Il ritorno dei dragoni

Seguito della storia scritta dai fans
Drakan
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-“Brava Rhea!” esclama Zeph
–“A dir poco fantastica!” commenta invece Led.
–“Non ti chiedo…cough-cough…dove hai…cough-cough…imparato…a combattere così” ribatte Zeph iniziando a tossire, seguito da Led. –“Mi gira la testa” dice stremato Zeph
–“Già, anche a me….cough….O NO!” il lamento di Led preoccupa Rhea che chiede
–“Ragazzi state bene?”
–“NO!” Dicono i due ragazzi in coro!
–“Led!? Vedi anche tu quello che vedo io?” chiede Zeph
–“Vedere cosa?! Dove??” domanda Rhea sempre più preoccupata
–“Si, anch’io!!! Parli delle due Rhea vero Zeph?!” Risponde Led.
–“Io ne vedo tre, siamo circondati!!! Era meglio il serpentone!!!” Commenta Zeph facendo infuriare Rhea.
–“Adesso basta!! passerò sul fatto che mi stiate prendendo in giro, passerò anche sul fatto che mi stiate ignorando, ma solo perché penso che voi siate avvelenati. Aspettate che trovo due purifica corpo!!...e per questa volta non vi picchio!!!” detto questo, Rhea gli fa bere un purifica corpo a testa e l’effetto del veleno sparisce. I due ragazzi la ringraziano e Zeph dice
–“Beh…a causa del veleno vedevamo veramente tante Rhea, non ti stavamo prendendo in giro...ma quando ti ho detto che era meglio il serpentone...beh…non era il veleno a farmi parlare!!” la frase altera leggermente Rhea, che gli dice
–“Eh eh, io Zeph…ti voglio tanto bene…lo sai vero…questa volta sei perdonato, ma nessuno mi vieta di darti un bel calcio!!” Zeph riceve il suo bel calcio e si zittisce. Led fa notare ai ragazzi che dalla pancia squarciata del serpente, oltre al sangue verde, escono alcune cose. Cercando di evitare il liquido velenoso, si avvicinano e scoprono che si tratta di uno scheletro umano. Vicino alle ossa trovano 300G e un purifica corpo, Probabilmente appartenevano alla persona divorata dal mostro. Come accordato in precedenza si prendono 50G a testa, mentre il purifica corpo e i restanti 150G costituiscono il fondo comune. Zeph pensa una battutina cattiva:
-(Penso che quel liquido verde scorra anche nelle vene di Rhea), ma evita di dirla ad alta voce perché il calcio preso in precedenza gli ha fatto veramente male!! Il gruppo corre in fretta fuori dalla grotta. Giunti ad una prateria, Led legge un cartello –“Eloyn, 200 metri” e guardandosi intorno notano un piccolo villaggio (dove una volta c’era la capanna con l’ascia). Quando lo raggiungono notano che molte capanne sono bruciate e alcuni abitanti stanno spegnendo delle fiamme.
–“Cosa è successo?” chiede Rhea ad un uomo –“E’ per caso stata un’alata a fare tutto questo?” aggiunge Rhea.
–“No, è stato un drago, un piccolo di drago in realtà, è da un po’ di giorni che viene qui al villaggio per rubarci il cibo. Quando abbiamo cercato di combatterlo ha iniziato al lanciare fiamme dappertutto; probabilmente tornerà, potete aiutarci? Voi sembrate guerrieri.” risponde l’uomo.
–“Veramente stiamo cercando un’alata molto pericolosa. Appena l’avremo sconfitta potremo tornare qui ed aiutarvi, ok?” Dice Zeph all’uomo.
–“Oh grazie, se volete potrete riposarvi gratuitamente qui da noi, penso di parlare a nome di tutto il villaggio!” dice l’uomo.
–“Vi ringraziamo, ma dobbiamo andare immediatamente a Seles per combattere contro quell’alata. Cercheremo il drago al ritorno!” ribadisce Led chiedendo conferma ai due compagni che annuiscono.
–“Va bene, vi aspetteremo allora!” risponde l’uomo. I tre riprendono il cammino e a Rhea brontola lo stomaco con un rumore che sveglierebbe anche il serpentone morto. Zeph offre ai due compagni dei panini che ha nello zaino. Rhea e Led lo ringraziano, ma non fanno in tempo ad assaggiarli che il draghetto gli si para davanti rubando a Rhea il panino. La ragazza infuriata urla
–“IO HO FAME, UFFA, RIDAMMI IL MIO PRANZO!!! e si lancia contro il mostriciattolo.

Zeph
Drakan
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Il draghetto fugge spaventato da Rhea che diventa isterica. Dopo avergli imprecato contro per 5 minuti, si accorge che Zeph e Led ridiono a crepapelle.
–“E' così né...eh eh eh” dice Rhea con un'aria molto sadica –“Allora questi sono miei!!” detto questo, ruba i panini a Led e Zeph e con una risata malefica aggiunge –“Ben vi sta!! vediamo se riderete anche a stomaco vuoto! intanto questi me li mangio io!!” Rhea si incammina e con la bocca piena borbotta qualcosa di incomprensibile, probabilmente cattiverie!
–“Rhea, guarda che Seles è dalla parte opposta” le grida Zeph. Rhea fa retromarcia e si incammina con Zeph e Led dicendo
–“Comunque lo sapevo, volevo vedere se eravate attenti”
–“Attenti a cosa!?” chiede Led sconvolto
–“Ah, non capite niente!” la risposta di Rhea fa ridere i ragazzi, ma il gruppo prosegue. Giunti al paese i ragazzi vengono travolti dagli abitanti, che iniziano ad urlare
–“Due guerrieri, forse ci possono aiutare” Rhea ci resta malissimo e grida
–“Anch'io posso combattere, sapete?!” In quel momento una voce fin troppo conosciuta esclama
–“Bene, bene, bene, vedo che avete battuto il mio amico Serpentone sfortunatamente, credo però che il vostro viaggio finisca qui!”
–“Diaspra non sperare di cavartela questa volta!” urla Led per risposta
–“Puoi arrenderti subito e morire o puoi combattere, arrenderti e morire” grida Zeph.
–“Non posso morire ora che ho trovato quello che cercavo! Guardate” Detto questo Diaspra si mostra a loro ed in mano tiene una pietra grigia che emana una strana luce.
-“Che cos'è?” domanda Rhea stupita –“Dove l'hai trovata?”
–“Era nelle mura di una casa, l'ho dovuta distruggere per poterla recuperare, ma se vuoi scoprire cos'è dovrai battermi!!!” esclama Diaspra brandendo la mazza.
–“Sembra simile a quella che mi ha rubato, potrebbe essere la stessa cosa! beh, ora lo scopriremo!” urla Zeph ai compagni

