“Ora Celine, colpiscilo!” Celine lancia velocemente un pugnale in direzione della zampa del mostro. Il corpo di ghiaccio non si scalfisce minimamente, emana invece un rumore acuto e il pugnale cade a terra. Celine si scansa ulteriormente e Zeph scocca la sua freccia. Come si era prefitto colpisce il mostro sul viso, la freccia lacera lievemente il ghiaccio e alcune gocce d’acqua purissima cadono a terra. Drakan si lancia contro la bestia e tenta con un alto salto di colpire il ventre: il ghiaccio è durissimo e la spada scivola con un fastidioso stridio, la ferita causata è di lieve entità ed altre gocce cadono a terra. Atlas corre seguito da Leonard, entrambi colpiscono una zampa del mostro un po’ spaesato dai continui attacchi, e lo feriscono appena.
Drakan –“E’ fortissimo, non sarà una passeggiata di sicuro!”
Rhea –“Ti vedo preoccupato Drakan, hai paura?”
Drakan –“Non preoccuparti per me ragazzina, piuttosto pensa a guardarti le spalle!” La coda del mostro infatti dà una frustata a Rhea che precedentemente era atterrata dietro ad esso. Il ghiaccio è durissimo e Rhea cade a terra. Fortunatamente l’armatura attutisce il colpo e la ragazza si rialza subito, raggiunge il gruppo ed esclama
–“Dovrò ringraziare la commessa di Lohan che mi ha venduto l’armatura, è stato un affare!”
Leonard –“Se non sconfiggiamo questo essere non potrai ringraziare nessuno, che facciamo?”
Atlas –“E’ di ghiaccio cosa può scalfirlo?”
Celine –“Beh il nostro Zeph potrebbe…”
Zeph –“ …lo so stavo pensando la stessa cosa, lui è di elemento opposto al mio e il fuoco potrebbe scioglierlo, ma dovrete tenerlo a bada e lasciarmi il tempo di creare una sfera di fuoco abbastanza grande. Mi trasformerò in dragone, ma soltanto io. Drakan e Rhea, voi non trasformatevi, non sappiamo quanto sia forte Mikhail e forse dovrete usare i dragoni contro di lui” Detto questo Zeph impugna il dragone e inizia la trasformazione, il mostro nota subito il calore emanato e si allarma. Apre la bocca e da essa fuoriesce un potente getto d’acqua diretto verso Zeph. Rhea prontamente risponde con un fascio di ghiaccio, e tenta di bloccare il flusso. Celine Atlas e Leonard corrono ai piedi del mostro e iniziano a colpirlo ripetutamente sulle zampe, la spada luminosa di Leonard emana delle scintille che infastidiscono l’essere. Drakan ne approfitta e colpisce di nuovo sul ventre il mostro troppo preso a difendersi dagli altri, Rhea lo raggiunge per aiutarlo. La bestia ha infatti cessato il getto d’acqua e col muso scaraventa a terra i ragazzi che lo colpiscono alle zampe. Zeph ormai trasformatosi in dragone, ha già iniziato a creare la sua sfera di fuoco, che ha raggiunto mezzo metro di diametro. Atlas si libra in volo e genera un incantesimo di luce per abbagliare il mostro, mentre Celine si alza da terra e lo colpisce ad un occhio lanciando un coltello. Leonard e Drakan continuano a colpirlo aiutati da Rhea con i suoi spadini, ma nulla sembra scalfire seriamente il corpo di ghiaccio. Zeph
–“Spostatevi, non riesco più a trattenerla….UUAAAAAAAA!” La sfera raddoppiata rispetto a prima si allontana velocemente da Zeph, tutti i ragazzi si allontanano e il mostro per difendersi solleva una zampa. La sfera colpisce l’arto alzato e lo scioglie completamente, il corpo rimane invece intatto. Ora l’essere ha solo tre zampe su cui poggiare, è un vantaggio per i ragazzi ma non è sufficiente. Zeph si ritrasforma in umano e crolla sulle ginocchia stremato. Rhea
–“E’ molto debole ora, credo che riusciremo a sconfiggerlo!” non fa in tempo a terminare la frase che la bestia apre la bocca ed emana un urlo raccapricciante, i ragazzi si coprono le orecchie, è un rumore troppo fastidioso. Appena il grido cessa, Drakan esclama
–“Dicevi ragazzina!?” Rhea fa per rispondere ma Celine aggiunge
–“Non serve a nulla litigare ragazzi, non sarà di certo un urlo a fermarci!”
Leonard –“Drakan ha ragione, non è l’urlo che mi preoccupa ora…”
Drakan -“Esatto, quello era un grido di battaglia, guardate cosa sta facendo!” Tutti i ragazzi osservano attentamente e notano che il mostro sta generando un raggio di colore violaceo dalla bocca.
Zeph –“Oh no! Quello è…”
Rhea –“…Un colpo letale, ne so qualcosa, l’ultima volta che ho visto quel raggio mi sono risvegliata in una clinica” I ragazzi sembrano ormai spacciati, nessuno sa cosa fare, se si avvicinassero per attaccare, le ire del mostro sarebbero immense…

Zeph
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Messaggio da Drakan »

Dopo tutti gli attacchi subiti, il mostro sembra non essersi fatto niente ed è in procinto di attaccare il gruppo con un attacco letale, ma all’improvviso arriva una figura con un lungo mantello e con cappuccio bianco (sul mantello bianco c'è un disegno d'argento di una luna e sotto una scritta in una strana lingua). Con un colpo di spada, annienta il mostro che scompare. Tutti quanti restano allibiti e Zeph chiede al nuovo venuto:
-“Grazie per l’aiuto. Potremmo sapere chi ci ha aiutati?” La figura si gira verso di loro e si toglie il cappuccio. È una ragazza, con i capelli biondo chiaro corti e occhi verdi. In mano ha una lunga spada e nell’altra un arco e dietro alla schiena una faretra con alcune frecce. La ragazza va vicino al gruppo con in mano la spada che sull'impugnatura ha una strana scritta forse in una lingua antica: “." in argento che brilla e anche il tatuaggio che si vede sul braccio brilla, quasi come se risuonassero (Ha una L con vicino una mezza luna e una stella).
–“Mi chiamo Shana. Sono felice che stiate bene. Il principe Alexander mi ha mandata da voi perché dice che vi potrei aiutare nell’andare in giro per Endines. Conosco questa zona a memoria. Voi cosa ci fate qui?”
Zeph –“E’ una lunga storia, ora te la spiego” Dopo aver spiegato tutto, Shana mette nella fodera la spada e poi dice al gruppo:
-“Così state cercando questo Mikhail. Credo di aver visto qualcuno che si aggirava qui in giro per la torre, ma sono stata fermata perché avevo sentito la vostra presenza e che eravate in pericolo e poi vi stavo cercando. Comunque ho ucciso circa metà dei mostri che c’erano qui dentro”
–“Davvero?” chiede allibito quasi tutto il gruppo tranne Drakan che non è affatto meravigliato.
–“Sì, perché c’è qualcosa di strano?”
–“No, niente. Ora andiamo”
-“Ora seguitemi che così vi porto da Mikhail, o almeno dove l’ ho visto l’ultima volta” e seguono Shana…

Shana
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Messaggio da Drakan »