Zeph
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-“Se riuscite a battermi lo scoprirete” l’alata pazza alza la sua mazza e si lancia contro Zeph e Rhea -“Vediamo se la smetterete di fare gli sbruffoni” dice infuriata. Rhea non fa in tempo a schivare l’attacco e, colpita sul fianco, finisce addosso a Zeph che sbatte la testa a terra. Il ragazzo rimane un po’ stordito, ma Led lo aiuta ad alzarsi e parte all’attacco: con una spada colpisce Diaspra ad un fianco e con l’altra le lacera un braccio –“Ben ti sta! Pazza isterica!” commenta dunque Led. Adesso è il turno di Rhea; decide di usare la sua sciabola, come contro il serpentone: si lancia contro l’avversaria.
Diaspra si prepara in difesa, ma Rhea la inganna e volando dietro di lei, la colpisce alla schiena facendola cadere a terra. La nemica si rialza, inizia a bofonchiare qualcosa e con dei gesti strani delle mani, fa apparire una grande sfera d’acqua. Zeph intuisce che sta per lanciarla proprio contro di lui, ma non fa in tempo a schivarla e cade a terra congelato.
–“Zeeeph!” esclamano Led e Rhea preoccupati.
–“Ah ah ah ah ah, lo sbruffone è diventato un ghiacciolo, voi cosa volete diventare?” esclama Diaspra divertita.
–“E tu brutta strega da quattro soldi?!” urla Led infuriato più che mai –“vuoi diventare cenere o spezzatino?” si lancia così contro l’alata trafiggendola nella corazza, senza però riuscire a ferirla.
–“Adesso basta!” Rhea che stava cercando di aiutare Zeph, urla tante parolacce contro l’alata e con gli stessi gesti delle mani e le stesse parole usate dalla pazza, le scaglia una sfera d’acqua addosso. La sorpresa è immensa, appena la sfera raggiunge Diaspra una grande luce azzurra la circonda, ma non a causa della sfera d’acqua, perché sembra scaturita dal petto della pazza. Esaurita la luce, la nemica è totalmente cambiata: ha un paio di ali in più, ma molto più grandi e diverse di quelle d’un’alata; l’armatura è di un azzurro molto chiaro e i capelli sono raccolti differentemente da prima.
La cosa più impressionante è che l’alata sembra guarita dalle ferite recatele da Led e Rhea. Approfittando dello sconvolgimento provocato negli avversari, Diaspra alza il suo martello: i due non impiegano molto tempo per notare che l’arma è più grande ed ha un colore argenteo. Rhea prepara uno spadino e la sciabola davanti a se
–“Attento Led!!!” dice all’amico, che incrocia le sue spade davanti al viso per difendersi: infatti la pazza sta facendo dei movimenti strani e ridendo pronuncia delle parole. Una bufera di ghiaccio circonda Rhea e Led, il ragazzo la respinge con le spade ma Rhea cade a terra paralizzata, con le gambe congelate. Led si regge malapena in piedi, Rhea urla
–“Non dobbiamo morire Led, Zeph non ci può aiutare ma noi possiamo ancora farcela!!!”
–“Si, ma come?! Siamo sfiniti!” risponde lui
–“Boh, non lo so!! Inventati qualcosa, io non posso muovermi!!” Replica Rhea. Diaspra ride più divertita che mai, ed esclama
–“eh eh eh, alla fine avete guadagnato solamente la vostra morte, questo è il prezzo da pagare quando ci si mette contro la sottoscritta e….” non fa in tempo a finire la frase che rimane allibita. Un piccolo draghetto si avvicina a Zeph e incuriosito dall’odore di cibo che emana il suo zaino, inizia a sputare fuoco dappertutto. Colpisce anche Diaspra, la quale cerca di spegnere la fiamma che le brucia i capelli. Rhea alza le gambe in direzione di una fiamma sputata dal drago e le scongela, mentre la bestiola scioglie il ghiaccio intorno a Zeph. Led ha una fantastica idea: prende alcuni biscotti dallo zaino dell’amico, che sta cercando di capire perché Diaspra è cambiata, e chiama il draghetto dirigendosi verso la pazza. Inizia a tirare il cibo contro di lei, ancora intenta a spegnersi i capelli. Il mostriciattolo le salta addosso, sfigurandola e bruciandola ancora di più, per impadronirsi dello spuntino delizioso. Ottenuto ciò che cercava se la da a gambe: i ragazzi gli gridano dietro che è un eroe, ma non capendo ovviamente quello che vogliono dirgli, l’animale fugge spaventato. Diaspra non riesce più ad alzarsi, Zeph prende il suo arco, estrae una freccia dalla faretra e colpisce l’alata nella spalla.
–“Basta, basta, mi arrendo, vi dirò tutto” dice Diaspra in fin di vita. -“Tutto accadde nella foresta degli alati, era una sera buia e avevo appena finito il mio turno a Kadessa. Lavoravo lì come fabbricatrice di incantesimi, in caso non lo sappiate a Kadessa vengono prodotti tutti gli incantesimi che poi vengono distribuiti per tutta Endiness. Beh tornando al punto…” ogni tanto Diaspra si interrompe tossendo, i ragazzi abbassano le armi, capendo che ormai l’alata sta per morire e non è più una minaccia. La pazza continua –“…camminando tra gli alberi verso il portale che separa la foresta degli alati dalla foresta Sempreverde, sentii una voce che diceva: “Io conosco il tuo odio per gli umani, te lo leggo nel cuore, prendi quella sfera azzurra e quel diario; con essa potrai distruggere la razza umana e col diario potrai imparare a sfruttare i poteri della gemma che ti ho indicato. Voglio solo una cosa in cambio, devi cercare le altre 7 sfere e portarmele. La prima è a Seles, vai e uccidi chiunque intralci il tuo cammino. La pietra si mostrerà a te brillando.”Non sapevo cosa dire, mi sembrava una cosa allettante, ho sempre odiato gli umani; si ritengono troppo superiori ma in realtà sono inferiori a tutte le altre specie…comunque, mi recai a Deningrad e distrussi un po’ di cose…”
–“e lì ti ho incontrato io, e ho deciso di combatterti; erano tutti dei codardi i cittadini e avevano paura di te!!!” la interrompe Rhea, poi Diaspra riprende a parlare
–“…poi sono andata a Furni e li ho fatto lo stesso…”
-“E li, ho fatto la stessa scelta di Rhea per lo stesso motivo, ti ho seguita anch’io” esclama Led, l’alata continua dopo aver tossito ancora –“…giunta a Lohan ho visto te Rhea, e siccome sapevo che volevi intralciarmi, ti ho attaccata. Non sapevo che eravate in tre, quindi ho rubato la sfera blu di Zeph, che è simile alla mia, e sono scappata. Ho volato sopra Bale e per divertirmi un po’ ho bruciato il tetto di una casa. Nella grotta vi ho aizzato contro il serpentone, dovevo correre a Seles, e qui ho trovato questa” l’alata mostra loro una sfera grigia simile a quella rossa e a quella blu. –“…era il mio obbiettivo,…il resto lo sapete”
–“Perché ci racconti tutto questo?” chiede Zeph
–“perché sto morendo, e mi sono pentita di tutto il male che ho fatto. Questo grazie a voi, che mi avete dimostrato che gli umani combattono per proteggere tutti e non solo per se stessi. Ah dimenticavo, quando morirò prendete le sfere, lasciate che il loro potere fluisca dentro di voi e sarete…i nuovi DRAGONI! Dirigetevi…cough cough…verso la foresta degli alati, li troverete…il…cough…il diario, vi spiegherà come usare i poteri…dei…Drag...oni” Detto questo l’alata muore. Il petto di Diaspra emana ancora una volta quella luce azzurrina, una sfera azzurra si libra in aria, si ferma un attimo e poi si dirige verso Rhea. La ragazza la prende, la luce diventa più intensa e poi si spegne. Quella grigia nella mano dell’alata fa lo stesso, ma si dirige verso Led. Zeph nota che anche la sua sfera rossa sta brillando e la prende in mano. I ragazzi stupiti pensano a cosa possano mai essere i dragoni cercando di dare un senso alle parole dell’alata. Si guardano in faccia senza però dire nulla. Come ha detto l’alata, i ragazzi stringono le sfere e lasciano fluire il potere dentro di loro. Le sfere ricominciano a brillare e come per incanto i ragazzi sentono il loro corpo cambiare. Un paio d’ali nascono dalla loro schiena, Zeph si sente il fuoco addosso, Rhea il ghiaccio e Led un insieme strano di sensazioni. Le loro armature cambiano, le loro armi anche. Sono nati i nuovi DRAGONI.
I tre si osservano, ridono ma nel contempo sono spaventati. Rhea prende il volo, ma non sa controllare le sue 4 ali e incomincia a girare in aria. Gli altri due si sollevano ridendo a crepa pelle, ma si controllano meglio, pur cadendo ogni tanto. Anche Rhea sembra essersi abituata, ha dovuto ritirare le ali d’alata, ma ce l’ha fatta! –“Wow” esclamano tutti e tre
–“Cosa sono i Dragoni? Cosa siamo diventati?” esclama Led
–“Ah non lo so, però è divertente!” gli risponde Zeph
–“Tanto!! Chissà cosa dice quel diario. Dovremo andare a cercarlo, io so dov’è la foresta” Aggiunge Rhea
–“Anch’io so dov’è, ma prima dobbiamo andare a Bale per avvisare il re, e a Lohan per rifornirci di armi e oggetti!” Dice Led. Zeph aggiunge
–“Devo passare dai miei e dirgli che non tornerò per molto molto tempo: voglio scoprire cosa sono queste sfere e questi dragoni, non so come, ma ce la faremo!! Continueremo assieme vero?” Rhea e Led rispondono che assieme sono un trio eccezionale, e quindi decidono di proseguire assieme.
–“Ehi guardate! Dalla tasca di Diaspra escono tre boccette simili a quella che abbiamo noi, contengono lo stesso liquido rosso! Chissà a cosa servono!” detto questo, Rhea raccoglie le boccette e recupera anche la sfera blu, rubata in precedenza dalla pazza. Zeph nota inoltre che l’armatura e le ali di Led sono diverse, infatti sono più grandi. I tre si incamminano verso Eloyn per riferire agli abitanti che il drago è fuggito, e che non dovranno temere più nulla. Intanto decidono anche la prossima meta.

Zeph
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I ragazzi passano i 10 minuti seguenti a fare pratica con la trasformazione in dragone, sono tutti un po' impacciati tranne Rhea, già abituata con le sue ali da alata. All'improvviso tutti e tre vengono illuminati da una luce, svanita la quale si ritrovano sospesi in aria senza più ali!!!! Ma prontamente Rhea si lancia a recuperare i due ragazzi prima che cadano al suolo. Una Volta terra
–“A quanto pare l'effetto è temporaneo!!” osserva Zeph
–“Dobbiamo ricordarcelo se non vogliamo finire male!” ribatte Led
-“Sarà meglio utilizzare questi poteri solo in caso di scontri particolarmente pericolosi!” dice Rhea
–“Ok” rispondono all'unisono i ragazzi. A questo punto recuperano armi e bagagli e partono in direzione di Bale ad annunciare la buona notizia al re.

Led
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Il gruppo giunge a Bale e si catapulta dal re, i ragazzi gli raccontano tutto quello che è successo contro Diaspra. Inoltre raccontano a lui dei dragoni, chiedendo se il re o qualche consigliere sanno qualcosa, ma nessuno sembra ricordarsi nulla. Per ricompensarli il re da loro 600G poi i ragazzi si congedano e riprendono il cammino. Stanno per andare verso Xanto quando Rhea esclama
–“Fermi tutti” i due ragazzi impugnano le armi e si voltano preoccupati, ma Rhea non è in pericolo, e Led le chiede
–“Che c’è”
–“Mi sono dimenticata qualcosa”
–“Ma è mai possibile che non sei mai a posto tu?” esclama Led al limite della sopportazione umana. La ragazza non risponde limitandosi a borbottare tra sé e sé
-“La piazza, aveva qualcosa a che fare con la piazza” e voltandosi parte in direzione della piazza, lasciando di sasso i due ragazzi. Zeph si mette una mano sugli occhi e scuotendo la testa mormora
–“Non è possibile, non è possibile, quella ragazza mi farà uscire pazzo” Led si astiene da ogni commento, fosse per lui avrebbe già strangolato Rhea. Zeph si riprende dallo stato di rabbia momentaneo e si avvicina a Led, che impugna ancora le spade con un’espressione di pura rabbia dipinta sul volto, dicendogli
–“Ti prego stai calmo, lo sappiamo entrambi che quella ragazza è fuori, totalmente. Non ti arrabbiare” così si incamminano anche loro verso la piazza. Proprio là il gruppo incontra Atlas che li aspetta –“Ora ricordo, dovevamo incontrare Atlas nella piazza appena fossimo tornati da Seles” esclama Zeph. Rhea sembra preoccupata e chiede ad Atlas
–“Te lo hanno dato? Non hanno fatto storie?”
–“Si, me lo hanno dato senza fare storie, tieni, spero ti ricordi ancora come si usa vero?”
-“Certo che domande” Zeph e Led cercano di capire cosa Atlas abbia portato a Rhea e soprattutto chi doveva fare storie. –“Bene a questo punto penso che vi debba delle spiegazioni” dice Rhea
–“Sarebbe ora” rispondono all’unisono i due ragazzi.
–“Beh vedete, io lavoro, cioè lavoravo”
–“Come lavoravi?” esclama Atlas sconvolto –“Hai deciso che non torni più?”
–“Esattamente, ma ti spiego dopo Atlas, stavo dicendo che lavoravo a Kadessa”
–“Dove lavorava anche Diaspra” esclama Led interrompendo la ragazza
–“Si anche lei lavorava, a Kadessa come sapete già, si fabbricano incantesimi, anche Atlas ci lavora, ed è per questo che gli ho chiesto di farmi un paio di commissioni, tra cui domandare ai grandi capi se potevo assentarmi. Inoltre mi ha portato questo Kit di fabbrica-incantesimi, può creare solo incantesimi base, ma è sicuramente molto utile” spiega Rhea mostrando loro, quello che sembra un cofanetto, -“Con questo kit si può evocare qualsiasi elemento, io posso evocare l’acqua o il ghiaccio anche senza usarlo, sono un’alata pura, con un potere magico notevole”
–“Un’alata pura? Ne sei sicura? Se non sbaglio gli alati puri hanno i capelli color platino come Atlas e Diaspra, mentre tu sei rossa” fa notare Zeph
–“Eh, lo so, purtroppo ho avuto un piccolo incidente. Stavo mischiando un incantesimo di fuoco con uno di acqua, quando è esploso tutto, il mio elemento è acqua, quindi l’incantesimo d’acqua non mi ha fatto nulla, però quello di fuoco mi ha colorato i capelli. Inconvenienti del mestiere” conclude ridendo Rhea.
–“Pensi che riusciresti ad insegnarlo anche a noi, ad evocare il nostro elemento?” chiede Zeph, ansioso di poter evocare il fuoco.
–“Si penso di poterci riuscire, se voi vi impegnate” dice Rhea –“Atlas se i miei compagni sono d’accordo preferiremo darti lo spirito…”
–“Che spirito?” domanda Atlas,
-“E’ vero. Tu non sai nulla” esclama Led e si lancia in una spiegazione dettagliata dello scontro e delle rivelazioni di Diaspra.
–“Bene stavo dicendo che preferiremo tenessi tu lo spirito d’oscurità”
–“Che cosa?” chiede Atlas stupito –“ne siete davvero sicuri?”
–“Certo” esclama Zeph –“questi spiriti sono così importanti che ci sono davvero pochi posti sicuri e riteniamo che Kadessa sia uno di quelli”
–“Pensiamo che sia molto meglio che tu resti a Kadessa e che custodisca lo spirito di dragone” aggiunge Rhea –“ed avvertili che non tornerò più a lavorare la” esclama sorridente,
-“Adesso è meglio che ripartiamo altrimenti a Xanto non ci arriveremo più” esclama Led. I ragazzi salutano Atlas che, volando, riparte per Kadessa con lo spirito di dragone, poi si avviano a Xanto….

Rhea
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Lasciata Bale gli eroi si avviano verso Xanto; arrivati in paese Zeph guida i suoi amici verso casa sua. Raggiunta una casupola con tetto a punta, trovano sulla porta di casa la madre di Zeph che gli viene incontro a braccia aperte per poi abbracciarlo in un intenso e lungo abbraccio, durante il quale Led e Rhea, vergognandosi un po', non sanno dove guardare; lasciato andare il figlio
–“Oh, Zeph, sei tornato pensavo non tornassi più e che quell'alata avesse ucciso te e i tuoi amici!!” urla la madre di Zeph al figlio
–“Come vedi sono tornato!! E... purtroppo devo ripartire!!” confessa Zeph –“Come? Perché?” domanda la madre ormai visibilmente spaventata
–“Sento di essere stato scelto per compiere qualcosa di importante per il mondo di Endiness e quindi compierò un viaggio con i miei due amici!” le risponde Zeph
–“Va bene , se tu hai deciso così non ti posso fermare, però stai attento e mi raccomando torna o non te lo perdono, capito?” dice piangendo la madre
–“Non ti preoccupare, Tornerò!! Prendi questi mamma, sono 50G per te e papà” dice Zeph mentre la madre lo ringrazia. I due si riabbracciano di nuovo per più tempo di prima, mentre sia Led che Rhea pensano ai loro genitori e al momento in cui se ne sono andati.
–“Ok possiamo andare!” i tre escono dalla città di Xanto mentre inizia a piovere, come se anche il cielo fosse triste per la partenza di Zeph. Le cose si sa sotto la pioggia assumono sempre un diverso aspetto, come un bosco, che da popolato e rigoglioso può diventare teatro di disgrazie e di agguati.
–“Odio bagnarmi!!” si lamenta Rhea mentre il gruppo attraversa la foresta diventata molto sinistra, in testa al gruppo c'è Zeph con l'arco in mano pronto ad eventuali agguati, Rhea nel mezzo (sempre a lamentarsi) e Led a chiudere la fila ,quasi irriconoscibile con il cappuccio indossato, impugnando le sue spade
–“Non mi piace, è tutto troppo tranquillo!” dice Led. Giunti ormai alla fine della foresta dove è appena distinguibile il grande ingresso della città dei mercanti Lohan, vengono spaventati da un ringhio sinistro,
-“che diavolo è stato?” Chiede spaventata Rhea, prima che Zeph le possa rispondere un gigantesco Golem di Bronzo compare davanti al gruppo:
-“Merda è un Golem!!Siamo messi male!!!” avverte Led; Zeph si prepara a coprire i compagni con le sue frecce mentre gli altri si lanciano all'attacco contro il Golem che impugna un immenso spadone di proporzione gigantesche grande quanto Rhea.
–“Attenta alla spada se ti prende non ci sarà un dopo!!!” Rhea annuisce e apre le sue ali d'alata per sorprendere il Golem con la sua agilità, mentre il Golem è distratto a cercare di colpire Rhea, Led si lancia con le sue due spade per cercare di scalfire la sua armatura bronzea aiutato da Zeph con le sue frecce costruite con il famoso ferro di Xanto detto Mithril, quasi indistruttibile. Appena colpito dalle spade di Led il Golem si disinteressa di Rhea e, alzando la spada, la scaglia contro Led.
–“NOOOOO!!!” urla Rhea rialzata la spada, fortunatamente Led è soltanto ferito a una spalla, ma purtroppo la lama di una delle due spade è stata infranta nel colpo
-”Calmi ci sono ancora!” rassicura Led. –“La MIA spada!!” urla Led –“Non dovevi farlo!!!” Led, ormai immerso nell'ira più nera si lancia a spada sguainata contro il Golem –“MUUUOOORII!!!” l'impatto con l'armatura provoca un lampo di scintille, svanito i quale compare uno squarcio sull'armatura del Golem dal quale esce del liquido simile al sangue di colore nero.
–“Insistiamo!!” Incita Zeph che con le sue frecce e con l'uso della sua infallibile mira colpisce ripetutamente il Golem alle gambe riuscendo a farlo cadere all'indietro. –“Scappiamo non riusciremo mai a sconfiggerlo, VIA!!!!” Appena in tempo i nostri amici riescono a scappare evitando la sferzata finale del Golem. Raggiunta finalmente Lohan alle prime luci dell'alba Led si catapulta subito nel negozio del fabbro
–“Vorrei che potesse fare una lama nuova e sopratutto più resistente alla mia spada”
–“Va bene, mi è giusto arrivata oggi una fornitura di Mithril, va bene?” chiede il fabbro
–“Perfetto!” risponde Led –“Ragazzi io rimango qui, voi potete farvi un giro intanto”
-“Ma perché sei così affezionato a quella vecchia spada?” chiede incuriosita Rhea
–“Vedi Rhea... Mio nonno era un famoso fabbro di Furni e quando, a causa della vecchiaia, era in procinto di morire mi lasciò le sue ultime due creazioni ovvero queste due spade e mi disse anche che possono sprigionare un potere magico in caso di bisogno” racconta Led
–“Ecco cos'è stato quella luce quando hai colpito il Golem” osserva Zeph.