Il gruppo segue Shana, Zeph si ferma un attimo e osserva il punto in cui prima si trovava il mostro ormai svanito. Al suo posto nota un mucchietto di Gold (600G che si spartiscono in fretta) e un bracciale d’oro con incastonata una pietra bianca; nessuno del gruppo riesce ad identificare a cosa possa servire e se lo passano di mano in mano. Drakan non sembra interessato all’oggetto, ma quando si illumina nelle sue mani, Atlas esclama
–“Quello deve essere un bracciale che protegge dagli attacchi magici di luce, tu sei di elemento oscurità e potrebbe tornarti utile, queste cose le abbiamo studiate a Kadessa io e Rhea, vero?” la ragazza chiamata all’appello si risveglia dai suoi pensieri ed annuisce, poi aggiunge
–“Già scorbuticone, piaci solo alle pietre! Indossalo, assorbirà tutti gli attacchi magici di luce…” Drakan molto freddamente risponde con un
–“Grazie!” e lega il bracciale al polso. Shana li richiama tutti all’attenzione
–“Dobbiamo sbrigarci, o Mikhail potrebbe allontanarsi!”
Celine –“Giusto! Andiamo a salutare “mister voglio Deningrad e la principessa tutta per me!”” Il gruppo esplode in una risatina che serve anche a rilassarli, Drakan è l’unico a non sorridere neppure e Leonard esclama
–“Dai Drakan, un sorrisino può farti solo bene!”
Drakan –“Non sconfiggeremo Mikhail facendogli i sorrisini!” la risposta fredda di Drakan fa scattare Rhea che senza farsi vedere fa il verso a Drakan e sghignazza con Celine, Zeph nota le ragazze e cerca di trattenersi ma gli risulta molto difficile non ridere e cambia dunque discorso
–“Shana, manca molto?!”
Shana –“No assolutamente, eccoci arrivati” Tra discorsi e sorrisini vari i ragazzi non si accorgono che stanno proseguendo all’interno dell’edificio. La grande Torre Flanvel al suo interno è di un lusso senza pari, una lunga scalinata a chiocciola si innalza fino alla sua cima. Il tutto sembra fatto di ghiaccio, ma in realtà si tratta di cristallo molto resistente. Dall’esterno non si direbbe perché la neve copre tutto. I ragazzi in coro esclamano
–“Wow!” e Drakan sussurra
–“E’ cambiata parecchio…”
Rhea -“Shana!!! Stai dicendo che dobbiamo salire tutte quelle scale?”
Shana –“Temo di si Rhea, e non ti conviene volare, dobbiamo stare uniti a mio avviso” tutti annuiscono e sono d’accordo. Zeph, Shana e Drakan iniziano la scalinata e all’improvviso spariscono, i compagni sono allibiti e corrono tutti sulle scale. A loro volta spariscono, si ritrovano tutti all’improvviso in una stanza circolare enorme con un piedistallo al centro. Si guardano dietro e capiscono di essere in cima alla gradinata.
Zeph –“Come è possibile! Ho appena iniziato a salire e sono già in cima, voi uguale!”
Drakan –“Penso si tratti di qualche magia, la scala è stata messa li solo per bellezza probabilmente!”
Rhea –“Che strano piedistallo!”
Shana –“Già che sarà!?”
Atlas –“Forse custodiva qualcosa di importante, ma non c’è sopra nulla ora!”
Leonard –“Che strano!!!” Una voce proveniente da dietro un pilastro esclama
–“Strano vero? Un posto così immenso per custodire un piedistallo vuoto! A dir la verità poco tempo fa non era vuoto, ho preso io l’oggetto che vi era posto. Voi dovete essere…” I ragazzi associano la descrizione che la regina ha fornito loro di Mikhail all’uomo che si staglia davanti a loro,
Zeph –“…siamo coloro che ti fermeranno! Sei Mikhail se non sbaglio!”
Mikhail –“Si sono io, vedo che la regina è stata molto abile nel descrivermi, evidentemente non mi vuole proprio come genero. Pazienza mi occuperò più tardi di lei…e di Deningrad!”
Rhea –“Non ti occuperai di un bel niente mio caro Michelle!!”
Atlas –“Ehm…Rhea…si chiama Mikhail….Michelle è un nome da donna!”
Rhea –“Ops...beh si può sempre rimediare…ti faccio diventare Michelle, ti cambio i connotati e poi vediamo se vorrai ancora Aliciana come sposa”
Drakan -“Basta! Non è con il sarcasmo che lo faremo fuori!”
Rhea –“Antipatico di un musone…!”
Mikhail –“Vediamo se indovino, voi siete i guerrieri che hanno salvato mezzo mondo e la regina ha deciso di mandare voi a sconfiggermi…non sembrate così bravi, siete solo dei ragazzini immaturi! Cosa pensate di fare?” Rhea estrae la spada ed esclama infuriata
–“Te li faccio vedere io i ragazzini immaturi, piccolo despota perverso ed ossessionato…” Zeph e Leonard sono costretti a trattenerla per la vita ,per impedirle di attaccare Mikhail che esclama
–“Guarda, guarda! E pensare che dovevo venire a cercarvi per distruggervi dopo il mio matrimonio! Mi avete facilitato le cose, come si suol dire: due piccioni con una fava.” Leonard pone la mano sull’elsa della spada, pronto ad estrarla. Zeph impugna una freccia, Atlas genera una sfera di luce tenendo le mani nascoste dietro alla schiena. Celine invece vuole capire cosa intenda dire l’uomo.
–“Cosa significa che dovevi cercarci e distruggerci!??”
Mikhail –“Beh visto che vi ucciderò appunto, tanto vale che vi spieghi il motivo prima di iniziare. Ho ricevuto un dono, un dono molto potente! Posso fare quello che voglio, a chi voglio e quando voglio! Nessuno può fermarmi, però per tutto c’è un prezzo…mi è stato ordinato di cercarvi ed uccidervi, in cambio avrei potuto sfruttare il mio dono come volevo. Ovviamente ho pensato al mio matrimonio…ah scusate non vi ho detto cosa mi è stato donato! Vedete quel piedistallo? Beh sopra di esso si trovava questa!” Estrae una sfera di colore molto chiaro, tra il giallo chiaro e il bianco.
Zeph –“Ha una sfera identica alle nostre!”
Mikhail –“Sei perspicace ragazzo, pensa io voglio proprio le vostre sfere! Più esattamente quella che tenete nascosta nello zaino, e quella incastonata nella spada del musone” Rhea capisce subito ed urla
–“Non avrai mai la sfera di Led!”
Drakan –“Se ti riferisci a me, cosa aspetti, vieni a prendertela!”
Mikhail –“Certo, non me lo farò ripetere due volte”
Celine –“Aspetta! Perché proprio quelle sfere, per chi lavori!?”
Mikhail –“Non so per chi sia e neppure mi interessa, io eseguo gli ordini e in cambio ricevo il potere che mi serve per raggiungere i miei obbiettivi. Non so perché debba prendere proprio quelle sfere, non mi cambia la vita saperlo, io ho la mia e mi basta!” Così dicendo innalza la sfera e si trasforma in dragone, l’armatura e le ali sono chiare, dello stesso colore della sfera. Atlas istintivamente gli lancia contro la sfera si luce, ma si neutralizza a contatto con l’armatura,
Atlas –“Ma come?!” Mikhail ride di gusto,
Rhea –“Deve essere di elemento luce Atlas, proprio come te, i tuoi poteri non hanno alcun effetto su di lui!”
Mikhail –“Wow, la ragazzina sembra intelligente!”
Rhea alterata –“Guarda mio caro Michelle, che la ragazzina in questione di distruggerà!” Drakan acido esclama
–“Vuoi vedere il vero potere? Vieni a prenderti la sfera del musone sottoscritto, la spada la prendi di sicuro….nel ventre! Ma la sfera non la toccherai!”
Mikhail –“La tua spada non mi sfiorerà neppure, la sfera invece sarà mia!”
Drakan –“Ti aspetto!” il combattimento è imminente, tutti sono pronti a combattere, ma Mikhail fa qualcosa che nessuno aveva previsto. Telecineticamente solleva lo zaino delle provviste del gruppo, lo fa girare su se stesso e tutto il contenuto cade. La sfera del Non Elemento di Led non cade però, si libra in aria e si dirige verso l’uomo. Arriva davanti a lui, che bramosamente allunga le braccia per afferrarla. All’improvviso la sfera devia. Si illumina e assieme ad essa tutte le sfere presenti. Inizia a girare vorticosamente e, come se avesse volontà propria, si lancia verso Shana e cade tra le sue mani. La ragazza allibita si trasforma in dragone, le sfere dei compagni risuonano e sia Zeph, che Rhea e Drakan si trasformano senza volerlo….Shana percepisce un grande potere, non sa cosa sia successo esattamente, ne ha solo sentito parlare dal principe. I quattro si innalzano in aria e il combattimento ha finalmente inizio.

Zeph
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Mikhail –“Vi aspetto… fatemi vedere quello che sapete fare” Incitata dal nemico stesso Rhea si lancia subito all’attacco con la sciabola ma Mikhail si limita a distendere il braccio aprendo la mano davanti a se creando una barriera su cui si scontra Rhea che cade a terra leggermente stordita dalla botta e ritorna velocemente nel gruppo ritornando in forma umana. Mikhail –“ahahahah, chi è il prossimo?” Zeph si fa avanti e prova ad attaccarlo con una sfera di fuoco potenziata dalla trasformazione in dragone ma anche questo attacco viene annullato da Mikhail che fa roteare a forte velocità la sua lancia davanti a se disperdendo la sfera lanciatagli da Zeph che ritorna anch’esso ad essere un semplice essere umano. Ora è la volta di Leonard che lo attacca fisicamente con la spada ma sortisce la stessa fine di Rhea venendo bloccato anche lui da una barriera invisibile.
–“Ci provo io” esclama Atlas
–“Inutile” lo ferma Drakan –“Siete dello stesso elemento e comunque bloccherebbe qualsiasi tuo attacco… Shana, prova con una delle tue frecce”
–“D’accordo” risponde la ragazza mirando al ventre di Mikhail, ma la freccia al posto di andare dove Shana aveva mirato manca il bersaglio di molto,
Drakan –“Mi spieghi dove miravi?”
–“Prova tu a scoccare una freccia con un’armatura così ingombrante mentre fluttui nell’aria” risponde seccata Shana.
–“Avete finito di giocare? Se permettete ora mi diverto un po’ anch’io” Mikhail stringe la presa sulla sua lancia e attacca Celine con un rovescio che la scaraventa diversi metri più indietro lasciandola priva di sensi,
Drakan: -“Shana, prova di nuovo con un’altra freccia… e questa volta quando la scocchi prova ad immedesimarti in lei e pensa di oltrepassare le sue difese colpendo l’esatto punto a cui hai mirato.” La ragazza guarda con aria confusa Drakan ma si prepara al lancio seguendo il suo consiglio… con sua sorpresa la freccia colpisce l’armatura in corrispondenza del cuore dell’avversario che però non si fa niente dato che l’armatura dragone è molto resistente, tuttavia, Mikhail è rimasto ancora più sorpreso di Shana e guarda con occhi impauriti Drakan che lo sta, invece, fissando con un ghigno minaccioso.
–“Ben fatto Shana… si vede che sei un’ottima guerriera, appena saprai controllare i poteri dragone non ci sarà scampo per i nemici” Dice Rhea entusiasta.
–“Bene, ora che so come devo fare lo attacco io, ricordiamoci solo che la principessa Aliciana ci ha chiesto di non ucciderlo.” Esclama sicura Celine che si lancia all’attacco con la sua spada, ma Mikhail distoglie lo sguardo da Drakan e si ri-concentra sullo scontro bloccando di nuovo l’attacco fisico con uno scudo invisibile.
–“Ma come? Non bastava concentrarsi di più?” Dice Zeph deluso.
–“Evidentemente non si è concentrata abbastanza” Gli risponde Leonard. Nel frattempo Mikhail, sempre più spaventato, sta di nuovo guardando negli occhi Drakan che non smette di sorridere soddisfatto.
–“Hei, Drakan… che gli hai fatto? Non smette di guardarti… Che hai Michelle? Hai cambiato gusti? Guarda che Drakan non è il tuo tipo.” Grida Rhea prendendo in giro il nemico. Dopo questo affronto Mikhail si infuria… dopo qualche secondo passato osservando il gruppo nervosamente esclama:
-“NON POSSO PERDEREEEEE”, conficca la lancia nel terreno e si concentra creando un’enorme sfera di luce preparandosi per scagliarla contro l’intero gruppo indifeso.
–“SPOSTATI RHEA!!!” Grida Drakan spingendo dietro di se la ragazza, che si trovava davanti al gruppo, e facendosi scudo con la grande spada dall’attacco di Mikhail. Quando la sfera di energia sta per colpire Drakan, il bracciale, recuperato dallo scontro con il mostro di ghiaccio, si illumina e crea una barriera che protegge l’intero gruppo lasciando scivolare l’enorme forza distruttiva dietro ai ragazzi. Non appena il bagliore generato dal colpo svanisce Mikhail si rende conto che il suo attacco è fallito e terrorizzato fa un passo indietro. Drakan, ritornato in forma umana, gli dice
–“Sorpresa… non siamo morti… mentre non si potrà dire il contrario di te, tra poco!” Si lancia quindi all’attacco con la sua spada mirando allo spirito di drago che si trova fissato al centro del petto strappandolo dall’armatura. Ora, senza spirito, Mikhail ritorna ad essere un semplice uomo e preso dal panico si guarda intorno cercando una via di fuga. –“Tutto vostro” Dice Drakan freddamente al gruppo. Ma Mikhail approfitta del fatto che Drakan si è girato per lanciare in aria una magia di luce che abbaglia tutti i presenti e scappare. –“Che codardo… Drawol, vai a prenderlo” Mentre il draghetto corre per trovare Mikhail, Drakan, si avvicina agli altri ragazzi con lo spirito del drago di luce in mano. –“Non centrava nulla il fatto di concentrarsi nell’attacco con Mikhail. Questo è solo un modo per avere maggiori probabilità di successo, ed è alla base dell’addestramento di ogni buon guerriero.”
Rhea: -“Mister-so-tutto-io”… spiegami, allora, perché la freccia di Shana lo ha colpito”
–“Invece che prenderlo in giro avresti dovuto accorgerti che con lo spirito di dragone gli attacchi venivano bloccati sempre tranne che per un breve istante dopo ogni suo attacco” Risponde a tono Drakan in direzione di Rhea che sta cercando in tutti i modi qualcosa da dirgli per fargli fare brutta figura.
–“Che ne facciamo ora dello spirito del dragone di luce?” Chiede ingenuamente Zeph con il solo intento di calmare le acque. Drakan:
-“Lasciamo che sia lo spirito stesso a deciderlo” sorridendo mentre osserva Atlas che sta pregando con tutte le sue forze perché lo spirito lo scelga… e così accade: Drakan apre la mano dando la possibilità allo spirito di fluttuare illuminando il gruppo per poi posarsi tra le mani di Atlas che comincia a svolazzare nella stanza contento come non mai mentre gli altri lo guardano divertiti.
Nel frattempo Drawol torna indietro a mani vuote…
Drakan: -“Uffa… se non mi giravo per lasciarvi campo libero a quest’ora gli avevo già messo le mani addosso e ci stava dicendo quello che volevamo sapere”
–“Con chi c’è l’hai “musone” Chiede sorridendo Rhea.
–“Tu sempre qua a far la stupida… mai un momento di serietà…”
–“E tu mai una parola gentile, sempre li con la faccia da duro.. sai solo fare quei ghigni gelidi quando sai che il nemico non ha scampo” Lo blocca Rhea stufa di esser rimproverata.
–“Vai a tirare giù il tuo amico che abbiamo ancora qualcosa da fare qua” Risponde Drakan dopo qualche secondo di silenzio pur di trovare qualcosa da dire per avere l’ultima parola.
–“E perché non lo tiri giù tu?… oh… scusa, non mi sono accorta che non hai le ali” Inveisce Rhea ridendo sotto i baffi.
Drakan: -“Se è la sfida che cerchi ti accontento subito… Zeph, prestami l’arco ed una freccia” Zeph si gira verso Drakan guardandolo con faccia interrogatoria.
–“Non vorrai mica fare quello che penso che tu voglia fare?” Dice Rhea con faccia impaurita guardando Drakan, che la sta prendendo in giro con uno dei suoi soliti sorrisi, negli occhi. –“OK, OK… ci penso io… conoscendoti lo tireresti giù veramente con una freccia pur di averla vinta” Mentre Rhea raggiunge il suo amico, che sta ancora volando da tutte le parti, per riunire il gruppo…