Led
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-“Bene Rhea, vieni con me? Durante il combattimento contro quel mostro ho perso tutte le mie frecce e devo comprarne altre” chiede Zeph
-“Si va bene, ci incontriamo alla clinica fra mezz’ora, ok Led?” risponde la ragazza –“Ok tra mezz’ora. A dopo!” I due amici cercano un negozio di armi, il venditore è giovane e in gamba:
-“Salve, mi servirebbero delle frecce, in Mithril possibilmente, ne avete?” chiede cortesemente Zeph
–“Certo, quante ne vuole? Se vuole con 100G gliene do 10 e in più le sistemo l’arco: La corda e il mirino vanno controllati spesso!” risponde lui gentilmente.
–“Fantastico! intanto guardo un po’ gli oggetti, ok?”
–“Certo, faccia pure!”. Zeph da un’occhiata ad uno scaffale: c’è un biglietto appoggiato vicino ad un bracciale con una pietra blu scuro “OFFERTA SPECIALE!!! PIETRA DIFENSIVA!!! ANNULLA TUTTI GLI ATTACCHI MAGICI SUBITI DALL’ ELEMENTO OSCURITA’!!!! SCONTO DEL 50% OVVERO NON PIU’ 200G MA 100G!”
–“Sembra allettante la cosa, che ne dici Rhea? Lo prendiamo col fondo comune?” domanda Zeph
–“Ma si dai, penso che piacerà anche a Led, possiamo tenerlo da parte e usarlo solo quando ci serve, dai portalo alla cassa” risponde Rhea.
–“Bene, l’arco è pronto e qui ci sono le frecce. Anche il bracciale? Bella scelta, non ne fabbricano più così!....sono 200G” detto questo, il negoziante prende i Gold e i due escono dall’armeria. Giunti alla Clinica, trovano Led seduto e lo raggiungono. Gli mostrano il nuovo acquisto e gli chiedono quanto ha speso per riparare la spada:
-“Solo 25G, sono riuscito a trattare con il fabbro. Voi?” esclama Led
–“Eh eh, 100…..per la frecce e l’arco…e….100 per il bracciale, era in offerta!” risponde Zeph rendendosi conto di aver speso una marea di gold. Led ridacchia ma non dice nulla.
–“Forse il responsabile di una bottega sa dirci cosa contengono le quattro boccette che abbiamo trovato” dice Rhea cambiando discorso,
-“Già, andiamo in quella bottega” replica Led….
–“Queste sono pozioni spirito, servono per aumentare il potere spirituale, di solito le persone le usano per potenziare la forza degli incantesimi. Si ricavano dal sangue di alcuni mostri selvatici e hanno un valore di 20G l’una, ma se le vendete posso darvi solo 10G; se invece non le vendete dovete berle durante i combattimenti per sfruttarne al meglio le virtù.” La risposta del negoziante sembra soddisfare totalmente i ragazzi che ringraziano e preferiscono tenere le boccette.

Zeph
Drakan
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Usciti dalla bottega Zeph esclama
–“Bene, abbiamo scoperto cos’è quel liquido rosso e penso ci sarà molto utile”
–“Già!!” risponde Rhea.
–“Beh…ora abbiamo sconfitto Diaspra e abbiamo questi spiriti di Dragone, non ci aveva parlato di un diario? Ha detto che è nella foresta degli alati, no?” la proposta di Led risveglia la mente assonnata di Zeph che dice
–“Già è vero, però spero voi sappiate dov’è questa foresta, io non ne ho idea!”
–“Non preoccuparti, io e Led lo sappiamo, ma prima penso sia meglio dirigersi a Fletz, è la città delle stelle e magari li troveremo qualche informazione utile riguardo gli Spiriti, che ne dite? Ci andiamo?” chiede Rhea.
–“Si dai, così potrò conoscere la principessa magari!!!” la risposta di Led accompagnata da uno strano sospiro fa ridere i ragazzi.
–“Non penso che una principessa, senza offesa, accolga il primo fesso che passa. Chissà quanti pretendenti ha!!!” la frase di Zeph sembra turbare un po’ Led che diventa rosso e non risponde. Rhea fa finta di niente e dice
–“Piantatela voi due! Avviamoci dai!!”
–“Ok, ma…..dov’è Fletz?” con la sua solita aria da svampito, Zeph pone la domanda e Rhea infuriata risponde
–“Ma non sai proprio niente tu?! E’ a Tiberoa ed è la capitale!” Zeph si zittisce e si sente un po’ asino, a lui piace leggere ma nella sua città non c’è una scuola e tutto quello che sa l’ha imparato da solo. Comunque i tre si avviano e arrivano al crocevia….