Drakan
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Dopo che Rhea è riuscita a tirare giù Atlas, il gruppo decide di riposarsi e Celine si mette all’opera per preparare uno stufato.
–“Celine, sei veramente brava a fare gli stufati!” esclama Rhea dopo aver divorato il secondo piatto di stufato.
–“Grazie, sei molto gentile!”
–“Atlas, come ti senti ad essere un Dragone?” chiede l’Alata.
–“Abbastanza contento”
–“E tu, Shana?” chiede Zeph curioso.
–“A mio agio, anche se non sono abituata all’armatura. Non riesco a muovermi molto, ma comunque credo che riuscirò a muovermi liberamente tra trasformazioni varie!”
-“Sai cosa significano il tatuaggio che hai e la scritta che ha la spada sull’elsa?” chiede Rhea curiosissima di quello strano simbolo e di quella scritta in antico.
–“La spada l’ha fatta mia sorella ed è stata lei a mettere questa scritta che significa “Dragone del Non Elemento”. Quando avevo solo due anni, un gruppo di Mininto assediarono Fletz per avere la stessa parità di diritti degli umani e delle altre specie e bruciarono parecchie case, compresa quella dove vivevo con i miei genitori e mia sorella che aveva dieci anni. La casa brucio e mentre io e mia sorella ci salvammo, i nostri genitori persero la vita. Mia sorella, però, a causa dell’incendio, perse la vista, ma le venne donato il dono di poter vedere le persone interiormente, come si sentivano dentro. Anche lei ha questo tatuaggio e grazie a questo lei riesce a capire anche quello che sarei stata, un Dragone, e quello che mi sarebbe successo, cioè far parte del vostro gruppo”
–“Mi dispiace per i tuoi genitori e per tua sorella” esclama Celine malinconica
–“Oh, non fa niente, queste cose possono capitare”
–“Dopo che è successo questa tragedia, dove siete andate?” chiede Rhea quasi senza essersi accorta del tipo di discorso che si sta facendo
–“Siamo state cresciute nella Rocca Gemella, dove venivamo obbligate a seguire l’etichetta. Mia sorella c’è riuscita, ma io detestavo l’etichetta e quando ebbi compiuto dodici anni, decisi di andarmene per allenarmi” Shana non sembra molto triste, mentre gli altri, tranne Drakan, rimangono colpiti dal passato della ragazza e si sentono in colpa per averle fatto ricordare quel brutto ricordo. All’improvviso, arriva dalle scale un mostriciattolo, una specie di trottola.
–“Secondo voi, quella cosa, gira?” chiede Rhea sarcasticamente
–“Ad ogni attacco, si mette a girare, perciò bisogna stare attenti a non venir colpiti da quelle pietre che ha appese” informa Shana e si preparano al combattimento. Inizia Leonard che con la spada colpisce la trottola che fa girare le pietre, che quasi colpiscono Leonard che schiva in tempo.
–“Per un pelo non mi ha colpito!” Ora tocca a Shana che lancia una freccia e la stessa cosa fa Zeph. Poi tocca a Rhea che, insieme a Celine, colpisce il mostro, e anche loro vengono quasi colpite dalle pietre, ma schivano in tempo. Poi arriva il turno di Atlas che colpisce la trottola con la spada e schiva in tempo le pietre. Infine tocca a Drakan che con un colpo finisce il mostro che lascia 70 Gold e una Pozione Spirito. Il gruppo si divide i Gold e poi i ragazzi decidono di mettere la Pozione Spirito nel fondo comune.
–“Credo che ora possiamo proseguire. Ci siamo riposati e in più ci siamo anche divertiti con una trottola!” esclama Zeph divertito e il gruppo s’incammina giù per le scale.

Shana
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Camminando per le lande innevate Atlas scorge una forte bufera di neve che prepara a scatenarsi.
Rhea: -“Io già non la sopporto più tutta questa neve, mo ci mancava pure la bufera. NON CE LA FACCIO PIUUUU’!” Drakan risponde in modo arrogante:
-“Non fare la solita piagnucolona e chiudi quella bocca. Cosa vuoi che sia una bufera di neve?! Se non ce la fai puoi restare anche indietro”
Leonard: -“Non dirlo neanche per scherzo, dobbiamo restare uniti perché in una bufera di neve come questa l'unica cosa che non si deve fare è separarsi.”
Zeph: -“Giusto!”
Celine preoccupata: -“Dovremmo comunque trovare un riparo”
Shana: -“Io conosco una grotta nel Nevaio che ci riparerà dalla bufera” Dopo aver abbattuto un orso i ragazzi sono liberi di entrare nella caverna, ma manca la legna e quindi Leonard si offre di andare a recuperarla.
Leonard: -“Ragazzi nessuno vuole venire con me? In 2 faremo prima” Ma nessuno si offre e così il ragazzo parte subito per non far aumentare la bufera. Mezz'ora dopo la visibilità è nulla e si cammina a stento. La neve lo stanca sempre di più e senza neanche rendersene conto cade in un dirupo perdendo i sensi. Il resto del gruppo incomincia a preoccuparsi;
Rhea: -“Leonard tarda a tornare, sono preoccupata”
Zeph: -“Anche io sono preoccupato. Come del resto tutti. Solo Atlas sta dormendo. Ora lo sveglio io” Detto fatto: una palla di neve colpisce il povero Atlas che cade a terra dalla roccia dove si era appoggiato.
Atlas: -“CHE DIAMINE È SUCCESSO?? CHI E' STATO????”
Zeph: -“Sono stato io e non urlare io quel modo! Leonard non è ancora tornato e ci stiamo preoccupando”
Atlas: -“Allora che aspettiamo? Andiamo a cercarlo, su!”
Drakan: -“Non possiamo, ci perderemo pure noi, dobbiamo aspettare che finisca la bufera”
Celine: -“Purtroppo devo ammettere che Drakan ha ragione, non possiamo uscire in queste condizioni”
Shana: -“La temperatura scende molto quando c'è una bufera”
Rhea: -“Ma non è giusto!!”
Drakan: -“Lo so ma dobbiamo aspettare che finisca la bufera per iniziare le ricerche” Intanto dove è caduto Leonard sta comparendo una luce rossa a forma di spada che scioglie la neve sul suo corpo e subito prende coscienza. Estraendo la spada ancora calda si accorge che la testa di drago che sta sulla impugnatura della spada si è animata e gli sorride. Leonard spaventato la lascia cadere per terra ma la testa ritorna subito normale.
Leonard: -“Devo aver avuto un'allucinazione. Il freddo fa brutti scherzi. Chissà come stanno gli altri” Girandosi attorno si accorge che dovrà risalire molto per tornare dal gruppo. Intanto la bufera si affievolisce e decide di entrare in una specie di piccola città abbandonata dove al centro c'è una statua. Neanche il tempo di fermarsi che si accorge che un gigantesco mostro di neve lo sta seguendo ed è pronto ad attaccare. Leonard impugna la spada e si difende. Quel mostro è fortissimo e attaccandolo gli fa solo un graffio che lo fa arrabbiare ancora di più. Leonard è malridotto e crede che questa volta sia la fine per lui. Ma all'improvviso un uomo compare dall'ombra e attacca il mostro…