Zeph
Drakan
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Dopo aver sorpassato il crocevia il gruppo si dirige verso Tiberoa raggiungendola in poco tempo, sfortunatamente però è impossibile entrare nella città di Fletz. Una spessa muraglia circonda i confini della città e ci sono solo 4 entrate contando anche il porto, una porta per ogni punto cardinale.
-“Come facciamo ad entrare a Fletz?” chiede Zeph perplesso rivolgendosi agli altri due, all’improvviso Rhea esclama
–“Che ne dite se ci trasformiamo in dragoni e oltrepassiamo volando le mura della città?” Led scuote la testa e risponde
–“La tua idea non è praticabile per mille buone ragioni tra cui la nostra incapacità di controllare ancora bene i poteri degli spiriti, ed il rischio di essere attaccati dagli abitanti” Rhea, colta alla sprovvista dal commento di Led, risponde
–“Si hai ragione, è stata un’idea stupida” il ragazzo è sconvolto, per la prima volta Rhea non fa sfuriate e non minaccia di morte nessuno. Nel frattempo Zeph, molto più praticamente va alla porta e bussa una voce risponde
–“Chi siete, da dove venite, dove siete diretti e cosa vi porta qui?” prontamente Led risponde
–“Noi siamo dei guerrieri che vorrebbero riposarsi alla locanda, veniamo da Bale e siamo diretti a Tiberoa. I nostri affari non la devono interessare” Rhea e Zeph osservano stupiti il ragazzo chiedendosi dove abbia imparato a rispondere così velocemente e senza dare praticamente nessuna indicazione sulla loro missione e sulla loro identità. Il guardiano sembra non trovare risposta ed infine risponde
–“Sono disposto a lasciarvi entrare solo se farete passare prima le vostre armi attraverso quella feritoia” dicendo questo illumina dall’interno una fessura nel muro.
–“D’accordo” dice Led e sta per lasciar scivolare entrambe le spade nella feritoia quando Rhea lo afferra per il braccio e gli intima, senza parlare, di non farlo. Zeph seguirebbe volentieri gli ordini del guardiano, anche perché, dopo la lunga marcia, spera solo di riuscire a riposarsi alla locanda, ma quando nota che anche Led è fermo si immobilizza all’istante
–“Io non mi fido” sussurra Rhea –“non è normale che un guardiano chieda le armi ma non guardi chi è alla porta attraverso le finestre, e questo dovresti saperlo anche tu Led” il ragazzo arrossisce leggermente di fronte alla critica dell’alata, rendendosi conto che ha ragione. Zeph si sente tagliato fuori dal gruppo e chiede in tono sarcastico
–“Siccome siete così esperti vi dispiacerebbe informare anche me di questi nuovi sviluppi?” prima che Rhea possa risponde Led la anticipa
–“Solitamente un guardiano usa lo spioncino” spiega indicando uno sportello sulla porta –“per vedere chi c’è, questo guardiano però non lo ha fatto e poi l’atmosfera è troppo calma, c’è un silenzio mortale, qualcosa non quadra” Led non fa in tempo a finire la frase che il portone si spalanca colpendo in pieno viso lui e Zeph, Rhea invece riesce ad evitare lo schianto volando via e prendendo in giro i due ragazzi grida
-“Avete dei riflessi lenti, dovete darvi una svegliata!” ma Led e Zeph non la stanno ad ascoltare poiché sono terrorizzati dalle creature che stanno in piedi sulla soglia del portone. A prima vista possono sembrare dei Mininto, infatti, sono alti poco più di un metro e venti ed hanno un naso sproporzionato, ma se si guardano attentamente si possono notare delle sostanziali differenze. Il loro viso sembra marinato nell’acido, grossi pezzi di pelle raggrinzita ciondolano e sembra siano in procinto di staccarsi dal viso, le mani, una volta rosee e lisce, adesso appaiono come le mani di uno scheletro, lunghe, scarne e in avanzato stato di decomposizione reggono saldamente spade, archi, mazze e asce. La schiera di mininto-guerrieri è sterminata, ognuno indossa un’armatura molto spessa e resistente di un colore nero, lo stesso colore della notte. I ghigni che compaiono sui loro volti spaventano ancora di più Led e Zeph che iniziano a retrocedere lentamente, mentre i mostri si avvicinano sempre più. Tutti e tre si rendono conto di non avere alcuna speranza ma non sanno come scappare, è Rhea che prende l’iniziativa e, afferrando Led e Zeph per un braccio, vola via il più velocemente possibile. Purtroppo sempre troppo lentamente perché immediatamente i mininto iniziano a colpirli con le frecce, il gruppo si rende conto che i mininto hanno una buona mira, voltandosi Zeph guarda negli occhi uno di quei mostri e rabbrividendo pensa
–“quegli occhi di ghiaccio sono terribili”. Contemporaneamente Rhea cerca di schivare le frecce ma alcune centrano il bersaglio, Led è colpito seriamente ad una gamba più ovviamente altre ferite superficiali. Zeph non è ferito gravemente, ma una freccia gli provoca un graffio profondo su una guancia, Rhea invece è trafitta su un fianco rischiando così di lasciar cadere i due ragazzi. Finalmente riescono ad uscire dalla gittata del nemico, Rhea atterra immediatamente e lascia cadere Zeph e Led al suolo.
–“Che DOLOREEEEEEEEEEEEE” singhiozza Rhea tendendo premuta la mano sulla ferita poi arrabbiata urla –“ADESSO TORNO INDIETRO E VI AMMAZZO TUTTI QUANTI!!!” Led, invece, mugugna parole incomprensibili, molto probabilmente apprezzamenti poco carini nei confronti dei mostriciattoli, e cerca di asportare la freccia dalla gamba. Zeph si avvicina a Rhea e tenta di estrarre il dardo, ma la ragazza, guardandolo in cagnesco, gli dice –“Non ti avvicinare! Stai lontano da me!”
–“Dai Rhea, smettila, bisogna toglierla e se non te la lasci levare con le buone te la leverò con le cattive” dichiara Zeph irato, all’estremo delle proprie forze a causa del viaggio, e delle ferite. La ragazza è paralizzata dalla sua rabbia lascia che questi le tolga la freccia senza proferir parola, dopo poche e rapide manovre la freccia è rimossa. Nel frattempo Led sta ancora litigando con il dardo e finalmente riesce ad estrarlo, subito dopo lui e Rhea (sempre aiutata da Zeph) si medicano le ferite alla meno peggio con stracci. –“Rhea non sei capace di creare degli incantesimi curativi?”
-“No, mi dispiace, posso creare solo incantesimi di attacco, comunque dobbiamo allontanarci da Fletz il più presto possibile, più lontani siamo meglio è!” così con grandi difficoltà il gruppo si incammina in direzione opposta a quella di Fletz. Né Led né Rhea riescono a procedere velocemente così decidono di dirigersi verso le colline e di nascondervisi fino a non si sentiranno meglio. Quando finalmente sembrano giunti nei pressi delle colline un’altra grandinata di frecce li colpisce, fortunatamente nessuno dei tre ragazzi è stato ferito seriamente ma questo ultimo attacco fa infuriare Led
–“Ma cosa è successo qui?! È possibile che non si possa passare più dalle colline? Chi ci abita adesso? Credevo che fossero deserte!!!” urla agli invisibili arcieri. Immediatamente le frecce smettono di cadere ed una voce domanda
–“chi siete?” Led, ancora molto adirato per la grandinata risponde
–“siamo solo tre ragazzi che vorrebbero riposarsi al riparo dai mostri che impestano Fletz!” dopo alcuni minuti di silenzio la voce esclama
–“Uscite e fatevi vedere se siete davvero quel che dite non vi succederà nulla, ma se siete dei mininto la pagherete cara!” Sia Rhea che Led non hanno intenzione di uscire allo scoperto, di ferite ne hanno già più che a sufficienza, Zeph invece sembra ansioso di farsi vedere, e come una fionda si lancia fuori dal nascondiglio gridando
–“non colpitemi, per favore non colpitemi!” poco dopo si ode nuovamente la voce
–“Avevate detto di essere in tre, come mai sei solo tu da solo?”
–“I miei amici sono feriti e non possono muoversi per favore aiutateci” risponde Zeph. Prima che Led e Rhea se ne possano accorgere una decina di arcieri li circonda tenendo gli archi tesi, pronti a scoccare le frecce.
–“No, basta frecce, per favore abbassate quelle armi, anche se volessimo non potremo farvi nulla di male” supplica Rhea mostrando la ferita.
–“Credevamo foste i mininto che hanno assediato Fletz” esclama la voce, e finalmente i ragazzi riescono a vedere la persona che parla. Si tratta di un guerriero, per essere precisi un arciere, indossa un lungo mantello grigio-verde legato al collo con un’elaborata spilla rappresentante uno stemma.
–“Io sono il principe di Fletz” si presenta. I ragazzi sono intimoriti dal principe e non sanno come comportarsi. Ad un certo punto, dopo un’imbarazzante silenzio Rhea esclama
–“Per caso ha un po’ d’acqua?” Led e Zeph la guardano malissimo ed entrambi esclamano
–“Non ci si rivolge così ad un esponente della famiglia reale!” Rhea finge di non sentire e ripete
–“Per caso non ha un po’ d’acqua? Dovrei medicarmi la ferita” esclama la ragazza con un sospiro. Il principe sembra quasi offeso dal tono di Rhea, la quale però non gli da molta importanza, e tentando di alzarsi dice –“Va bene, ho capito, mi arrangio” in quel momento una giovane ragazza si avvicina con un secchio e ridendo esclama
–“Perdonate mio fratello Alexander, non ha molta sensibilità. Io sono Elen, la principessa di Fletz, suppongo siano stati i mininto a fare questo” mentre parla, la principessa, passa il secchio a Rhea e porge sia a lei che e Led delle bende pulite.
–“Elen ti ho detto più e più volte che non devi allontanarti dall’accampamento per raggiungermi, se ci fosse un attacco dei mininto tu potresti essere ferita”
-“Ma guarda qui quanti soldati tutti all’erta, vedrebbero un mininto a 5 miglia di distanza. Comunque credo che adesso questi ragazzi desiderino solo riposarsi” Elen conduce i ragazzi all’accampamento dove sono accolti e rifocillati. Dopo di che Rhea, Zeph e Led si addormentano. La mattina seguente i primi a svegliarsi sono i due ragazzi che, dopo un’abbondante colazione, raggiungono i guerrieri che sorvegliano i confini. –“Sono ben protetti” fa notare Led a Zeph che, non intendendosene, chiede
–“Da cosa lo capisci?”
–“Vedi, ci sono queste barricate di legno che proteggono dalla vista i guerrieri così che i nemici non sanno quanti siano, poi ci sono le torrette di vedetta, ci vuole molto tempo per costruire una difesa del genere mi chiedo da quanto siano qui” -“sono circa 2 mesi che ci barrichiamo in questa valle” li informa il principe avvicinatosi in quel momento
–“accidenti è davvero molto” esclama Zeph sorpreso, e osservando gli archi dei guerrieri esclama –“i vostri archi sono davvero molto belli, e a vederli sembrano molto maneggevoli”
–“sembri esperto in fatto di archi” dice il principe. Nel frattempo Rhea arriva parlottando con la principessa
–“Così tu sei davvero una guerriera? Questo significa che sai combattere con le armi! È bellissimo ti prego insegna anche a me a combattere” Rhea è imbarazzata e non sa come districarsi dalla situazione
–“Scusa ma tuo fratello non ti ha insegnato nulla sulla guerra, eppure sembra un combattente esperto” la principessa si rabbuia e risponde
–“Mi considera una bambina, incapace di fare qualsiasi altra cosa che non sia il divertirsi” Rhea, a cui il principe non piace moltissimo, si rallegra ed esclama
–“Ho deciso ti darò qualche lezione, io so maneggiare la spada, dell’arco però non so nulla dovresti chiedere a Zeph oppure anche a Led, ma dubito fortemente che ti darebbero delle lezioni per paura della reazione del principe” la principessa si dimostra più che entusiasta di poter imparare a maneggiare la spada. Così Rhea ed Elen iniziano le lezioni, partendo da come impugnare la spada passando per le tecniche di difesa e giungendo agli attacchi mortali. –“Sei molto brava Elen, devo farti i miei complimenti, impari in fretta e sembra che non ti costi nessuna fatica, hai le premesse per diventare una grande combattente” proprio mentre Rhea pronuncia queste parole si ode un urlo
–“ELEN”- è il principe Alexander che, infuriato come una iena, si avvicina minacciosamente alle due ragazze, nel frattempo sia Led che Zeph si sono accorti che la loro compagna è nei guai ma non sanno bene cosa fare né come intervenire. –“Elen ti ho già detto un sacco di volte che non voglio che tu prenda le armi, non si addicono ad una principessa, se ti succedesse qualcosa poi mi sentirei in colpa” Rhea che non sembra molto convita esclama
–“Principe Alexander, lei è in guerra le consiglio di addestrare sua sorella alla lotta così che possa difendersi in caso di pericolo”
–“Non credo sia il caso che una principessa prenda le armi”
–“è perché ho sangue reale nelle vene oppure perché sono una donna?” la domanda velenosa di Elen paralizza il principe e Rhea che non sanno come comportarsi. Il principe decide di rispondere molto evasivamente
–“per tutte e due le ragioni”
–“ma come? Anche tu hai sangue reale nelle vene, e Rhea è una guerriera pur essendo una donna!”
–“io credo che Rhea si diverta a fare la guerriera ma che alla fin fine non combatta veramente” a questa frase Rhea sembra esplodere
–“Ma come si permette? Io non sarei in grado di combattere?”
–“Rhea ti prego calmati, non c’è bisogno di arrabbiarsi, il principe non sa quanto tu possa esserci di aiuto” la supplica Zeph, cercando disperatamente di placarla
–“Non è che adesso lancia un incantesimo al principe?” sussurra preoccupato Led a Zeph, in quel mentre Rhea si alza in volo suscitando stupore nella maggior parte dei presenti, tra cui i due principi
–“devo provarti che so combattere? Devo provare che le donne posso lottare?” proprio quando sembra che Rhea voglia iniziare uno scontro si blocca e fissando un punto in lontananza dice –“Vedo una grande schiera di mininto che si sta avvicinando lentamente, sono molto lontani, forse uno o due giorni di cammino, dovete prepararvi!” grida mentre ridiscende velocemente. –“Se vuole possiamo aiutarla durante la battaglia a due condizioni: che mi permetta di addestrare Elen e che, quando l’ordine si sarà ristabilito lei ci procuri un passaggio per Mille Sesau” il principe sembra dubbioso, un’alata può essere comoda nella squadra ed anche i due ragazzi sembrano dei guerrieri esperti.
–“D’accordo, accetto entrambe le condizioni, ma se dovesse succeder qualcosa alla principessa ne pagherai le conseguenze” dopo aver dato un’occhiata alle armi dei ragazzi il principe aggiunge –“Vi fornirò di nuove armi, quelle che avete sembrano molto “vissute”” quindi gridò qualcosa ad un soldato che poco dopo giunge con un arco e tre spade, ma Led esclama –“No grazie, le mie spade non hanno bisogno di essere cambiate” Rhea, invece, dopo aver valutato la lama, la porge a Elen dicendo
–“è una buona lama, credo che ne avrai bisogno!” Zeph legato all’arco del padre non sa se accettare o meno alla fine accetta, ma non si libera del suo vecchio arco, lo nasconde in un posto sicuro dietro una roccia molto nascosta, l'intenzione è quella di recuperarlo alla fine della battaglia per riportarlo a Xanto. I giorni successivi tutti i soldati si allenano duramente, ed Elen viene istruita a dovere da Rhea e Led, nel frattempo Zeph si allena con gli altri arcieri, riuscendo a migliorarsi ancora di più. Una mattina suono dell’allarme, l’attacco è imminente.

Rhea
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Gli avvenimenti del mattino seguente diedero ragione a quello che aveva visto Rhea: un esercito di un migliaio di mininto apparve all'orizzonte di fronte all'accampamento dei sopravissuti di Fletz. L'esercito vantava non solo guerrieri, ma anche macchine belliche, quali catapulte, torri da assedio e balestre giganti. Per questo, quando il corno suonò e tutti all'accampamento videro, la paura invase i loro cuori; Alexander si ricordava che la calma e il sangue freddo dei suoi avi avevano regnato per secoli su Tiberoa e si chiedeva se tutto questo fosse destinato a svanire in quel giorno.
L'esercito dei Mininto si fermò davanti all'accampamento fortificato e iniziò i preparativi per l'assedio;
-"Ok!" die il re Alexander al consiglio di guerra al quale presenziavano anche i nostri tre ragazzi ed Elen –“Abbiamo poche ore per prepararci alla difesa: Comandante Brian, lei sarà con gli arcieri sulle torri e sui muri di cinta e sarete i primi a difendere, Zeph, tu andrai con loro; il capitano De Bracy si occuperà dei soldati del portone pronti ad entrare in azione appena sfondano il portone, Led, tu andrai con loro. Per il resto è tutto! Buona Fortuna compagni!” L'aula iniziò a svuotarsi e tutti i soldati con i comandamti andarono ai loro posti, quando un urlo ruppe improvvisamente il silenzio
–“E IO?!?!?!?!?!?” urlò Rhea
–“Tu ed Elen starete nascoste da qualche parte” rispose seccamente Alexander
–“Non sono d'accordo, io ed Elen siamo pronte a combattere”
-“Se siete davvero così sicure allora vi metterete di retroguardia a difendere... Ma ad una condizione...”
–“Ovvero?” chiese Rhea
-"Se succede qualcosa ad Elen tu ne sarai direttamente responsabile!” A questo punto il re lasciò l'aula con passo svelto.
–“Ma che ha quello che non va?” chiede Rhea irritata
–“Mio fratello ha già troppi problemi per la testa ed è nervoso” lo difese Elen. Quel pomeriggio nell'accampamento ci fu un continuo via vai di armi e armature per armare tutti. Raggiunta ormai la sera tutti i soldati si preparano, Zeph con gli arcieri attende il momento in un silenzio tombale con il cuore che batte all'impazzata per la sua prima battaglia. Led, leggermente più esperto, attende davanti al portone con un po' di pessimismo l'inizio della battaglia, mentre Rhea ed Elen aspettano nelle retrofile. All'improvviso un urlo rompe il silenzio e i mininto si lanciano all'attacco.
–“Arcieri pronti?Fuoco!!!” le prime file dei mininto vengono atterrate dalla pioggia di frecce lanciate dagli arcieri.
Nonostante questo l'esercito continua da avanzare e raggiunge le mura dell’accampamento provvisorio, dove con un ariete inizia a sfondare il portone.

Led
Drakan
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Messaggio da Drakan »

-“Voi là dietro, presto andate a proteggere l’entrata!!” urla Alexander ad un gruppo di guerrieri che prontamente innalzano dei tronchi contro il portone, tra loro c’è anche Led che si prepara con la spada pronta. Il capo degli arcieri dà il via, tutti compreso Zeph scagliano le loro frecce colpendo molti mininto; alcuni muoiono all’istante, altri sono solo feriti.
-“Ma che razza di esseri sono questi, non possono essere mininto!!. Sembrano dei cadaveri!” l’affermazione di Alexander sembra provocare una sorta di brivido nei guerrieri. All’improvviso delle gigantesche sfere infuocate vengono lanciate da alcune catapulte, penetrando nella barriera e colpendo alcuni guerrieri del re. Purtroppo non tutti ce la fanno, una decina di essi perdono la vita difendendo valorosamente la fortezza; altri invece riescono a spostarsi. Ora è la volta del re
-“3, 2, 1, FUOCO!!!” il suo ordine fa scattare sia gli addetti alle catapulte che gli arcieri. Quest’ultimi prima di scoccare le loro frecce, le accendono utilizzando alcune torce. I mininto perdono molti alleati, ma sono troppi, sembrano non finire mai. Potrebbero essere tutti i mininto di Endiness e anche di più, per quanto sia possibile...Ormai sono vicini alle barricate, il portone resiste ancora ma i guerrieri non possono resistere ancora a lungo. Led si prepara per un eventuale entrata dei mininto, Rhea si sente inutile e dice ad Elen che torna subito. Spiega le sua ali luminose e si innalza sopra tutti i guerrieri, osserva la massa informe di mininto che sembra veramente non finire, decide di fare qualcosa! Bofonchia alcune parole incomprensibili e, come durante il combattimento contro Diaspra, genera una sfera di acqua, ma non la lancia. L’alata ha intenzione di usare tutta la forza che ha in corpo e la sfera diventa più grande di lei. Quando non riesce più a contenerla decide di rilasciarla e la scaglia contro i mininto vicino al portone. Nel medesimo istante, Alexander rimane a bocca aperta, i guerrieri smettono di usare le catapulte e gli arcieri si girano per osservare Rhea. Come la sfera si stacca dalle sue mani per dirigersi verso i mostri, lei viene respinta indietro perdendo il controllo delle ali e cadendo a terra. Purtroppo perde i sensi ed Elen corre in suo soccorso, tutti i mininto schierati davanti al portone vengono colpiti dall’acqua, come fosse un onda gigantesca e molti di loro diventano dei blocchi di ghiaccio, cadendo a terra con un rumore tintinnante. Quelli retrostanti osservano i compari sconfitti e ancora più infuriati si scagliano contro il portone.
-“Forse ho sottovalutato quell’alata!...” commenta il principe appena si accorge di essere a bocca aperta. Si risveglia dalla catalessi in cui l’azione di Rhea lo aveva fatto cadere, e ricomincia a dare gli ordini ai guerrieri. Anche Zeph e Led si riprendono, il primo è “risvegliato” dalla voce del re, mentre il secondo sente il brusco rumore che viene dal portone. La parte inferiore è squarciata e i guerrieri cercano di tenere i mininto all’esterno. La loro ridotta statura permette loro di entrare, ben presto il portone è ridotto a dei mucchietti di legno e i mininto hanno libero acceso all’accampamento. Led si lancia contro tutti i mininto che vede, le sue spade si illuminano fortemente e con un solo giro di esse riesce a dividere una delle creature a metà, in poco tempo ne fa fuori parecchi. Elen riesce a risvegliare Rhea, che è stordita e sfinita per la gran quantità di magia usata, in ogni caso riesce ad alzarsi e si prepara con la principessa per proteggere le ultime file, guarda all’esterno del portone e vede i blocchi di ghiaccio esclamando
–“Però, sono stata brava! alla faccia di tuo fratello!” Elen risponde con un sorrisino. Non molti mininto riescono ad arrivare alle ultime file, i guerrieri e Led sono molto abili nel combattere, e Rhea inizia a tifare per Led –“Forza! taglialo a metà… sopra di te…attento…mandalo nel coro delle voci bianche…BRAVO!”
Zeph e gli altri arcieri si concentrano sulle creature al centro della massa, ma si rendono conto di non potere fare molto, sono in troppi! Rhea ed Elen uccidono alcuni mininto con un ottimo lavoro di squadra, la principessa si rivela molto abile con la spada e Rhea le fa i complimenti. Purtoppo però l’alata non ce la fa più, non aveva mai fatto un incantesimo così potente fino ad ora. Anche Led sembra sfinito e raggiunge Rhea nelle ultime file, per accertarsi che stia bene. Zeph è stanchissimo, non sente più il suo braccio ed ha un idea. Abbandona il suo posto, provocando stupore nel re. Raggiunge i due amici e si protegge col suo pugnale dai mininto che trova sulla sua strada, Zeph sta per spiegare la sua idea ai compagni quando in cielo appare una figura velocissima.