Leonard
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Messaggio da Drakan »

…E’ un uomo alto, notevolmente alto, di grande stazza, ma ciò che gli dà più impressione è la spada, troppo grande per qualunque essere umano;
-“Potrebbe essere un gigante” dice tra sé e sé Leonard.
Intanto la battaglia non va per il meglio, il mostro avvantaggiato dal clima, attacca con gran foga e la ferita statagli inflitta, lo rende ancora più colmo di rabbia; Leonard trova la conferma di ciò che pensava, quando nota che ogni attacco magico lanciato dal mostro, crea seri problemi a quest’uomo, il quale non è neanche molto veloce ma ha una potenza fisica sorprendente. Ormai la battaglia continua da molto tempo, il gigante è esausto il mostro invece sembra che riesca sempre ad avere energia per contrattaccare; ed è in questo momento che il gigante butta a terra la spada e urla
-“Ok fatti sotto”
Il mostro non ci pensa due volte e parte subito all’attacco ma appena è pronto per azzannarlo, il gigante scompare per un attimo e si ritrova dietro ad esso; il mostro preso di sorpresa tenta di reagire ma viene scaraventato contro un albero. Ormai il tempo si sta calmando, il gigante va da Leonard che rimane quasi incredulo e dice
-“Ma….quella…..è una tecnica della scuola di Rouge….Come fai a conoscerla, chi sei?”
-“Io sono gigante, venire da Rouge, questa tecnica noi tramandare da tante generazioni, tutto iniziato da un uomo che imparato ad un gigante. Io avere già visto te, ma non da solo, insieme ad umani e alati”.
-“Ah sì è vero, sono dei miei amici e compagni, vuoi unirti anche te al gruppo? Tu conosci molto sulla tecnica del combattimento corpo a corpo”
-“Io gigante, giganti soli, non avere amici, non avere compagni. Ma ora gigante essere un po’ stanco, volere riposare un pò”
Leonard: -“Non ti preoccupare, ci pensiamo noi, e poi è il minimo che posso fare per sdebitarmi, se non fosse per te, sarei già nell’aldilà”
Kronhos per la prima volta forse capisce cosa significhi avere un amico. I due si rialzano e con la bufera ormai cessata da tempo, s’incamminano per tornare insieme al gruppo; prima di ciò Kronhos recupera i 200 Gold che aveva lasciato il mostro. Appena presi i gold, il mostro si rialza, per sferrare un ultimo attacco prima di morire, Leonard e Kronhos se n’accorgono troppo tardi, impacciati, tentano di pararsi, ma arriva Drakan che colpisce in pieno petto il mostro, il quale emette un verso stridulo, dopo di che giace a terra esanime.
Leonard: -“Provvidenziale come sempre, Drakan questo è Kronhos, mi ha salvato la vita contro quel mostro ancor prima che arrivassi tu”
Drakan: -“Wow! Un gigante, mi mancava proprio, ora possiamo proprio dire di essere al completo”
Leonard: -“Non farci caso fa con tutti così”
Drakan: -“Ok prendiamo un po’ di legna e andiamo”
Leonard: -“Oh già, la legna….me lo stavo dimenticando, beh Kronhos può esserci d’aiuto anche in questo caso”.
I tre ritornano dal gruppo e Leonard presenta il nuovo entrato, Kronhos:
Rhea -“Benvenuto tra noi, io sono Rhea, lei è Celine, Shana, Zeph e Atlas.”
-“Gigante mai avuto tanti amici, gigante però essere stanco, volere riposare, battaglia stata difficile” Dicendo questo Kronhos entra nella caverna.
Drakan: -“Non mi fido di Kronhos, secondo me ci nasconde qualcosa”
Rhea: -“Ma se non ha detto praticamente niente”
Drakan: –“Un gigante che conosce le tecniche della scuola di Rouge……”
Leonard: -“Drakan, in ogni caso mi ha salvato la vita, non basta forse per far parte del gruppo?”
Drakan: -“Non mi dire che rischiavi la vita contro quell’esserino???”
Leonard: –“Per tua informazione eravamo in mezzo ad una bufera, tu l’hai affrontato quando ormai era in fin di vita”
Drakan: -“Esserino era ed esserino rimane, con o senza la bufera; quel tipo secondo me ci nasconde qualcosa, poi ognuno la pensi come voglia”.
Zeph: -“Drakan, Leonard ha ragione, non aveva motivo di sub-entrare in suo aiuto, inoltre come detto, ci può essere solo d’aiuto, i Giganti hanno una forza fisica inaudita, inoltre conosce delle tecniche di combattimento a noi sconosciute.”
Shana: -“Che cosa faremo quando si riprenderà?”
Zeph: –“Non chiediamogli nulla, anche se avesse qualche segreto, ognuno di noi ce l’ha, se vorrà parlarci lo farà lui, intesi??
A parte Drakan il gruppo è d’accordo; così accendono un bel fuoco e si riposano prima di riprendere il cammino.

Kronhos
Drakan
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Messaggio da Drakan »

La serata trascorre tranquillamente, quasi tutti i ragazzi parlano tra loro ed, ovviamente, Drakan fa l’asociale e se ne sta in un cantuccio lontano dal fuoco a pulire e lucidare la spada, riflettendo su solo lui sa cosa. Anche Kronhos non è di molta compagnia, soprattutto perché fatica ancora a parlare correttamente
-“Kronhos, ma che ci facevi in quella bufera di neve?” domanda incuriosito Atlas, squadrando il gigante con interesse. Il gigante però lo fulmina con un’espressione molto chiara –“Fatti-i-fatti-tuoi” e l’alato intimorito esclama –“Ok ok, fai finta che non abbia mai aperto bocca” mentre Zeph esclama
–“Ma insomma, volete o no lasciarlo in pace? Se non vuole parlare perché dovete costringerlo?” e si volta verso Kronhos con un sorriso di scusa –“Scusali, ma penso che alcuni non abbiano ben chiaro il concetto di “riservato” il gigante borbotta un grazie per risposta ed aggiunge
–“Io stanco, io va a dormire” ed alzandosi improvvisa un giaciglio in cui si stende. Gli altri ragazzi invece continuano a parlottare tra loro. Poco dopo anche Leonard, affaticato per il combattimento si ritira dalla compagnia e si addormenta. La stanchezza inizia a serpeggiare anche tra gli altri, che lentamente si allontanano dal falò per dormire. Alla fine rimane solo Drakan, ancora assorto nei suoi pensieri, a fissare le fiamme. La nottata passa senza inconvenienti e la mattina il gruppo, decisamente più riposato, riprende il viaggio.
-“Allora dove dobbiamo andare?” domanda Rhea, uscendo dalla grotta.
-“Quanto sei distratta ragazzina, a volte penso che arriveresti a perdere la testa, se non l’avessi attaccata al collo” ringhia Drakan accostandosi a lei e dando così le spalle al gruppo che è restato nella caverna a raccogliere le ultime cose –“Comunque dobbiamo tornare dalla regina di Deningrad, per informarla della lotta contro Mikhail. Quindi ci conviene sbrigarci!” conclude Drakan alzando volutamente il tono della voce e facendo sobbalzare Celine ed Atlas che stavano preparando una abbondate colazione.
-“Vorresti dire che non possiamo nemmeno fare una piccola, leggera colazione?” domanda Atlas con fare innocente, mentre continua ad abbrustolire delle fette di pane
-“Dai Drakan non fare il guastafeste, sicuramente faremo più strada se facciamo colazione non credi? Insomma non ci saranno fermate fuori orario per degli spuntini” aggiunge Celine dolcemente, mentre con noncuranza estrae dallo zaino altre prelibatezze per la colazione
-“Dov’è Leonard?” chiede Zeph. A questo punto Drakan si volta verso il gruppo e resta di sasso. Celine ed Atlas stanno preparando la colazione infischiandosene allegramente di quello che ha appena detto lui, Zeph e Shana invece stanno ravvivando i fuoco e stanno preparando le stoviglie ignorandolo completamente, mentre Leonard e Kronhos sono appena tornati dalla foresta portando un po’ di legna. Drakan è esasperato, nessuno dei suoi compagni lo sta ad ascoltare e sono tutti intenti a preparare colazione, tutti tranne Rhea che, ridacchiando come una pazza, sogghigna –“Povero piccolo Drakan, nessuno che lo prende in considerazione, non è che adesso gli vengono i complessi di inferiorità?” domanda saltellandogli attorno
-“Ragazzina, se non vuoi che sfoghi la mia frustrazione sulla tua debole persona è meglio se ti levi dai piedi” ringhia minaccioso il ragazzo, fissandola con astio e fulminandola
-“Quanto sei permaloso, non ti si può dire nulla! Accidenti anche se ci fermiamo un momento in più a fare colazione non succede nulla. Non credo che la regina scappi dal suo palazzo, e vorrei sottolineare il fatto che io non sono affatto debole!” Drakan è al limite della sopportazione umana e Rhea, forse consapevolmente, sta rischiando la vita continuando a stuzzicarlo –“ Non capisco perché tu così sia così irritabile, insomma calmati! Guarda gli uccellini, ascolta i rumori del bosco, rilassati!” Rhea continua imperterrita e questo ultimo consiglio, che sa tanto di “figli dei fiori” fa esplodere definitivamente Drakan.
–“Ascoltami bene, apri bene le orecchie o se preferisci leggi il labiale” ringhia Drakan, e Rhea, per irritarlo ancor di più, inizia a fissarlo sbarrando gli occhi ed annuendo
–“Va bene Drakan, fisserò le tue carnose labbra e cercherò di capire che cosa ti rende così maledettamente irritabile” mormora con evidente sarcasmo, continuando a fissarlo.
–“Lasciami in pace, non ho voglia che tu mi faccia una seduta di psico-terapia, non ne ho bisogno. Impara a farti i fatti tuoi e non mi rivolgere più la parola. Non voglio ancora torcerti il collo, perché sei solo una ragazzina irritante e capricciosa, però continua a rompermi in questa maniera, e giuro che ti appendo a testa in giù all’albero più alto che trovo nella zona e ti lascio lì. Così servirai a qualcosa di utile, sarai il mangime per le bestie selvatiche” conclude il ragazzo furente
–“Smettila di fare il ragazzo freddo, crudele e cinico. Ti riesce anche bene, ma oramai so che non lo faresti. In fondo in fondo ti diverti anche tu quando ci punzecchiamo a vicenda, altrimenti mi avresti già appesa ad un albero o mi avresti già torto il collo, non credi? Ed adesso basta minacce, la colazione è pronta e non ho certo voglia di saltarla perché tu hai deciso di partire subito!” e detto questo l’alata si avvicina sorridente al gruppo, afferrando una fetta di pane che Atlas le sta offrendo. Borbottando maledizioni all’indirizzo dell’alata anche Drakan si avvicina al gruppo e approfitta della colazione che gli altri hanno preparato, afferra qualche vettovaglia e si allontana alla ricerca di Drawol addentrandosi nella foresta, incurante dei commenti e delle domande dei ragazzi.
-“Ehi, ma dove sta andando? Perché fa così?” domanda Leonard fissando Drakan che si allontana senza dire una parola
–“Credo di aver esagerato” mormora Rhea – “L’ho stuzzicato più pesantemente del solito, ed adesso si è offeso, forse è meglio se vado a domandargli scusa” continua la ragazza parlando fra se.
-“Non credo che ti convenga, potresti farlo arrabbiare ancor di più. Lascialo nel suo brodo per un poco, vedrai che poi torna più tranquillo” le consiglia Shana.
Dopo l’abbondante colazione il gruppo aspetta Drakan, che non tarda ad arrivare, sembra più tranquillo ma nessuno si azzarda a rivolgergli la parola, meno di tutti Rhea. Durante il viaggio, i ragazzi, articolano il racconto da propinare alla regina, ma soprattutto, decidono di presentarle il nuovo acquisto, Kronhos.
-“Dobbiamo anche chiedere alla regina di lasciarci lo spirito di luce” borbotta Atlas stringendo possessivamente il dragone
-“Dai Atlas, vedrai che la regina te lo lascerà senz’altro” esclama Rhea, iniziando a camminare all’indietro per poter vedere Atlas in faccia –“Io sono preoccupata per Aliciana invece, Mikhail è ancora in circolazione e non si sa se proverà a rapire Aliciana, anche senza dragone”
-“Io non penso che Mikhail sia un problema” si intromette Leonard, interrompendo per un momento la fitta conversazione che ha intavolato con Celine –“Penso che non si avvicinerà al castello, di certo le guardie lo sanno riconoscere, non lo lasceranno avvicinarsi a meno di cinquecento metri dal palazzo” e detto questo riprende a parlare a Celine delle sue imprese
-“Rhea, guarda avanti mentre cammini, potresti cadere” la ammonisce Zeph
-“Zeph, sembri mia madre: guarda dove vai; non parlare con gli estranei; non accettare caramelle dagli sconosciuti; non sporgerti dalla finestra che altrimenti cadi; non fare il bagno dopo mangiato; vai a dormire che è tardi…. Insomma non pensi che oramai sono in grado di badare a me stessa?” lo prende in giro l’alata ridacchiando
-“Fai come vuoi, il mio era un consiglio” borbotta di risposta il ragazzo, offeso dal commento, e lui che voleva solo esser gentile –“Che si dice di nuovo?” chiede poi rivolto a Shana. Atlas, invece, ha oramai annegato Kronhos in un fiume di parole
-“Sai la foresta degli alati è un posto bellissimo, e poi ci sono un sacco di cose interessanti da vedere…. Io lavoravo lì sai? Creavo gli incantesimi, anche Rhea lavorava lì, è per quello che ha i capelli rossi, problemi con un incantesimo… incidenti del mestiere, cose che capitano. Una volta invece è successo che…” Kronhos oramai non sa più che dire, è impossibile fermare lo sproloquio dell’alato e decide di lasciarlo parlare, annuendo di tanto in tanto. Drakan come al solito sta indietro e non dice nulla, limitandosi ad osservare la scena.
-“Ti è passata?” domanda innocentemente Rhea, piazzandosi davanti al ragazzo e continuando a camminare all’indietro
–“Ragazzina, perché non mi lasci in pace?” domanda esausto Drakan – “Sono stanco di averti intorno, perché non vai a scocciare qualcun altro che non sia io?” domanda tagliente. La ragazza rimane di sasso ed esclama
-“Guarda che io volevo solo essere gentile, accidenti quanto sei permaloso ….” inizia la ragazza risentita dall’ennesima rispostaccia di Drakan
-“Attenta” sussurra Drakan, fulminandola con lo sguardo, ma Rhea continua imperterrita
–“Una non può nemmeno rivolgerti la parola che le rispondi malissimo …”
-“Attenta!”
–“C’è davvero bisogno di trattarmi male ogni volta che voglio essere gentile con te?....”
-“Attenta!!”
-“E poi è inutile che ti atteggi tanto a “uomo del mistero” tanto antipatico sei ed antipatico resti…”
-“ATTENTA!!!!” le urla infine Drakan facendo uno scatto per afferrarle il braccio
–“Attenta a cos …” il piede della ragazza scivola e lei si ritrova sul ciglio di una scarpata, anzi nella scarpata. Raggelata dalla paura alza gli occhi verso Drakan, che è riuscito ad afferrarle il braccio nella caduta -“Aiuto, ti prego non lasciarmi cadere” sussurra spaventata, stringendo convulsamente il braccio di Drakan
-“Dannazione, ma non sei un’alata? Che cosa aspetti a volare? Oppure preferisci trascinarmi giù nella scarpata?” ringhia il ragazzo mentre scivola lentamente, trascinato dal peso della ragazza. Rhea, sebbene sia ancora impaurita riesce a volare vicino a Drakan. Una volta atterrata si fionda addosso al poveretto, che stremato, sta cercando di riprendersi.
–“Grazie, grazie, grazie” dice stritolandolo in un abbraccio. Irritato da questo slancio affettuoso non richiesto, Drakan cerca di scollarsela di dosso, ed alzando gli occhi al cielo borbotta
–“Certo che ora potresti anche staccarti... o ti sei affezionata a me?” domanda sarcastico, mentre la ragazza, ripresasi dallo shock inizia a guardarsi attorno imbarazzata, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo di Drakan.
–“S…scusa, però sai…. Grazie, grazie ancora! Se non fosse stato per te…” mormora alzandosi in piedi e correndo in testa al gruppo, ignorando il rossore che le ha invaso le guance.
-“Donne, chi le capisce è bravo, un momento prima ti sputano addosso veleno, ed il momento dopo si fiondano tra le tue braccia, troppo complicate” borbotta Drakan, spiazzato dal comportamento dell’alata, e lentamente riprende a seguire il gruppo, stando ad una distanza di sicurezza, prima di ritrovarsi nuovamente l’alata attaccata al collo.
Finalmente calmatasi l’alata intavola una discussione con Zeph, sulle raccomandazioni che le ha rivolto prima. Drakan invece viene raggiunto da Drawol, il quale ha un pezzo di stoffa in bocca.
-“E questo che diavolo è?” chiede sospettoso Drakan al draghetto, il quale lo fissa con due occhioni innocenti e lascia cadere il pezzo di stoffa, totalmente sbavato, nelle mani del ragazzo. La stoffa è di una tonalità blu scura, e sembra l’orlo di un suntuoso abito da sera. Il bordo in fondo, infatti, è color oro con elaborati ricami neri, mentre la stoffa blu presenta dei ricami oro, anch’essi molto elaborati.
-“Accidenti, dove l’hai preso questo?” domanda Drakan preoccupato, sventolando sotto il naso del drago la stoffa. Incurante di tutto, Drawol, si lancia verso Rhea, la quale si è accorta del ritorno dell’animaletto da compagnia di Drakan.
-“D..Drawol, no… no, fermati… fermo…” inizia a strillare la ragazza, scappando dal drago girando intorno agli altri ragazzi che allibiti guardano la scena. Disperata si nasconde dietro Drakan, mettendolo tra lei e il drago a mò di scudo.
-“Drakan, ferma quel… quel…quell’essere” strilla -“Non voglio dovermi presentare alla regina di Deningrad con i capelli appiccicosi! Fermalo!” il ragazzo è ai limiti umani della sopportazione, con un ordine secco ferma il vivace draghetto e con un gesto altrettanto brusco allontana da se l’alata, ancora nascosta dietro di lui. Il tutto contornato dalle risate degli astanti –“Rhea, penso che Drawol abbia una passione segreta per te” sghignazza Zeph divertito
-“Ogni volta che ti vede ti fa le feste”
–“Secondo me si somigliano” aggiunge Celine ridacchiando -“Entrambi due pasticcioni”
–“Ohh, ma smettetela!” esclama la ragazza –“Io non ci tengo di certo ad avere questa cosa sbavante come spasimante!”
-“Drawol, lascia che te lo dica, hai davvero dei gusti pessimi” commenta Drakan, rivolto al draghetto. Nessuno però ha sentito questo commento tranne Rhea, infatti tutti gli altri hanno oramai ripreso il cammino, anche Drawol è sparito nella foresta.
-“Ma quanto sei maleducato! Vergognati non si dicono queste cose” dice fingendosi offesa -“Ehi ma quello cos’è?” aggiunge poi indicando il pezzo di stoffa, che durante la colluttazione di prima è caduto a terra –“Mi sembra un po’ grande per essere un fazzoletto”
–“Non so cosa sia, lo aveva Drawol in bocca, ora se non ti spiace che ne dici di proseguire? Vorrei arrivare al castello prima di notte” ringhia Drakan in risposta
-“Che permaloso, posso vederlo?” chiede Rhea innocentemente adocchiando il pezzo di stoffa
-“No”
-“E dai, per favore”
-“No”
-“Per favore, per favore, per favore”
-“Ho detto di no, ma sei sorda?!”
-“Sei cattivo! E cinico! e…”
-“Si lo so, non c’è bisogno che mi fai tutti questi complimenti!” risponde sardonico Drakan, fissandola negli occhi –“Ma visto che ci tieni tanto, te lo regalo, tanto non so che farmene!” aggiunge lanciandole il pezzo di stoffa, ancora bagnato, diritto in faccia, e sghignazzando riprende a camminare. Arrabbiata Rhea infila velocemente il pezzo di stoffa in tasca e si affretta a raggiungere il gruppo.
Dopo quella che sembra un’eternità i ragazzi arrivano finalmente al castello e sono accolti calorosamente dalle tre principesse più giovani, mentre Aliciana, sempre molto composta, resta ferma vicino alla regina.
-“Allora ce l’avete fatta? Avete sconfitto Mikhail? Cos’è successo?” strilla Sabina felice
-“Sono successe un sacco di cose, siamo stati attaccati da un mostro di ghiaccio fortissimo ed io…” risponde Atlas lanciandosi in un’accurata descrizione dell’accaduto, lasciando la giovane principessa stupita. Anche Cassandra e Kayla cercano di scoprire qualcosa, ma la regina le richiama
-“Ragazze venite qui, adesso ci racconteranno cosa è successo, non c’è bisogno di fare tutte queste domande” Kayla e Cassandra, ubbidienti, si seggono vicine alla regina, in attesa del resoconto, mentre Atlas e Sabina, incuranti di tutto, continuano a parlare degli eventi
-“Lasciamoli stare” suggerisce Celine -“Dubito che possa interessare loro il nostro resoconto, hanno una gran voglia di parlare tra di loro” i ragazzi iniziano così a ricostruire gli eventi, interrompendosi a vicenda per aggiungere o correggere la versione dei fatti.
-“Capisco, certo che dev’essere stato molto difficile sconfiggere Mikhail, quando si è trasformato in dra.. dragone giusto?” commenta Cassandra, incespicando sul nuovo termine
-“Effettivamente non è stata quella che si suol dire una passeggiata” replica Leonard
-“Lui invece si chiama Kronhos ed è un gigante” aggiunge Kayla, osservando stupita la mole di Kronhos, che sentendosi al centro dell’attenzione, abbassa lo sguardo imbarazzato ed irritato
–“Ed io invece ho ricevuto lo spirito del dragone” strilla contento Atlas stringendo la pietra bianca
-“Lo spirito? Ma non è quella pietra bianca che stava nella torre Flanvel?” domanda stupita Sabina indicandola
-“Si, è proprio quella, però non so se possiamo permettervi di portarla via dal suo posto” mormora la regina pensierosa. Atlas rimane di sasso, e quasi scoppia a piangere, non ha alcuna intenzione di lasciare il dragone nella torre Flanvel. Anche gli altri ragazzi non sanno cosa fare, e Drakan è pronto a dissuadere la regina con la forza, non si posso dividere i dragoni, ma è Aliciana a salvare la situazione
-“Madre, dopo tutto quello che hanno fatto per noi, mi sembra il minimo dare loro quella pietra, soprattutto perché essi possono usare i suoi poteri molto di più di quanto potremo mai fare noi. Non ha senso tenere quello “spirito” nella torre e non utilizzarne il potere” replica educatamente con tono deciso –“Inoltre credo meritino una ricompensa per averci salvato da Mikhail” –“Hai ragione Aliciana, stavo per commettere un errore, ecco accettate questa ricompensa” risponde la regina porgendo al gruppo un sacchetto con 1600 Gold –“Quasi dimenticavo, il principe Alexander ha mandato questo bracciale per Shana” aggiunge la regina, dando a Shana un bracciale per la difesa contro gli attacchi magici di oscurità. Ringraziando secondo i canoni dell’etichetta Shana accetta il dono fattole dal principe Alexander.
-“Adesso dove andrete?” domanda Sabina curiosa
-“Noi? Andiamo alla ricerca di un diario” risponde Atlas
-“Sarebbe anche ora che lo troviate questo diario” ringhia a bassa voce Drakan ma viene ugualmente sentito da Rhea, Zeph e Celine
-“Drakan, siamo a corte comportati come si deve” lo rimprovera Celine immediatamente, lasciando Drakan di sasso, non si aspettava certo una reazione da Celine, ma da Rhea. La ragazza invece si limita a ridacchiare e mormora
–“Insomma Drakan, rispetta l’etichetta!” per venire immediatamente ripresa da Celine che le intima di comportarsi bene.
Dopo i saluti di rito i ragazzi partono alla ricerca del diario.