Zeph
Drakan
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Messaggio da Drakan »

E’ Atlas, che ha cambiato idea, e ha voluto ritornare la fortezza. Atlas, è tutto armato, perché non vuole fare più il messaggero e con sé, ha lo spirito di dragone che avrebbe dovuto portare a Kadessa. Rhea, talmente stupita, non crede ai suoi occhi e Zeph, vedendo Atlas con l'armatura, prende tanta speranza e continua a combattere con tutte le sue forze. Atlas, svolazzando intorno ai Mininto, cerca di confonderli, ma i mininto non ci cascano. Continuano a combattere, ma per Zeph sembrano migliaia perché ha poche energie. Atlas, guarisce le ferite di Zeph con un incantesimo, e riprende a combattere. Con tanta grinta, Atlas con la spada e Zeph col pugnale, uccidono a poco a poco i mininto, ma c'è come un incantesimo, perché i mininto, sembrano andarsi doppiando, e potenziando, sempre di più. Dopo scoprono, che c'è un oggetto sospeso nell'aria e Atlas, con le sue ali, svolacchiando cerca di distruggerlo. Ma niente da fare, rende nulli tutti gli attacchi fisici. Atlas, prova con qualche incantesimo, e alla fine lo sconfigge. Ma i mininto, diventano sempre più potenti, perché la luce che appare, quando si rompe l'oggetto, non è altro che POWER UP MININTO. Bè, con quel POWER UP MININTO, Atlas l'ha fatta grossa, perché oltre a essere più potenti, sono anche più alti e più robusti. Atlas e Zeph, non si arrendono, e continuano a combattere. I due attaccando, vengono sempre contrattaccati, perché i mininto, con quella pancia che hanno ora, fanno rimbalzare i due in varie parti del terreno di combattimento. Per attaccarne uno fondono i due attacchi, formando la dotazione PUGNALE CON SPADA, ma quello che colpiscono, ha tanti POWER UP MININTO, che scoppiano e potenziano al massimo tutti i mininto. Ora si che è un grosso problema, perché hanno attacco e difesa, ad un livello molto alto.

Atlas
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Messaggio da Drakan »

La situazione sembra disperata, i mininto, rinforzati paiono invincibili, Rhea ed Elen, oramai allo stremo delle forze cercano di sconfiggere un mininto particolarmente grosso. Zeph, Led e Atlas sorretti dalla forza della disperazione fendono gli ultimi colpi con sempre meno energia. I mininto li accerchiano, sono sempre più vicini, i soldati sono oramai disperati, Alexander continua a dare ordini e ad incoraggiare i suoi. Rhea ed Elen si avvicinano agli altri ragazzi, e quando sono tutti vicini Zeph esclama
–“Rhea, Led vi ricordate quando ci trasformammo in dragoni? Una nuova energia ci animava e se ci riprovassimo? Abbiamo con noi anche quelle pozioni spiritate.. quelle rosse”
–“Pozioni spirito” lo corregge Rhea, oramai sfinita, respingendo un mininto
–“Credo che la tua idea potrebbe funzionare” dice Led mentre, con un fendente, taglia a metà un mininto e sorpreso esclama –“Ragazzi l’energia che potenziava i mininto sta finendo, stanno tornando normali!” i ragazzi sono rincuorati ma i mininto sono, comunque, in troppi.
–“Zeph, credo che la tua idea dovrebbe essere messa in atto” esorta Rhea ed, impugnando lo spirito si trasforma. Le lunghe ali blu sostituiscono le sue ali di luce, mentre Led e Zeph completano la trasformazione sotto gli occhi esterrefatti dei presenti. Alcuni mininto impauriti si danno alla fuga, i più coraggiosi (e sono molti) decidono di restare e combattere. I Dragoni iniziano a combattere sostenuti da una nuova energia, sconfiggono molti dei mininto rimasti e anche i soldati di Alexander sono rincuorati da questa situazione. Dopo aver ucciso molti mininto i ragazzi sentono gli spiriti divenire sempre più deboli
–“Presto Elen passaci quelle boccette rosse” grida Led, ed Elen pronta lancia 3 boccette ai ragazzi. Dopo aver recuperato le forze Rhea ha un’illuminazione
–“Proverò a lanciare un incantesimo, allontanatevi tutti, se non dovesse funzionare sarò la sola a pagarne le conseguenze” urla agli altri
–“Non ti credevo così altruista” le grida in risposta Zeph, la ragazza lo congela con un’occhiataccia e risponde
–“Se vuoi venire qui mentre scaglio l’incantesimo fai pure, io ho soltanto voluto avvertirvi!” e nel frattempo genera una grande bolla d’acqua. La stessa Rhea è basita dalla velocità con cui l’incantesimo sia potente e così semplice da fare, infatti grazie allo spirito del Drago Blu, l’energia per creare l’incantesimo è di gran lunga minore di quella usata in condizioni normali. I mininto sono troppo presi a combattere contro Led e Zeph per accorgersi di quello che Rhea sta combinando. Nel frattempo Elen, Alexander ed Atlas aiutano i soldati a combattere, oramai i mininto sono decimati ma restano comunque in elevata superiorità numerica e si apprestano a sferrare un attacco tutti assieme. Rhea oramai ha quasi finito l’incantesimo, ma rimane sconvolta quando la grande sfera d’acqua si trasforma in un anello ghiacciato proprio mentre Rhea lo scaglia verso i nemici. I nemici si accorgono troppo tardi del pericolo imminente e quando se ne rendono conto è troppo tardi, l’incantesimo è devastante, i mininto vengono congelati letteralmente e prima che Rhea possa capire che cosa sta succedendo, una gigantesca mezzaluna di finissimo e, altrettanto tagliente, ghiaccio colpisce gli ultimi mininto rimasti. Tutti quanti alzano gli occhi verso Rhea che lentamente si ritrasforma in alata. È così sfinita che non riesce nemmeno a volare e precipita verso terra. Sia Led sia Zeph sono troppo lontani per raggiungerla, così come Atlas che è impegnato a lottare contro gli ultimi mininto sfuggiti all’attacco di Rhea. L’unico così vicino da poter afferrare Rhea è Alexander, che però è molto indeciso se soccorrere l’alata o meno, vedendo questa indecisione Elen grida
–“Se non vai in suo aiuto subirai le mie ire!” Alexander si risveglia dallo stato di riflessione in cui era caduto e corre in aiuto dell’alata prendendola al volo. Rhea ha appena la forza di ringraziare il re per poi svenire, distrutta e oramai senza forze. Nel frattempo i mininto sono fuggiti e i soldati possono riposarsi, tra coloro che non sono stati feriti gravemente c’è già qualche volenteroso che aiuta. Il campo è semi-distrutto, Elen si accascia su di un sacco, posando la spada di fianco, Led le si avvicina per chiederle se va tutto bene, ma anche lui è stremato e decide di sederle di fronte su un altro sacco, usato come difesa durante la battaglia. Zeph ed Atlas corrono verso Alexander che sembra aver fatto uno sforzo enorme nell’ afferrare Rhea, nessuno ha la forza di dire nulla, Alexander posa Rhea su di una branda e andandosene esclama
–“è pesante la ragazzina! Vado a riposarmi.” anche gli altri soldati decidono di riposarsi, dopo aver soccorso i feriti. Così il campo cade in un silenzio tranquillo. Tutti sembrano perdere la cognizione del tempo e verso sera il campo si rianima. Molti soldati corrono alle barricate e re-iniziano a ricostruirle, altri curano i malati, Zeph, Led, Atlas, Elen, Alexander e Rhea si sono ripresi e danno una mano dove serve. Ad un certo punto Zeph si gira verso Rhea e le domanda
–“Ma come hai fatto?”
–“Fatto cosa?” risponde la ragazza stupita
–“Hai lanciato uno stranissimo incantesimo… ed hai distrutto tutti i mininto” le spiega Led mentre aiuta un paio di soldati a spostare le macerie.
–“Non lo so davvero, ho lanciato il mio solito incantesimo, ma al momento del lancio si è trasformato da solo, comunque ho fatto una faticaccia!!!” dice Rhea sorridendo.
–“Dovresti ringraziare il re” esclama Led ghignando mentre Alexander passa controllando i lavori.
–“E perché mai?”
–“Si da il caso che ti abbia evitato una brutta caduta, afferrandoti al volo, e credo che col tuo dolce peso tu gli abbia quasi spezzato la colonna vertebrale” la informa Zeph con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. Rhea arrossisce e risponde
–“Non glielo ho mica chiesto io di prendermi al volo!” poi girandosi verso Alexander esclama –“Ehi Alex grazie di avermi presa al volo!” il re è preso alla sprovvista e non sa come rispondere alla franchezza di Rhea
–“Non… non c’è problema figurati, ehi voi due aiutate quei ragazzi” esclama rivolto a un paio di soldati e si allontana. Zeph non perde l’occasione di mettere in imbarazzo Rhea
–“Ehi fanciulla hai fatto colpo sul burbero re Alexander…”
–“Zeph se non taci immediatamente ti congelo le labbra” Atlas interviene dicendo
–“eh dai Rhea calmati… in fondo Alexander è un buon partito” Led scoppia a ridere e rivolgendosi ai due ragazzi esclama
–“Ma perché volete così male ad Alexander? Insomma cercare di appioppargli in moglie Rhea mi sembra una gran bella punizione” tutti e tre scoppiano a ridere, mentre Rhea concentrata non dice nulla. Atlas è il primo ad accorgersi di questa improvvisa apatia di Rhea e girandosi le chiede
–“C’è qualcosa che non va?” la ragazza gli lancia un’occhiata gelida ed esclama
–“Sto cercando di controllarmi, e di non lanciarvi un incantesimo per congelarvi la lingua ma se continuate così farete una brutta fine” Atlas capisce di aver esagerato ma Led e Zeph no e continuano imperterriti con le loro frecciate
–“Io voglio essere invitato al matrimonio!” esclama Zeph e questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Una sottile striscia di ghiaccio si incolla alle labbra di Zeph, preso dal panico il ragazzo prova a parlare ma non ci riesce, quando ad un certo punto la patina di ghiaccio si scioglie e Zeph esclama
–“Ma sei matta? Ti ha dato di volta il cervello?!” ma Rhea non lo sta ad ascoltare e grida felice
–“Sei riuscito a sciogliere la patina di ghiaccio, significa che ora puoi evocare il tuo elemento!!!” Zeph la guarda stralunato, poi inizia a saltellare eccitato come un bambino
–“Ehi, ehi calmatevi voi due, anche noi vorremo evocare il nostro elemento” esclama Led imbronciato indicando Altas. Rhea si volge verso i due ragazzi ed esclama
–“Ok adesso vediamo se potete o no, Atlas tu non hai bisogno delle mie lezioni sei già in grado di farlo senza il mio aiuto credo, in quanto a voi due” dice indicando Zeph e Led –“Vi insegnerò ad evocare il vostro elemento. Tu Zeph sei dominato dal Fuoco, mentre tu Led dal non-elemento. Il tuo è molto difficile da evocare, ma se ti avvarrai dello spirito non dovresti incontrare nessuna difficoltà. Bene iniziamo” Rhea inizia le lezioni –“Prima di tutto concentratevi sul vostro elemento, dovete sentirlo come quando ci trasformiamo” Led esclama
–“Ma io come faccio?”
–“Tu devi pensare al Nulla. È per questo che è molto difficile, prova a tenere in mano lo spirito dovrebbe risultarti più semplice, ance tu Zeph, solo quando vi sarete impratichiti a sufficienza potrete farne a meno” i due ragazzi iniziano a concentrarsi, ma, anche dopo parecchi minuti, sembra non succedere nulla.
–“Ehi Rhea, non è che ci stai prendendo per i fondelli?” dice Led irritato, è difficile concentrarsi sul Nulla.
–“Dai Led abbi un po’ di fiducia, per favore.” i ragazzi continuano a concentrarsi –“Bene adesso pensate intensamente di avere tra le dita il vostro elemento” una pallida scintilla compare tra le dita di Zeph e si trasforma in una piccola fiammella, tra le dita di Led invece compare una sfera dentro la quale sembra esserci tutto e nulla, milioni di stelle e il nulla assoluto nello stesso posto.
–“Ragazzi aprite gli occhi…. Ecco i vostri elementi!” esclama trionfante. Sia Zeph sia Led si perdono a contemplare il miracolo, troppo orgogliosi per parlare.
–“Grazie Rhea, grazie di cuore” esclamano entrambi. In quel momento giunge Alexander che annuncia
–“Bene stiamo pensando di tornare a Fletz, alcuni uomini ci hanno riferito che oramai la città è libera, verrete con noi e otterrete le cose che avete richiesto: il passaggio per Mille Sesau e una mia personale ricompensa che vi prego di accettare”
–“Bene ragazzi andiamo con lui” esclama Rhea e richiamando Atlas per avvertirlo. Purtroppo ne Zeph ne Led la ascoltano, ognuno è preso dal suo elemento e non riesce a staccarne gli occhi, Rhea, sorridendo sospira –“ah dilettanti!” e allontanandosi raggiunge Atlas.