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Messaggio da Drakan »

Usciti dalle porte argentee del castello, il gruppo nota i favolosi negozi della città; i ragazzi sono attirati dalle armerie mentre Rhea, Shana e Celine si avvicinano ad un negozio di abbigliamento. Zeph nota un favoloso Arco di legno rosso in cui sono intagliate delle incisioni a forma di fiamme
–“Guardate che bello quell’arco, non potrei mai permettermelo ma darei qualsiasi cosa per poterlo provare!” Atlas e Leonard nel frattempo stanno discutendo su quale sia l’arma migliore tra quelle esposte, Kronhos esclama
–“Mia arma essere migliore, forgiata in terra di Giganti!”. Dall’altra parte Celine osserva un meraviglioso abito blu con dei ricami color oro, sembra quasi riflettere la luce del sole.
Celine –“Wow, magari potessi permettermi un abito del genere, il re di Bale mi ha sempre viziato un pochino ma non è mai arrivato a regalarmi un vestito così bello!”
Shana –“Si è veramente bellissimo, neppure Alexander per quanto tenga a me mi ha mai donato nulla del genere, anche perché non penso di essere il tipo adatto per un abito di tale maestosità”
Celine –“Tu che ne pensi Rhea? Ti piace?”Rhea nel frattempo sta osservando il gruppo di ragazzi che commentano le armi nella vetrina poco più in là, e si diverte a vedere come Drakan sia annoiato dai discorsi dei compagni e se ne stia in disparte lucidando la lama della sua spada. Sentendosi chiamata in causa Rhea risponde, pur sempre restando girata ad osservare Drakan…
-“Naaahhh…io non sono una da abiti da sera, non vi pare? Penso che ci inciamperei dentro dopo 2 minuti…” la ragazza si gira per osservare l’abito in questione e continua –“…Mi piace comunque guardare i vestiti e questo è davvero molto…” Rhea sobbalza –“…familiare!”
Shana –“Cosa intendi con familiare?”
Rhea –“Intendo…non so…mi pare di averlo già visto da qualche parte…ma…aspettate!” l’alata fruga nelle tasche, Celine ridacchia ed esclama sarcasticamente
–“Ne hai uno uguale in tasca?” Rhea continua a frugare come una matta, ma ha qualche difficoltà ad estrarre qualcosa dalla tasca
–“No..no…accidenti…vieni su!…eccotiii...LO SAPEVO!” Rhea ha tra le mani il pezzo di stoffa trovato da Drawol e lo mostra alle amiche, è stato strappato senza dubbio da un abito identico a quello esposto.
Celine –“Non hai l’abito intero…ma un pezzo c’è l’hai…dove lo hai trovato?”
Shana –“Già, com’è che ne hai un pezzo?”
Rhea –“Lo ha trovato Drawol nel bosco, chissà di chi è…”
Celine –“Beh, andiamo dentro a chiedere informazioni direi…” Rhea nota che i ragazzi stanno ancora osservando le armi, anche Kronhos si è allontanato per sedersi poco lontano da Drakan, ma non sembra esserci un dialogo tra i due. Rhea urla
–“Ragazzi, noi entriamo un attimo qui, usciamo subito”
Zeph –“Ok, non c’è problema!” mentre Drakan sotto voce esclama
–“Di questo passo il diario lo troveranno tra qualche anno….patetici!” Kronhos è l’unico a sentire il commento del compagno, ma fa finta di nulla. Le ragazze entrano nel negozio, dove una gentile commessa le accoglie gentilmente
–“Buon giorno, posso esservi d’aiuto?” Rhea non sa come introdurre il discorso, Shana sottovoce
–“Dai Rhea, su coraggio”
Rhea –“Si grazie, vorremmo sapere qualcosa sul vestito blu e oro in vetrina…” la commessa interrompe la ragazza
–“Ah il prezzo? Beh sinceramente non credo possiate permettervelo, comunque costa…” Rhea non regge l’affronto, quella che sembrava una simpatica commessa è in realtà una presuntuosa di prima categoria,
Rhea –“Chi diavolo pens…” Shana le tappa la bocca e le sussurra che deve trattenersi, devono scoprire qualcosa ed insultare la commessa non è la strada giusta. Rhea si trattiene, pur avendo voglia di prendere a pugni la smorfiosa che ha davanti esclama –“Volevo dire… chi pensa che possa vendere un abito così oltre a lei?”
Commessa –“Nessuno, questo genere di abiti è unico, li fabbrico io personalmente, possono essere trovati solo qui signorina”
Celine –“Saprebbe dirci quanti ne ha venduti e a chi per favore?”
Commessa –“E’ un nuovo articolo, ne ho venduto soltanto uno fino ad ora, la settimana scorsa, ma mi dispiace non posso dirvi a chi”
Rhea –“Come non può dircelo? E’una questione di vita o di morte….credo almeno…”
Commessa –“Davvero non posso, ora se non vi dispiace ho altri clienti da servire, arrivederci!” Detto questo la giovane impiegata si dirige verso una donna anziana, Rhea sussurra
–“Arrivederci….scordatelo che entro un’altra volta in questo negozio…antipatica!”
Shana –“Su Rhea, siamo nella città reale di Deningrad, è normale che la gente sia così qui, dai usciamo…” I ragazzi stanno aspettando le tre fuori dal negozio,
Zeph –“Avete comprato qualcosa? A me piace tantissimo quell’arco e prima o poi lo compro…ma non ora, non posso permettermelo”
Rhea –“Noi non abbiamo comprato nulla ma…” Drakan la interrompe
–“Sentite, vogliamo andare a recuperare questo diario o cosa? Sembrate delle vecchiette che fanno shopping, abbiamo di meglio da fare, su andiamo!” Celine e Shana sono un pochino offese, come tutti del resto, ma Rhea è l’unica a parlare
–“Senti musone antipatico, lasciami finire e poi possiamo andare….stavo dicendo che abbiamo scoperto una cosa che potrebbe rivelarsi interessante. Ti ricordi quel pezzo di stoffa che il tuo drago psicopatico ha trovato? Beh, il vestito da cui è stato strappato è stato venduto qui la settimana scorsa, ed è l’unico in circolazione per ora! Non so perché, ma sento che c’è qualcosa di più, dobbiamo indagare!” Atlas curioso chiede
–“Che pezzo di stoffa?” Rhea glielo porge e tutti incuriositi lo confrontano con quello esposto in vetrina Drakan
–“Tutto qui? Prima di tutto Drawol non è psicopatico, e poi probabilmente la portatrice del vestito si è impigliata e lo ha rovinato, non cerchiamo i problemi dove non ce ne sono per favore, abbiamo di meglio da fare che cercare una damigella piena di soldi” Rhea innervosita aggiunge
–“Appunto stupidone, è una damigella piena di soldi e che motivo avrebbe per camminare in una foresta con un abito del genere? Secondo me stava scappando da qualcuno, o qualcosa! E poi Drawol te lo ha portato per qualche motivo!” Nessuno osa entrare nella discussione tra i due e Drakan comincia a pensare che l’alata potrebbe aver ragione, ma pur di non darlo a vedere aggiunge
–“Se anche fosse, non sappiamo cosa fare, quindi partiamo vi prego!”
Rhea –“Come vuoi musone!” Zeph confabula con Atlas e Leonard a bassa voce
–“Secondo me ha troppa fretta di trovare il diario, inizio a fidarmi poco di lui…è troppo strano!” Atlas e Leonard concordano, ma non aggiungono niente, mentre Kronhos segue il gruppo in silenzio, senza entrare nei loro discorsi. All’improvviso il gigante in preda alla curiosità esclama
–“Ma cosa essere questo diario?” Atlas risponde e spiega tutto quello che sanno sul diario, ben poco in effetti, ma Atlas riesce ad allungare il discorso così tanto da far pentire il gigante che ha fatto quella domanda.
Nel frattempo il gruppo esce dalla città e si addentra nella Foresta Sempreverde. Il tragitto è tranquillo, senza attacchi di nessun genere. I ragazzi sono così entusiasti di essere finalmente così vicini al diario che non parlano, neppure Rhea ed Atlas. A capo del gruppo ci sono proprio loro due, e giunti ad un vicolo cieco tra gli alberi esclamano
-“Eccoci arrivati!”
Leonard –“Arrivati? Siamo in un vicolo cieco!!” tutti gli altri ragazzi sono stupiti come Leonard ma Drakan non sembra esserlo e si avvicina ad alcuni alberi senza lasciare a Rhea o Atlas il tempo di spiegare. Dà l’impressione di conoscere molto bene il posto ed esclama
–“Finalmente! Ora ci basta entrare, andiamo!” Zeph non dice nulla ma si fida sempre di meno di Drakan….
Rhea –“Dove pensi di andare? Tu che sai tutto dovresti sapere benissimo che nessun essere umano può entrare nella foresta, solo noi alati possiamo aprire il portale!” Atlas annuisce, gli altri ragazzi sono sempre più confusi e Drakan risponde
–“Ehm…hai ragione ragazzina, me ne ero scordato…”
Atlas –“Ma tu come fai a sapere che il portale è proprio lì davanti a te?”
Drakan –“Sono passato di qua una volta mentre un alato stava entrando…” Zeph è sempre più sospettoso, ma i suoi ragionamenti contorti sono interrotti da una domanda di Celine
–“Scusate, potete spiegarci di cosa diavolo state parlando? Cos’è questo portale?!”
Rhea –“Esattamente di fronte a Drakan c’è un portale che apre il passaggio per la foresta degli alati. Soltanto un alato o alata può aprire il portale e può decidere di portare con sé chiunque, anche non alati. Se anche un non alato provasse ad entrare mentre il portale è aperto, non potrebbe se un alato non lo invita dentro. Oltre alla città degli alati c’è anche Kadessa, che sarebbe la fabbrica degli incantesimi che vengono venduti in tutta Endiness. E’ lì che io ed Atlas lavoravamo”
Zeph –“Questo spiega dunque come Diaspra sia riuscita ad entrare, lei era un’alata!”
Drakan –“Se avete finito di raccontarvi storie, datevi una mossa?” Zeph sembra non resistere più, Atlas e Leonard gli lanciano un’occhiata che gli fa capire che anche loro non si fidano più di tanto, specialmente dopo averne parlato con lui a Deningrad.
Zeph –“Possiamo sapere come mai hai così tanta fretta Drakan? Sembra quasi morbosa! Cosa ci nascondi?” Drakan si sente sfidato e risponde a tono
–“Ma guarda, il ragazzo si è svegliato, sai anche parlare Zeph?”
Zeph –“Non permetterti, vorrei ricordarti che sei stato tu a volerti unire a noi, io ero nel gruppo sin dall’inizio, anzi se non fossi andato a Lohan dove ho incontrato Rhea e Le…” Il ragazzo si blocca, senza accorgersene ha tirato in ballo il nome di Led, Rhea che ha la testa china e per la prima volta non si intromette (visto che come tutti vuole sapere anche lei qualcosa di più su Drakan), alza di colpo il capo e i suoi occhi brillano. Per qualche secondo cala il silenzio e Drakan lo interrompe dicendo
–“Siete patetici, bastano tre lettere per ammutolirvi, forza andiamo, se non ve ne siete accorti qualcuno è contro di noi, per questo dobbiamo sbrigarci!” Nessuno ha la forza di rispondere, anche se tutti sono infastiditi dal nome Led sminuito con “tre lettere”; nemmeno Rhea che ricorda come sono andate le cose l’ultima volta che si è parlato del caro amico deceduto. Atlas alza le mani verso l’alto e con alcuni gesti fa apparire un portale. Drakan fa per entrare ma ad un tratto si ferma…Rhea scavalca l’amico alato ed entra per non mostrare il suo volto leggermente triste e infastidito, senza girarsi verso il gruppo esclama
–“Potete entrare…” Drakan tra sé e sé dice
–“Era ora…” e si avvia dentro il portale seguito da Celine e Shana. Zeph commenta a bassa voce
–“Non finisce qui…” ma solo Atlas e Leonard lo sentono, fanno finta di nulla guardandosi preoccupati e seguono il resto del gruppo. Pur essendo pieno pomeriggio la foresta è parecchio buia, Atlas genera una piccola sfera di luce che li segue ovunque vadano, il problema è che nessuno sa dove andare! La città degli alati è poco lontana ma abbastanza per non essere notati da nessuno. Dopo alcuni passi le 5 sfere iniziano a riscaldarsi e risuonare tra loro. I ragazzi si immobilizzano, Drakan utilizza il bavero del cappotto per coprirsi parte del collo e del viso e gli spiriti dei dragoni si innalzano in aria. Iniziano a vorticare velocemente una dietro l’altra, la velocità è tale che è impossibile distinguerle, anche perché la luce emanata è fortissima ed abbaglia tutti. Per una frazione di secondo i ragazzi non vedono altro che luce bianca e quando essa sparisce le sfere rallentano, si distanziano leggermente l’una dall’altra e al centro si forma piano piano qualcosa. La massa generata prende poco a poco una forma rettangolare, dopo alcuni secondi il diario appare finalmente e cade a terra, le sfere ritornano ai legittimi proprietari che le recuperano prontamente. Tutti le rimettono al sicuro, mentre Zeph tiene la sua in mano. Drakan si avventa subito sul diario, quando sta per prenderlo però una sfera di fuoco lo colpisce alla mano facendogliela ritrarre. Zeph la ha scagliata contro il compare, suscitando stupore sia in lui che nel resto del gruppo, ma senza perdere tempo il giovane arciere corre verso il diario e lo recupera.
Drakan –“Cosa diavolo stai fac…” la frase viene interrotta da alcune voci provenienti dalla città degli alati,
Rhea –“Penso ci abbiano sentito, è meglio uscire, se ci vedono dovremo dare troppe spiegazioni, forza andiamo” detto questo la ragazza apre il portale e Zeph per primo corre fuori, seguito da Drakan e dagli altri. Una volta fuori, i ragazzi non sanno cosa fare o cosa dire, Drakan si scaglia contro Zeph urlando
–“Non permetterti mai più di attaccarmi”
Zeph -“Ma dai, era una sfera leggerissima, l’avrai sentita appena, non fare il bambino”
Drakan –“Non è questo il punto!” Zeph lo interrompe stringendo forte il diario
–“No esatto, il punto è che tu pensi di essere il capo indiscusso, chi ti dà il permesso di fare quello che vuoi a chi vuoi e di mettere le mani su una cosa che stiamo cercando da ancora prima che ti incontrassimo, mi fido poco di te” tutti sono impietriti e nessuno osa intromettersi, anche perché Zeph non è mai stato così nervoso e agitato.
Drakan –“Ti fidi poco di me? Guarda che di quel diario io sono….ah lasciamo perdere, non devo darti spiegazioni!”
Zeph –“Io penso invece che sarebbe proprio il caso…” Zeph sta per perdere la pazienza, come Drakan del resto, Atlas trova il coraggio di entrare nel discorso
–“Si Drakan, penso proprio che dovresti darci qualche spiegazione, ci sembri molto strano ultimamente”
Leonard –“A dire il vero sembri strano sin da quando ti sei unito a noi”
Celine –“Io non ci capisco più niente! Smettetela di litigare”
Drakan –“Non intromettetevi voi!”
Zeph –“Ora te la prendi con loro?Anche loro fanno parte del gruppo!” Shana e Kronhos non dicono nulla, e da poco che fanno parte del gruppo e non vogliono intromettersi in faccende che non conoscono. Iniziano a volare insulti, le parole sono sovrapposte ed indistinguibili, è il Chaos totale, Rhea che fin’ora è stata zitta esplode
–“BASTA! SMETTETELA DI LITIGARE! NON VI SOPPORTO PIU’!!! NON SI FA ALTRO CHE LITIGARE IN QUESTO GRUPPO!” Dopo questo sfogo l’alata scoppia in lacrime e si siede su una roccia a qualche metro di distanza, i ragazzi si ammutoliscono all’istante ed osservano Rhea. Drakan ne approfitta e cerca di strappare il diario dalle mani di Zeph. L’arciere se ne accorge appena in tempo per provare a trattenerlo, ma la presa di entrambi è molto salda,
Zeph –“Lascialo, non farmi estrarre le armi, e poi vorresti che ci fidassimo di te!? Guardati sei ossessionato da questo diario!”
Drakan –“Non puoi capire, mollalo, cosa pensi che voglia farvi!!! Sono dalla vostra parte!” il resto del gruppo osserva la scena e non sa come reagire, i due ragazzi sembrano aver perso ogni ragione. Rhea, senza che nessuno se ne accorga si alza con decisione dalla roccia, si asciuga il viso e con tanta rabbia in volto distende le braccia lungo i fianchi, apre violentemente i palmi delle mani precedentemente stretti a pugno e dal centro di essi si formano delle sfere azzurre di ghiaccio e acqua. Atlas percepisce l’energia scaturita da Rhea e si gira di scatto, attirando l’attenzione degli altri ma non di Zeph e Drakan che si stanno contendendo il diario,
Leonard –“Cosa vuole fare! Rhea fermati!”
Shana –“Rhea calmati, sembri invasata! Mi spaventi…” Celine capisce le intenzioni dell’amica e Kronhos esclama
–“Meglio che noi ci spostare, ragazza alata sembrare senza controllo!” Il gruppo che si trova proprio sulla traiettoria dell’alata si getta a terra, Rhea innalza le mani e lancia le due sfere contro i due ragazzi, facendoli volare a qualche metro di distanza. Entrambi perdono la presa del Diario, che è atterrato da qualche parte lì vicino.
Rhea –“Forse ora l’avete capita! Idioti!” Tutti si rialzano da terra spaventati e ammutoliti, si avvicinano a Rhea per sostenerla e calmarla. Drakan si rialza pulendosi il cappotto e squadrando Rhea malissimo, ma senza reagire, si accorge di aver esagerato, si limita solo a guardarsi intorno in cerca del diario. Zeph fa più fatica ad alzarsi, essendo stato colpito dal suo elemento opposto, ma alla fine ce la fa. Anche lui si guarda intorno. Entrambi scorgono il diario in una piccola radura al di là di una siepe non molto alta, si fissano negli occhi ma non fanno in tempo a dire nulla che un essere strano salta fuori dagli alberi e atterra sul diario. Il piccolo mostriciattolo con uno scatto velocissimo lo raccoglie e fugge nella foresta, i due ragazzi lo rincorrono, gli altri capiscono a mala pena cosa sta succedendo e lasciano perdere, è più importante calmare Rhea che sembra aver perso il controllo e continua ad imprecare contro i due. Zeph e Drakan rincorrono il mostriciattolo che velocissimo, piccolo e agile riesce a seminarli. Arrivati ad un incrocio di più strade ed avendo perso le tracce della creatura, Zeph e Drakan si fermano e si arrendono, è inutile proseguire, non saprebbero dove andare. Il diario è stato rubato!
Drakan –“Complimenti! Ora il diario è nelle mani di un essere insignificante!”
Zeph –“Drakan…fammi il favore…chiudi quella fogna di bocca che ti ritrovi!” detto questo Zeph con passo deciso volta le spalle al compare e si avvia verso il resto del gruppo. Drakan sbuffa, osserva l’incrocio e Zeph con indecisione. Alla fine segue il ragazzo ed entrambi arrivano dagli altri. Kronhos li vede arrivare e avvisa i compagni, Shana chiede cosa sia successo e Zeph risponde –“Lasciamo perdere…”
Drakan –“Il vostro caro amico malfidente si è lasciato scappare il diario!”
Zeph –“Meglio nelle mani di quell’essere insignificante che nelle tue!”
Celine –“Piantatela, non è colpa di nessuno, abbiamo perso il controllo per uno stupido libricino…”
Drakan –“Ti sbagli, è colpa di Zeph e Rhea, se non si fossero intromessi a quest’ora potremmo leggerlo finalmente!” Rhea alza la testa con uno scatto velocissimo e rabbia iniettata nei suoi occhi, Atlas capisce l’andazzo ed esclama
–“E’ chiaro che ognuno ha la sua parte di colpa, e non è biasimandoci a vicenda che risolveremo le cose, ora non iniziate a litigare nuovamente per favore!”
Leonard –“Concordo, abbiamo già visto a cosa ha portato il vostro litigio, non mi pare molto saggio ricominciare un’altra volta.” Rhea avrebbe tante cose da dire, ma sta zitta; è furibonda e vuole evitare altri scontri, o potrebbe mettersi male. Si limita soltanto ad allontanarsi dal gruppo per sedersi sotto un albero. Zeph fa lo stesso, Drakan borbotta qualcosa di incomprensibile tra sé e sé e va alla ricerca di Drawol chiamandolo di tanto in tanto. Celine e Shana seguono Rhea e le stanno accanto mentre Atlas e Leonard raggiungono Zeph. Kronhos non sa dove andare e cosa fare, opta per unirsi ai ragazzi ma vorrebbe evitare un altro dei discorsi eterni di Atlas. Pensa alle ragazze, ma si sentirebbe fuori posto. Alla fine esclama
–“Io andare a cercare legna per cena….ciao” lasciandosi alle spalle uno Zeph ed una Rhea furiosi ma silenziosi ed un gruppo di ragazzi che non sanno cosa dire. Drakan nel frattempo trova Drawol e si occupa di cibarlo con alcune provviste. Dopo una mezz’ora di atmosfera pesantissima Kronhos torna con la legna e prepara la cena, i ragazzi, pur controvoglia si riuniscono intorno al fuoco per mangiare, è il tramonto. Poco a poco tra una frase spezzata e l’altra, tipo –“Guardate che bel cielo” oppure –“Ci voleva! Ero proprio affamato!” il silenzio viene rotto e ha inizio un discorso un po’ più movimentato, tuttavia c’è ancora un’atmosfera leggermente tesa. Ormai è quasi buio, la brezza fresca della sera sembra portar via il terribile pomeriggio trascorso. Drawol sta dormendo. Drakan è leggermente in disparte, cerca di non dare a vedere che è un po’ avvilito dalla mancanza di fiducia dei compagni, ma qualcuno se ne accorge comunque. Sotto consiglio di Atlas e Shana, Zeph si avvicina a Drakan per chiedergli scusa
–“Mi dispiace per come mi sono comportato questo pomeriggio, ma tu dovresti vedere la situazione dal nostro punto di vista, noi non sappiamo nulla di te e tu vuoi avventarti su questo diario come se fosse già tuo!” Drakan non ha intenzione di dare inizio ad una nuova sfida ed esclama
–“Mio… Forse hai ragione…ma quello che hai visto fin'ora è solo la punta dell'iceberg... le cose vi verranno rivelate al momento giusto. Ricorda, comunque, che se avessi voluto eliminarvi mi sarebbe bastato non intervenire contro il golem” risponde Drakan con sguardo stranamente amichevole. Rhea, che facendo finta di nulla ha origliato il breve discorso, si avvicina ai due ed esclama
–“Allora musone, ci siamo calmati?” Drakan accenna ad un breve sorriso, il primo e forse l’ultimo
–“Che lunatica che sei…riesci a cambiare umore da un momento all’altro!” Zeph sorride ed esclama
–“Per questo la nostra Rhea è unica, è imprevedibile e un po’ pazzerella. Me ne sono accorto subito appena la ho incontrata a Lohan, non mi conosceva neppure ma senza problemi mi ha trascinato fuori da un negozio, dandomi ordini su cosa potevo e non potevo vendere!”
Rhea –“Per forza, c’era una pazza che mi inseguiva con una mazza, mi serviva un giovane armato con un armatura, ed Atlas…beh lasciamo perdere…per fortuna ora è più sveglio ed ha iniziato a prendere per le mani qualche arma!” Atlas sente di essere chiamato in causa, ma continua a chiacchierare con Kronhos che si è trovato per caso e controvoglia in uno dei suoi discorsi, l’alato ha capito che i tre si stanno riconciliando e non vuole intromettersi nel discorso, preferisci continuare a parlare col gigante. Celine, Shana e Leonard notano la faccia assonnata di Kronhos che ogni tanto annuisce per far finta di ascoltare Atlas, ovviamente ridono a crepapelle e cercano di nascondersi per non farsi notare. Zeph, Rhea e Drakan si guardano negli occhi, Zeph chiede
–“Amici come prima?”
Rhea –“Certo, amici come prima…”
Drakan –“Ma si dai, siamo i Dragoni, se lottiamo tra di noi chi combatte il male?”
Rhea –“A volte sembri quasi intelligente! Bravo il musone!”
Zeph –“Forza raggiungiamo gli altri!” Leonard si riassesta dalle risate e dice
–“Sembra che tutto sia a posto, sono contento che vi siate chiariti!” Kronhos ne approfitta per alzarsi e raggiungere Leonard e gli altri, seguito da Atlas. Celine e Shana ricominciano a respirare e il loro addome poco a poco smette di fare male per le contrazioni,
Shana –“Allora, cosa si fa domani mattina?”
Celine –“Già, non abbiamo nessuna meta al momento!”
Drakan –“Penso che potremo parlarne domani mattina davanti alla colazione, ora scusate ma vado a dormire, buonanotte!” detto questo l’uomo si avvicina a Drawol e si sdraia accanto a lui. Gli altri ragazzi si scambiano un “buonanotte” collettivo e si addormentano sazi e riappacificati.