Rhea
Drakan
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Messaggio da Drakan »

Mentre i nostri ragazzi assieme al re Alexander e ai suoi soldati si avviano sulla lunga strada verso Fletz, siccome alcuni sono pensierosi per la recente lotta contro i mininto e sia Zeph che Led sono gasati al massimo per aver scoperto i loro elementi, non si accorgono che un incantesimo di tipo aria li sta per investire tutti, e così succede. Rhea:
-“Cosa diamine era?”
–“Non lo so…andiamo a vedere!” afferma led alzando Zeph che è caduto per terra. Arrivati sul posto vedono una enorme e densa nube di polvere che copre la strada.
–“Oh noo!” Esclama Rhea. E tutti in coro
-“I MININTO!”. Atlas però grida:
-“Aspettate!” e dalla nube esce un misterioso personaggio con i capelli biondi a punta e con una enorme spada che porta dietro la schiena. Fronteggia da solo una dozzina di mininto. Rhea e i ragazzi si mettono a guardare a bocca aperta mentre il ragazzo infilza con una spada luccicante un mininto e con un potente incantesimo di elemento aria ne scaglia per aria 2 e si ferma alzando al livello del manico dello spadone. Sull’impugnatura si nota chiaramente la figura di un drago che, in pochi istanti fa diventare incandescente la lama della spada. La sfodera e con un solo colpo uccide 6 degli sfortunati mininto che, vista la sua forza, non provano neanche ad usare un power up e scappano. Neanche arrivati dal ragazzo misterioso quest’ultimo cade per terra svenuto. E’ ferito ad una gamba e perde sangue.
Atlas: -“Presto, portatemi qualcosa per fermare il sangue” Rinvenuto il ragazzo si presenta:
-“Mi chiamo Leonard e sono diretto a Fletz.Comunque grazie per avermi soccorso.”
Rhea –“Di niente. Ma come hai fatto a… ?”
Leo –“Oh parli della mia spada?L’ho trovata mentre passavo per un vulcano inattivo.Si chiama La spada del re dei draghi. E’ formidabile vero?”
Zeph –“Si, a dir poco formidabile. Dove sei diretto?”
Leo –“A Mille Sesau, sto facendo un viaggio di allenamento ma penso di fermarmi a Fletz per curarmi.”
Led –“Ma guarda che caso…Anche noi siamo diretti prima a Fletz poi a Mille Sesau: Potresti venire con noi.Che ne dici? Leonard”
Leo –“Buona idea. In fondo mi stavo annoiando di viaggiare da solo.” Così i ragazzi entusiasmi di avere un nuovo amico, arrivano finalmente a Fletz.

Leonard
Drakan
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Messaggio da Drakan »

Dopo un viaggio di circa un giorno, gli eroi raggiungono la baia della capitale di Tiberoa: la rocca di Fletz.
Purtroppo il paesaggio non è più che un'ombra di quello originale, verdeggiante con le sue praterie sconfinate, che si presenta agli occhi dei 6 ragazzi come un bosco dopo un incendio.
-"Maledetti mininto!" è il pensiero che li accompagna mentre si accingono a raggiungere la capitale.
Durante il tragitto, però, sono costretti a fermarsi a causa di una enorme roccia , molto simile ad una statua.
–“Sarà qualche statue votiva della terra dei giganti” afferma Atlas
–“E io ke pensavo di averle viste tutte!” esclama Led
-“Statua o non statua, dobbiamo proseguire.” ordina Zeph –“Rhea, prova a vedere se c'è un sentiero alternativo !” detto ciò l'alata spiega le sue ali e inizia a volteggiare attorno al macigno.
Si alza appena di un paio di metri, quando gli spiriti di dragone dei ragazzi entrano in risonanza con la misteriosa roccia
–“Che cavolo succede?” urla Rhea
–“ATTENTA!!” gli rispondono in coro, ma è troppo tardi, perché un enorme braccio si alza alle sue spalle e la scaraventa pesantemente al suolo con un tonfo sordo che fa tremare tutta la landa desolata.
-“Accidenti!!! Tutti al riparo!!!” urla il re Alexander rivolto ai suoi uomini e ai civili della carovana; in quel momento la statua si alza e si erge un mostro bianco alto almeno 10 metri, con 6 occhi verdi e due braccia enormi.
–“State tranquilli, ne ho visti di peggiori, ci penso io e la mia spada dei Draghi” afferma sprezzante Leonard. Detto questo sfila la spada dalla sua schiena e si lancia all'attacco contro il braccio che aveva colpito Rhea tagliandolo a metà e staccandolo dal resto del corpo. –“Visto? Niente di più facile” non finisce di dire queste parole che il braccio ricompare come nuovo alle sue spalle,
-“ALLE TUE SPALLE !!!” gli urlano tutti; Leonard riesce a girasi in tempo e ad evitare con una capriola la zampata del mostro.
-“Se vogliamo sconfiggerlo dobbiamo strutturare una strategia migliore!” urla il re dalle retrofile –“Zeph raggiungi una roccia e tira più frecce che puoi contro la testa del mostro, Atlas vai a recuperare Rhea e poi torna qui, Leonard e Led invece si portino in prima fila e lo attacchino agli arti!”. Seguendo gli ordini del re, Zeph raggiunge una roccia alla sua sinistra e una volta inginocchiatosi alla sua ombra inizia a tirare frecce ad una velocità fulminea; Atlas, spiegate le sue ali d'alato, si lancia in picchiata verso il corpo di Rhea privo di sensi e lo porta al sicuro tra i soldati; Led e Leonard, invece, iniziano ad attaccare il mostro con tutte le loro forze, ma più lo attaccano più le sue ferite si rimarginano. La battaglia è in una fase di stallo, quando all'improvviso il mostro si ferma;
-“Mbhè, ora che succede?” esclama Led rivolto a Leonard, entrambi esausti per lo scontro. La terribile risposta arriva due secondi dopo, quando la bestia sprigiona da quella che sembra la sua bocca una specie di raggio laser, rivolto ai civili della carovana –“NOOOO!!!!!” esclama Led, il raggio è in procinto di colpire i civili.

Led
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