Zeph
Drakan
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Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 2:06

Messaggio da Drakan »

La mattina, Rhea si sveglia e con il suo solito fare sveglia tutti quanti. Rhea dice ad Atlas :
-“Andiamo a fare colazione insieme agli altri, perché sto morendo dalla fame e ho lo stomaco che mi brontola…”
Dopo aver finito la colazione, Atlas e Rhea, si alzano in volo per vedere dove si trova l’uscita della foresta, Rhea commenta:
-“Non vedo niente da quassù, ci sono troppe nuvole!!!”
Atlas ribatte: -“Sei tu che non vedi niente, stai dormendo per aria!!!” Atlas si volta e dice: -“Ecco l’uscita, trovata, si trova a ovest” Atlas e Rhea scendono a terra e si incamminano insieme ai loro compagni. Una volta usciti dalla foresta, vedono un uomo un po’ malridotto, dalla fatica di camminare. E’ un messaggero che viene da Deningrad, ferma i ragazzi e spiega che il Principe Alexander ha mandato una lettera a Deningrad per loro, nella quale c’è scritto:
“Cari amici,
Sono venuto a sapere che Shana si è unita a voi e spero che vi sarà d'aiuto nella vostra missione. Sono costretto a chiedervi cortesemente di venire a Fletz il più presto possibile, è sorto un problema molto delicato ma non posso fornirvi altre informazioni al momento... imbarcatevi al più presto sulla Furia Regina, il comandante è già al corrente del vostro arrivo.
Principe Alexander
Tutti si guardano attorno e pensano a cosa possa essere successo, ma non riescono a capire cosa possa essere accaduto, mentre
Rhea dice a tutti: -“Sbrighiamoci, non vedo l’ora di vedere la principessa!!!” Alla fine,
Zeph dice: -“La nostra prossima direzione, è Fletz”
Tutti: si!!!
Drakan sottovoce: -“C'è sempre qualcosa di nuovo...il diario non lo riavremo mai di questo passo!”

Atlas
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